Descrizione
Località Castano Primo, Castano Primo, Milano, Lombardia
Data 26 febbraio 1945
Matrice strage Fascista
Numero vittime 3
Numero vittime uomini 3
Numero vittime uomini adulti 3
Descrizione: Il 24 Febbraio 1945, con una retata furono arrestati 11 Patrioti castanesi: Antonio e Franco Noè, Franco Griffanti, Bruno Valli, Angelo Macchi, Ambrogio Merlo, Ultimio Sanson, Nino Leoni, Riccardo Noè, Livio Lualdi e Nino Croci. Dopo due giorni di detenzione e violenze, i tedeschi li caricarono su un camion. Prima di lasciare Castano, però, i militi fermarono il convoglio presso il cimitero e, davanti alla popolazione, fucilarono Antonio e Franco Noè e Franco Griffanti.
Modalità di uccisione: fucilazione
Tipo di massacro: rappresaglia
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Estremi e note penali: Baroli Pierino, milite della Gnr di Castano Primo, fu assolto l’11 novembre perché il reato ascrittogli fu dichiarato estinto per amnistia
Formichi Fabio, comandante del distaccamento della Gnr di Castano Primo, fu assolto l’11 novembre 1946 per non aver commesso il fatto
Magnani Giuseppe, commissario prefettizio del comune di Castano Primo, accusato di aver favorito l’arresto dei tre successivamente fucilati, fu assolto con formula piena il 17 gennaio 1946
Picco Giuseppe, commissario politico del comune di Castano Primo, accusato di aver ordinato e partecipato al rastrellamento in cui furono arrestati i tre successivamente fucilati, fu condannato il 24 novembre 1945 a trent’anni di reclusione. Il 20 gennaio 1947 la Corte di Cassazione dichiarò estinto il reato per amnistia e annullò senza rinvio la sentenza
Russo Mario, maresciallo delle BN, fu condannato l’11 novembre 1946 a 14 anni di reclusione. Il 10 giugno 1948 la Corte di Cassazione respinse il ricorso del Russo, condonandogli 7 anni. Il 22 febbraio 1950 gli fu condonato un altro anno.
Marino Marini e Attila Mischi, imputati per aver ordinato il rastrellamento avvenuto nella notte tra il 25 e il 26 febbraio, non subirono alcun procedimento in quanto i reati erano stati precedentemente amnistiati.
Scheda compilata da Giovanni Scirocco e Luigi Borgomaneri
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2018-01-25 15:55:44
Vittime
Elenco vittime
1. Griffanti Franco, n. a Castano primo (MI) il 14 luglio 1925, appartenente alla Brigata Gasparotto
2. Noè Antonio, n. a Castano primo (MI) il 19 novembre 1924, appartenente alla brigata Gasparotto
3. Noè Franco, nato a Castano primo (MI) il 25 maggio 1923, appartenente alla Brigata Gasparotto
Elenco vittime antifasciste 3
Griffanti Franco,
Noè Antonio,
Noè Franco
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Elenco persone responsabili o presunte responsabili
Attila Mischi
Nome Attila
Cognome Mischi
Ruolo nella strage Collaboratore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Marino Marini e Attila Mischi, imputati per aver ordinato il rastrellamento avvenuto nella notte tra il 25 e il 26 febbraio, non subirono alcun procedimento in quanto i reati erano stati precedentemente amnistiati.
