Descrizione
Località Campo Giuriati, Milano, Milano, Lombardia
Data 14 gennaio 1945
Matrice strage Fascista
Numero vittime 9
Numero vittime uomini 9
Numero vittime uomini adulti 9
Descrizione: Fucilazione per rappresaglia di 9 partigiani in seguito a attentato dinamitardo compiuto dai GAP.
Bazzzoni, appartenente al Fronte della Gioventù, partecipò a numerose azioni. Arrestato nello stabilimento il 16.12.1944, subisce torture nella Caserma di Via Pace a opera di appartenenti al Battaglione azzurro comandato dal maggiore De Biasi.
Ricotti dopo l’8 settembre viene arrestato e rinchiuso nel campo di concentramento di Bolzano. Riesce ad evadere e ritorna a Milano e organizza un gruppo partigiano. Divenuto anche responsabile del 5. settore del Fronte della gioventù, trasforma la sua abitazione in comando operativo, ma il 20 dicembre 1944 i fascisti vi fanno irruzione e lo arrestano. Rinchiuso in un primo momento nella sede dell’OVRA, Roberto Ricotti viene successivamente trasferito e imprigionato nelle carceri cittadine di San Vittore. Alla memoria gli è stata concessa la medaglia d’argento al valor militare.
Botta, arrestato la sera del 24.11.1944, subisce sevizie nella caserma di via Pace a opera di appartenenti al battaglione azzurro comandato dal maggiore De Biasi (giustiziato il 27 aprile 1945).
Modalità di uccisione: fucilazione
Tipo di massacro: rappresaglia
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Estremi e note penali: Appiani Adolfo, fu assolto il 24 gennaio 1946.
Balini Walmore, fu assolto il 2 agosto 1946 per insufficienza di prove.
Capizzi Francesco, fu assolto il 24 gennaio 1946.
Cicala Raffaele, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato
Corradino Renzo, accusato di aver contribuito all’arresto del Folli, fu condannato il 22 maggio 1946 a sei anni e otto mesi, pena dichiarata estinta con sentenza del 15 luglio 1946.
Fermi Elide, accusata di delazione nei confronti del Capecchi, fu condannata il 12 ottobre 1945 a dodici anni di reclusione. La Corte di Cassazione, con sentenza del 21 novembre 1946, applicò l’amnistia.
Di Giorgio Giovan Battista, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato
Fini Giuseppe, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato
Fontana Danilo, fu assolto il 19 novembre 1946 per insufficienza di prove.
Gemma Alessandro, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano, a diciotto anni di reclusione. La Corte di Cassazione il 12 settembre 1945 annullò la sentenza, rinviando ad altra sezione. L’11 febbraio 1947 venne condannato ad anni nove di reclusione per i fatti del Campo Giuriati. La Corte di Cassazione, in data 17 febbraio 1948, rigettava il ricorso presentato dal Gemma, ma gli condonava cinque anni di reclusione. In data 24 marzo 1950 la Corte di Assise di Milano gli condonava un ulteriore anno, decidendo di convalidarne la scarcerazione, avvenuta il 30 dicembre 1949.
Golino Carlo, fu condannato il 22 settembre 1945 dalla Cas di Milano a otto anni e 4 mesi di reclusione. Il 17 dicembre 1946 la Corte di cassazione annullò senza rinvio la sentenza non avendo il ricorrente commesso il fatto.
Leuzzi Cosimo, , fu condannato il 14 novembre 1946 a un anno e otto mesi di reclusione. Il 14 maggio 1947 la Cassazione dichiarò estinto il reato per amnistia.
Monico Gianfranco, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato
Prendin Gelsomino, fu condannato il 26 settembre 1945 dalla Cas di Milano a 12 anni di reclusione, di cui 5 condonati con declaratoria del 22 settembre 1946 e tre anni e 4 mesi il 9 febbraio 1948. Fu scarcerato il 18 febbraio 1948.
Rustici Ugo, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a tredici anni e quattro mesi di reclusione. La Corte di Cassazione, con sentenza dell’8 luglio 1946, rigettò il ricorso dell’imputato. Il 1 ottobre 1946 fu applicata l’amnistia e dichiarato estinto il reato.
Scognamiglio Ferdinando, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato
Spezzani Sergio, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a sedici anni di reclusione. La Corte di Cassazione con sentenza del 20 gennaio 1947 annullò la sentenza per mancanza di motivazione e rinviò ad altra sezione che il 22 maggio 1947 lo assolvette per non aver commesso il fatto
Tansini Carmelo, assolto il 17 dicembre 1945 dalla Cas di Milano per insufficienza di prove. Su ricorso dello stesso Tansini, la Corte di Cassazione il 13 settembre 1946 annullò senza rinvio la sentenza impugnata per non avere il Tansini commesso il fatto.
Torriani Renzo, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a otto anni e quattro mesi di reclusione. Il 24 agosto 1946 fu applicata l’amnistia e dichiarato estinto il reato.
Concetto Formosa, Pietro Vavassori, Alfredo Torti e Vittorio Massara, in qualità di membri della GNR e dell'aviazione repubblicana fascista, vennero così condannati il 21 febbraio 1947: il Formosa ad anni venti di reclusione, il Vavassori ad anni trenta di reclusione, il Torti ad anni diciotto di reclusione ed il Massara ad anni otto di reclusione. In data 18 novembre 1947 la Corte di Cassazione dichiarò estinto il reato nei confronti del Massara, dichiarandone la scarcerazione. In data 15 gennaio 1954 la Corte di Assise di Milano condonò al Formosa l'intera pena. In data 27 gennaio 1954 la Corte di Assise di Milano condonò al Vavassori due anni, cinque mesi e undici giorni.
Scheda compilata da Giovanni Scirocco e Luigi Borgomaneri
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-05-08 16:24:08
Vittime
Elenco vittime
Elenco delle vittime decedute
1. Bazzoni Sergio, nato a Milano il 29 marzo 1926. Operaio meccanico presso la Tecnomasio Brown Boveri.
2. Botta Renzo, nato a Milano il 19 settembre 1923. Arruolatosi nella prima squadra armata Puecher della Brigata d’assalto del Fronte della Gioventù nel marzo 1944
3. Capecchi Arturo, nato a Milano il 31 luglio 1925. Operaio della Geloso. Appartenente alla Brigata d’assalto Fronte della Gioventù “Gramsci”.
4. Giardino Roberto (Floc), nato a Milano 26 febbraio 1922, meccanico, riconosciuto appartenente alla 117ª. Brigata Garibaldi Sap.
5. Folli Attilio (Libero), nato a San Giuliano Milanese il 17 giugno 1926. Operaio. Appartenente alle organizzazioni garibaldine del Fronte della Gioventù.
6. Ricotti Roberto, nato il 7 giugno 1924 a Milano. Meccanico alla Borletti.
7. Rossato Giuseppe, nato a Dueville (VI) il 10 luglio 1922, appartenente alla 182. brigata Garibaldi Venegoni.
8. Rossi Luciano, nato a Milano il 7 maggio 1923, meccanico, riconosciuto appartenente alla 125. Brigata Garibaldi (che all’epoca della sua fucilazione non esisteva). Lapide in viale Umbria 60.
9. Serrani Giancarlo, nato a Mantova l’8 settembre 1926, operaio alla Tecnomasio Brown Boveri di piazzale Lodi. Appartenente alla 115. Brigata Garibaldi. Arrestato il 19.12.1944.
Elenco vittime antifasciste 9
Bazzoni Sergio,
Botta Renzo,
Capecchi Arturo,
Giardino Roberto,
Folli Attilio,
Ricotti Roberto,
Rossato Giuseppe,
Rossi Luciano,
Serrani Giancarlo
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Elenco persone responsabili o presunte responsabili
Adolfo Appiani
Nome Adolfo
Cognome Appiani
Ruolo nella strage Autore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Appiani Adolfo, fu assolto il 24 gennaio 1946.
