Descrizione
Località Poggio, Otricoli, Terni, Umbria
Data 16 febbraio 1944 - 17 febbraio 1944
Matrice strage Fascista
Numero vittime 1
Numero vittime uomini 1
Numero vittime uomini adulti 1
Descrizione: Nell’inverno del 1944 i partigiani della brigata garibaldina “Antonio Gramsci” riescono a controllare o, almeno, a rendere insicura per tedeschi e fascisti una vasta porzione di territorio che si estende a ridosso e lungo la dorsale appenninica compresa tra le province di Terni, Perugia e Rieti. A Poggio di Otricoli, piccolo centro tra Narni, Otricoli e Calvi dell’Umbria, è attivo il battaglione “Giovanni Manni” della “Gramsci”: qui è allestito un centro di assistenza e reclutamento per giovani renitenti e militari sbandati, con l’aiuto della maggioranza della popolazione che, in parte, collabora con i partigiani. Il 15 febbraio 1944 il comandante del battaglione, Egisto Bartolucci, riceve notizia di un imminente rastrellamento che i fascisti intendono effettuare nel piccolo centro, per ripulire la zona dai “ribelli” e per operare una requisizione di generi alimentari, si prepara quindi a rispondere adeguatamente. I fascisti arrivano il giorno successivo, i partigiani affrontano lo scontro che termina con il ripiegamento dei fascisti e degli stessi partigiani, i quali lasciano Poggio ritirandosi in montagna. Rimangono nel paese il partigiano Orazio Costorella e un certo Barabba, partigiano proveniente dal corpo dei paracadutisti, intenzionati a vegliare Gaetano Di Blasi, rimasto gravemente ferito alla gola nel corso dello scontro, il quale muore però la notte stessa. All’alba del 17 febbraio militi della GNR con l’appoggio di militari tedeschi occupano Poggio e iniziano il rastrellamento della zona. Costorella e Barabba vengono scoperti e trascinati sulla piazza del paese per essere interrogati alla presenza della popolazione. Un ufficiale della GNR interroga prima Costorella: il partigiano si rifiuta di fornire informazioni sulla brigata e viene freddato con cinque colpi di pistola in bocca e uno alla testa, i fascisti infieriscono quindi sul suo cadavere. Barabba, che dichiara di essere disposto a parlare dopo aver assistito alla terribile scena, viene portato via.
Modalità di uccisione: uccisione con armi da fuoco
Violenze connesse: sevizie-torture
Tipo di massacro: rastrellamento
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Estremi e note penali: Il 1 giugno 1945 il Delegato provinciale dell’Alto commissariato per le sanzioni contro il fascismo di Terni trasmetteva al locale Procuratore del regno la denuncia fatta da varie persone di Poggio di Otricoli contro quindici persone, tutte per la grande maggioranza appartenenti alle famiglie Matticari, Leonelli, Bacocco e Serantoni, iscritte al PFR o simpatizzanti per esso, accusate di aver collaborato con le autorità della RSI e con i tedeschi e, nello specifico, di aver provocato il rastrellamento del 16 e 17 febbraio 1944, oltre che di aver stilato la lista delle circa 50 persone che vennero denunciate o arrestate, sottoposte a maltrattamenti e violenze, poiché ritenute antifasciste, fiancheggiatrici o collaboratrici dei partigiani. Le indagini fatte dai carabinieri di Narni, coordinate dalla procura del Regno di Terni, portarono alla trasmissione degli atti relativi ai quindici imputati alla Corte d’Appello di Perugia. Quest’ultima con sentenza del 24 maggio 1947 dichiarava non doversi procedere nei confronti di tutti gli imputati per non aver commesso il fatto. Decisiva in questo senso si era dimostrata per la corte la testimonianza di un ecclesiastico, monsignor Angelo Messina, sfollato a Poggio di Otricoli nel corso del 1944. Quest’ultimo, interessatosi alla scarcerazione dei cittadini arrestati dopo il rastrellamento, dichiarò che nelle carte consultate non risultavano verbali di denuncia firmati dagli imputati contro gli arrestati dopo il rastrellamento; né evidenziò comportamenti degli imputati particolarmente accaniti contro gli arrestati. Riteneva invece le denunce che avevano portato all’arresto dei 15 imputati unicamente determinate da «spirito di vendetta e odio personale», manifestato in questo modo da una parte della popolazione di Poggio; attribuiva quindi la responsabilità della stesura dei verbali di denunzia che avevano portato agli arresti e alle violenze contro i cittadini di Poggio, unicamente al maresciallo della GNR Publio Papi.
