Descrizione
Località Cascina Montebello Villa Pompeiana, Zelo Buon Persico, Lodi, Lombardia
Data 26 luglio 1944
Matrice strage Fascista
Numero vittime 5
Numero vittime uomini 5
Numero vittime uomini adulti 5
Descrizione: Il rastrellamento del 26 luglio 1944 nasce in un contesto di crescita evidente dell’attività partigiana, come decisa risposta repressiva per riprendere il controllo del territorio da parte delle forze militari della RSI. Per l’occasione la GNR di Lodi fece intervenire da Milano il battaglione Crippa della 1. Legione d’assalto “Mussolini”. All’alba del 26 luglio tale battaglione, un centinaio di militi del GNR di Lodi e sette militi del Distretto partirono per Villa Pompeiana, frazione di Zelo Buon Persico; il maggiore della GNR Agosteo si insediò nell'osteria per coordinare le operazioni. Le forze antiribelli si divisero in due colonne: una si diresse a sud-est verso Galgagnano (Vedi scheda Lodi - Cascina Cagnola), l’altra verso est, nei boschi di Villa Pompeiana.
All’alba la colonna fascista diretta a est accerchiò la cascina Montebello; qualche pattuglia proseguì nel bosco sparando, così che i pochi partigiani che vi pernottavano scapparono. Perlustrando stalle e fienili del cascinale, sequestrarono sbandati e renitenti. Diversi testimoni concordarono sui nomi di Oliviero e Rigamonti. Probabilmente gli altri due erano Santini e Favini. All’interrogatorio seguì la fucilazione sull’aia. In particolare il giovane Favini cercò disperatamente di scappare, ma fu falciato da una raffica di mitragliatrice. Cadde in un campo di granoturco: i suoi assassini gli diedero il colpo di grazia e lo lasciarono sul posto.
I fascisti impedirono i funerali e non permisero nemmeno di portare via i corpi; autorizzarono solo la sepoltura nel locale cimitero. Solo dopo la Liberazione fu possibile trasferire le salme nei paesi di provenienza.
Una pattuglia raggiunse la cascina Erbatico di Spino d’Adda, condotta dall’agricoltore Giuseppe Curti: i militi vi catturarono lo sbandato siciliano Calogero Scaravilli che lavorava nella zona dal tempo dell’armistizio di settembre. Lo portarono a Villa Pompeiana insieme ad altri renitenti “fermati”. Tra questi c’era Renato Goglio, residente in una cascina vicina alla Erbatico che testimoniò poi quanto i militi si fossero accaniti sullo Scaravilli colpendolo con schiaffi e con le pistole al petto per avere notizie sui partigiani. Dopo averlo minacciato con una scarica di mitra sopra la testa, il tenente Torre ordinò di ucciderlo. Scaravilli fu fucilato a ridosso del muro di un cascinale dove la strada per Zelo Buon Persico inizia una breve discesa
In una cascinetta vicina alla Montebello venne fermato un guardiacaccia, Giovanni Vicari: i militi lo sospettarono di collaborazione con i partigiani e volevano fucilarlo. Intervenne a difenderlo un milite. Allora appiccarono il fuoco alla cascina Montebello e a quella del Vicari.
Modalità di uccisione: fucilazione
Violenze connesse: incendio di abitazione
Trattamento dei cadaveri: Esposizione dei cadaveri
Tipo di massacro: rastrellamento
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Scheda compilata da Simona Distante
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-02-24 15:28:40
Vittime
Elenco vittime
Favini Amalio, n. 20.02.1925 a Mulazzano (LO), appartenente alla 175. Brigata Garibaldi
Oliviero Ugolino, appartenente alla 175. Brigata Garibaldi
Rigamonti Cesare, n. 11.11.1915 a Crema
Santini Italo, n. 09.05.1926 a San Giuliano Vecchio (AL), residente a Casorate Primo (PV), appartenente alla 175. Brigata Garibaldi
Scaravilli Calogero n. a Cesarò (Messina), sbandato dopo l’8 settembre 1943
Elenco vittime partigiani 4
Favini Amalio,
Oliviero Ugolino,
Rigamonti Cesare,
Santini Italo
Elenco vittime sbandati 1
Scaravilli Calogero
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Elenco persone responsabili o presunte responsabili
Mario Torre
Nome Mario
Cognome Torre
Note responsabile sottotenente 3. reggimento bersaglieri, comandava un drappello del Distretto Militare di Lodi, ordinò la fucilazione di Scaravilli.
Tipo di reparto fascista Esercito
Nome del reparto Battaglione “Crippa”/1. Legione d’assalto “Mussolini”
Sconosciuto Agosteo
Nome Sconosciuto
Cognome Agosteo
Note responsabile Maggiore che coordinava le operazioni di rastrellamento della GNR di Lodi
Tipo di reparto fascista Guardia Nazionale Repubblicana
Nome del reparto GNR, distaccamento di Lodi
Memorie
Memorie legate a questa strage
lapide a Zelo, municipio
Tipo di memoria: lapide
Ubicazione: Zelo, municipio
Anno di realizzazione: 1945
Descrizione: Il 1° maggio 1945 il Comune di Zelo Buon Persico e collocò all’ingresso del Municipio una lapide ai caduti per la libertà.
luogo della memoria a Casorate Primo
Tipo di memoria: luogo della memoria
Ubicazione: Casorate Primo
Descrizione: Santini Italo: Casorate Primo (PV), Comune dove risiedeva, gli intitolò una via del paese. Il suo nome compare anche sul monumento ai Martiri della Libertà posto nell’omonima piazza.
luogo della memoria a Mulazzano
Tipo di memoria: luogo della memoria
Ubicazione: Mulazzano
Descrizione: Favini Amalio - Alla fine degli anni settanta il Comune di Mulazzano gli dedicò una via del paese
lapide a Mulazzano, via Favini
Tipo di memoria: lapide
Ubicazione: Mulazzano, via Favini
Descrizione: In via Favini è stata posta una lapide in ricordo di Amalio Favini
onorificenza alla persona a
Tipo di memoria: onorificenza alla persona
Descrizione: Favini Amalio: alla fine degli anni sessanta il Comune di Mulazzano consegnò alla famiglia una medaglia d’oro alla memoria.