Note procedimento Appiani Adolfo, fu assolto il 24 gennaio 1946. Balini Walmore, fu assolto il 2 agosto 1946 per insufficienza di prove. Capizzi Francesco, fu assolto il 24 gennaio 1946. Cicala Raffaele, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Corradino Renzo, accusato di aver contribuito all’arresto del Folli, fu condannato il 22 maggio 1946 a sei anni e otto mesi, pena dichiarata estinta con sentenza del 15 luglio 1946. Fermi Elide, accusata di delazione nei confronti del Capecchi, fu condannata il 12 ottobre 1945 a dodici anni di reclusione. La Corte di Cassazione, con sentenza del 21 novembre 1946, applicò l’amnistia. Di Giorgio Giovan Battista, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Fini Giuseppe, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Fontana Danilo, fu assolto il 19 novembre 1946 per insufficienza di prove. Gemma Alessandro, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano, a diciotto anni di reclusione. La Corte di Cassazione il 12 settembre 1945 annullò la sentenza, rinviando ad altra sezione. L’11 febbraio 1947 venne condannato ad anni nove di reclusione per i fatti del Campo Giuriati. La Corte di Cassazione, in data 17 febbraio 1948, rigettava il ricorso presentato dal Gemma, ma gli condonava cinque anni di reclusione. In data 24 marzo 1950 la Corte di Assise di Milano gli condonava un ulteriore anno, decidendo di convalidarne la scarcerazione, avvenuta il 30 dicembre 1949. Golino Carlo, fu condannato il 22 settembre 1945 dalla Cas di Milano a otto anni e 4 mesi di reclusione. Il 17 dicembre 1946 la Corte di cassazione annullò senza rinvio la sentenza non avendo il ricorrente commesso il fatto. Leuzzi Cosimo, , fu condannato il 14 novembre 1946 a un anno e otto mesi di reclusione. Il 14 maggio 1947 la Cassazione dichiarò estinto il reato per amnistia. Monico Gianfranco, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Prendin Gelsomino, fu condannato il 26 settembre 1945 dalla Cas di Milano a 12 anni di reclusione, di cui 5 condonati con declaratoria del 22 settembre 1946 e tre anni e 4 mesi il 9 febbraio 1948. Fu scarcerato il 18 febbraio 1948. Rustici Ugo, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a tredici anni e quattro mesi di reclusione. La Corte di Cassazione, con sentenza dell’8 luglio 1946, rigettò il ricorso dell’imputato. Il 1 ottobre 1946 fu applicata l’amnistia e dichiarato estinto il reato. Scognamiglio Ferdinando, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Spezzani Sergio, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a sedici anni di reclusione. La Corte di Cassazione con sentenza del 20 gennaio 1947 annullò la sentenza per mancanza di motivazione e rinviò ad altra sezione che il 22 maggio 1947 lo assolvette per non aver commesso il fatto Tansini Carmelo, assolto il 17 dicembre 1945 dalla Cas di Milano per insufficienza di prove. Su ricorso dello stesso Tansini, la Corte di Cassazione il 13 settembre 1946 annullò senza rinvio la sentenza impugnata per non avere il Tansini commesso il fatto. Torriani Renzo, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a otto anni e quattro mesi di reclusione. Il 24 agosto 1946 fu applicata l’amnistia e dichiarato estinto il reato. Concetto Formosa, Pietro Vavassori, Alfredo Torti e Vittorio Massara, in qualità di membri della GNR e dell\'aviazione repubblicana fascista, vennero così condannati il 21 febbraio 1947: il Formosa ad anni venti di reclusione, il Vavassori ad anni trenta di reclusione, il Torti ad anni diciotto di reclusione ed il Massara ad anni otto di reclusione. In data 18 novembre 1947 la Corte di Cassazione dichiarò estinto il reato nei confronti del Massara, dichiarandone la scarcerazione. In data 15 gennaio 1954 la Corte di Assise di Milano condonò al Formosa l\'intera pena. In data 27 gennaio 1954 la Corte di Assise di Milano condonò al Vavassori due anni, cinque mesi e undici giorni.
Nome del reparto Legione Arditi di Pubblica Sicurezza di Pietro Caruso
Alessandro Gemma
Nome Alessandro
Cognome Gemma
Ruolo nella strage Autore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Gemma Alessandro, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano, a diciotto anni di reclusione. La Corte di Cassazione il 12 settembre 1945 annullò la sentenza, rinviando ad altra sezione. L’11 febbraio 1947 venne condannato ad anni nove di reclusione per i fatti del Campo Giuriati. La Corte di Cassazione, in data 17 febbraio 1948, rigettava il ricorso presentato dal Gemma, ma gli condonava cinque anni di reclusione. In data 24 marzo 1950 la Corte di Assise di Milano gli condonava un ulteriore anno, decidendo di convalidarne la scarcerazione, avvenuta il 30 dicembre 1949.
Note procedimento Appiani Adolfo, fu assolto il 24 gennaio 1946. Balini Walmore, fu assolto il 2 agosto 1946 per insufficienza di prove. Capizzi Francesco, fu assolto il 24 gennaio 1946. Cicala Raffaele, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Corradino Renzo, accusato di aver contribuito all’arresto del Folli, fu condannato il 22 maggio 1946 a sei anni e otto mesi, pena dichiarata estinta con sentenza del 15 luglio 1946. Fermi Elide, accusata di delazione nei confronti del Capecchi, fu condannata il 12 ottobre 1945 a dodici anni di reclusione. La Corte di Cassazione, con sentenza del 21 novembre 1946, applicò l’amnistia. Di Giorgio Giovan Battista, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Fini Giuseppe, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Fontana Danilo, fu assolto il 19 novembre 1946 per insufficienza di prove. Gemma Alessandro, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano, a diciotto anni di reclusione. La Corte di Cassazione il 12 settembre 1945 annullò la sentenza, rinviando ad altra sezione. L’11 febbraio 1947 venne condannato ad anni nove di reclusione per i fatti del Campo Giuriati. La Corte di Cassazione, in data 17 febbraio 1948, rigettava il ricorso presentato dal Gemma, ma gli condonava cinque anni di reclusione. In data 24 marzo 1950 la Corte di Assise di Milano gli condonava un ulteriore anno, decidendo di convalidarne la scarcerazione, avvenuta il 30 dicembre 1949. Golino Carlo, fu condannato il 22 settembre 1945 dalla Cas di Milano a otto anni e 4 mesi di reclusione. Il 17 dicembre 1946 la Corte di cassazione annullò senza rinvio la sentenza non avendo il ricorrente commesso il fatto. Leuzzi Cosimo, , fu condannato il 14 novembre 1946 a un anno e otto mesi di reclusione. Il 14 maggio 1947 la Cassazione dichiarò estinto il reato per amnistia. Monico Gianfranco, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Prendin Gelsomino, fu condannato il 26 settembre 1945 dalla Cas di Milano a 12 anni di reclusione, di cui 5 condonati con declaratoria del 22 settembre 1946 e tre anni e 4 mesi il 9 febbraio 1948. Fu scarcerato il 18 febbraio 1948. Rustici Ugo, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a tredici anni e quattro mesi di reclusione. La Corte di Cassazione, con sentenza dell’8 luglio 1946, rigettò il ricorso dell’imputato. Il 1 ottobre 1946 fu applicata l’amnistia e dichiarato estinto il reato. Scognamiglio Ferdinando, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Spezzani Sergio, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a sedici anni di reclusione. La Corte di Cassazione con sentenza del 20 gennaio 1947 annullò la sentenza per mancanza di motivazione e rinviò ad altra sezione che il 22 maggio 1947 lo assolvette per non aver commesso il fatto Tansini Carmelo, assolto il 17 dicembre 1945 dalla Cas di Milano per insufficienza di prove. Su ricorso dello stesso Tansini, la Corte di Cassazione il 13 settembre 1946 annullò senza rinvio la sentenza impugnata per non avere il Tansini commesso il fatto. Torriani Renzo, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a otto anni e quattro mesi di reclusione. Il 24 agosto 1946 fu applicata l’amnistia e dichiarato estinto il reato. Concetto Formosa, Pietro Vavassori, Alfredo Torti e Vittorio Massara, in qualità di membri della GNR e dell\'aviazione repubblicana fascista, vennero così condannati il 21 febbraio 1947: il Formosa ad anni venti di reclusione, il Vavassori ad anni trenta di reclusione, il Torti ad anni diciotto di reclusione ed il Massara ad anni otto di reclusione. In data 18 novembre 1947 la Corte di Cassazione dichiarò estinto il reato nei confronti del Massara, dichiarandone la scarcerazione. In data 15 gennaio 1954 la Corte di Assise di Milano condonò al Formosa l\'intera pena. In data 27 gennaio 1954 la Corte di Assise di Milano condonò al Vavassori due anni, cinque mesi e undici giorni.