Annotazioni: Orazio Costorella, militare del regio esercito a Treviso con incarico di autiere presso il 14. reggimento di fanteria, dopo l’8 settembre a seguito dello sbandamento del proprio reparto cerca di raggiungere la Sicilia. Arrivato a Calvi dell’Umbria, trova rifugio presso la famiglia D’Achille, che lo ospita in cambio di aiuto nel lavoro dei campi. Entrato in contatto con i partigiani del luogo, si aggrega al battaglione “Giovanni Manni” della brigata garibaldina “Antonio Gramsci”. Dopo la sua uccisione il corpo, come quello del partigiano De Blasi, sarà sepolto sommariamente nel piccolo cimitero del paese, quindi nel dopoguerra sarà trasferito in quello di Terni. All’indomani della Liberazione i carabinieri di Calvi dell’Umbria inviano un fonogramma ai familiari del partigiano per comunicare la morte del giovane, il documento non giunge però a destinazione. Soltanto nel 2004 grazie alle ricerche di un testimone, è stato contattata l’amministrazione comunale di Misterbianco e quindi la famiglia del giovane, questa vicenda è stata fatta così riemergere.
Gaetano De Balsi era invece marinaio della regia marina; anche lui dopo l’8 settembre tenta di attraversare le linee tedesche per tornare in Sicilia, non riuscendovi anch’esso entra a far parte del battaglione Manni della Gramsci.
Scheda compilata da Angelo Bitti
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-03-25 18:57:55
Vittime
Elenco vittime
Costorella Orazio, nato a Misterbianco (Catania) il 16/02/1924 e ivi residente, celibe, partigiano della brigata garibaldina “Antonio Gramsci”.
Elenco vittime partigiani 1
Costorella Orazio
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Elenco persone responsabili o presunte responsabili
Alcide Silvestri
Nome Alcide
Cognome Silvestri
Ruolo nella strage Autore
Stato individuato sulla base di indagine o di procedimento italiano
Note responsabile nato il 20/05/1890 a Poggio, già squadrista e iscritto al PNF, fascista repubblicano.
Note procedimento Le indagini fatte dai carabinieri di Narni, coordinate dalla procura del Regno di Terni, portarono alla trasmissione degli atti relativi ai quindici imputati alla Corte d’Appello di Perugia. Quest’ultima con sentenza del 24 maggio 1947 dichiarava non doversi procedere nei confronti dell\'imputato per non aver commesso il fatto.
Alvaro Matticari
Nome Alvaro
Cognome Matticari
Ruolo nella strage Autore
Stato individuato sulla base di indagine o di procedimento italiano
Note responsabile nato il 27/08/1905 a Poggio, già vicesegretario del fascio locale, capo squadra della Mvsn e comandante della GIL locale. Figlio di Lorenzo.
Note procedimento Il 1 giugno 1945 il Delegato provinciale dell’Alto commissariato per le sanzioni contro il fascismo di Terni trasmetteva al locale Procuratore del regno la denuncia fatta da varie persone di Poggio di Otricoli contro quindici persone, tutte per la grande maggioranza appartenenti alle famiglie Matticari, Leonelli, Bacocco e Serantoni, iscritte al PFR o simpatizzanti per esso, accusate di aver collaborato con le autorità della RSI e con i tedeschi e, nello specifico, di aver provocato il rastrellamento del 16 e 17 febbraio 1944, oltre che di aver stilato la lista delle circa 50 persone che vennero denunciate o arrestate, sottoposte a maltrattamenti e violenze, poiché ritenute antifasciste, fiancheggiatrici o collaboratrici dei partigiani. Le indagini fatte dai carabinieri di Narni, coordinate dalla procura del Regno di Terni, portarono alla trasmissione degli atti relativi ai quindici imputati alla Corte d’Appello di Perugia. Quest’ultima con sentenza del 24 maggio 1947 dichiarava non doversi procedere nei confronti di tutti gli imputati per non aver commesso il fatto.
Antonio Bacocco
Nome Antonio
Cognome Bacocco
Ruolo nella strage Autore
Stato individuato sulla base di indagine o di procedimento italiano
Note responsabile nato il 08/03/1889 a Poggio, fascista repubblicano.
