Descrizione
Località Diano Arentino, Diano Arentino, Imperia, Liguria
Data 29 gennaio 1945 - 30 gennaio 1945
Matrice strage Nazista
Numero vittime 2
Numero vittime uomini 2
Numero vittime uomini ragazzi 1
Numero vittime uomini adulti 1
Descrizione: I rastrellamenti non sono ancora finiti. A ponente della statale n° 28, il giorno 29 gennaio 1945 il nemico irrompe nella Valle di Diano Marina. Quattrocento tedeschi puntano su Diano Arentino e su Diano Roncagli (Comune di Diano San Pietro) in cerca dei Distaccamenti e del Comando della I Brigata “S. Belgrano” che sapevano dislocati nei dintorni. I giovani di Diano Arentino tentano di sottrarsi alla cattura fuggendo per la campagna. Tra questi e il ventenne Francesco Camiglia che, trovatosi con la casa circondata tenta la fuga attraverso i tetti vicini. Ma scorto dai tedeschi e preso di mira, cade in un vicolo colpito alle gambe. Colto dalla disperazione e sopraffatto dal dolore, invoca con voce angosciata la madre. Ella accorre, ma accorrono anche i Tedeschi . Decidono di finirlo mediante impiccagione , trascinatolo presso un albero di pero nei pressi della casa di Silvio Ascheri, gli passano un cappio al collo per impiccarlo. La madre, emettendo un urlo acutissimo assale con disperazione i soldati, li allontana, abbraccia il figlio e gli toglie il cappio dal collo. Di fronte alla pietosa scena, i Tedeschi non provano nessuna compassione . Strappano alla madre il corpo del figlio, ormai morente per dissanguamento e lo impiccano definitivamente. Nella valle mai si ebbe un esempio di così feroce esecuzione.
Rastrellando la zona di Roncagli, i soldati scorgono in località “Macari” il garibaldino Ricordo Garibaldi che tenta di nascondersi, ma non riesce a salvarsi ed è fucilato sul posto. Gli stessi soldati catturano pure Aristide Cavalleri e Giovanni Cavalleri in zona Isole, in serata verranno rilasciati.
Durante un'altra puntata condotta il giorno successivo i Tedeschi impiccano a Diano Arentino il giovane Manotti Salvatore. Un altro gruppo di Tedeschi ubriachi, di stanza alla batteria di canoni dislocata al “Ciapasso” nei pressi di Diano Marina, privi di ogni considerazione umana, nel pèomeriggio del 31 gennaio 1945 sparano un colpo di mortaio, la granata piomba davanti alla chiesa parrocchiale, esplodendo uccide tre bambini che stavano giocando: i fratelli Orlando e Agostino Trucco e Eugenio Di Sipio (questo morirà due giorni dopo all'ospedale). Nell'episodio rimane gravemente ferito anche il ragazzo Francesco Ghirardi, ma sopravviverà.
Lo sbigottimento e lo sdegno sono enormi. Le Autorità locali inviano al Comando tedesco le rimostranze della popolazione, ma nessuno verrà punito.
Notizie tratte da “Storia della Resistenza Imperiese” Vol. IV di F. Biga pagg. 52,53 e 54.
Modalità di uccisione: impiccagione
Tipo di massacro: rastrellamento
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Annotazioni: Cfr. episodi di Diano San Pietro e Diano Marina negli stessi giorni
Scheda compilata da SABINA GIRIBALDI
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-10-11 22:47:47
Vittime
Elenco vittime
Camiglia Francesco di Onesto e Rebecco Carlotta, nato a Diano Arentino il 28.09.1921, anni 20, civile , impiccato a Diano Arentino il 29.01.945
Manotti Salvatore fu Luigi di Messina, giovane ex soldato sbandatosi l\'8 settembre 1943, impiccato a Diano Arentino il 30.01.945
Elenco vittime civili 1
Camiglia Francesco
Elenco vittime sbandati 1
Manotti Salvatore
Responsabili o presunti responsabili
Memorie
Memorie legate a questa strage
monumento a Diano Marina, piazza del Municipio
Tipo di memoria: monumento
Ubicazione: Diano Marina, piazza del Municipio
Anno di realizzazione: 1982
Descrizione: Scultura in bronzo, lapide in pietra – iscrizione: Ora e sempre Resistenza – Comunità Dianese – elenco dei caduti tra cui: Camiglia Francesco, Di Sipio Eugenio, Garibaldi Ricordo, Manotti Salvatore, Trucco Agostino, Trucco Orlando – autore Salvatore Caval