Descrizione
Località Collebaccaro, Contigliano, Rieti, Lazio
Data 11 giugno 1944
Matrice strage Nazista
Numero vittime 4
Numero vittime uomini 3
Numero vittime uomini senza informazioni 3
Numero vittime donne 1
Numero vittime donne adulte 1
Descrizione: La mattina dell'11 giugno 1944, l'ultimo della presenza tedesca in questa zona, l'ingegnere Bernardo Solidati Tiburzi, minacciato da fuori della propria villa (sottostante l'abitato di Collebaccaro) da due militari tedeschi, esplode alcuni colpi di pistola per intimorirli, riuscendo poi miracolosamente a salvarsi dalle loro raffiche di risposta. Subito dopo i due, insieme all'intera pattuglia, salgono in paese prendendo dapprima quattro ostaggi per fucilarli immediatamente, sostenendo di essere stati feriti dall'ingegnere Solidati. Il parroco don Gaetano Villa si offre al posto dei quattro ostaggi ma a quel punto l'ufficiale al comando della pattuglia ordina di rastrellare tutta la popolazione maschile della frazione e rinchiuderla in chiesa insieme al parroco. Gli ostaggi vengono ripetutamente contati (tirandone fuori uno ogni dieci finché non fosse raggiunta la cifra di venti da fucilare), mentre alcuni soldati da fuori li intimoriscono con il lancio di bombe a mano e raffiche di mitra. Dopo qualche ora l'ufficiale comunica che era stata fatta giustizia, ma che comunque non li avrebbero liberati fino alla loro partenza, cosa poi avvenuta nel tardo pomeriggio.
Nel frattempo, nei pressi della villa Solidati era stata bloccata mentre passava l'invalida Onorina Chiani, stesa da una raffica poi finita con un colpo al cranio. A breve distanza vengono intercettati tre uomini che stanno recandosi al lavoro, Pietro Chiaretti, Francesco Damasi e Angelo Laureti. Fucilati presso la villa, cui nel frattempo era stato appiccato il fuoco, vengono gettati nei roghi perché non morti immediatamente.
Dal pomeriggio del giorno successivo non vi è più traccia di militari tedeschi in questo territorio.
Modalità di uccisione: incendio,uccisione con armi da fuoco
Violenze connesse: furto e-o saccheggio,incendio di abitazione
Trattamento dei cadaveri: Occultamento dei cadaveri
Tipo di massacro: ritirata
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Annotazioni: La principale fonte per questo episodio è rappresentata da un manoscritto di don Gaetano Villa, conservato nell'archivio della chiesa parrocchiale di Collebaccaro.
Contigliano è uno degli attuali comuni del Reatino che, fra gli anni venti e il 1946-1947 aveva perso autonomia amministrativa. Era delegazione del Comune di Rieti.
Scheda compilata da Tommaso Rossi
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-02-01 16:24:09
Vittime
Elenco vittime
Chiani Onorina, di anni 27, invalida.
Chiaretti Pietro, nato e residente a Contigliano.
Damasi Francesco, residente a Collebaccaro di Contigliano.
Laureti Angelo, nato e residente a Contigliano.
Elenco vittime civili 4
Chiani Onorina.
Chiaretti Pietro.
Damasi Francesco.
Laureti Angelo.
Responsabili o presunti responsabili
Memorie
Memorie legate a questa strage
onorificenza alla città a
Tipo di memoria: onorificenza alla città
Anno di realizzazione: 2005
Descrizione: Con decreto del presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi in data 31 marzo 2005, la provincia di Rieti è stata decorata di medaglia d\'argento al Merito civile: «La Comunità provinciale del Reatino resisteva, con fierissimo contegno, all\'accanita
lapide a Contigliano, Collebaccaro, chiesa parrocchiale
Tipo di memoria: lapide
Ubicazione: Contigliano, Collebaccaro, chiesa parrocchiale
Descrizione: Una lapide sulla facciata della chiesa parrocchiale di Collebaccaro riporta fra i caduti nella Seconda guerra mondiale anche Onorina Chiani, Francesco Damasi e Angelo Laureti, distinti dagli altri e indicati come “Martiri”.