Descrizione
Località Morro Reatino (all'epoca Morro Sabino), Morro Reatino, Rieti, Lazio
Data 1 giugno 1944
Matrice strage Fascista
Numero vittime 1
Numero vittime uomini 1
Numero vittime uomini adulti 1
Descrizione: Raoul Angelini, carabiniere in servizio al presidio GNR di Rivodutri, sin dall'autunno-inverno è in contatto con i partigiani della “Gramsci”, in particolare con il distaccamento di stanza a Cepparo (Rivodutri) del battaglione “Paolo Calcagnetti”, dove milita il suo amico Guido Porrazzini, a sua volta renitente alla leva dopo il rientro dall'Istria a seguito dell'Armistizio. Quando questi partigiani, il 1-2 marzo 1944, attaccano la caserma, Angelini si unisce a loro. La sua defezione non passa inosservata alle autorità fasciste reatine, sebbene inizialmente non capiscano se il suo abbandono sia stato volontario o forzato. Angelini, come l'amico Porrazzini, è fra i protagonisti dello scontro di Poggio Bustone il 10 marzo successivo e riesce a sfuggire al rastrellamento iniziato il 31 marzo, nonostante il “Calcagnetti” sia uno dei battaglioni che ha subito i colpi maggiori, perdendo tra l'altro in circostanze tuttora ignote il misterioso comandante, tenente Mario “Lupo”. Angelini decide a quel punto di rientrare dai suoi, in frazione Perticara del comune di Terni, rimanendo per un po' nascosto. Sopraggiunto il bando “Mussolini”, che permette di regolarizzare la posizione, decide di presentarsi. Il 24 maggio 1944, un giorno prima della decorrenza dei termini, si reca alla questura di Terni, che immediatamente lo indirizza al Comando gruppo Carabinieri di Rieti, ma a questo punto interviene il nuovo questore di questo capoluogo, Emilio Pasqualy (subentrato ad Antonio Pannaria, ucciso a Poggio Bustone dai partigiani il 10 marzo), aprendo una diatriba con i Carabinieri ma riuscendo comunque a farsi consegnare Angelini, di cui ormai – dopo ulteriori indagini – sono note le compromissioni nello scontro di Poggio Bustone. Il nuovo questore pensa di avere successo anche perché, nel frattempo, si è presentato (per lo stesso motivo di Angelini) e ha preso servizio alla GNR di Rieti anche il suo amico Guido Porrazzini, destinato al presidio di Morro Reatino. Ogni tentativo è infruttuoso, perché i due amici non si tradiscono, e dopo qualche giorno di interrogatori (secondo alcune testimonianze oculari piuttosto violenti) è accompagnato dal questore stesso al presidio di Morro Reatino e affidato al suo comandante ten. Arnaldo Millesimi. Questi prova ulteriormente ad usare Porrazzini come esca per fare confessare Angelini, ma inutilmente, infine decide il 1 giugno di organizzare una spedizione, con Angelini, per fargli indicare il luogo dell'uccisione di due militi nei pressi di Poggio Bustone, non è chiaro se durante gli scontri o subito dopo. Secondo la grande maggioranza delle ricostruzioni, né Porrazzini né Angelini possono però esserne al corrente. Il gruppo, composto da oltre quindici persone, è preceduto proprio da Angelini, guardato a vista da Millesimi con il mitra puntato. Giunti in corrispondenza di una sporgenza, nel momento in cui i due in testa scompaiono alla vista degli altri, Porrazzini e il resto del gruppo sentono una scarica di mitra e, proseguendo, vedono il corpo esanime di Angelini. Millesimi, ad esplicita domanda di Porrazzini, si sarebbe giustificato dicendo di avere fatto il proprio dovere.
L'episodio porta, nelle settimane successive, all'acuirsi dell'attrito fra la GNR reatina e il comando di quel gruppo di Carabinieri.
Viste le modalità, e il luogo, dell'uccisione, non è da escludere che il cadavere sia rimasto a lungo insepolto e non rapidamente rinvenuto. Trattandosi comunque di un sentiero in zona impervia e isolata, non si tratta tecnicamente di una volontaria esposizione di cadavere.
Modalità di uccisione: uccisione con armi da fuoco
Tipo di massacro: punitivo
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Estremi e note penali: L'uccisione di Raoul Angelini entra nell'ampia vicenda processuale che colpisce nei primi anni del dopoguerra l'ex capo della provincia di Rieti, Ermanno Di Marsciano (già federale di Perugia negli anni della guerra), e numerosi altri fascisti reatini o comunque lì operanti nel 1943-1944. Dell'esecuzione materiale dell'omicidio viene riconosciuto colpevole il tenente Arnaldo Millesimi, comandante del presidio GNR di Morro Reatino, riparato al nord dopo il passaggio del fronte, ucciso dai partigiani a Mirandola (Modena) il 18 aprile 1945.
Annotazioni: Relativamente allo scontro di Poggio Bustone del 10 marzo 1944, secondo alcune testimonianze (fra cui quella di Guido Porrazzini, che passa vicino a lui l'intera giornata di scontri) è proprio Angelini a gettare la bomba a mano nella canna fumaria dell'edificio dove sono asserragliati il questore di Rieti Pannaria, alcuni militi e funzionari di Pubblica sicurezza, costringendoli ad uscire. Porrazzini ha poi testimoniato che lui e Angelini non hanno partecipato all'uccisione dei fascisti usciti dalla casa, limitandosi ad assistervi.
