Descrizione
Località Faedis, Faedis, Udine, Friuli-Venezia Giulia
Data 28 settembre 1944
Matrice strage Nazista
Numero vittime 13
Numero vittime uomini 4
Numero vittime uomini adulti 3
Numero vittime uomini anziani 1
Numero vittime donne 1
Numero vittime donne anziane 1
Numero vittime di genere ignoto 8
Descrizione: A seguito dell’Unternehmen Klagenfurt, l’operazione antipartigiana messa in atto tra il 26 e il 30 settembre 1944 dai Comandi tedeschi per eliminare la Zona libera del Friuli orientale, i paesi di Attimis, Faedis e Nimis furono fatti oggetto di una dura rappresaglia. Dopo gli scontri cruenti con i partigiani, i tedeschi, consolidate le loro posizioni, iniziarono un’azione punitiva contro i dei borghi ritenuti covi partigiani.
Faedis subì un potente bombardamento di artiglieria il 27 settembre e la popolazione terrorizzata scappò nelle campagne. Le truppe in rastrellamento entrarono in paese, ma vennero ricacciate dal fuoco partigiano. Il giorno seguente i tedeschi tornarono in forze e rastrellarono il centro abitato e le frazioni circostanti. Molti vennero arrestati, alcuni furono rilasciati, altri deportati. Le SS si diedero poi al saccheggio e il paese viene dato alle fiamme; 5 uomini vennero fucilati mentre tentavano di impedire che le loro case venissero incendiate. Anche a Faedis arrivano i cosacchi e si susseguirono nei giorni seguenti violenze, ruberie e devastazioni.
Secondo le ricerche di Fogar i morti a Nimis furono 6, 16 a Faedis e 13 ad Attimis. I dati riguardanti la deportazione sono incompleti: 64 giovani e 24 ragazze di Nimis furono inviati in Germania, di questi una quarantina non tornarono; 91 sarebbero i deportati di Faedis (17 non rientrati); 41 i deportati di Attimis.
I dati riferiti ai danni e alle devastazioni dei paesi fanno comprendere la portata della rappresaglia: a Nimis e frazioni (Torlano, Cergneu) furono incendiate 452 case e 318 stalle e andò perduto circa l’80% del patrimonio zootecnico; a Faedis e frazioni (Canebola, Clap, ecc.) 85 edifici andarono distrutti; ad Attimis e frazioni (Subit, Forame) furono bruciate 154 case e 118 stalle.
Modalità di uccisione: fucilazione
Violenze connesse: deportazione della popolazione,furto e-o saccheggio
Trattamento dei cadaveri: Esposizione dei cadaveri
Tipo di massacro: rastrellamento
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Estremi e note penali: Per quanto riguarda i reparti tedeschi non è conosciuto nessun nominativo e non è stato istruito alcun processo.
Per quanto riguarda i reparti italiani: Corte d’Assise Straordinaria di Udine, procedimento penale contro Bignolini, sentenza numero 110 del 29 luglio 1946; procedimento 66/46
Bignolini è stato processato con Arnaldo Patriarca con l’accusa di collaborazionismo, di aver compiuto rastrellamenti ad Attimis, Nimis e Faedis, furti, saccheggi, delazioni, di aver partecipato alla strage di Torlano. Il processo è stato celebrato il 29 luglio 1946 dalla Sezione speciale della Corte d’Assise di Udine; Bignolini era presente, Patriarca era latitante. Gli imputati sono stati riconosciuti colpevoli, ma solo per il reato di collaborazionismo. Bignolini è stato condannato a 7 anni di reclusione, originariamente erano 12, ma si sono applicati i benefici del condono; Patriarca è stato condannato a 12 anni di reclusione, il condono non è stato applicabile per latitanza dell’imputato.
La Cassazione con sentenza del 28 ottobre 1947 ha annullato la sentenza per Bignolini rinviandola alla Corte d’Assise di Treviso che successivamente l’ha amnistiato.