Note procedimento Baroli Pierino, milite della Gnr di Castano Primo, fu assolto l’11 novembre perché il reato ascrittogli fu dichiarato estinto per amnistia Formichi Fabio, comandante del distaccamento della Gnr di Castano Primo, fu assolto l’11 novembre 1946 per non aver commesso il fatto Magnani Giuseppe, commissario prefettizio del comune di Castano Primo, accusato di aver favorito l’arresto dei tre successivamente fucilati, fu assolto con formula piena il 17 gennaio 1946 Picco Giuseppe, commissario politico del comune di Castano Primo, accusato di aver ordinato e partecipato al rastrellamento in cui furono arrestati i tre successivamente fucilati, fu condannato il 24 novembre 1945 a trent’anni di reclusione. Il 20 gennaio 1947 la Corte di Cassazione dichiarò estinto il reato per amnistia e annullò senza rinvio la sentenza Russo Mario, maresciallo delle BN, fu condannato l’11 novembre 1946 a 14 anni di reclusione. Il 10 giugno 1948 la Corte di Cassazione respinse il ricorso del Russo, condonandogli 7 anni. Il 22 febbraio 1950 gli fu condonato un altro anno. Marino Marini e Attila Mischi, imputati per aver ordinato il rastrellamento avvenuto nella notte tra il 25 e il 26 febbraio, non subirono alcun procedimento in quanto i reati erano stati precedentemente amnistiati.
Fabio Formichi
Nome Fabio
Cognome Formichi
Ruolo nella strage Autore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Formichi Fabio, comandante del distaccamento della Gnr di Castano Primo, fu assolto l’11 novembre 1946 per non aver commesso il fatto
Note procedimento Baroli Pierino, milite della Gnr di Castano Primo, fu assolto l’11 novembre perché il reato ascrittogli fu dichiarato estinto per amnistia Formichi Fabio, comandante del distaccamento della Gnr di Castano Primo, fu assolto l’11 novembre 1946 per non aver commesso il fatto Magnani Giuseppe, commissario prefettizio del comune di Castano Primo, accusato di aver favorito l’arresto dei tre successivamente fucilati, fu assolto con formula piena il 17 gennaio 1946 Picco Giuseppe, commissario politico del comune di Castano Primo, accusato di aver ordinato e partecipato al rastrellamento in cui furono arrestati i tre successivamente fucilati, fu condannato il 24 novembre 1945 a trent’anni di reclusione. Il 20 gennaio 1947 la Corte di Cassazione dichiarò estinto il reato per amnistia e annullò senza rinvio la sentenza Russo Mario, maresciallo delle BN, fu condannato l’11 novembre 1946 a 14 anni di reclusione. Il 10 giugno 1948 la Corte di Cassazione respinse il ricorso del Russo, condonandogli 7 anni. Il 22 febbraio 1950 gli fu condonato un altro anno. Marino Marini e Attila Mischi, imputati per aver ordinato il rastrellamento avvenuto nella notte tra il 25 e il 26 febbraio, non subirono alcun procedimento in quanto i reati erano stati precedentemente amnistiati.
Giuseppe Magnani
Nome Giuseppe
Cognome Magnani
Ruolo nella strage Collaboratore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Magnani Giuseppe, commissario prefettizio del comune di Castano Primo, accusato di aver favorito l’arresto dei tre successivamente fucilati, fu assolto con formula piena il 17 gennaio 1946
Note procedimento Baroli Pierino, milite della Gnr di Castano Primo, fu assolto l’11 novembre perché il reato ascrittogli fu dichiarato estinto per amnistia Formichi Fabio, comandante del distaccamento della Gnr di Castano Primo, fu assolto l’11 novembre 1946 per non aver commesso il fatto Magnani Giuseppe, commissario prefettizio del comune di Castano Primo, accusato di aver favorito l’arresto dei tre successivamente fucilati, fu assolto con formula piena il 17 gennaio 1946 Picco Giuseppe, commissario politico del comune di Castano Primo, accusato di aver ordinato e partecipato al rastrellamento in cui furono arrestati i tre successivamente fucilati, fu condannato il 24 novembre 1945 a trent’anni di reclusione. Il 20 gennaio 1947 la Corte di Cassazione dichiarò estinto il reato per amnistia e annullò senza rinvio la sentenza Russo Mario, maresciallo delle BN, fu condannato l’11 novembre 1946 a 14 anni di reclusione. Il 10 giugno 1948 la Corte di Cassazione respinse il ricorso del Russo, condonandogli 7 anni. Il 22 febbraio 1950 gli fu condonato un altro anno. Marino Marini e Attila Mischi, imputati per aver ordinato il rastrellamento avvenuto nella notte tra il 25 e il 26 febbraio, non subirono alcun procedimento in quanto i reati erano stati precedentemente amnistiati.
