NARNI SCALO NARNI 07-17.05.1944

(Terni - Umbria)

Descrizione

Località Narni Scalo, Narni, Terni, Umbria

Data 7 maggio 1944 - 17 maggio 1944

Matrice strage Fascista

Numero vittime 1

Numero vittime uomini 1

Numero vittime uomini adulti 1

Descrizione: Nella tarda primavera del 1944 in Umbria, quando ormai appare sempre più vicino l’arrivo delle truppe alleate e la Liberazione, si assiste a un incremento del fenomeno della renitenza alla leva e delle diserzioni dalle forze armate della RSI. E’ in questo contesto che è possibile inquadrare l’uccisione di Luigi Dorandini. Il giovane, arruolatosi il 20 agosto 1941 nel regio esercito, dopo l’8 settembre abbandona il proprio reparto e torna a casa. L’11 dicembre 1943 è però costretto ad arruolarsi come “volontario” nel 104. battaglione controguerriglia della GNR di stanza a Narni, in quanto le autorità avevano arrestato la madre. Nel gennaio 1944 Dorandini diserta e tenta di oltrepassare la Linea Gustav per raggiungere gli Alleati, ma non vi riesce e torna a casa sua, tra Guardea e Amelia, nascondesi nelle campagne limitrofe. La sua presenza è però notata da un fascista della zona che lo denunzia alle autorità. Il 7 maggio militi della GNR e carabinieri di Amelia arrestano il giovane, il quale viene bloccato mentre tenta di fuggire. Portato dapprima nelle carceri di Amelia, dopo tre giorni è trasferito a Narni, presso la sede del comando della GNR. Dopo contatti intercorsi tra il comandante del reparto della GNR di Narni, il capitano Riccardo Serafini e il colonnello Vittorio Martelluzzi, comandante provinciale della GNR, senza che venga celebrato alcun processo viene decisa la fucilazione del giovane per diserzione. Nessun esito ottiene l’intervento del vescovo di Terni e Narni, monsignor Felice Bonomini, che tenta di intercedere con il colonnello Martelluzzi per modificare la drastica decisione. La sera del 17 maggio Dorandini è trasportato nei pressi del cimitero di Narni; qui, alla presenza dell’intero battaglione della GNR di Narni, è fucilato da un plotone di militi comandati dal capomanipolo Ismaele Ferri. Tuttavia dopo la scarica di fucile rimane solo ferito e viene così finito con due colpi di pistola alla testa.

Modalità di uccisione: fucilazione

Violenze connesse: furto e-o saccheggio,sevizie-torture

Tipo di massacro: punitivo
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Estremi e note penali: Il 17 settembre 1944, Mario Dorandini denunciava ai carabinieri di Amelia la fucilazione del fratello Luigi. Le indagini, coordinate dalla procura del Regno di Terni, portarono all’identificazione come responsabili della fucilazione di Martelluzzi, Serafini e Giulioli. Al termine dell’istruttoria il procuratore di Terni trasmise gli atti alla Corte d’Appello di Perugia che, l’11 novembre 1950, si pronunciava dichiarando non doversi procedere contro Serafini e Giulioli in quanto il reato era considerato estinto per morte degli imputati. Il colonnello Martelluzzi veniva invece rinviato a giudizio presso la Corte di Assise di Terni per rispondere di omicidio, per aver causato la morte del milite Luigi Dorandini, ordinando la fucilazione dello stesso senza processo, con l’aggravante di “aver determinato a commettere il reato suoi dipendenti non punibili”. La Corte d’Assise di Terni presso il Tribunale di Spoleto, con sentenza del 26 gennaio 1951, dichiarava infine Martelluzzi colpevole del delitto addebitatogli, esclusa l’aggravante che gli era stata contestata e, in concorso di attenuanti generiche, lo condannava a 14 anni di reclusione nonché alle spese processuali. L’ufficiale al momento della condanna si trovava a scontare un’altra condanna, per l’uccisione di partigiani e civili a Villamarzana, presso il carcere di Civita Castellana (Viterbo).

Scheda compilata da Angelo Bitti
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-02-01 11:45:15

Vittime

Elenco vittime

Dorandini Luigi, nato a Guardea (Terni) il 29/10/1924 e ivi residente in frazione Frattuccia, boscaiolo, celibe.

Elenco vittime disertori 1

Dorandini Luigi.

