Descrizione
Località Via Spalato, carcere, Udine, Udine, Friuli-Venezia Giulia
Data 9 aprile 1945
Matrice strage Nazista
Numero vittime 29
Numero vittime uomini 29
Numero vittime uomini adulti 28
Numero vittime uomini anziani 1
Descrizione: Il 14 marzo 1945 il Tribunale speciale per la sicurezza pubblica condannò a morte 37 partigiani detenuti nelle carceri di Udine; alcuni furono graziati anche per intercessione dell’arcivescovo di Udine, per 29 di loro il Supremo commissario del Litorale adriatico decise di non concedere la grazia. Alle prime luci del mattino del 9 aprile 1945, i 29 partigiani detenuti nelle carceri di via Spalato a Udine vennero condotti nel cortile della prigione, divisi in tre gruppi, furono fucilati da un plotone composto da militi delle SS comandato da due ufficiali. Dopo il primo gruppo di nove partigiani venne impiccato ad una forca costruita accanto al luogo dell’esecuzione dei patrioti l’agente Bolognatto. I partigiani vennero finiti a colpi di pistola.
Quel medesimo giorno, un comunicato dello stesso Tribunale rese pubblici i loro nomi. Secondo Wedekind l’episodio fu una rappresaglia per la morte di due soldati tedeschi; fonti partigiane affermano che ai condannati fu rifiutata l’assistenza religiosa.
Modalità di uccisione: fucilazione
Tipo di massacro: rappresaglia
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Estremi e note penali: Delazione ai danni di Albino Gonaro “Bill”
Con sentenza numero 126 del 14 novembre 1945 della Sezione speciale della Corte d’Assise di Udine, Ines Rupil è stata assolta dall’accusa di aver compiuto la delazione che ha portato alla cattura del partigiano “Bill” poi fucilato il 9 aprile 1945 per insufficienza di prove.
Delazione ai danni di Mario Modotti “Tribuno”
Il 26 febbraio 1946 la Sezione speciale della Corte d’Assise di Udine celebrò il processo contro Italo Pagavino, accusato di aver fornito informazioni alla polizia tedesca e di aver denunciato Mario Modotti “Tribuno” poi incarcerato con i suoi congiunti Angela Modotti e Luigia Fantin. La Corte ritenne che dagli atti raccolti non fosse provata pienamente la responsabilità dell’imputato; nella procedimento vennero ricostruite compiutamente le dinamiche della delazione e della cattura del partigiano. L’imputato fu condannato a 6 anni e 8 mesi di reclusione. Con sentenza del 12/8/1946 la Corte di Cassazione dichiarò il reato estinto per amnistia ed annullando la sentenza senza rinvio.
Tribunale competente:
Corte d’assise straordinaria di Udine
Note sulla memoria (per maggiori informazioni vedi la sezione apposita): Memoria consolidata nella comunità locale.
Scheda compilata da FABIO VERARDO
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2018-12-28 16:35:30
Vittime
Elenco vittime
Angelo Adamo, da Comiso, anni 30, non meglio identificato.
Beccia Giovanni Battista, di Guido e di Valvason Giacoma. Nato il 29/1/1924. Nato e residente a Ronchis, celibe. Professione contadino. Partigiano della Garibaldi Friuli, nome di battaglia “Karkow”.
Bon Umberto, di Antonio e Jaconcig Maria. Nato il 27/12/1913. Nato e residente a Manzano, coniugato. Professione contadino. Partigiano della divisione Garibaldi destra Tagliamento, brg. “Buozzi”, nome di battaglia “Bensi”. Tumulato a Manzano.
Bossa Matteo, da Paesana, anni 19, non meglio identificato.
Luigi Ciol, da Teglio Veneto (Ve), anni 19, non meglio identificato.
Coloricchio Giunio, di Giulio Cesare e Visentini Maria. Nato il 25/9/1925. Nato e residente a Pozzuolo, celibe. Professione operaio. Partigiano della XI brg. Osoppo Friuli, nome di battaglia “Holc”. Tumulato a Pozzuolo.
Coradazzi Luigi, Enrico e Galante Caterina. Nato il 30/1/1917. Nato e residente a Socchieve, celibe. Professione contadino. Partigiano della Garibaldi Friuli, nome di battaglia “Attila”. Tumulato a Socchieve.
Del Vecchio Francesco, da Barletta, anni 23, non meglio identificato.
De Patro Eugenio, di Giovanni Battista e Fachin Maria. Nato il 26/2/1878. Nato e residente a Socchieve, celibe. Professione falegname. Partigiano della Garibaldi Friuli, nome di battaglia “Solitario”. Tumulato a Socchieve.