Nome del reparto Legione Arditi di Pubblica Sicurezza di Pietro Caruso
Alfredo Torti
Nome Alfredo
Cognome Torti
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Concetto Formosa, Pietro Vavassori, Alfredo Torti e Vittorio Massara, in qualità di membri della GNR e dell\'aviazione repubblicana fascista, vennero così condannati il 21 febbraio 1947: il Formosa ad anni venti di reclusione, il Vavassori ad anni trenta di reclusione, il Torti ad anni diciotto di reclusione ed il Massara ad anni otto di reclusione. In data 18 novembre 1947 la Corte di Cassazione dichiarò estinto il reato nei confronti del Massara, dichiarandone la scarcerazione. In data 15 gennaio 1954 la Corte di Assise di Milano condonò al Formosa l\'intera pena. In data 27 gennaio 1954 la Corte di Assise di Milano condonò al Vavassori due anni, cinque mesi e undici giorni.
Note procedimento Appiani Adolfo, fu assolto il 24 gennaio 1946. Balini Walmore, fu assolto il 2 agosto 1946 per insufficienza di prove. Capizzi Francesco, fu assolto il 24 gennaio 1946. Cicala Raffaele, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Corradino Renzo, accusato di aver contribuito all’arresto del Folli, fu condannato il 22 maggio 1946 a sei anni e otto mesi, pena dichiarata estinta con sentenza del 15 luglio 1946. Fermi Elide, accusata di delazione nei confronti del Capecchi, fu condannata il 12 ottobre 1945 a dodici anni di reclusione. La Corte di Cassazione, con sentenza del 21 novembre 1946, applicò l’amnistia. Di Giorgio Giovan Battista, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Fini Giuseppe, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Fontana Danilo, fu assolto il 19 novembre 1946 per insufficienza di prove. Gemma Alessandro, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano, a diciotto anni di reclusione. La Corte di Cassazione il 12 settembre 1945 annullò la sentenza, rinviando ad altra sezione. L’11 febbraio 1947 venne condannato ad anni nove di reclusione per i fatti del Campo Giuriati. La Corte di Cassazione, in data 17 febbraio 1948, rigettava il ricorso presentato dal Gemma, ma gli condonava cinque anni di reclusione. In data 24 marzo 1950 la Corte di Assise di Milano gli condonava un ulteriore anno, decidendo di convalidarne la scarcerazione, avvenuta il 30 dicembre 1949. Golino Carlo, fu condannato il 22 settembre 1945 dalla Cas di Milano a otto anni e 4 mesi di reclusione. Il 17 dicembre 1946 la Corte di cassazione annullò senza rinvio la sentenza non avendo il ricorrente commesso il fatto. Leuzzi Cosimo, , fu condannato il 14 novembre 1946 a un anno e otto mesi di reclusione. Il 14 maggio 1947 la Cassazione dichiarò estinto il reato per amnistia. Monico Gianfranco, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Prendin Gelsomino, fu condannato il 26 settembre 1945 dalla Cas di Milano a 12 anni di reclusione, di cui 5 condonati con declaratoria del 22 settembre 1946 e tre anni e 4 mesi il 9 febbraio 1948. Fu scarcerato il 18 febbraio 1948. Rustici Ugo, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a tredici anni e quattro mesi di reclusione. La Corte di Cassazione, con sentenza dell’8 luglio 1946, rigettò il ricorso dell’imputato. Il 1 ottobre 1946 fu applicata l’amnistia e dichiarato estinto il reato. Scognamiglio Ferdinando, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Spezzani Sergio, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a sedici anni di reclusione. La Corte di Cassazione con sentenza del 20 gennaio 1947 annullò la sentenza per mancanza di motivazione e rinviò ad altra sezione che il 22 maggio 1947 lo assolvette per non aver commesso il fatto Tansini Carmelo, assolto il 17 dicembre 1945 dalla Cas di Milano per insufficienza di prove. Su ricorso dello stesso Tansini, la Corte di Cassazione il 13 settembre 1946 annullò senza rinvio la sentenza impugnata per non avere il Tansini commesso il fatto. Torriani Renzo, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a otto anni e quattro mesi di reclusione. Il 24 agosto 1946 fu applicata l’amnistia e dichiarato estinto il reato. Concetto Formosa, Pietro Vavassori, Alfredo Torti e Vittorio Massara, in qualità di membri della GNR e dell\'aviazione repubblicana fascista, vennero così condannati il 21 febbraio 1947: il Formosa ad anni venti di reclusione, il Vavassori ad anni trenta di reclusione, il Torti ad anni diciotto di reclusione ed il Massara ad anni otto di reclusione. In data 18 novembre 1947 la Corte di Cassazione dichiarò estinto il reato nei confronti del Massara, dichiarandone la scarcerazione. In data 15 gennaio 1954 la Corte di Assise di Milano condonò al Formosa l\'intera pena. In data 27 gennaio 1954 la Corte di Assise di Milano condonò al Vavassori due anni, cinque mesi e undici giorni.
Tipo di reparto fascista Guardia Nazionale Repubblicana
Nome del reparto Reparto GNR non precisato
Carlo Golino
Nome Carlo
Cognome Golino
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Golino Carlo, fu condannato il 22 settembre 1945 dalla Cas di Milano a otto anni e 4 mesi di reclusione. Il 17 dicembre 1946 la Corte di cassazione annullò senza rinvio la sentenza non avendo il ricorrente commesso il fatto.
Note procedimento Appiani Adolfo, fu assolto il 24 gennaio 1946. Balini Walmore, fu assolto il 2 agosto 1946 per insufficienza di prove. Capizzi Francesco, fu assolto il 24 gennaio 1946. Cicala Raffaele, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Corradino Renzo, accusato di aver contribuito all’arresto del Folli, fu condannato il 22 maggio 1946 a sei anni e otto mesi, pena dichiarata estinta con sentenza del 15 luglio 1946. Fermi Elide, accusata di delazione nei confronti del Capecchi, fu condannata il 12 ottobre 1945 a dodici anni di reclusione. La Corte di Cassazione, con sentenza del 21 novembre 1946, applicò l’amnistia. Di Giorgio Giovan Battista, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Fini Giuseppe, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Fontana Danilo, fu assolto il 19 novembre 1946 per insufficienza di prove. Gemma Alessandro, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano, a diciotto anni di reclusione. La Corte di Cassazione il 12 settembre 1945 annullò la sentenza, rinviando ad altra sezione. L’11 febbraio 1947 venne condannato ad anni nove di reclusione per i fatti del Campo Giuriati. La Corte di Cassazione, in data 17 febbraio 1948, rigettava il ricorso presentato dal Gemma, ma gli condonava cinque anni di reclusione. In data 24 marzo 1950 la Corte di Assise di Milano gli condonava un ulteriore anno, decidendo di convalidarne la scarcerazione, avvenuta il 30 dicembre 1949. Golino Carlo, fu condannato il 22 settembre 1945 dalla Cas di Milano a otto anni e 4 mesi di reclusione. Il 17 dicembre 1946 la Corte di cassazione annullò senza rinvio la sentenza non avendo il ricorrente commesso il fatto. Leuzzi Cosimo, , fu condannato il 14 novembre 1946 a un anno e otto mesi di reclusione. Il 14 maggio 1947 la Cassazione dichiarò estinto il reato per amnistia. Monico Gianfranco, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Prendin Gelsomino, fu condannato il 26 settembre 1945 dalla Cas di Milano a 12 anni di reclusione, di cui 5 condonati con declaratoria del 22 settembre 1946 e tre anni e 4 mesi il 9 febbraio 1948. Fu scarcerato il 18 febbraio 1948. Rustici Ugo, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a tredici anni e quattro mesi di reclusione. La Corte di Cassazione, con sentenza dell’8 luglio 1946, rigettò il ricorso dell’imputato. Il 1 ottobre 1946 fu applicata l’amnistia e dichiarato estinto il reato. Scognamiglio Ferdinando, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Spezzani Sergio, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a sedici anni di reclusione. La Corte di Cassazione con sentenza del 20 gennaio 1947 annullò la sentenza per mancanza di motivazione e rinviò ad altra sezione che il 22 maggio 1947 lo assolvette per non aver commesso il fatto Tansini Carmelo, assolto il 17 dicembre 1945 dalla Cas di Milano per insufficienza di prove. Su ricorso dello stesso Tansini, la Corte di Cassazione il 13 settembre 1946 annullò senza rinvio la sentenza impugnata per non avere il Tansini commesso il fatto. Torriani Renzo, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a otto anni e quattro mesi di reclusione. Il 24 agosto 1946 fu applicata l’amnistia e dichiarato estinto il reato. Concetto Formosa, Pietro Vavassori, Alfredo Torti e Vittorio Massara, in qualità di membri della GNR e dell\'aviazione repubblicana fascista, vennero così condannati il 21 febbraio 1947: il Formosa ad anni venti di reclusione, il Vavassori ad anni trenta di reclusione, il Torti ad anni diciotto di reclusione ed il Massara ad anni otto di reclusione. In data 18 novembre 1947 la Corte di Cassazione dichiarò estinto il reato nei confronti del Massara, dichiarandone la scarcerazione. In data 15 gennaio 1954 la Corte di Assise di Milano condonò al Formosa l\'intera pena. In data 27 gennaio 1954 la Corte di Assise di Milano condonò al Vavassori due anni, cinque mesi e undici giorni.