Note sulla memoria (per maggiori informazioni vedi la sezione apposita): La memoria di Angelini è ancora molto diffusa, sentita e celebrata sia nella sua città di origine che nel territorio dove ha operato come partigiano e trovato la morte.
Scheda compilata da Tommaso Rossi
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2018-12-10 14:31:03
Vittime
Elenco vittime
Angelini Raoul, di Orlando e Fioravanti Lucia, nato a Terni il 14 dicembre 1923, carabiniere in servizio presso la stazione di Rivodutri (Rieti), partigiano. Riconosciuto partigiano della brigata “Gramsci” dal 1 marzo al 1 giugno 1944, «fucilato a Morro Reatino – comandante di squadra», gli è stato conferito il grado di maresciallo.
Elenco vittime partigiani 1
Angelini Raoul.
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Elenco persone responsabili o presunte responsabili
Angelo Pasquali
Nome Angelo
Cognome Pasquali
Ruolo nella strage Autore
Note responsabile milite.
Tipo di reparto fascista Guardia Nazionale Repubblicana
Nome del reparto GNR, distaccamento di Morro Reatino
Antonio Curini
Nome Antonio
Cognome Curini
Ruolo nella strage Autore
Note responsabile milite.
Tipo di reparto fascista Guardia Nazionale Repubblicana
Nome del reparto GNR, distaccamento di Morro Reatino
Arnaldo Millesimi
Nome Arnaldo
Cognome Millesimi
Ruolo nella strage Autore
Stato individuato sulla base di indagine o di procedimento italiano
Note responsabile tenente. Comandante del presidio GNR di Morro Reatino.
Note procedimento Dell\'esecuzione materiale dell\'omicidio viene riconosciuto colpevole il tenente Arnaldo Millesimi, comandante del presidio GNR di Morro Reatino, riparato al nord dopo il passaggio del fronte, ucciso dai partigiani a Mirandola (Modena) il 18 aprile 1945.
Tipo di reparto fascista Guardia Nazionale Repubblicana
Nome del reparto GNR, distaccamento di Morro Reatino
Aurelio Diletti
Nome Aurelio
Cognome Diletti
Ruolo nella strage Autore
Note responsabile milite.
Tipo di reparto fascista Guardia Nazionale Repubblicana
Nome del reparto GNR, distaccamento di Morro Reatino
Carmelo Todaro
Nome Carmelo
Cognome Todaro
Ruolo nella strage Autore
Note responsabile milite.
Tipo di reparto fascista Guardia Nazionale Repubblicana
Nome del reparto GNR, distaccamento di Morro Reatino
Emilio Pasqualy
Nome Emilio
Cognome Pasqualy
Note responsabile Questore di Rieti.
Francesco Camuzzi
Nome Francesco
Cognome Camuzzi
Note responsabile milite. Di nome forse Ferruccio.
Tipo di reparto fascista Guardia Nazionale Repubblicana
Nome del reparto GNR, distaccamento di Morro Reatino
Guido Porrazzini
Nome Guido
Cognome Porrazzini
Ruolo nella strage Autore
Note responsabile milite.
Tipo di reparto fascista Guardia Nazionale Repubblicana
Nome del reparto GNR, distaccamento di Morro Reatino
Memorie
Memorie legate a questa strage
onorificenza alla città a
Tipo di memoria: onorificenza alla città
Anno di realizzazione: 2005
Descrizione: Con decreto del presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi in data 31 marzo 2005, la provincia di Rieti è stata decorata di medaglia d\'argento al Merito civile: «La Comunità provinciale del Reatino resisteva, con fierissimo contegno, all\'accanita
luogo della memoria a Terni
Tipo di memoria: luogo della memoria
Ubicazione: Terni
Anno di realizzazione: 2012
Descrizione: via intitolata a Raoul Angelini (rotonda stradale posta fra via Carrara e il ponte Stanislao Caraciotti), la cui intitolazione è avvenuta il 14 dicembre 2012, 89° anniversario della nascita
luogo della memoria a Morro Reatino
Tipo di memoria: luogo della memoria
Ubicazione: Morro Reatino
Descrizione: via intitolata a Raoul Angelini
lapide a Morro Reatino
Tipo di memoria: lapide
Ubicazione: Morro Reatino
Descrizione: Pur essendo la sua uccisione avvenuta in data diversa, il nome di Raoul Angelini compare in testa alla lapide che, nel centro abitato di Morro Reatino, ricorda le 19 vittime fatte a Morro e frazioni dal «barbaro eccidio nazi-fascista» compiuto durante il
lapide a Morro Reatino
Tipo di memoria: lapide
Ubicazione: Morro Reatino
Descrizione: Lapide alle «vittime innocenti del barbaro eccidio nazi fascista 31 marzo- 2 aprile 1944», lungo una via dell\'abitato di Morro Reatino (inaugurata in data ignota, riporta in tutto 19 nomi, perché vi è compreso – tra l\'altro in testa – anche Raoul Angeli
lapide a loc. Porcarecce, comune di Morro Reatino
Tipo di memoria: lapide
Ubicazione: loc. Porcarecce, comune di Morro Reatino
Anno di realizzazione: 2015
Descrizione: Lapide sul luogo dell\'uccisione (loc. Porcarecce, comune di Morro Reatino) voluta dal Comune di Morro Reatino e posta il 27 settembre 2015.