Favret Giuseppe, di Egenio e Battiston Maria. Nato il 26/7/1926. Nato e residente ad Azzano X, celibe. Professione contadino. Partigiano della divisione Garibaldi destra Tagliamento, brg. “Anthos”, nome di battaglia “Tom”. Tumulato a Azzano X.
Favret Ovidio, di Egenio e Battiston Maria. Nato il 12/8/1923. Nato e residente ad Azzano X, celibe. Professione contadino. Partigiano della divisione Garibaldi destra Tagliamento, brg. “Anthos”. Tumulato a Azzano X.
Foschiani Mario, di Alessandro e Sturam Maria. Nato il 19/10/1912. Nato e residente a Udine, celibe. Professione operaio. Partigiano e commissario della divisione Garibaldi “Carnia”, nome di battaglia “Guerra” Tumulato a Udine.
Salvatore Genovese, da Randazzo, anni 24, non meglio identificato.
Ghidina Giovanni, di Gio-Maria e Nassivera Luigia. Nato il 5/12/1903. Nato e residente a Forni di Sotto, coniugato. Professione muratore. Partigiano della Garibaldi Friuli, brg. “Tagliamento”, nome di battaglia “Martello. Tumulato a Forni di Sotto.
Gonano Albino, di Pietro e Gorasso Elisa. Nato il 21/11/1919. Nato e residente a Prato Carnico, coniugato. Professione meccanico. Partigiano della divisione Garibaldi “Carnia”, nome di battaglia “Bill”. Tumulato a Udine.
Luigi Grahrelj, di Giacomo e Sfiligoi Giovanna. Nato il 1/8/1926. Nato e residente a Gorizia, celibe. Professione meccanico. Partigiano della divisione Garibaldi Natisone, brg. “Gramsci”, nome di battaglia “Walter”. Tumulato a Gorizia.
Livoni Elio, di Amedeo e Burino Gesuina. Nato il 18/1/1920. Nato e residente a Buttrio, celibe. Professione contadino. Partigiano della divisione Garibaldi, btg. GAP, nome di battaglia “Altezza”. Tumulato a Buttrio.
Mario Modotti, di Angelo e Varettoni Matia. Nato il 12/11/1912. Nato a Udine e residente a Monfalcone, coniugato. Professione carpentiere. Partigiano e commissario della brg. “Ippolito Nievo A”, nome di battaglia “Tribuno”. Tumulato a Udine.
Monai Valentino, di Ermanno e Zanella Lucia. Nato il 14/10/1915. Nato e residente ad Amaro, celibe. Professione manovale. Partigiano della divisione Garibaldi Friuli, Brg. “Val But”, nome di battaglia “Bon”. Tumulato a Udine.
Morocutti Antonio, di Tommaso e Morocutti Lucia. Nato il 8/2/1919. Nato e residente a Ligosullo, celibe. Professione verniciatore. Partigiano della divisione Garibaldi Friuli, brg. “Friuli”, nome di battaglia “Tom”. Tumulato a Ligosullo.
Nonini Leandro, di Giuseppe e Guardieri Emma. Nato il 9/10/1924. Nato e residente a Gemona, celibe. Professione falegname. Partigiano della VI brg. Osoppo Friuli, nome di battaglia “Colombo”. Tumulato a Gemona.
Gino Nosella, da Portogruaro, anni 20, non meglio identificato.
Pascuttini Enrico, di Gerolamo e Francesconi Felicita. Nato il 21/11/1924. Nato e residente a Spilimbergo, celibe. Professione operaio. Partigiano della divisione Garibaldi Sud Arzino, brg. “Tagliamento”, nome di battaglia “Dino”. Tumulato a Udine.
Polo Elio, di Giulio e Polo Veronica. Nato il 1/10/1892. Nato e residente a Forni di Sotto, celibe. Professione muratore. Partigiano della Garibaldi Friuli, brg. “Carnia”, nome di battaglia “Danny”. Tumulato a Forni di Sotto
Potocco Arduino, di Annibale e Roncali Anna. Nato il 13/2/1923. Nato e residente a Buttrio, celibe. Professione operaio. Partigiano della Garibaldi Natisone, brg. “Picelli”, nome di battaglia “Nembo”. Tumulato a Buttrio.
Radina Enno, di Antonio e Capriz Anna Maria. Nato il 9/9/1913. Nato e residente a Villa Santina, coniugato. Professione manovale. Partigiano della divisione Garibaldi “Carnia”, nome di battaglia “Barba”. Tumulato a Udine.