Nome del reparto Legione Arditi di Pubblica Sicurezza di Pietro Caruso
Carmelo Tansini
Nome Carmelo
Cognome Tansini
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Tansini Carmelo, assolto il 17 dicembre 1945 dalla Cas di Milano per insufficienza di prove. Su ricorso dello stesso Tansini, la Corte di Cassazione il 13 settembre 1946 annullò senza rinvio la sentenza impugnata per non avere il Tansini commesso il fatto.
Note procedimento Appiani Adolfo, fu assolto il 24 gennaio 1946. Balini Walmore, fu assolto il 2 agosto 1946 per insufficienza di prove. Capizzi Francesco, fu assolto il 24 gennaio 1946. Cicala Raffaele, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Corradino Renzo, accusato di aver contribuito all’arresto del Folli, fu condannato il 22 maggio 1946 a sei anni e otto mesi, pena dichiarata estinta con sentenza del 15 luglio 1946. Fermi Elide, accusata di delazione nei confronti del Capecchi, fu condannata il 12 ottobre 1945 a dodici anni di reclusione. La Corte di Cassazione, con sentenza del 21 novembre 1946, applicò l’amnistia. Di Giorgio Giovan Battista, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Fini Giuseppe, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Fontana Danilo, fu assolto il 19 novembre 1946 per insufficienza di prove. Gemma Alessandro, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano, a diciotto anni di reclusione. La Corte di Cassazione il 12 settembre 1945 annullò la sentenza, rinviando ad altra sezione. L’11 febbraio 1947 venne condannato ad anni nove di reclusione per i fatti del Campo Giuriati. La Corte di Cassazione, in data 17 febbraio 1948, rigettava il ricorso presentato dal Gemma, ma gli condonava cinque anni di reclusione. In data 24 marzo 1950 la Corte di Assise di Milano gli condonava un ulteriore anno, decidendo di convalidarne la scarcerazione, avvenuta il 30 dicembre 1949. Golino Carlo, fu condannato il 22 settembre 1945 dalla Cas di Milano a otto anni e 4 mesi di reclusione. Il 17 dicembre 1946 la Corte di cassazione annullò senza rinvio la sentenza non avendo il ricorrente commesso il fatto. Leuzzi Cosimo, , fu condannato il 14 novembre 1946 a un anno e otto mesi di reclusione. Il 14 maggio 1947 la Cassazione dichiarò estinto il reato per amnistia. Monico Gianfranco, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Prendin Gelsomino, fu condannato il 26 settembre 1945 dalla Cas di Milano a 12 anni di reclusione, di cui 5 condonati con declaratoria del 22 settembre 1946 e tre anni e 4 mesi il 9 febbraio 1948. Fu scarcerato il 18 febbraio 1948. Rustici Ugo, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a tredici anni e quattro mesi di reclusione. La Corte di Cassazione, con sentenza dell’8 luglio 1946, rigettò il ricorso dell’imputato. Il 1 ottobre 1946 fu applicata l’amnistia e dichiarato estinto il reato. Scognamiglio Ferdinando, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Spezzani Sergio, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a sedici anni di reclusione. La Corte di Cassazione con sentenza del 20 gennaio 1947 annullò la sentenza per mancanza di motivazione e rinviò ad altra sezione che il 22 maggio 1947 lo assolvette per non aver commesso il fatto Tansini Carmelo, assolto il 17 dicembre 1945 dalla Cas di Milano per insufficienza di prove. Su ricorso dello stesso Tansini, la Corte di Cassazione il 13 settembre 1946 annullò senza rinvio la sentenza impugnata per non avere il Tansini commesso il fatto. Torriani Renzo, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a otto anni e quattro mesi di reclusione. Il 24 agosto 1946 fu applicata l’amnistia e dichiarato estinto il reato. Concetto Formosa, Pietro Vavassori, Alfredo Torti e Vittorio Massara, in qualità di membri della GNR e dell\'aviazione repubblicana fascista, vennero così condannati il 21 febbraio 1947: il Formosa ad anni venti di reclusione, il Vavassori ad anni trenta di reclusione, il Torti ad anni diciotto di reclusione ed il Massara ad anni otto di reclusione. In data 18 novembre 1947 la Corte di Cassazione dichiarò estinto il reato nei confronti del Massara, dichiarandone la scarcerazione. In data 15 gennaio 1954 la Corte di Assise di Milano condonò al Formosa l\'intera pena. In data 27 gennaio 1954 la Corte di Assise di Milano condonò al Vavassori due anni, cinque mesi e undici giorni.
Nome del reparto Legione Arditi di Pubblica Sicurezza di Pietro Caruso
Concetto Formosa
Nome Concetto
Cognome Formosa
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Concetto Formosa, Pietro Vavassori, Alfredo Torti e Vittorio Massara, in qualità di membri della GNR e dell\'aviazione repubblicana fascista, vennero così condannati il 21 febbraio 1947: il Formosa ad anni venti di reclusione, il Vavassori ad anni trenta di reclusione, il Torti ad anni diciotto di reclusione ed il Massara ad anni otto di reclusione. In data 18 novembre 1947 la Corte di Cassazione dichiarò estinto il reato nei confronti del Massara, dichiarandone la scarcerazione. In data 15 gennaio 1954 la Corte di Assise di Milano condonò al Formosa l\'intera pena. In data 27 gennaio 1954 la Corte di Assise di Milano condonò al Vavassori due anni, cinque mesi e undici giorni.