Note procedimento Il 1 giugno 1945 il Delegato provinciale dell’Alto commissariato per le sanzioni contro il fascismo di Terni trasmetteva al locale Procuratore del regno la denuncia fatta da varie persone di Poggio di Otricoli contro quindici persone, tutte per la grande maggioranza appartenenti alle famiglie Matticari, Leonelli, Bacocco e Serantoni, iscritte al PFR o simpatizzanti per esso, accusate di aver collaborato con le autorità della RSI e con i tedeschi e, nello specifico, di aver provocato il rastrellamento del 16 e 17 febbraio 1944, oltre che di aver stilato la lista delle circa 50 persone che vennero denunciate o arrestate, sottoposte a maltrattamenti e violenze, poiché ritenute antifasciste, fiancheggiatrici o collaboratrici dei partigiani. Le indagini fatte dai carabinieri di Narni, coordinate dalla procura del Regno di Terni, portarono alla trasmissione degli atti relativi ai quindici imputati alla Corte d’Appello di Perugia. Quest’ultima con sentenza del 24 maggio 1947 dichiarava non doversi procedere nei confronti di tutti gli imputati per non aver commesso il fatto.
Arturo Serantoni
Nome Arturo
Cognome Serantoni
Ruolo nella strage Autore
Stato individuato sulla base di indagine o di procedimento italiano
Note responsabile nato il 01/06/1904 a Poggio, più volte segretario del fascio di Poggio, fascista repubblicano.
Note procedimento Il 1 giugno 1945 il Delegato provinciale dell’Alto commissariato per le sanzioni contro il fascismo di Terni trasmetteva al locale Procuratore del regno la denuncia fatta da varie persone di Poggio di Otricoli contro quindici persone, tutte per la grande maggioranza appartenenti alle famiglie Matticari, Leonelli, Bacocco e Serantoni, iscritte al PFR o simpatizzanti per esso, accusate di aver collaborato con le autorità della RSI e con i tedeschi e, nello specifico, di aver provocato il rastrellamento del 16 e 17 febbraio 1944, oltre che di aver stilato la lista delle circa 50 persone che vennero denunciate o arrestate, sottoposte a maltrattamenti e violenze, poiché ritenute antifasciste, fiancheggiatrici o collaboratrici dei partigiani. Le indagini fatte dai carabinieri di Narni, coordinate dalla procura del Regno di Terni, portarono alla trasmissione degli atti relativi ai quindici imputati alla Corte d’Appello di Perugia. Quest’ultima con sentenza del 24 maggio 1947 dichiarava non doversi procedere nei confronti di tutti gli imputati per non aver commesso il fatto.
Eugenio Matticari
Nome Eugenio
Cognome Matticari
Ruolo nella strage Autore
Stato individuato sulla base di indagine o di procedimento italiano
Note responsabile ufficiale postale in pensione, fascista repubblicano.
Note procedimento Il 1 giugno 1945 il Delegato provinciale dell’Alto commissariato per le sanzioni contro il fascismo di Terni trasmetteva al locale Procuratore del regno la denuncia fatta da varie persone di Poggio di Otricoli contro quindici persone, tutte per la grande maggioranza appartenenti alle famiglie Matticari, Leonelli, Bacocco e Serantoni, iscritte al PFR o simpatizzanti per esso, accusate di aver collaborato con le autorità della RSI e con i tedeschi e, nello specifico, di aver provocato il rastrellamento del 16 e 17 febbraio 1944, oltre che di aver stilato la lista delle circa 50 persone che vennero denunciate o arrestate, sottoposte a maltrattamenti e violenze, poiché ritenute antifasciste, fiancheggiatrici o collaboratrici dei partigiani. Le indagini fatte dai carabinieri di Narni, coordinate dalla procura del Regno di Terni, portarono alla trasmissione degli atti relativi ai quindici imputati alla Corte d’Appello di Perugia. Quest’ultima con sentenza del 24 maggio 1947 dichiarava non doversi procedere nei confronti di tutti gli imputati per non aver commesso il fatto.
Gaspare Leonelli
Nome Gaspare
Cognome Leonelli
Ruolo nella strage Autore
Stato individuato sulla base di indagine o di procedimento italiano
Note responsabile nato il 30/04/1886 a Poggio, possidente, simpatizzante del PFR.