Giuseppe Picco
Nome Giuseppe
Cognome Picco
Ruolo nella strage Collaboratore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Picco Giuseppe, commissario politico del comune di Castano Primo, accusato di aver ordinato e partecipato al rastrellamento in cui furono arrestati i tre successivamente fucilati, fu condannato il 24 novembre 1945 a trent’anni di reclusione. Il 20 gennaio 1947 la Corte di Cassazione dichiarò estinto il reato per amnistia e annullò senza rinvio la sentenza
Note procedimento Baroli Pierino, milite della Gnr di Castano Primo, fu assolto l’11 novembre perché il reato ascrittogli fu dichiarato estinto per amnistia Formichi Fabio, comandante del distaccamento della Gnr di Castano Primo, fu assolto l’11 novembre 1946 per non aver commesso il fatto Magnani Giuseppe, commissario prefettizio del comune di Castano Primo, accusato di aver favorito l’arresto dei tre successivamente fucilati, fu assolto con formula piena il 17 gennaio 1946 Picco Giuseppe, commissario politico del comune di Castano Primo, accusato di aver ordinato e partecipato al rastrellamento in cui furono arrestati i tre successivamente fucilati, fu condannato il 24 novembre 1945 a trent’anni di reclusione. Il 20 gennaio 1947 la Corte di Cassazione dichiarò estinto il reato per amnistia e annullò senza rinvio la sentenza Russo Mario, maresciallo delle BN, fu condannato l’11 novembre 1946 a 14 anni di reclusione. Il 10 giugno 1948 la Corte di Cassazione respinse il ricorso del Russo, condonandogli 7 anni. Il 22 febbraio 1950 gli fu condonato un altro anno. Marino Marini e Attila Mischi, imputati per aver ordinato il rastrellamento avvenuto nella notte tra il 25 e il 26 febbraio, non subirono alcun procedimento in quanto i reati erano stati precedentemente amnistiati.
Marino Marini
Nome Marino
Cognome Marini
Ruolo nella strage Collaboratore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Marino Marini e Attila Mischi, imputati per aver ordinato il rastrellamento avvenuto nella notte tra il 25 e il 26 febbraio, non subirono alcun procedimento in quanto i reati erano stati precedentemente amnistiati.
Note procedimento Baroli Pierino, milite della Gnr di Castano Primo, fu assolto l’11 novembre perché il reato ascrittogli fu dichiarato estinto per amnistia Formichi Fabio, comandante del distaccamento della Gnr di Castano Primo, fu assolto l’11 novembre 1946 per non aver commesso il fatto Magnani Giuseppe, commissario prefettizio del comune di Castano Primo, accusato di aver favorito l’arresto dei tre successivamente fucilati, fu assolto con formula piena il 17 gennaio 1946 Picco Giuseppe, commissario politico del comune di Castano Primo, accusato di aver ordinato e partecipato al rastrellamento in cui furono arrestati i tre successivamente fucilati, fu condannato il 24 novembre 1945 a trent’anni di reclusione. Il 20 gennaio 1947 la Corte di Cassazione dichiarò estinto il reato per amnistia e annullò senza rinvio la sentenza Russo Mario, maresciallo delle BN, fu condannato l’11 novembre 1946 a 14 anni di reclusione. Il 10 giugno 1948 la Corte di Cassazione respinse il ricorso del Russo, condonandogli 7 anni. Il 22 febbraio 1950 gli fu condonato un altro anno. Marino Marini e Attila Mischi, imputati per aver ordinato il rastrellamento avvenuto nella notte tra il 25 e il 26 febbraio, non subirono alcun procedimento in quanto i reati erano stati precedentemente amnistiati.
