Descrizione
Località Ville di Vasciano, Stroncone, Terni, Umbria
Data 9 maggio 1944
Matrice strage Fascista
Numero vittime 1
Numero vittime uomini 1
Numero vittime uomini adulti 1
Descrizione: Virgilio Bianchini a Roma, nel quartiere di Casal Bertone dove era nato, dopo l’8 settembre ricopriva l’incarico di capo cellula del movimento dei cattolici comunisti. Il 27 febbraio 1944 viene arrestato dalle SS italiane, riesce però a fuggire rifugiandosi nella zona di Narni. Qui è catturato dalla GNR locale e arruolato forzatamente, dopo pochi giorni diserta ed entra a far parte del battaglione “Giovanni Manni” della brigata garibaldina “Antonio Gramsci”. Anche Gario Bianconi aveva disertato dalla GNR.
Dopo il grande rastrellamento condotto nell’aprile 1944 da tedeschi e fascisti contro le formazioni partigiane operanti nella fascia appenninica umbro-marchigiana sino alla provincia Rieti, le forze della RSI tentano di riprendere e mantenere il controllo del territorio, approfittando del fatto che le unità partigiane erano in fase di riorganizzazione. E’ in questo contesto che si inserisce quanto accade in località Ville di Vasciano, nel comune di Stroncone, all’alba del 9 maggio 1944. Quella mattina una pattuglia di militi appartenenti al 104. battaglione della GNR di stanza a Narni, guidata dal capitano Riccardo Serafini e composta da tredici uomini, raggiunse Ville di Vasciano, località tra i Comuni di Stroncone e Narni, alla ricerca di partigiani; mentre erano intenti a perquisire una casa, si avvicinò al casolare una squadra del battaglione “Manni” della brigata garibaldina “Antonio Gramsci” costituita da cinque uomini. I militi fascisti accortisi del sopraggiungere dei partigiani organizzarono un’imboscata. Questi ultimi furono colti di sorpresa e subito investiti da raffiche di mitra: veniva colpito mortalmente Gario Bianconi, mentre Virgilio Bianchini rimaneva solo ferito di striscio al volto e riusciva a nascondersi in un campo di grano; gli altri tre componenti del gruppo, tra cui Egisto Bartolucci, uno dei dirigenti della brigata “Gramsci” e comandante del battaglione “Manni”, fuggivano invece attraverso i campi. Dopo alcuni minuti, il partigiano ferito che invocava aiuto fu individuato e raggiunto da almeno due militi: questi lo uccisero a sangue freddo con colpi di pistola e almeno quattordici di arma da taglio, probabilmente una baionetta, inferti prevalentemente nell’addome, che oltraggiarono, sfregiandolo, il cadavere.
Modalità di uccisione: arma da taglio,uccisione con armi da fuoco
Tipo di massacro: legato al controllo del territorio
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Estremi e note penali: Le indagini effettuate all’indomani della Liberazione dai carabinieri di Stroncone e Narni, coordinate dalla procura del Regno di Terni, portarono all’identificazione di alcuni componenti del reparto della GNR che compì l’agguato. Al termine dell’istruttoria gli atti furono trasmessi alla Corte d’Appello di Perugia, che dichiarava doversi procedere contro Riccardo Serafini, Franco Forti, Cesare Ubaldi, Adolfo Mainardi, per il reato di collaborazionismo con il nemico e per l’uccisione dei partigiani. La Corte d’Assise di Terni, con sentenza del 12 aprile 1949, assolse dal reato di omicidio e concesse l’amnistia per quello di collaborazionismo con i tedeschi tutti gli imputati, ad eccezione dell’Ubaldi. Quest’ultimo venne ritenuto dai giudici responsabile dei numerosi colpi di arma da fuoco e di arma bianca inferti al Bianchini ormai a terra e impossibilitato a difendersi: lo condannò quindi per omicidio e collaborazionismo alla pena complessiva di tredici anni e sei mesi di reclusione.
Annotazioni: Nella bibliografia e memorialistica locale si indica il 6 maggio come giorno in cui avviene il fatto. Secondo quanto emerge dalla documentazione processuale (rapporti dei carabinieri, verbali d’interrogatorio, deposizioni, sentenza), tale fatto sarebbe invece avvenuto il 9 maggio.
Scheda compilata da Angelo Bitti
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-10-11 21:28:59
Vittime
Elenco vittime
Bianchini Virgilio, nato a Roma nel 1923 e ivi residente, celibe, partigiano della brigata garibaldina “Antonio Gramsci”.
Elenco vittime partigiani 1
Bianchini Virgilio
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Elenco persone responsabili o presunte responsabili
Adolfo Mainardi
Nome Adolfo
Cognome Mainardi
Ruolo nella strage Autore
Stato individuato sulla base di indagine o di procedimento italiano
Note responsabile milite.