Note procedimento Il 1 giugno 1945 il Delegato provinciale dell’Alto commissariato per le sanzioni contro il fascismo di Terni trasmetteva al locale Procuratore del regno la denuncia fatta da varie persone di Poggio di Otricoli contro quindici persone, tutte per la grande maggioranza appartenenti alle famiglie Matticari, Leonelli, Bacocco e Serantoni, iscritte al PFR o simpatizzanti per esso, accusate di aver collaborato con le autorità della RSI e con i tedeschi e, nello specifico, di aver provocato il rastrellamento del 16 e 17 febbraio 1944, oltre che di aver stilato la lista delle circa 50 persone che vennero denunciate o arrestate, sottoposte a maltrattamenti e violenze, poiché ritenute antifasciste, fiancheggiatrici o collaboratrici dei partigiani. Le indagini fatte dai carabinieri di Narni, coordinate dalla procura del Regno di Terni, portarono alla trasmissione degli atti relativi ai quindici imputati alla Corte d’Appello di Perugia. Quest’ultima con sentenza del 24 maggio 1947 dichiarava non doversi procedere nei confronti di tutti gli imputati per non aver commesso il fatto.
Gastone Matticari
Nome Gastone
Cognome Matticari
Ruolo nella strage Autore
Stato individuato sulla base di indagine o di procedimento italiano
Note responsabile collaboratore dell’ufficiale postale di Poggio, fascista repubblicano. Figlio di Eugenio.
Note procedimento Il 1 giugno 1945 il Delegato provinciale dell’Alto commissariato per le sanzioni contro il fascismo di Terni trasmetteva al locale Procuratore del regno la denuncia fatta da varie persone di Poggio di Otricoli contro quindici persone, tutte per la grande maggioranza appartenenti alle famiglie Matticari, Leonelli, Bacocco e Serantoni, iscritte al PFR o simpatizzanti per esso, accusate di aver collaborato con le autorità della RSI e con i tedeschi e, nello specifico, di aver provocato il rastrellamento del 16 e 17 febbraio 1944, oltre che di aver stilato la lista delle circa 50 persone che vennero denunciate o arrestate, sottoposte a maltrattamenti e violenze, poiché ritenute antifasciste, fiancheggiatrici o collaboratrici dei partigiani. Le indagini fatte dai carabinieri di Narni, coordinate dalla procura del Regno di Terni, portarono alla trasmissione degli atti relativi ai quindici imputati alla Corte d’Appello di Perugia. Quest’ultima con sentenza del 24 maggio 1947 dichiarava non doversi procedere nei confronti di tutti gli imputati per non aver commesso il fatto.
Giuseppe Bacocco
Nome Giuseppe
Cognome Bacocco
Ruolo nella strage Autore
Stato individuato sulla base di indagine o di procedimento italiano
Note responsabile nato il 15/02/1898 a Poggio, possidente, già squadrista e iscritto al PNF, appartenente alla GNR.
Note procedimento Il 1 giugno 1945 il Delegato provinciale dell’Alto commissariato per le sanzioni contro il fascismo di Terni trasmetteva al locale Procuratore del regno la denuncia fatta da varie persone di Poggio di Otricoli contro quindici persone, tutte per la grande maggioranza appartenenti alle famiglie Matticari, Leonelli, Bacocco e Serantoni, iscritte al PFR o simpatizzanti per esso, accusate di aver collaborato con le autorità della RSI e con i tedeschi e, nello specifico, di aver provocato il rastrellamento del 16 e 17 febbraio 1944, oltre che di aver stilato la lista delle circa 50 persone che vennero denunciate o arrestate, sottoposte a maltrattamenti e violenze, poiché ritenute antifasciste, fiancheggiatrici o collaboratrici dei partigiani. Le indagini fatte dai carabinieri di Narni, coordinate dalla procura del Regno di Terni, portarono alla trasmissione degli atti relativi ai quindici imputati alla Corte d’Appello di Perugia. Quest’ultima con sentenza del 24 maggio 1947 dichiarava non doversi procedere nei confronti di tutti gli imputati per non aver commesso il fatto.
Giuseppe Matticari
Nome Giuseppe
Cognome Matticari
Ruolo nella strage Autore
Stato individuato sulla base di indagine o di procedimento italiano
Note responsabile fratello di Lorenzo, nato il 19/03/1909 a Poggio, squadrista, milite della GNR, cuoco presso il comando della GNR di Terni.