Siniscialli Benito, di Farro e Pilon Amalia. Nato il 28/10/1923. Nato e residente a Sesto al Reghena, celibe. Professione contadino. Partigiano della divisione Garibaldi Natisone, brg. “Buozzi”, nome di battaglia “Gallo”. Tumulato a Bagnarola.
Tesolin Giulio, di Silvio e Rui Elisa. Nato il 24/10/1923. Nato e residente a Fiume Veneto, celibe. Professione manovale. Partigiano della divisione Garibaldi destra Tagliamento, brg. “Anthos”, nome di battaglia “Steno”. Tumulato a Fiume Veneto.
Zompicchiatti Napoleone, di Giuseppe e Noacco Emilia. Nato il 16/7/1903. Nato e residente a Manzano, coniugato. Professione operaio. Partigiano della Garibaldi Natisone, compagnia comando, nome di battaglia “Tigre”. Tumulato a Udine.
Elenco vittime partigiani 29
Angelo Adamo,
Beccia Giovanni Battista,
Ronchis,
Bon Umberto,
Bossa Matteo,
Luigi Ciol,
Coloricchio Giunio
Coradazzi Luigi,
Del Vecchio Francesco,
De Patro Eugenio,
Favret Giuseppe,
Favret Ovidio,
Foschiani Mario,
Salvatore Genovese,
Ghidina Giovanni,
Gonano Albino,
Luigi Grahrelj,
Livoni Elio,
Mario Modotti,.
Monai Valentino,
Morocutti Antonio,
Nonini Leandro,
Gino Nosella,
Pascuttini Enrico,
Polo Elio,
Potocco Arduino,
Radina Enno,
Siniscialli Benito,
Tesolin Giulio,
Zompicchiatti Napoleone
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Elenco persone responsabili o presunte responsabili
Ines Rupil
Nome Ines
Cognome Rupil
Ruolo nella strage Delatore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Rupil Ines, nata il 18 luglio 1913, residente a Prato Carnico
Note procedimento Delazione ai danni di Albino Gonaro “Bill” Con sentenza numero 126 del 14 novembre 1945 della Sezione speciale della Corte d’Assise di Udine, Ines Rupil è stata assolta dall’accusa di aver compiuto la delazione che ha portato alla cattura del partigiano “Bill” poi fucilato il 9 aprile 1945 per insufficienza di prove. Tribunale competente: Corte d’assise straordinaria di Udine
Italo Pavagnino
Nome Italo
Cognome Pavagnino
Ruolo nella strage Delatore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Pagavino Italo, nato il 22 febbraio 1922, residente a Bicinicco
Note procedimento Delazione ai danni di Mario Modotti “Tribuno” Il 26 febbraio 1946 la Sezione speciale della Corte d’Assise di Udine celebrò il processo contro Italo Pagavino, accusato di aver fornito informazioni alla polizia tedesca e di aver denunciato Mario Modotti “Tribuno” poi incarcerato con i suoi congiunti Angela Modotti e Luigia Fantin. La Corte ritenne che dagli atti raccolti non fosse provata pienamente la responsabilità dell’imputato; nella procedimento vennero ricostruite compiutamente le dinamiche della delazione e della cattura del partigiano. L’imputato fu condannato a 6 anni e 8 mesi di reclusione. Con sentenza del 12/8/1946 la Corte di Cassazione dichiarò il reato estinto per amnistia ed annullando la sentenza senza rinvio. Tribunale competente: Corte d’assise straordinaria di Udine
Memorie
Memorie legate a questa strage
lapide a Carcere e cimitero di Udine
Tipo di memoria: lapide
Ubicazione: Carcere e cimitero di Udine
Descrizione: Lapide presso il muro di cinta delle Carceri di via Spalato a Udine e nel Famedio del Cimitero cittadino.
onorificenza alla persona a
Tipo di memoria: onorificenza alla persona
Descrizione: Mario Modotti “Tribuno” Medaglia d’argento al valor militare alla memoria. Motivazione: Fin dall’inizio partecipava attivamente alla lotta di liberazione alla testa di una brigata partigiana da lui organizzata e superbamente addestrata, con la quale svol
commemorazione a
Tipo di memoria: commemorazione
Descrizione: Ogni anno in occasione dell’anniversario della strage si tiene una cerimonia in ricordo delle vittime presso la lapide posta al Carcere di Udine; l’episodio è commemorato anche durante le cerimonie ufficiali per la liberazione che si tengono a Udine.