Note procedimento Le indagini effettuate all’indomani della Liberazione dai carabinieri di Stroncone e Narni, coordinate dalla procura del Regno di Terni, portarono all’identificazione di alcuni componenti del reparto della GNR che compì l’agguato. Al termine dell’istruttoria gli atti furono trasmessi alla Corte d’Appello di Perugia, che dichiarava doversi procedere contro Adolfo Mainardi, per il reato di collaborazionismo con il nemico e per l’uccisione dei partigiani. La Corte d’Assise di Terni, con sentenza del 12 aprile 1949, assolse dal reato di omicidio e concesse l’amnistia per quello di collaborazionismo con i tedeschi.
Tipo di reparto fascista Guardia Nazionale Repubblicana
Nome del reparto 104. battaglione GNR di Narni
Cesare Ubaldi
Nome Cesare
Cognome Ubaldi
Ruolo nella strage Autore
Stato individuato sulla base di indagine o di procedimento italiano
Note responsabile nato a Narni il 28/05/1910 e ivi residente in frazione Borgheria.
Note procedimento La Corte d’Assise di Terni, con sentenza del 12 aprile 1949, condannò Ubaldi. Quest’ultimo venne ritenuto dai giudici responsabile dei numerosi colpi di arma da fuoco e di arma bianca inferti al Bianchini ormai a terra e impossibilitato a difendersi: lo condannò quindi per omicidio e collaborazionismo alla pena complessiva di tredici anni e sei mesi di reclusione.
Franco Forti
Nome Franco
Cognome Forti
Ruolo nella strage Autore
Stato individuato sulla base di indagine o di procedimento italiano
Note responsabile milite.
Note procedimento Le indagini effettuate all’indomani della Liberazione dai carabinieri di Stroncone e Narni, coordinate dalla procura del Regno di Terni, portarono all’identificazione di alcuni componenti del reparto della GNR che compì l’agguato. Al termine dell’istruttoria gli atti furono trasmessi alla Corte d’Appello di Perugia, che dichiarava doversi procedere contro Franco Forti per il reato di collaborazionismo con il nemico e per l’uccisione dei partigiani. La Corte d’Assise di Terni, con sentenza del 12 aprile 1949, assolse dal reato di omicidio e concesse l’amnistia per quello di collaborazionismo con i tedeschi.
Tipo di reparto fascista Guardia Nazionale Repubblicana
Nome del reparto 104. battaglione GNR di Narni
Riccardo Serafini
Nome Riccardo
Cognome Serafini
Ruolo nella strage Autore
Stato individuato sulla base di indagine o di procedimento italiano
Note responsabile capitano, comandante del battaglione GNR di Narni e fondatore del locale PFR.
Note procedimento Serafini già in precedenza, ma anche in seguito, sarà coinvolto in altre violenze contro partigiani, renitenti alla leva, disertori (ad esempio, nella fucilazione di Luigi Dorandini). Nell’imminenza della Liberazione ripiegherà a nord con il suo battaglione, raggiungendo Rovigo ed entrando a far parte del locale Ufficio politico investigativo della GNR. Nell’ottobre 1944, mentre con altri militi fascisti tentava di infiltrarsi per svolgere attività di spionaggio in una formazione partigiana operante nel territorio di Villamarzana, è scoperto e ucciso dai partigiani.
Tipo di reparto fascista Guardia Nazionale Repubblicana
Nome del reparto 104. battaglione GNR di Narni
Memorie
Memorie legate a questa strage
cippo a Narni, Scalo
Tipo di memoria: cippo
Ubicazione: Narni, Scalo
Anno di realizzazione: 1996
Descrizione: Presso il cimitero di Narni, in frazione di Narni Scalo, nel 1996 è stato inaugurato un cippo in pietra dedicato, senza ulteriori precisazioni, “ai narnesi caduti per la libertà”.
lapide a Roma, piazza De Cristoforis 1
Tipo di memoria: lapide
Ubicazione: Roma, piazza De Cristoforis 1
Descrizione: A Roma, nell’edificio dove abitava Virgilio Bianchini con la famiglia, detto “palazzo dei cervi”, in piazza De Cristoforis 1, quartiere di Casal Bertone, esiste una lapide in memoria del giovane partigiano. In essa si ricorda come Bianchini “veniva barbar
luogo della memoria a Terni, cimitero
Tipo di memoria: luogo della memoria
Ubicazione: Terni, cimitero
Descrizione: Il corpo di Bianchini riposa nel cimitero di Terni, all’interno della “cappella dei Garibaldini”, eretta dai reduci delle imprese dell’Eroe, che accoglie anche coloro i quali hanno continuato a combattere in suo nome nei decenni successivi alla morte.
commemorazione a Terni, cimitero
Tipo di memoria: commemorazione
Ubicazione: Terni, cimitero
Descrizione: Ogni anno, il 13 giugno, in occasione delle celebrazioni organizzate dall’amministrazione comunale del città umbra e dalle locali organizzazioni combattentistiche per ricordare la Liberazione, viene posta una corona nella cappella a ricordo di questi cadu