Note procedimento Il 1 giugno 1945 il Delegato provinciale dell’Alto commissariato per le sanzioni contro il fascismo di Terni trasmetteva al locale Procuratore del regno la denuncia fatta da varie persone di Poggio di Otricoli contro quindici persone, tutte per la grande maggioranza appartenenti alle famiglie Matticari, Leonelli, Bacocco e Serantoni, iscritte al PFR o simpatizzanti per esso, accusate di aver collaborato con le autorità della RSI e con i tedeschi e, nello specifico, di aver provocato il rastrellamento del 16 e 17 febbraio 1944, oltre che di aver stilato la lista delle circa 50 persone che vennero denunciate o arrestate, sottoposte a maltrattamenti e violenze, poiché ritenute antifasciste, fiancheggiatrici o collaboratrici dei partigiani. Le indagini fatte dai carabinieri di Narni, coordinate dalla procura del Regno di Terni, portarono alla trasmissione degli atti relativi ai quindici imputati alla Corte d’Appello di Perugia. Quest’ultima con sentenza del 24 maggio 1947 dichiarava non doversi procedere nei confronti di tutti gli imputati per non aver commesso il fatto.
Tipo di reparto fascista Guardia Nazionale Repubblicana
Nome del reparto GNR di Terni
Leo Leonelli
Nome Leo
Cognome Leonelli
Ruolo nella strage Autore
Stato individuato sulla base di indagine o di procedimento italiano
Note responsabile nato a Poggio il 17/08/1910, possidente, già vice caposquadra della MVSN, ex comandante della GIL locale, caporalmaggiore della GNR.
Note procedimento Il 1 giugno 1945 il Delegato provinciale dell’Alto commissariato per le sanzioni contro il fascismo di Terni trasmetteva al locale Procuratore del regno la denuncia fatta da varie persone di Poggio di Otricoli contro quindici persone, tutte per la grande maggioranza appartenenti alle famiglie Matticari, Leonelli, Bacocco e Serantoni, iscritte al PFR o simpatizzanti per esso, accusate di aver collaborato con le autorità della RSI e con i tedeschi e, nello specifico, di aver provocato il rastrellamento del 16 e 17 febbraio 1944, oltre che di aver stilato la lista delle circa 50 persone che vennero denunciate o arrestate, sottoposte a maltrattamenti e violenze, poiché ritenute antifasciste, fiancheggiatrici o collaboratrici dei partigiani. Le indagini fatte dai carabinieri di Narni, coordinate dalla procura del Regno di Terni, portarono alla trasmissione degli atti relativi ai quindici imputati alla Corte d’Appello di Perugia. Quest’ultima con sentenza del 24 maggio 1947 dichiarava non doversi procedere nei confronti di tutti gli imputati per non aver commesso il fatto.
Lorenzo Matticari
Nome Lorenzo
Cognome Matticari
Ruolo nella strage Autore
Stato individuato sulla base di indagine o di procedimento italiano
Note responsabile nato il 12/07/1877 a Poggio di Otricoli, segretario politico del fascio di Poggio.
Note procedimento Il 1 giugno 1945 il Delegato provinciale dell’Alto commissariato per le sanzioni contro il fascismo di Terni trasmetteva al locale Procuratore del regno la denuncia fatta da varie persone di Poggio di Otricoli contro quindici persone, tutte per la grande maggioranza appartenenti alle famiglie Matticari, Leonelli, Bacocco e Serantoni, iscritte al PFR o simpatizzanti per esso, accusate di aver collaborato con le autorità della RSI e con i tedeschi e, nello specifico, di aver provocato il rastrellamento del 16 e 17 febbraio 1944, oltre che di aver stilato la lista delle circa 50 persone che vennero denunciate o arrestate, sottoposte a maltrattamenti e violenze, poiché ritenute antifasciste, fiancheggiatrici o collaboratrici dei partigiani. Le indagini fatte dai carabinieri di Narni, coordinate dalla procura del Regno di Terni, portarono alla trasmissione degli atti relativi ai quindici imputati alla Corte d’Appello di Perugia. Quest’ultima con sentenza del 24 maggio 1947 dichiarava non doversi procedere nei confronti di tutti gli imputati per non aver commesso il fatto.
Luciano Taddei
Nome Luciano
Cognome Taddei
Ruolo nella strage Autore
Stato individuato sulla base di indagine o di procedimento italiano
Note responsabile di 16 anni, sfollato a Poggio da Terni, collaboratore del locale fascio.