Note procedimento Appiani Adolfo, fu assolto il 24 gennaio 1946. Balini Walmore, fu assolto il 2 agosto 1946 per insufficienza di prove. Capizzi Francesco, fu assolto il 24 gennaio 1946. Cicala Raffaele, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Corradino Renzo, accusato di aver contribuito all’arresto del Folli, fu condannato il 22 maggio 1946 a sei anni e otto mesi, pena dichiarata estinta con sentenza del 15 luglio 1946. Fermi Elide, accusata di delazione nei confronti del Capecchi, fu condannata il 12 ottobre 1945 a dodici anni di reclusione. La Corte di Cassazione, con sentenza del 21 novembre 1946, applicò l’amnistia. Di Giorgio Giovan Battista, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Fini Giuseppe, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Fontana Danilo, fu assolto il 19 novembre 1946 per insufficienza di prove. Gemma Alessandro, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano, a diciotto anni di reclusione. La Corte di Cassazione il 12 settembre 1945 annullò la sentenza, rinviando ad altra sezione. L’11 febbraio 1947 venne condannato ad anni nove di reclusione per i fatti del Campo Giuriati. La Corte di Cassazione, in data 17 febbraio 1948, rigettava il ricorso presentato dal Gemma, ma gli condonava cinque anni di reclusione. In data 24 marzo 1950 la Corte di Assise di Milano gli condonava un ulteriore anno, decidendo di convalidarne la scarcerazione, avvenuta il 30 dicembre 1949. Golino Carlo, fu condannato il 22 settembre 1945 dalla Cas di Milano a otto anni e 4 mesi di reclusione. Il 17 dicembre 1946 la Corte di cassazione annullò senza rinvio la sentenza non avendo il ricorrente commesso il fatto. Leuzzi Cosimo, , fu condannato il 14 novembre 1946 a un anno e otto mesi di reclusione. Il 14 maggio 1947 la Cassazione dichiarò estinto il reato per amnistia. Monico Gianfranco, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Prendin Gelsomino, fu condannato il 26 settembre 1945 dalla Cas di Milano a 12 anni di reclusione, di cui 5 condonati con declaratoria del 22 settembre 1946 e tre anni e 4 mesi il 9 febbraio 1948. Fu scarcerato il 18 febbraio 1948. Rustici Ugo, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a tredici anni e quattro mesi di reclusione. La Corte di Cassazione, con sentenza dell’8 luglio 1946, rigettò il ricorso dell’imputato. Il 1 ottobre 1946 fu applicata l’amnistia e dichiarato estinto il reato. Scognamiglio Ferdinando, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Spezzani Sergio, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a sedici anni di reclusione. La Corte di Cassazione con sentenza del 20 gennaio 1947 annullò la sentenza per mancanza di motivazione e rinviò ad altra sezione che il 22 maggio 1947 lo assolvette per non aver commesso il fatto Tansini Carmelo, assolto il 17 dicembre 1945 dalla Cas di Milano per insufficienza di prove. Su ricorso dello stesso Tansini, la Corte di Cassazione il 13 settembre 1946 annullò senza rinvio la sentenza impugnata per non avere il Tansini commesso il fatto. Torriani Renzo, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a otto anni e quattro mesi di reclusione. Il 24 agosto 1946 fu applicata l’amnistia e dichiarato estinto il reato. Concetto Formosa, Pietro Vavassori, Alfredo Torti e Vittorio Massara, in qualità di membri della GNR e dell\'aviazione repubblicana fascista, vennero così condannati il 21 febbraio 1947: il Formosa ad anni venti di reclusione, il Vavassori ad anni trenta di reclusione, il Torti ad anni diciotto di reclusione ed il Massara ad anni otto di reclusione. In data 18 novembre 1947 la Corte di Cassazione dichiarò estinto il reato nei confronti del Massara, dichiarandone la scarcerazione. In data 15 gennaio 1954 la Corte di Assise di Milano condonò al Formosa l\'intera pena. In data 27 gennaio 1954 la Corte di Assise di Milano condonò al Vavassori due anni, cinque mesi e undici giorni.
Tipo di reparto fascista Guardia Nazionale Repubblicana
Nome del reparto Reparto GNR non precisato
Cosimo Leuzzi
Nome Cosimo
Cognome Leuzzi
Ruolo nella strage Autore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Leuzzi Cosimo, fu condannato il 14 novembre 1946 a un anno e otto mesi di reclusione. Il 14 maggio 1947 la Cassazione dichiarò estinto il reato per amnistia.
Note procedimento Appiani Adolfo, fu assolto il 24 gennaio 1946. Balini Walmore, fu assolto il 2 agosto 1946 per insufficienza di prove. Capizzi Francesco, fu assolto il 24 gennaio 1946. Cicala Raffaele, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Corradino Renzo, accusato di aver contribuito all’arresto del Folli, fu condannato il 22 maggio 1946 a sei anni e otto mesi, pena dichiarata estinta con sentenza del 15 luglio 1946. Fermi Elide, accusata di delazione nei confronti del Capecchi, fu condannata il 12 ottobre 1945 a dodici anni di reclusione. La Corte di Cassazione, con sentenza del 21 novembre 1946, applicò l’amnistia. Di Giorgio Giovan Battista, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Fini Giuseppe, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Fontana Danilo, fu assolto il 19 novembre 1946 per insufficienza di prove. Gemma Alessandro, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano, a diciotto anni di reclusione. La Corte di Cassazione il 12 settembre 1945 annullò la sentenza, rinviando ad altra sezione. L’11 febbraio 1947 venne condannato ad anni nove di reclusione per i fatti del Campo Giuriati. La Corte di Cassazione, in data 17 febbraio 1948, rigettava il ricorso presentato dal Gemma, ma gli condonava cinque anni di reclusione. In data 24 marzo 1950 la Corte di Assise di Milano gli condonava un ulteriore anno, decidendo di convalidarne la scarcerazione, avvenuta il 30 dicembre 1949. Golino Carlo, fu condannato il 22 settembre 1945 dalla Cas di Milano a otto anni e 4 mesi di reclusione. Il 17 dicembre 1946 la Corte di cassazione annullò senza rinvio la sentenza non avendo il ricorrente commesso il fatto. Leuzzi Cosimo, , fu condannato il 14 novembre 1946 a un anno e otto mesi di reclusione. Il 14 maggio 1947 la Cassazione dichiarò estinto il reato per amnistia. Monico Gianfranco, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Prendin Gelsomino, fu condannato il 26 settembre 1945 dalla Cas di Milano a 12 anni di reclusione, di cui 5 condonati con declaratoria del 22 settembre 1946 e tre anni e 4 mesi il 9 febbraio 1948. Fu scarcerato il 18 febbraio 1948. Rustici Ugo, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a tredici anni e quattro mesi di reclusione. La Corte di Cassazione, con sentenza dell’8 luglio 1946, rigettò il ricorso dell’imputato. Il 1 ottobre 1946 fu applicata l’amnistia e dichiarato estinto il reato. Scognamiglio Ferdinando, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Spezzani Sergio, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a sedici anni di reclusione. La Corte di Cassazione con sentenza del 20 gennaio 1947 annullò la sentenza per mancanza di motivazione e rinviò ad altra sezione che il 22 maggio 1947 lo assolvette per non aver commesso il fatto Tansini Carmelo, assolto il 17 dicembre 1945 dalla Cas di Milano per insufficienza di prove. Su ricorso dello stesso Tansini, la Corte di Cassazione il 13 settembre 1946 annullò senza rinvio la sentenza impugnata per non avere il Tansini commesso il fatto. Torriani Renzo, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a otto anni e quattro mesi di reclusione. Il 24 agosto 1946 fu applicata l’amnistia e dichiarato estinto il reato. Concetto Formosa, Pietro Vavassori, Alfredo Torti e Vittorio Massara, in qualità di membri della GNR e dell\'aviazione repubblicana fascista, vennero così condannati il 21 febbraio 1947: il Formosa ad anni venti di reclusione, il Vavassori ad anni trenta di reclusione, il Torti ad anni diciotto di reclusione ed il Massara ad anni otto di reclusione. In data 18 novembre 1947 la Corte di Cassazione dichiarò estinto il reato nei confronti del Massara, dichiarandone la scarcerazione. In data 15 gennaio 1954 la Corte di Assise di Milano condonò al Formosa l\'intera pena. In data 27 gennaio 1954 la Corte di Assise di Milano condonò al Vavassori due anni, cinque mesi e undici giorni.
Nome del reparto Legione Arditi di Pubblica Sicurezza di Pietro Caruso
Danilo Fontana
Nome Danilo
Cognome Fontana
Ruolo nella strage Autore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Fontana Danilo, fu assolto il 19 novembre 1946 per insufficienza di prove.
