Descrizione
Località Piano Sarina, Nascenti, Sesta Godano, La Spezia, Liguria
Data 8 luglio 1944 - 10 agosto 1944
Matrice strage Nazista
Numero vittime 4
Numero vittime uomini 4
Numero vittime uomini adulti 4
Descrizione: In una fase di rapido sviluppo delle formazioni partigiane locali e di frequenti attacchi ai presidi fascisti e agli automezzi militari tedeschi in movimento sulle strade tra La Spezia, il territorio genovese e la Val di Taro parmense, un'autocolonna tedesca in transito proveniente da Varese Ligure viene attaccata dai partigiani sulla “Via delle Rocche” poco a sud dell'abitato di Sesta Godano, poco prima di Coscienti, il bivio per Nasceto e Ponte S.Margherita (8 luglio). I militari reagiscono efficacemente, ma subiscono perdite (forse due morti), inoltre anche un partigiano rimane ucciso e altri feriti. Nella zona di diffonde il timore di rappresaglie e molti decidono di lasciare le proprie case e di nascondersi. In effetti già l'8 luglio due viaggiatori diretti verso Varese Ligure (Caruso e Corbelli) sono catturati dai tedeschi presso il ponte di Coscienti e fucilati in località Piano Sarina di Bergassana. Nel pomeriggio di lunedì 10 luglio i tedeschi giungono a Ponte S.Margherita, a sud di Sesta Godano e già in territorio del Comune di Carro, e iniziano a perquisire le case dell'area circostante e a radunare le persone trovate, in prevalenza anziani, donne e bambini, in un castagneto. I fermati sono avvertiti che saranno uccisi in caso di attacco partigiano. Nel corso dell'operazione due persone, che forse si erano date alla fuga, sono uccise in località Nasceto (Bertucci e Carneglia), inoltre tra i rastrellati vengono individuate quattro persone, forse trovate in possesso di armi (i fratelli Guerisoli, Leonardini e Toso), che sono fucilate a Ponte S.Margherita, presso la diga della centrale idroelettrica. Secondo il parroco di Sesta Godano, uno dei fratelli Guerisoli sarebbe stato un partigiano rimasto ferito nello scontro dell'8 luglio, in seguito nessuno dei quattro fucilati fu però ufficialmente riconosciuto come partigiano.
I militari tedeschi infine si ritirano con due prigionieri e portandosi via vacche, maiali, pecore, galline, conigli, vino e formaggio.
Modalità di uccisione: uccisione con armi da fuoco
Violenze connesse: furto e-o saccheggio
Tipo di massacro: rastrellamento
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Annotazioni: Reparto tedesco non identificato. Oltre ai reparti di stanza in quel periodo nell'area (135a Brigata da Fortezza, 42a Divisione Jäger), transitavano lungo la strada tra Varese Ligure e Sesta Godano anche altri reparti tedeschi.
Cfr. episodio di Carro negli stessi giorni
Scheda compilata da Maurizio Fiorillo
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2015-10-07 14:02:23
Vittime
Elenco vittime
Bertucci Giovanni, di 47 anni, residente a Sesta Godano (nato a Carrodano), contadino, ucciso in un campo a Nasceto.
Carneglia Angelo, di 48 anni, residente a Nasceto di Sesta Godano, proprietario, ucciso nella propria casa a Nasceto.
Caruso Silvio, di 40 anni, residente alla Spezia (nato a Guglionesi, Campobasso), procuratore generale del registro,
Corbelli Mario, di 40 anni, residente alla Spezia (ma nato a Fano), impiegato
Elenco vittime civili 4
Bertucci Giovanni,
Carneglia Angelo,
Caruso Silvio,
Corbelli Mario
Responsabili o presunti responsabili
Memorie
Memorie legate a questa strage
lapide a Sesta Godano, piazza Marconi
Tipo di memoria: lapide
Ubicazione: Sesta Godano, piazza Marconi
Descrizione: A Sesta Godano, una lapide posta sulla facciata del palazzo comunale in Piazza G.Marconi ricorda le vittime originarie di Sesta Godano.