Note procedimento Le indagini fatte dai carabinieri di Narni, coordinate dalla procura del Regno di Terni, portarono alla trasmissione degli atti relativi ai quindici imputati alla Corte d’Appello di Perugia. Quest’ultima con sentenza del 24 maggio 1947 dichiarava non doversi procedere nei confronti dell\'imputato per non aver commesso il fatto.
Luigi Petrangeli
Nome Luigi
Cognome Petrangeli
Ruolo nella strage Delatore
Note responsabile maresciallo della GNR di Otricoli.
Manlio Matticari
Nome Manlio
Cognome Matticari
Ruolo nella strage Autore
Stato individuato sulla base di indagine o di procedimento italiano
Note responsabile nato a Poggio il 12/12/1910, capo squadra della GNR. Figlio di Lorenzo.
Note procedimento Il 1 giugno 1945 il Delegato provinciale dell’Alto commissariato per le sanzioni contro il fascismo di Terni trasmetteva al locale Procuratore del regno la denuncia fatta da varie persone di Poggio di Otricoli contro quindici persone, tutte per la grande maggioranza appartenenti alle famiglie Matticari, Leonelli, Bacocco e Serantoni, iscritte al PFR o simpatizzanti per esso, accusate di aver collaborato con le autorità della RSI e con i tedeschi e, nello specifico, di aver provocato il rastrellamento del 16 e 17 febbraio 1944, oltre che di aver stilato la lista delle circa 50 persone che vennero denunciate o arrestate, sottoposte a maltrattamenti e violenze, poiché ritenute antifasciste, fiancheggiatrici o collaboratrici dei partigiani. Le indagini fatte dai carabinieri di Narni, coordinate dalla procura del Regno di Terni, portarono alla trasmissione degli atti relativi ai quindici imputati alla Corte d’Appello di Perugia. Quest’ultima con sentenza del 24 maggio 1947 dichiarava non doversi procedere nei confronti di tutti gli imputati per non aver commesso il fatto.
Natale Matticari
Nome Natale
Cognome Matticari
Ruolo nella strage Autore
Stato individuato sulla base di indagine o di procedimento italiano
Note responsabile fratello di Lorenzo, già appartenente alla MVSN, negoziante.
Note procedimento Il 1 giugno 1945 il Delegato provinciale dell’Alto commissariato per le sanzioni contro il fascismo di Terni trasmetteva al locale Procuratore del regno la denuncia fatta da varie persone di Poggio di Otricoli contro quindici persone, tutte per la grande maggioranza appartenenti alle famiglie Matticari, Leonelli, Bacocco e Serantoni, iscritte al PFR o simpatizzanti per esso, accusate di aver collaborato con le autorità della RSI e con i tedeschi e, nello specifico, di aver provocato il rastrellamento del 16 e 17 febbraio 1944, oltre che di aver stilato la lista delle circa 50 persone che vennero denunciate o arrestate, sottoposte a maltrattamenti e violenze, poiché ritenute antifasciste, fiancheggiatrici o collaboratrici dei partigiani. Le indagini fatte dai carabinieri di Narni, coordinate dalla procura del Regno di Terni, portarono alla trasmissione degli atti relativi ai quindici imputati alla Corte d’Appello di Perugia. Quest’ultima con sentenza del 24 maggio 1947 dichiarava non doversi procedere nei confronti di tutti gli imputati per non aver commesso il fatto.
Publio Papi
Nome Publio
Cognome Papi
Ruolo nella strage Collaboratore
Note responsabile comandante del presidio GNR di Otricoli.
Raffaele Matticari
Nome Raffaele
Cognome Matticari
Ruolo nella strage Autore
Stato individuato sulla base di indagine o di procedimento italiano
Note responsabile nato a Poggio il 19/02/1900, cantoniere, fascista repubblicano. Figlio di Eugenio.
Note procedimento Il 1 giugno 1945 il Delegato provinciale dell’Alto commissariato per le sanzioni contro il fascismo di Terni trasmetteva al locale Procuratore del regno la denuncia fatta da varie persone di Poggio di Otricoli contro quindici persone, tutte per la grande maggioranza appartenenti alle famiglie Matticari, Leonelli, Bacocco e Serantoni, iscritte al PFR o simpatizzanti per esso, accusate di aver collaborato con le autorità della RSI e con i tedeschi e, nello specifico, di aver provocato il rastrellamento del 16 e 17 febbraio 1944, oltre che di aver stilato la lista delle circa 50 persone che vennero denunciate o arrestate, sottoposte a maltrattamenti e violenze, poiché ritenute antifasciste, fiancheggiatrici o collaboratrici dei partigiani. Le indagini fatte dai carabinieri di Narni, coordinate dalla procura del Regno di Terni, portarono alla trasmissione degli atti relativi ai quindici imputati alla Corte d’Appello di Perugia. Quest’ultima con sentenza del 24 maggio 1947 dichiarava non doversi procedere nei confronti di tutti gli imputati per non aver commesso il fatto.