Note procedimento Appiani Adolfo, fu assolto il 24 gennaio 1946. Balini Walmore, fu assolto il 2 agosto 1946 per insufficienza di prove. Capizzi Francesco, fu assolto il 24 gennaio 1946. Cicala Raffaele, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Corradino Renzo, accusato di aver contribuito all’arresto del Folli, fu condannato il 22 maggio 1946 a sei anni e otto mesi, pena dichiarata estinta con sentenza del 15 luglio 1946. Fermi Elide, accusata di delazione nei confronti del Capecchi, fu condannata il 12 ottobre 1945 a dodici anni di reclusione. La Corte di Cassazione, con sentenza del 21 novembre 1946, applicò l’amnistia. Di Giorgio Giovan Battista, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Fini Giuseppe, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Fontana Danilo, fu assolto il 19 novembre 1946 per insufficienza di prove. Gemma Alessandro, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano, a diciotto anni di reclusione. La Corte di Cassazione il 12 settembre 1945 annullò la sentenza, rinviando ad altra sezione. L’11 febbraio 1947 venne condannato ad anni nove di reclusione per i fatti del Campo Giuriati. La Corte di Cassazione, in data 17 febbraio 1948, rigettava il ricorso presentato dal Gemma, ma gli condonava cinque anni di reclusione. In data 24 marzo 1950 la Corte di Assise di Milano gli condonava un ulteriore anno, decidendo di convalidarne la scarcerazione, avvenuta il 30 dicembre 1949. Golino Carlo, fu condannato il 22 settembre 1945 dalla Cas di Milano a otto anni e 4 mesi di reclusione. Il 17 dicembre 1946 la Corte di cassazione annullò senza rinvio la sentenza non avendo il ricorrente commesso il fatto. Leuzzi Cosimo, , fu condannato il 14 novembre 1946 a un anno e otto mesi di reclusione. Il 14 maggio 1947 la Cassazione dichiarò estinto il reato per amnistia. Monico Gianfranco, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Prendin Gelsomino, fu condannato il 26 settembre 1945 dalla Cas di Milano a 12 anni di reclusione, di cui 5 condonati con declaratoria del 22 settembre 1946 e tre anni e 4 mesi il 9 febbraio 1948. Fu scarcerato il 18 febbraio 1948. Rustici Ugo, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a tredici anni e quattro mesi di reclusione. La Corte di Cassazione, con sentenza dell’8 luglio 1946, rigettò il ricorso dell’imputato. Il 1 ottobre 1946 fu applicata l’amnistia e dichiarato estinto il reato. Scognamiglio Ferdinando, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Spezzani Sergio, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a sedici anni di reclusione. La Corte di Cassazione con sentenza del 20 gennaio 1947 annullò la sentenza per mancanza di motivazione e rinviò ad altra sezione che il 22 maggio 1947 lo assolvette per non aver commesso il fatto Tansini Carmelo, assolto il 17 dicembre 1945 dalla Cas di Milano per insufficienza di prove. Su ricorso dello stesso Tansini, la Corte di Cassazione il 13 settembre 1946 annullò senza rinvio la sentenza impugnata per non avere il Tansini commesso il fatto. Torriani Renzo, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a otto anni e quattro mesi di reclusione. Il 24 agosto 1946 fu applicata l’amnistia e dichiarato estinto il reato. Concetto Formosa, Pietro Vavassori, Alfredo Torti e Vittorio Massara, in qualità di membri della GNR e dell\'aviazione repubblicana fascista, vennero così condannati il 21 febbraio 1947: il Formosa ad anni venti di reclusione, il Vavassori ad anni trenta di reclusione, il Torti ad anni diciotto di reclusione ed il Massara ad anni otto di reclusione. In data 18 novembre 1947 la Corte di Cassazione dichiarò estinto il reato nei confronti del Massara, dichiarandone la scarcerazione. In data 15 gennaio 1954 la Corte di Assise di Milano condonò al Formosa l\'intera pena. In data 27 gennaio 1954 la Corte di Assise di Milano condonò al Vavassori due anni, cinque mesi e undici giorni.
Nome del reparto Legione Arditi di Pubblica Sicurezza di Pietro Caruso
Elide Fermi
Nome Elide
Cognome Fermi
Ruolo nella strage Delatore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Fermi Elide, accusata di delazione nei confronti del Capecchi, fu condannata il 12 ottobre 1945 a dodici anni di reclusione. La Corte di Cassazione, con sentenza del 21 novembre 1946, applicò l’amnistia.
Note procedimento Appiani Adolfo, fu assolto il 24 gennaio 1946. Balini Walmore, fu assolto il 2 agosto 1946 per insufficienza di prove. Capizzi Francesco, fu assolto il 24 gennaio 1946. Cicala Raffaele, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Corradino Renzo, accusato di aver contribuito all’arresto del Folli, fu condannato il 22 maggio 1946 a sei anni e otto mesi, pena dichiarata estinta con sentenza del 15 luglio 1946. Fermi Elide, accusata di delazione nei confronti del Capecchi, fu condannata il 12 ottobre 1945 a dodici anni di reclusione. La Corte di Cassazione, con sentenza del 21 novembre 1946, applicò l’amnistia. Di Giorgio Giovan Battista, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Fini Giuseppe, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Fontana Danilo, fu assolto il 19 novembre 1946 per insufficienza di prove. Gemma Alessandro, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano, a diciotto anni di reclusione. La Corte di Cassazione il 12 settembre 1945 annullò la sentenza, rinviando ad altra sezione. L’11 febbraio 1947 venne condannato ad anni nove di reclusione per i fatti del Campo Giuriati. La Corte di Cassazione, in data 17 febbraio 1948, rigettava il ricorso presentato dal Gemma, ma gli condonava cinque anni di reclusione. In data 24 marzo 1950 la Corte di Assise di Milano gli condonava un ulteriore anno, decidendo di convalidarne la scarcerazione, avvenuta il 30 dicembre 1949. Golino Carlo, fu condannato il 22 settembre 1945 dalla Cas di Milano a otto anni e 4 mesi di reclusione. Il 17 dicembre 1946 la Corte di cassazione annullò senza rinvio la sentenza non avendo il ricorrente commesso il fatto. Leuzzi Cosimo, , fu condannato il 14 novembre 1946 a un anno e otto mesi di reclusione. Il 14 maggio 1947 la Cassazione dichiarò estinto il reato per amnistia. Monico Gianfranco, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Prendin Gelsomino, fu condannato il 26 settembre 1945 dalla Cas di Milano a 12 anni di reclusione, di cui 5 condonati con declaratoria del 22 settembre 1946 e tre anni e 4 mesi il 9 febbraio 1948. Fu scarcerato il 18 febbraio 1948. Rustici Ugo, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a tredici anni e quattro mesi di reclusione. La Corte di Cassazione, con sentenza dell’8 luglio 1946, rigettò il ricorso dell’imputato. Il 1 ottobre 1946 fu applicata l’amnistia e dichiarato estinto il reato. Scognamiglio Ferdinando, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Spezzani Sergio, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a sedici anni di reclusione. La Corte di Cassazione con sentenza del 20 gennaio 1947 annullò la sentenza per mancanza di motivazione e rinviò ad altra sezione che il 22 maggio 1947 lo assolvette per non aver commesso il fatto Tansini Carmelo, assolto il 17 dicembre 1945 dalla Cas di Milano per insufficienza di prove. Su ricorso dello stesso Tansini, la Corte di Cassazione il 13 settembre 1946 annullò senza rinvio la sentenza impugnata per non avere il Tansini commesso il fatto. Torriani Renzo, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a otto anni e quattro mesi di reclusione. Il 24 agosto 1946 fu applicata l’amnistia e dichiarato estinto il reato. Concetto Formosa, Pietro Vavassori, Alfredo Torti e Vittorio Massara, in qualità di membri della GNR e dell\'aviazione repubblicana fascista, vennero così condannati il 21 febbraio 1947: il Formosa ad anni venti di reclusione, il Vavassori ad anni trenta di reclusione, il Torti ad anni diciotto di reclusione ed il Massara ad anni otto di reclusione. In data 18 novembre 1947 la Corte di Cassazione dichiarò estinto il reato nei confronti del Massara, dichiarandone la scarcerazione. In data 15 gennaio 1954 la Corte di Assise di Milano condonò al Formosa l\'intera pena. In data 27 gennaio 1954 la Corte di Assise di Milano condonò al Vavassori due anni, cinque mesi e undici giorni.