Tribunale competente:
Corte d’Assise Straordinaria di Udine
Annotazioni: La strage di Faedis è da contestualizzare nell'operazione di rastrellamento che coinvolge anche i comuni di Attimis e Nimes, per tali episodi si rimanda alle schede rispondenti ai dati comuni
Relativamente all'intera operazione mancano riscontri oggettivi sul numero e sull’identità delle vittime; la stima che quantifica in 35 il numero delle vittime presente su parte della bibliografia probabilmente comprende anche alcune delle persone rastrellate, deportate in Germania e morte nei campi di concentramento o a causa della detenzione.
Note sulla memoria (per maggiori informazioni vedi la sezione apposita): La memoria dell’accaduto è consolidata nelle comunità locali. Alcune recriminazioni sulle violenze accadute sono fatte al movimento resistenziale, ritenuto da alcuni il responsabile delle violenze e dei danni subiti dai paesi e dalle popolazioni.
Scheda compilata da Fabio Verardo
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2015-10-24 09:52:59
Vittime
Elenco vittime
Armellini Domenico Venturo, di Pietro e Paluzzano Rosa. Nato il 3/8/1892. Nato e residente a Faedis, coniugato. Professione manovale. Partigiano Garibaldi Natisone. Tumulato a Faedis
Cos Arcangelo, di Luigi e Cavallo Rosa. Nato il 28/6/1890. Nato e residente a Faedis, coniugato. Professione manovale. Civile. Tumulato a Faedis.
Giavitto Giuseppe, di Luigi e Scubla Anna. Nato il 18/12/1887. Nato e residente a Faedis, coniugato. Professione contadino. Partigiano Garibaldi Natisone. Tumulato a Faedis.
Topatich Maria, di Vincenzo e Cengig Caterina. Nata il 4/6/1885. Nato e residente a Faedis. Professione casalinga. Civile. Tumulata a Canebola di Faedis.
Zuanigh Antonio di Francesco e Simonig Teresa. Nato il 5/9/1906. Nato e residente a Faedis, celibe. Professione manovale. Civile. Tumulato a Faedis.
Elenco vittime civili 3
Cos Arcangelo,
Topatich Maria,
Zuanigh Antonio
Elenco vittime partigiani 2
Armellini Domenico Venturo,
Giavitto Giuseppe
Elenco vittime indefinite 8
Ignoti
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Elenco persone responsabili o presunte responsabili
Francesco Bignolini
Nome Francesco
Cognome Bignolini
Ruolo nella strage Autore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile nato il 3 aprile 1894, residente a Tarcento
Note procedimento Corte d’Assise Straordinaria di Udine, procedimento penale contro Bignolini, sentenza numero 110 del 29 luglio 1946; procedimento 66/46 Bignolini è stato processato con Arnaldo Patriarca con l’accusa di collaborazionismo, di aver compiuto rastrellamenti ad Attimis, Nimis e Faedis, furti, saccheggi, delazioni, di aver partecipato alla strage di Torlano. Il processo è stato celebrato il 29 luglio 1946 dalla Sezione speciale della Corte d’Assise di Udine; Bignolini era presente, Patriarca era latitante. Gli imputati sono stati riconosciuti colpevoli, ma solo per il reato di collaborazionismo. Bignolini è stato condannato a 7 anni di reclusione, originariamente erano 12, ma si sono applicati i benefici del condono; Patriarca è stato condannato a 12 anni di reclusione, il condono non è stato applicabile per latitanza dell’imputato. La Cassazione con sentenza del 28 ottobre 1947 ha annullato la sentenza per Bignolini rinviandola alla Corte d’Assise di Treviso che successivamente l’ha amnistiato. Tribunale competente: Corte d’Assise Straordinaria di Udine
Tipo di reparto fascista Guardia Nazionale Repubblicana
Nome del reparto 5. Reggimento Milizia Difesa Territoriale Ufficio politico investigativo squadra K 9
Memorie
Memorie legate a questa strage
commemorazione a
Tipo di memoria: commemorazione
Descrizione: Ogni 25 aprile