Riccardo Serafini
Nome Riccardo
Cognome Serafini
Ruolo nella strage Autore
Stato sospettato in quanto unico reparto presente nella zona
Note responsabile nato a Narni, tra i fondatori del locale PFR. Possibile che sia stati lui a comandare il reparto GNR che esegue il rastrellamento e si scontra con i partigiani.
Tipo di reparto fascista Guardia Nazionale Repubblicana
Nome del reparto 104. battaglione GNR di Narni
Memorie
Memorie legate a questa strage
luogo della memoria a Otricoli, Poggio
Tipo di memoria: luogo della memoria
Ubicazione: Otricoli, Poggio
Descrizione: La piccola piazza della frazione di Poggio di Otricoli, teatro dell’interrogatorio e dell’uccisione di Costorella, è stata intitolata ai “Martiri della Libertà”.
lapide a Otricoli, Poggio, Piazza Martiri della Libertà
Tipo di memoria: lapide
Ubicazione: Otricoli, Poggio, Piazza Martiri della Libertà
Descrizione: Su un edificio ai margini della piazza nel dopoguerra è stata posta una piccola lapide in pietra a ricordo dei due partigiani, definiti “eroi della libertà”.
luogo della memoria a Misterbianco
Tipo di memoria: luogo della memoria
Ubicazione: Misterbianco
Descrizione: A Misterbianco (Catania), paese di origine di Costorella, nel dopoguerra al partigiano è stata intitolata una piazza, davanti alla stazione della ferrovia circumetnea.
monumento a Misterbianco, Piazza Costorella Orazio
Tipo di memoria: monumento
Ubicazione: Misterbianco, Piazza Costorella Orazio
Anno di realizzazione: 2007
Descrizione: Nel 2007, in concomitanza con la riscoperta di questa vicenda, nella stessa piazza è stato inaugurato un monumento che ricorda il suo sacrificio.
luogo della memoria a Terni, cimitero
Tipo di memoria: luogo della memoria
Ubicazione: Terni, cimitero
Descrizione: I corpi di Costorella e De Blasi riposano nel cimitero di Terni, all’interno della “cappella dei Garibaldini”, eretta dai reduci delle imprese dell’Eroe e destinata ad accogliere anche coloro i quali hanno continuato a combattere in suo nome nei decenni s
luogo della memoria a Terni, cimitero
Tipo di memoria: luogo della memoria
Ubicazione: Terni, cimitero
Descrizione: I corpi di Costorella e De Blasi riposano nel cimitero di Terni, all’interno della “cappella dei Garibaldini”, eretta dai reduci delle imprese dell’Eroe e destinata ad accogliere anche coloro i quali hanno continuato a combattere in suo nome nei decenni s
commemorazione a Terni, cimitero
Tipo di memoria: commemorazione
Ubicazione: Terni, cimitero
Descrizione: Ogni anno, il 13 giugno, in occasione delle celebrazioni organizzate dall’amministrazione comunale della città umbra e dalle locali organizzazioni combattentistiche per ricordare la Liberazione, viene posta una corona nella cappella a ricordo di questi ca
onorificenza alla persona a
Tipo di memoria: onorificenza alla persona
Descrizione: A Gaetano De Blasi nell’immediato dopoguerra venne assegnata la medaglia d’argento al valore militare.
onorificenza alla persona a
Tipo di memoria: onorificenza alla persona
Descrizione: A Gaetano De Blasi nell’immediato dopoguerra venne assegnata la medaglia d’argento al valore militare.
onorificenza alla persona a
Tipo di memoria: onorificenza alla persona
Anno di realizzazione: 2006
Descrizione: Il 13 aprile 2006 il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha concesso a Orazio Costorella la medaglia d’oro al valore civile. con la seguente motivazione: «Giovane soldato, dopo l\'8 settembre \'43 in seguito allo sbandamento dell\'Esercito, s