Ferdinando Scognamiglio
Nome Ferdinando
Cognome Scognamiglio
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Scognamiglio Ferdinando, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato
Note procedimento Appiani Adolfo, fu assolto il 24 gennaio 1946. Balini Walmore, fu assolto il 2 agosto 1946 per insufficienza di prove. Capizzi Francesco, fu assolto il 24 gennaio 1946. Cicala Raffaele, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Corradino Renzo, accusato di aver contribuito all’arresto del Folli, fu condannato il 22 maggio 1946 a sei anni e otto mesi, pena dichiarata estinta con sentenza del 15 luglio 1946. Fermi Elide, accusata di delazione nei confronti del Capecchi, fu condannata il 12 ottobre 1945 a dodici anni di reclusione. La Corte di Cassazione, con sentenza del 21 novembre 1946, applicò l’amnistia. Di Giorgio Giovan Battista, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Fini Giuseppe, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Fontana Danilo, fu assolto il 19 novembre 1946 per insufficienza di prove. Gemma Alessandro, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano, a diciotto anni di reclusione. La Corte di Cassazione il 12 settembre 1945 annullò la sentenza, rinviando ad altra sezione. L’11 febbraio 1947 venne condannato ad anni nove di reclusione per i fatti del Campo Giuriati. La Corte di Cassazione, in data 17 febbraio 1948, rigettava il ricorso presentato dal Gemma, ma gli condonava cinque anni di reclusione. In data 24 marzo 1950 la Corte di Assise di Milano gli condonava un ulteriore anno, decidendo di convalidarne la scarcerazione, avvenuta il 30 dicembre 1949. Golino Carlo, fu condannato il 22 settembre 1945 dalla Cas di Milano a otto anni e 4 mesi di reclusione. Il 17 dicembre 1946 la Corte di cassazione annullò senza rinvio la sentenza non avendo il ricorrente commesso il fatto. Leuzzi Cosimo, , fu condannato il 14 novembre 1946 a un anno e otto mesi di reclusione. Il 14 maggio 1947 la Cassazione dichiarò estinto il reato per amnistia. Monico Gianfranco, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Prendin Gelsomino, fu condannato il 26 settembre 1945 dalla Cas di Milano a 12 anni di reclusione, di cui 5 condonati con declaratoria del 22 settembre 1946 e tre anni e 4 mesi il 9 febbraio 1948. Fu scarcerato il 18 febbraio 1948. Rustici Ugo, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a tredici anni e quattro mesi di reclusione. La Corte di Cassazione, con sentenza dell’8 luglio 1946, rigettò il ricorso dell’imputato. Il 1 ottobre 1946 fu applicata l’amnistia e dichiarato estinto il reato. Scognamiglio Ferdinando, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Spezzani Sergio, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a sedici anni di reclusione. La Corte di Cassazione con sentenza del 20 gennaio 1947 annullò la sentenza per mancanza di motivazione e rinviò ad altra sezione che il 22 maggio 1947 lo assolvette per non aver commesso il fatto Tansini Carmelo, assolto il 17 dicembre 1945 dalla Cas di Milano per insufficienza di prove. Su ricorso dello stesso Tansini, la Corte di Cassazione il 13 settembre 1946 annullò senza rinvio la sentenza impugnata per non avere il Tansini commesso il fatto. Torriani Renzo, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a otto anni e quattro mesi di reclusione. Il 24 agosto 1946 fu applicata l’amnistia e dichiarato estinto il reato. Concetto Formosa, Pietro Vavassori, Alfredo Torti e Vittorio Massara, in qualità di membri della GNR e dell\'aviazione repubblicana fascista, vennero così condannati il 21 febbraio 1947: il Formosa ad anni venti di reclusione, il Vavassori ad anni trenta di reclusione, il Torti ad anni diciotto di reclusione ed il Massara ad anni otto di reclusione. In data 18 novembre 1947 la Corte di Cassazione dichiarò estinto il reato nei confronti del Massara, dichiarandone la scarcerazione. In data 15 gennaio 1954 la Corte di Assise di Milano condonò al Formosa l\'intera pena. In data 27 gennaio 1954 la Corte di Assise di Milano condonò al Vavassori due anni, cinque mesi e undici giorni.
Nome del reparto Legione Arditi di Pubblica Sicurezza di Pietro Caruso
Francesco Capizzi
Nome Francesco
Cognome Capizzi
Ruolo nella strage Autore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Capizzi Francesco, fu assolto il 24 gennaio 1946.
Note procedimento Appiani Adolfo, fu assolto il 24 gennaio 1946. Balini Walmore, fu assolto il 2 agosto 1946 per insufficienza di prove. Capizzi Francesco, fu assolto il 24 gennaio 1946. Cicala Raffaele, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Corradino Renzo, accusato di aver contribuito all’arresto del Folli, fu condannato il 22 maggio 1946 a sei anni e otto mesi, pena dichiarata estinta con sentenza del 15 luglio 1946. Fermi Elide, accusata di delazione nei confronti del Capecchi, fu condannata il 12 ottobre 1945 a dodici anni di reclusione. La Corte di Cassazione, con sentenza del 21 novembre 1946, applicò l’amnistia. Di Giorgio Giovan Battista, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Fini Giuseppe, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Fontana Danilo, fu assolto il 19 novembre 1946 per insufficienza di prove. Gemma Alessandro, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano, a diciotto anni di reclusione. La Corte di Cassazione il 12 settembre 1945 annullò la sentenza, rinviando ad altra sezione. L’11 febbraio 1947 venne condannato ad anni nove di reclusione per i fatti del Campo Giuriati. La Corte di Cassazione, in data 17 febbraio 1948, rigettava il ricorso presentato dal Gemma, ma gli condonava cinque anni di reclusione. In data 24 marzo 1950 la Corte di Assise di Milano gli condonava un ulteriore anno, decidendo di convalidarne la scarcerazione, avvenuta il 30 dicembre 1949. Golino Carlo, fu condannato il 22 settembre 1945 dalla Cas di Milano a otto anni e 4 mesi di reclusione. Il 17 dicembre 1946 la Corte di cassazione annullò senza rinvio la sentenza non avendo il ricorrente commesso il fatto. Leuzzi Cosimo, , fu condannato il 14 novembre 1946 a un anno e otto mesi di reclusione. Il 14 maggio 1947 la Cassazione dichiarò estinto il reato per amnistia. Monico Gianfranco, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Prendin Gelsomino, fu condannato il 26 settembre 1945 dalla Cas di Milano a 12 anni di reclusione, di cui 5 condonati con declaratoria del 22 settembre 1946 e tre anni e 4 mesi il 9 febbraio 1948. Fu scarcerato il 18 febbraio 1948. Rustici Ugo, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a tredici anni e quattro mesi di reclusione. La Corte di Cassazione, con sentenza dell’8 luglio 1946, rigettò il ricorso dell’imputato. Il 1 ottobre 1946 fu applicata l’amnistia e dichiarato estinto il reato. Scognamiglio Ferdinando, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Spezzani Sergio, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a sedici anni di reclusione. La Corte di Cassazione con sentenza del 20 gennaio 1947 annullò la sentenza per mancanza di motivazione e rinviò ad altra sezione che il 22 maggio 1947 lo assolvette per non aver commesso il fatto Tansini Carmelo, assolto il 17 dicembre 1945 dalla Cas di Milano per insufficienza di prove. Su ricorso dello stesso Tansini, la Corte di Cassazione il 13 settembre 1946 annullò senza rinvio la sentenza impugnata per non avere il Tansini commesso il fatto. Torriani Renzo, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a otto anni e quattro mesi di reclusione. Il 24 agosto 1946 fu applicata l’amnistia e dichiarato estinto il reato. Concetto Formosa, Pietro Vavassori, Alfredo Torti e Vittorio Massara, in qualità di membri della GNR e dell\'aviazione repubblicana fascista, vennero così condannati il 21 febbraio 1947: il Formosa ad anni venti di reclusione, il Vavassori ad anni trenta di reclusione, il Torti ad anni diciotto di reclusione ed il Massara ad anni otto di reclusione. In data 18 novembre 1947 la Corte di Cassazione dichiarò estinto il reato nei confronti del Massara, dichiarandone la scarcerazione. In data 15 gennaio 1954 la Corte di Assise di Milano condonò al Formosa l\'intera pena. In data 27 gennaio 1954 la Corte di Assise di Milano condonò al Vavassori due anni, cinque mesi e undici giorni.
