MALGA PRAMOSIO, PALUZZA, 21.07.1944
(Udine - Friuli-Venezia Giulia)
Episodio di riferimento: Valle del But
Descrizione
Località Malga Pramosio, Paluzza, Udine, Friuli-Venezia Giulia
Data 21 luglio 1944
Matrice strage Nazista
Numero vittime 27
Numero vittime uomini 15
Numero vittime uomini ragazzi 3
Numero vittime uomini adulti 9
Numero vittime uomini anziani 3
Numero vittime donne 1
Numero vittime donne anziane 1
Numero vittime di genere ignoto 11
Descrizione: Come rappresaglia per le azioni compiute dai partigiani nel periodo precedente e con lo scopo di togliere al movimento resistenziale la possibilità di trovare ricoveri sicuri e l’appoggio della popolazione della Carnia, una contro-banda composta da SS e da militi fascisti (24 tedeschi e 4-5 italiani appartenenti all’SS Larstwehn-Btl. agli ordini di un maresciallo), travestiti da partigiani, dopo essere transitati per le casere Lanza e Codin e aver ucciso 6 persone che avevano fraternizzato con loro, puntarono verso malga Pramosio.
Vi giunsero il 21 luglio 1944; i nazi-fascisti portavano abiti borghesi e i distintivi della Brigata Garibaldi e furono accolti cordialmente dai civili presenti nella malga. Dopo aver consumato un pasto si scatenò la rappresaglia: 16 persone, tra le quali il proprietario della malga, le persone che vi lavoravano, una donna incinta e diversi ragazzi, poiché ritenute fiancheggiatori dei partigiani vennero uccise con diverse scariche di arma da fuoco e colpi di pugnale. Il reparto, dopo aver seviziato le vittime, averle spogliate di ogni oggetto di valore, ed infine averle accatastate in un angolo del locale, proseguì verso Paluzza.
Non è possibile stabilire con sicurezza dove siano state uccise le persone non identificate, è probabile che 6 tra le persone non identificate, ma il dato non è sicuro, siano state uccise nelle casere Lanza e Codin (in comune di Paularo) prima che la controbanda arrivasse a casera Pramosio.
Modalità di uccisione: arma da taglio,uccisione con armi da fuoco
Violenze connesse: furto e-o saccheggio
Trattamento dei cadaveri: Occultamento dei cadaveri
Tipo di massacro: rappresaglia
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Estremi e note penali: Procedimento penale contro Giuseppe Occelli
Archivio di Stato di Udine, Fondo Corte d’Assise Straordinaria, busta E.c. 1, Registri delle sentenze 1946, sentenza n. 53 contro Giuseppe Occelli; (fascicolo processuale) Ivi, busta E.d. 12, fascicolo 201/45 «Giuseppe Occelli».
Giuseppe Occelli è stato processato dalla Sezione speciale della Corte d’Assise di Udine l’8 marzo 1946; fu accusato di aver comandato un reparto dell’esercito tedesco in rastrellamento contro le formazioni partigiane in Istria, nel Collio, in Carnia e nel Canal del Ferro; fu accusato di intelligenza col nemico per aver fornito informazioni ai tedeschi sulla disposizione dei reparti italiani a Tarvisio nel settembre 1943; fu imputato di collaborazione politica per aver preso parte ad arresti, perquisizioni, atti di violenza contro patrioti e le popolazioni loro favorevoli ed aver partecipato ed eccidi e saccheggi. Riconosciuto colpevole dei primi due capi d’imputazione fu condannato a 24 anni di reclusione. Con sentenza del 24 ottobre 1946 la Corte di Cassazione dichiarò il reato estinto per amnistia annullando la sentenza senza rinvio.
Tribunale competente
Corte d’Assise Straordinaria di Udine
Note sulla memoria (per maggiori informazioni vedi la sezione apposita): Memoria consolidata
Scheda compilata da FABIO VERARDO
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2015-10-24 08:46:12
Vittime
Elenco vittime
Brunetti Andrea, di Ferdinando e Morocutti Caterina. Nato il 22/6/1894. Nato e residente a Paluzza, coniugato. Professione industriale. Civile. Tumulato a Paluzza.
Del Bon Olinto, di Giovanni e Concina Marial. Nato il 29/10/1905. Nato a Paluzza, residente a Treppo Carnico, coniugato. Professione muratore. Civile. Tumulato a Treppo Carnico.
Englaro Romeo, di Giobatta e Maieron Albina. Nato il 24/9/1910. Nato e residente a Paluzza, celibe. Professione manovale. Civile. Tumulato a Paluzza.
Maier Lidia, di Mairer Paolina. Nata il 4/12/1913. Nata e residente a Paluzza, coniugata. Professione casalinga. Civile. Tumulata a Paluzza.
Maieron Osvaldo, di Simone e Agostinis Ida. Nato il 3/10/1930. Nato e residente a Paluzza, celibe. Professione studente. Civile. Tumulato a Timau
Matiz Vincenzo, di Giobatta e Mentil Lucia. Nato il nato il 24/9/1926. Nato e residente a Paluzza, celibe. Professione bracciante. Civile. Tumulato a Timau.