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


GNR, distaccamento di Narni

Tipo di reparto: Guardia Nazionale Repubblicana

Elenco persone responsabili o presunte responsabili


  • Emanueleq Farinelli

    Nome Emanueleq

    Cognome Farinelli

  • Giulio Martinico

    Nome Giulio

    Cognome Martinico

    Ruolo nella strage Autore

    Note responsabile squadrista, centurione medico del battaglione.

    Tipo di reparto fascista Guardia Nazionale Repubblicana

    Nome del reparto GNR di Terni

  • Ismaele Ferri

    Nome Ismaele

    Cognome Ferri

    Ruolo nella strage Autore

    Note responsabile comandante del plotone di esecuzione e tra gli organizzatori dell’esecuzione.

    Tipo di reparto fascista Guardia Nazionale Repubblicana

    Nome del reparto GNR di Terni

  • Lorenzo Morganti

    Nome Lorenzo

    Cognome Morganti

    Note responsabile membro del triumvirato fascista di Narni, presente alla fucilazione.

  • Renato Giacanelli

    Nome Renato

    Cognome Giacanelli

    Note responsabile membro del triumvirato fascista di Narni, presente alla fucilazione.

  • Riccardo Serafini

    Nome Riccardo

    Cognome Serafini

    Ruolo nella strage Autore

    Stato individuato sulla base di indagine o di procedimento italiano

    Note responsabile capitano, nato a Narni, tra i fondatori del locale Pfr e comandante del battaglione della Gnr di stanza nella città umbra.

    Note procedimento Il 17 settembre 1944, Mario Dorandini denunciava ai carabinieri di Amelia la fucilazione del fratello Luigi. Le indagini, coordinate dalla procura del Regno di Terni, portarono all’identificazione come responsabili della fucilazione di Martelluzzi, Serafini e Giulioli. Al termine dell’istruttoria il procuratore di Terni trasmise gli atti alla Corte d’Appello di Perugia che, l’11 novembre 1950, si pronunciava dichiarando non doversi procedere contro Serafini e Giulioli in quanto il reato era considerato estinto per morte degli imputati. Il colonnello Martelluzzi veniva invece rinviato a giudizio presso la Corte di Assise di Terni per rispondere di omicidio, per aver causato la morte del milite Luigi Dorandini, ordinando la fucilazione dello stesso senza processo, con l’aggravante di “aver determinato a commettere il reato suoi dipendenti non punibili”. La Corte d’Assise di Terni presso il Tribunale di Spoleto, con sentenza del 26 gennaio 1951, dichiarava infine Martelluzzi colpevole del delitto addebitatogli, esclusa l’aggravante che gli era stata contestata e, in concorso di attenuanti generiche, lo condannava a 14 anni di reclusione nonché alle spese processuali. L’ufficiale al momento della condanna si trovava a scontare un’altra condanna, per l’uccisione di partigiani e civili a Villamarzana, presso il carcere di Civita Castellana (Viterbo).

    Tipo di reparto fascista Guardia Nazionale Repubblicana

    Nome del reparto GNR di Terni

  • Salvatore Giulioli

    Nome Salvatore

    Cognome Giulioli

    Ruolo nella strage Autore

    Stato individuato sulla base di indagine o di procedimento italiano

    Note responsabile graduato della GNR ritenuto responsabile dell’arresto di Dorandini.

    Note procedimento Il 17 settembre 1944, Mario Dorandini denunciava ai carabinieri di Amelia la fucilazione del fratello Luigi. Le indagini, coordinate dalla procura del Regno di Terni, portarono all’identificazione come responsabili della fucilazione di Martelluzzi, Serafini e Giulioli. Al termine dell’istruttoria il procuratore di Terni trasmise gli atti alla Corte d’Appello di Perugia che, l’11 novembre 1950, si pronunciava dichiarando non doversi procedere contro Serafini e Giulioli in quanto il reato era considerato estinto per morte degli imputati. Il colonnello Martelluzzi veniva invece rinviato a giudizio presso la Corte di Assise di Terni per rispondere di omicidio, per aver causato la morte del milite Luigi Dorandini, ordinando la fucilazione dello stesso senza processo, con l’aggravante di “aver determinato a commettere il reato suoi dipendenti non punibili”. La Corte d’Assise di Terni presso il Tribunale di Spoleto, con sentenza del 26 gennaio 1951, dichiarava infine Martelluzzi colpevole del delitto addebitatogli, esclusa l’aggravante che gli era stata contestata e, in concorso di attenuanti generiche, lo condannava a 14 anni di reclusione nonché alle spese processuali. L’ufficiale al momento della condanna si trovava a scontare un’altra condanna, per l’uccisione di partigiani e civili a Villamarzana, presso il carcere di Civita Castellana (Viterbo).

