CASERMA XXI FANTERIA, LA SPEZIA, 24.10.1944

(La Spezia - Liguria)

Descrizione

Località Caserma XXI Reggimento Fanteria, La Spezia, La Spezia, Liguria

Data 24 ottobre 1944

Matrice strage Fascista

Numero vittime 1

Numero vittime uomini 1

Numero vittime uomini adulti 1

Descrizione: Il commissario prefettizio fascista di Calice al Cornoviglio è accusato di connivenza con le formazioni partigiane (era in contatto con esponenti della Colonna Giustizia e Libertà). Per queste ragioni è arrestato nel settembre 1944 per ordine del tenente Neef della 135. brigata da Fortezza e detenuto presso la caserma del XXI Reggimento Fanteria alla Spezia, divenuta un carcere utilizzato dai tedeschi, ma di fatto controllato dai fascisti. E' interrogato e seviziato da Aurelio Gallo, collaboratore delle SS, e da Emilio Battisti, capitano della GNR e in seguito Questore della Spezia.
Muore probabilmente a seguito delle feroci torture subite, anche se il suo corpo fu fatto ritrovare in una cella impiccato con un laccio formato da quattro calze per avvalorare l'ipotesi del suicidio. Il corpo fu sepolto immediatamente, ufficialmente su indicazione del comando SS, mentre il Capo della Provincia fu avvertito dell'accaduto solo diversi giorni dopo.

Modalità di uccisione: tortura a morte

Trattamento dei cadaveri: Occultamento dei cadaveri

Tipo di massacro: punitivo
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Estremi e note penali: La vittima è interrogata pochi giorni dopo l'arresto dal tenente Neef della 135. Brigata da Fortezza, che formula le accuse di connivenza con i partigiani, ed è detenuto in un carcere supervisionato dalle SS. La responsabilità per la morte è però attribuibile solo ad italiani.
Autori dell'episodio sono un esponente della GNR e un collaboratore delle SS tedesche (senza cariche ufficiali).
Entrambi sono condannati a morte per collaborazionismo, uccisioni, torture e deportazioni dalla Corte Straordinaria d'Assise della Spezia il 14 maggio 1946, pena eseguita il 5 marzo 1947.
I due responsabili sono ritenuti gli artefici di una serie di arresti, torture, uccisioni e soprattutto deportazioni nei campi di concentramento tedeschi che nell'autunno del 1944 sconvolsero La Spezia.
Sentenza di morte della Corte d'Assise Straordinaria della Spezia del 14/05/1946, ricorso alla Suprema Corte di Cassazione rigettato il 22/11/1946, sentenza eseguita il 5 marzo 1947 in località “Forte Bastia”, Comune di Vezzano Ligure (SP).

Annotazioni: Non si può escludere in modo assoluto, sebbene tutte le indicazioni e la sentenza della CAS vadano in direzione contraria, che Fabbricatore si sia effettivamente suicidato per sfuggire alle torture.

Scheda compilata da Maurizio Fiorillo
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2015-10-06 21:07:49

Vittime

Elenco vittime

Fabbricatore Edgardo, di anni 30, commissario prefettizio del Comune di Calice al Cornoviglio.

Elenco vittime civili 1

Fabbricatore Edgardo

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


Reparto GNR non precisato

Tipo di reparto: Guardia Nazionale Repubblicana

Elenco persone responsabili o presunte responsabili


  • Aurelio Gallo

    Nome Aurelio

    Cognome Gallo

    Ruolo nella strage Autore

    Stato imputato in procedimento

    Note responsabile 44 anni, collaboratore delle SS tedesche, ritenuto l\'artefice di una serie di arresti, torture, uccisioni e soprattutto deportazioni nei campi di concentramento tedeschi che nell\'autunno del 1944 sconvolsero La Spezia.

    Note procedimento Sentenza di morte per collaborazionismo, uccisioni, torture e deportazioni della Corte d\'Assise Straordinaria della Spezia del 14/05/1946, ricorso alla Suprema Corte di Cassazione rigettato il 22/11/1946, sentenza eseguita il 5 marzo 1947 in località “Forte Bastia”, Comune di Vezzano Ligure (SP).

  • Emilio Battisti

    Nome Emilio

    Cognome Battisti

    Ruolo nella strage Autore

    Stato imputato in procedimento

    Note responsabile 36 anni, capitano della GNR, ritenutol\'artefice di una serie di arresti, torture, uccisioni e soprattutto deportazioni nei campi di concentramento tedeschi che nell\'autunno del 1944 sconvolsero La Spezia.

    Note procedimento Sentenza di morte della Corte d\'Assise Straordinaria della Spezia del 14/05/1946 per collaborazionismo, uccisioni, torture e deportazioni , ricorso alla Suprema Corte di Cassazione rigettato il 22/11/1946, sentenza eseguita il 5 marzo 1947 in località “Forte Bastia”, Comune di Vezzano Ligure (SP).

    Tipo di reparto fascista Guardia Nazionale Repubblicana

    Nome del reparto Reparto GNR non precisato

Memorie

Memorie legate a questa strage

  • lapide a La Spezia, complesso scolastico "2 giugno"

    Tipo di memoria: lapide

    Ubicazione: La Spezia, complesso scolastico \"2 giugno\"

    Descrizione: Nel giardino del complesso scolastico del “2 giugno” alla Spezia, eretto dove sorgeva la caserma del XXI Reggimento, è presente una lapide che ricorda tra le altre cose che in quel luogo dopo l\'8 settembre 1943 “I brigatisti della violenza / fecero di ca

Bibliografia


Antonio Bianchi, La guerra fredda in una regione italiana. La Spezia e Lunigiana 1945-1953, Angeli, Milano 1991.
Riccardo Borrini, Il tricolore insanguinato, Ma.Ro., Copiano 2005, p. 325.
Sirio Guerrieri, Luigi Ceresoli, Dai Casoni alla Brunella. La Brigata Val di Vara nella storia della Resistenza, Zappa, Sarzana 1986, p. 122.
Giulivo Ricci, La Colonna Giustizia e Libertà, FIAP, Ass.partigiana “Mario Fontana”, ISR La Spezia, La Spezia, 1995, pp. 246-247.

Sitografia


Fonti archivistiche

Fonti

Archivio di Stato della Spezia, Gab.Prefettura, b. 84, fasc. 1, comunicazioni sul “suicidio” di Fabbricatore Edgardo.
Archivio di Stato della Spezia, Gab. Prefettura, b. 86, fasc. 1 (sottofasc. a), lettera di E.Fabbricatore.
Archivio ISR La Spezia, fasc. 375, corrispondenza della Colonna GL con la I Divisione Liguria.
Archivio ISR La Spezia, fasc. 244, Elenco caduti civili della IV Zona Operativa.
Sentenza della CAS della Spezia del 14 maggio 1946.