Mario Russo
Nome Mario
Cognome Russo
Ruolo nella strage Autore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Russo Mario, maresciallo delle BN, fu condannato l’11 novembre 1946 a 14 anni di reclusione. Il 10 giugno 1948 la Corte di Cassazione respinse il ricorso del Russo, condonandogli 7 anni. Il 22 febbraio 1950 gli fu condonato un altro anno.
Note procedimento Baroli Pierino, milite della Gnr di Castano Primo, fu assolto l’11 novembre perché il reato ascrittogli fu dichiarato estinto per amnistia Formichi Fabio, comandante del distaccamento della Gnr di Castano Primo, fu assolto l’11 novembre 1946 per non aver commesso il fatto Magnani Giuseppe, commissario prefettizio del comune di Castano Primo, accusato di aver favorito l’arresto dei tre successivamente fucilati, fu assolto con formula piena il 17 gennaio 1946 Picco Giuseppe, commissario politico del comune di Castano Primo, accusato di aver ordinato e partecipato al rastrellamento in cui furono arrestati i tre successivamente fucilati, fu condannato il 24 novembre 1945 a trent’anni di reclusione. Il 20 gennaio 1947 la Corte di Cassazione dichiarò estinto il reato per amnistia e annullò senza rinvio la sentenza Russo Mario, maresciallo delle BN, fu condannato l’11 novembre 1946 a 14 anni di reclusione. Il 10 giugno 1948 la Corte di Cassazione respinse il ricorso del Russo, condonandogli 7 anni. Il 22 febbraio 1950 gli fu condonato un altro anno. Marino Marini e Attila Mischi, imputati per aver ordinato il rastrellamento avvenuto nella notte tra il 25 e il 26 febbraio, non subirono alcun procedimento in quanto i reati erano stati precedentemente amnistiati.
Tipo di reparto fascista Brigata Nera
Nome del reparto Brigata nera reparto imprecisato
Pierino Baroli
Nome Pierino
Cognome Baroli
Ruolo nella strage Autore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Baroli Pierino, milite della Gnr di Castano Primo, fu assolto l’11 novembre perché il reato ascrittogli fu dichiarato estinto per amnistia
Note procedimento Baroli Pierino, milite della Gnr di Castano Primo, fu assolto l’11 novembre perché il reato ascrittogli fu dichiarato estinto per amnistia Formichi Fabio, comandante del distaccamento della Gnr di Castano Primo, fu assolto l’11 novembre 1946 per non aver commesso il fatto Magnani Giuseppe, commissario prefettizio del comune di Castano Primo, accusato di aver favorito l’arresto dei tre successivamente fucilati, fu assolto con formula piena il 17 gennaio 1946 Picco Giuseppe, commissario politico del comune di Castano Primo, accusato di aver ordinato e partecipato al rastrellamento in cui furono arrestati i tre successivamente fucilati, fu condannato il 24 novembre 1945 a trent’anni di reclusione. Il 20 gennaio 1947 la Corte di Cassazione dichiarò estinto il reato per amnistia e annullò senza rinvio la sentenza Russo Mario, maresciallo delle BN, fu condannato l’11 novembre 1946 a 14 anni di reclusione. Il 10 giugno 1948 la Corte di Cassazione respinse il ricorso del Russo, condonandogli 7 anni. Il 22 febbraio 1950 gli fu condonato un altro anno. Marino Marini e Attila Mischi, imputati per aver ordinato il rastrellamento avvenuto nella notte tra il 25 e il 26 febbraio, non subirono alcun procedimento in quanto i reati erano stati precedentemente amnistiati.
Memorie
Memorie legate a questa strage
commemorazione a Castano Primo
Tipo di memoria: commemorazione
Ubicazione: Castano Primo
Descrizione: Annuale celebrazione dell’Amministrazione comunale e dell’Anpi locale nel luogo in cui i tre patrioti furono fucilati.