    Tipo di reparto fascista Guardia Nazionale Repubblicana

    Nome del reparto GNR di Terni

  • Sconosciuto Chieruzzi

    Nome Sconosciuto

    Cognome Chieruzzi

    Ruolo nella strage Delatore

    Note responsabile milite, autore della delazione che porta all’arresto di Dorandini.

  • Vittorio Martelluzzi

    Nome Vittorio

    Cognome Martelluzzi

    Ruolo nella strage Autore

    Stato individuato sulla base di indagine o di procedimento italiano

    Note responsabile colonnello comandante della Provincia di Terni. Nato a Foligno (Perugia) il 5 febbraio 1900, geometra.

    Note procedimento Il 17 settembre 1944, Mario Dorandini denunciava ai carabinieri di Amelia la fucilazione del fratello Luigi. Le indagini, coordinate dalla procura del Regno di Terni, portarono all’identificazione come responsabili della fucilazione di Martelluzzi, Serafini e Giulioli. Al termine dell’istruttoria il procuratore di Terni trasmise gli atti alla Corte d’Appello di Perugia che, l’11 novembre 1950, si pronunciava dichiarando non doversi procedere contro Serafini e Giulioli in quanto il reato era considerato estinto per morte degli imputati. Il colonnello Martelluzzi veniva invece rinviato a giudizio presso la Corte di Assise di Terni per rispondere di omicidio, per aver causato la morte del milite Luigi Dorandini, ordinando la fucilazione dello stesso senza processo, con l’aggravante di “aver determinato a commettere il reato suoi dipendenti non punibili”. La Corte d’Assise di Terni presso il Tribunale di Spoleto, con sentenza del 26 gennaio 1951, dichiarava infine Martelluzzi colpevole del delitto addebitatogli, esclusa l’aggravante che gli era stata contestata e, in concorso di attenuanti generiche, lo condannava a 14 anni di reclusione nonché alle spese processuali. L’ufficiale al momento della condanna si trovava a scontare un’altra condanna, per l’uccisione di partigiani e civili a Villamarzana, presso il carcere di Civita Castellana (Viterbo).

    Tipo di reparto fascista Guardia Nazionale Repubblicana

    Nome del reparto GNR di Terni

Memorie

Memorie legate a questa strage

  • cippo a Narni, Narni Scalo

    Tipo di memoria: cippo

    Ubicazione: Narni, Narni Scalo

    Anno di realizzazione: 1996

    Descrizione: Presso il cimitero di Narni, in frazione di Narni Scalo, nelle vicinanze del punto dove è avvenuta l’esecuzione, nel 1996 è stato inaugurato un cippo in pietra dedicato, senza ulteriori precisazioni, “ai narnesi caduti per la libertà”.

  • luogo della memoria a Narni, Narni Scalo

    Tipo di memoria: luogo della memoria

    Ubicazione: Narni, Narni Scalo

    Descrizione: Nei pressi del cimitero di Narni, in località Narni Scalo, uno spiazzo è dedicato a Luigi Dorandini.

Bibliografia


Archivio Storico Comunale di Narni (a cura di), Fischia il vento… Narni 8 settembre 1943 – 13 giugno 1944, Comune di Narni, Narni 2008, pp. 68-73.
Angelo Bitti, La guerra partigiana e la violenza fascista, in Id., Renato Covino, Marco Venanzi, La storia rovesciata. La guerra partigiana della brigata garibaldina “Antonio Gramsci” nella primavera del 1944, Crace, Perugia 2010, pp. 108, 135.
Camera dei deputati, Senato della Repubblica, XIX Legislatura, Relazione finale della Commissione parlamentare di inchiesta sulle cause dell’occultamento dei fascicoli relativi a crimini di guerra nazifascisti, Relatore On. Renzo Raisi, approvata dalla Commissione nella seduta dell’8 febbraio 2006, p. 184.

Sitografia


Fonti archivistiche

Fonti

AS Perugia, Tribunale di Perugia, Corte d’Appello, Processi Penali, b. 28, f. 207.