Mentil Carlo, di Carlo e Puntel Maria. Nato il 20/7/1927. Nato e residente a Paluzza, celibe. Professione pastore. Civile. Tumulato a Timau.
Mentil Giacomo, di Giacomo e Ebener Maria. Nato il 26/8/1886. Nato e residente a Paluzza, coniugato. Professione pastore. Civile. Tumulato a Timau.
Mentil Giovanni, di Giacomo e Ebner Maria. Nato il 15/9/1927. Nato e residente a Paluzza, celibe. Professione bracciante. Civile. Tumulato a Timau.
Puntel Silvio, di Silvio e Ebner Margherita. Nato il 27/8/1926. Nato e residente a Paluzza, celibe. Professione manovale. Civile. Tumulato a Timau.
Quaglia Alessio, di Basilio e Quaglia Cecilia. Nato il 15/11/1898. Nato e residente a Sutrio, coniugato. Professione casaro. Civile. Tumulato a Sutrio.
Tassotti Adele, di Pietro e Pagavino Anna. Nata il 24/12/1888. Nata e residente a Paluzza, coniugata. Professione casalinga. Civile. Tumulata a Paluzza.
Ufner Nicolò, di Nicolò e Primus Genoveffa. Nato il 9/10/1894. Nato e residente a Paluzza, coniugato. Professione muratore. Civile. Tumulato a Timau.
Vanino Guerrino, di Giovanni e Moro Maria. Nato il 9/4/1889. Nato e residente a Paluzza, coniugato. Professione muratore. Civile. Tumulato a Paluzza.
Zannier Cesare di Giobatta e Mainardis Caterina. Nato il 8/12/1910. Nato e residente a Ravascletto, coniugato. Professione pastore. Civile. Tumulato a Zovello di Ravascletto.
Zannier Giobatta di Giuseppe e Della Pietra Caterina. Nato il 24/3/1879. Nato e residente a Ravascletto, coniugato. Professione pastore. Civile. Tumulato Zovello di Ravascletto.
Elenco vittime civili 16
Brunetti Andrea,
Del Bon Olinto,
Englaro Romeo,
Maier Lidia,
Maieron Osvaldo,
Matiz Vincenzo,
Mentil Carlo,
Mentil Giacomo,
Mentil Giovanni,
Puntel Silvio,
Quaglia Alessio,
Tassotti Adele,
Ufner Nicolò,
Vanino Guerrino,
Zannier Cesare
Zannier Giobatta
Elenco vittime indefinite 11
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Elenco persone responsabili o presunte responsabili
Giuseppe Occelli
Nome Giuseppe
Cognome Occelli
Ruolo nella strage Autore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Giuseppe Occelli. Nato il 6 gennaio 1907, residente a Tarvisio. Professione Ufficiale dell’esercito italiano in servizio permanente effettivo, Waffen-Hauptsturmfuhrer
Note procedimento Procedimento penale contro Giuseppe Occelli Archivio di Stato di Udine, Fondo Corte d’Assise Straordinaria, busta E.c. 1, Registri delle sentenze 1946, sentenza n. 53 contro Giuseppe Occelli; (fascicolo processuale) Ivi, busta E.d. 12, fascicolo 201/45 «Giuseppe Occelli». Giuseppe Occelli è stato processato dalla Sezione speciale della Corte d’Assise di Udine l’8 marzo 1946; fu accusato di aver comandato un reparto dell’esercito tedesco in rastrellamento contro le formazioni partigiane in Istria, nel Collio, in Carnia e nel Canal del Ferro; fu accusato di intelligenza col nemico per aver fornito informazioni ai tedeschi sulla disposizione dei reparti italiani a Tarvisio nel settembre 1943; fu imputato di collaborazione politica per aver preso parte ad arresti, perquisizioni, atti di violenza contro patrioti e le popolazioni loro favorevoli ed aver partecipato ed eccidi e saccheggi. Riconosciuto colpevole dei primi due capi d’imputazione fu condannato a 24 anni di reclusione. Con sentenza del 24 ottobre 1946 la Corte di Cassazione dichiarò il reato estinto per amnistia annullando la sentenza senza rinvio. Tribunale competente Corte d’Assise Straordinaria di Udine
Memorie
Memorie legate a questa strage
lapide a Paluzza, municipio
Tipo di memoria: lapide
Ubicazione: Paluzza, municipio
Descrizione: Paluzza, Lapide presso il Municipio con i nomi delle vittime
monumento a
Tipo di memoria: monumento
Descrizione: Malga Pramosio, Cappella eretta l’anno successivo alla guerra, inaugurata il 21 luglio 1946; distrutta due volte da slavine, fu ricostruita nel 1979 vicino al luogo originario.
luogo della memoria a
Tipo di memoria: luogo della memoria
Descrizione: Piazza 21-22 luglio a Paluzza
commemorazione a
Tipo di memoria: commemorazione
Descrizione: Ogni anno, nella domenica più vicina all’anniversario, nella cappella di malga Pramosio si tiene una messa di suffragio per le vittime alla quale partecipano molte persone. Altre commemorazioni si tengono in tutti i paesi interessati dall’evento.