Nome del reparto Legione Arditi di Pubblica Sicurezza di Pietro Caruso
Gelsomino Prendin
Nome Gelsomino
Cognome Prendin
Ruolo nella strage Autore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Prendin Gelsomino, fu condannato il 26 settembre 1945 dalla Cas di Milano a 12 anni di reclusione, di cui 5 condonati con declaratoria del 22 settembre 1946 e tre anni e 4 mesi il 9 febbraio 1948. Fu scarcerato il 18 febbraio 1948.
Note procedimento Appiani Adolfo, fu assolto il 24 gennaio 1946. Balini Walmore, fu assolto il 2 agosto 1946 per insufficienza di prove. Capizzi Francesco, fu assolto il 24 gennaio 1946. Cicala Raffaele, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Corradino Renzo, accusato di aver contribuito all’arresto del Folli, fu condannato il 22 maggio 1946 a sei anni e otto mesi, pena dichiarata estinta con sentenza del 15 luglio 1946. Fermi Elide, accusata di delazione nei confronti del Capecchi, fu condannata il 12 ottobre 1945 a dodici anni di reclusione. La Corte di Cassazione, con sentenza del 21 novembre 1946, applicò l’amnistia. Di Giorgio Giovan Battista, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Fini Giuseppe, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Fontana Danilo, fu assolto il 19 novembre 1946 per insufficienza di prove. Gemma Alessandro, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano, a diciotto anni di reclusione. La Corte di Cassazione il 12 settembre 1945 annullò la sentenza, rinviando ad altra sezione. L’11 febbraio 1947 venne condannato ad anni nove di reclusione per i fatti del Campo Giuriati. La Corte di Cassazione, in data 17 febbraio 1948, rigettava il ricorso presentato dal Gemma, ma gli condonava cinque anni di reclusione. In data 24 marzo 1950 la Corte di Assise di Milano gli condonava un ulteriore anno, decidendo di convalidarne la scarcerazione, avvenuta il 30 dicembre 1949. Golino Carlo, fu condannato il 22 settembre 1945 dalla Cas di Milano a otto anni e 4 mesi di reclusione. Il 17 dicembre 1946 la Corte di cassazione annullò senza rinvio la sentenza non avendo il ricorrente commesso il fatto. Leuzzi Cosimo, , fu condannato il 14 novembre 1946 a un anno e otto mesi di reclusione. Il 14 maggio 1947 la Cassazione dichiarò estinto il reato per amnistia. Monico Gianfranco, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Prendin Gelsomino, fu condannato il 26 settembre 1945 dalla Cas di Milano a 12 anni di reclusione, di cui 5 condonati con declaratoria del 22 settembre 1946 e tre anni e 4 mesi il 9 febbraio 1948. Fu scarcerato il 18 febbraio 1948. Rustici Ugo, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a tredici anni e quattro mesi di reclusione. La Corte di Cassazione, con sentenza dell’8 luglio 1946, rigettò il ricorso dell’imputato. Il 1 ottobre 1946 fu applicata l’amnistia e dichiarato estinto il reato. Scognamiglio Ferdinando, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Spezzani Sergio, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a sedici anni di reclusione. La Corte di Cassazione con sentenza del 20 gennaio 1947 annullò la sentenza per mancanza di motivazione e rinviò ad altra sezione che il 22 maggio 1947 lo assolvette per non aver commesso il fatto Tansini Carmelo, assolto il 17 dicembre 1945 dalla Cas di Milano per insufficienza di prove. Su ricorso dello stesso Tansini, la Corte di Cassazione il 13 settembre 1946 annullò senza rinvio la sentenza impugnata per non avere il Tansini commesso il fatto. Torriani Renzo, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a otto anni e quattro mesi di reclusione. Il 24 agosto 1946 fu applicata l’amnistia e dichiarato estinto il reato. Concetto Formosa, Pietro Vavassori, Alfredo Torti e Vittorio Massara, in qualità di membri della GNR e dell\'aviazione repubblicana fascista, vennero così condannati il 21 febbraio 1947: il Formosa ad anni venti di reclusione, il Vavassori ad anni trenta di reclusione, il Torti ad anni diciotto di reclusione ed il Massara ad anni otto di reclusione. In data 18 novembre 1947 la Corte di Cassazione dichiarò estinto il reato nei confronti del Massara, dichiarandone la scarcerazione. In data 15 gennaio 1954 la Corte di Assise di Milano condonò al Formosa l\'intera pena. In data 27 gennaio 1954 la Corte di Assise di Milano condonò al Vavassori due anni, cinque mesi e undici giorni.
Nome del reparto Legione Arditi di Pubblica Sicurezza di Pietro Caruso
Gianfranco Monico
Nome Gianfranco
Cognome Monico
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Monico Gianfranco, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato
Note procedimento Appiani Adolfo, fu assolto il 24 gennaio 1946. Balini Walmore, fu assolto il 2 agosto 1946 per insufficienza di prove. Capizzi Francesco, fu assolto il 24 gennaio 1946. Cicala Raffaele, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Corradino Renzo, accusato di aver contribuito all’arresto del Folli, fu condannato il 22 maggio 1946 a sei anni e otto mesi, pena dichiarata estinta con sentenza del 15 luglio 1946. Fermi Elide, accusata di delazione nei confronti del Capecchi, fu condannata il 12 ottobre 1945 a dodici anni di reclusione. La Corte di Cassazione, con sentenza del 21 novembre 1946, applicò l’amnistia. Di Giorgio Giovan Battista, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Fini Giuseppe, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Fontana Danilo, fu assolto il 19 novembre 1946 per insufficienza di prove. Gemma Alessandro, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano, a diciotto anni di reclusione. La Corte di Cassazione il 12 settembre 1945 annullò la sentenza, rinviando ad altra sezione. L’11 febbraio 1947 venne condannato ad anni nove di reclusione per i fatti del Campo Giuriati. La Corte di Cassazione, in data 17 febbraio 1948, rigettava il ricorso presentato dal Gemma, ma gli condonava cinque anni di reclusione. In data 24 marzo 1950 la Corte di Assise di Milano gli condonava un ulteriore anno, decidendo di convalidarne la scarcerazione, avvenuta il 30 dicembre 1949. Golino Carlo, fu condannato il 22 settembre 1945 dalla Cas di Milano a otto anni e 4 mesi di reclusione. Il 17 dicembre 1946 la Corte di cassazione annullò senza rinvio la sentenza non avendo il ricorrente commesso il fatto. Leuzzi Cosimo, , fu condannato il 14 novembre 1946 a un anno e otto mesi di reclusione. Il 14 maggio 1947 la Cassazione dichiarò estinto il reato per amnistia. Monico Gianfranco, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Prendin Gelsomino, fu condannato il 26 settembre 1945 dalla Cas di Milano a 12 anni di reclusione, di cui 5 condonati con declaratoria del 22 settembre 1946 e tre anni e 4 mesi il 9 febbraio 1948. Fu scarcerato il 18 febbraio 1948. Rustici Ugo, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a tredici anni e quattro mesi di reclusione. La Corte di Cassazione, con sentenza dell’8 luglio 1946, rigettò il ricorso dell’imputato. Il 1 ottobre 1946 fu applicata l’amnistia e dichiarato estinto il reato. Scognamiglio Ferdinando, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Spezzani Sergio, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a sedici anni di reclusione. La Corte di Cassazione con sentenza del 20 gennaio 1947 annullò la sentenza per mancanza di motivazione e rinviò ad altra sezione che il 22 maggio 1947 lo assolvette per non aver commesso il fatto Tansini Carmelo, assolto il 17 dicembre 1945 dalla Cas di Milano per insufficienza di prove. Su ricorso dello stesso Tansini, la Corte di Cassazione il 13 settembre 1946 annullò senza rinvio la sentenza impugnata per non avere il Tansini commesso il fatto. Torriani Renzo, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a otto anni e quattro mesi di reclusione. Il 24 agosto 1946 fu applicata l’amnistia e dichiarato estinto il reato. Concetto Formosa, Pietro Vavassori, Alfredo Torti e Vittorio Massara, in qualità di membri della GNR e dell\'aviazione repubblicana fascista, vennero così condannati il 21 febbraio 1947: il Formosa ad anni venti di reclusione, il Vavassori ad anni trenta di reclusione, il Torti ad anni diciotto di reclusione ed il Massara ad anni otto di reclusione. In data 18 novembre 1947 la Corte di Cassazione dichiarò estinto il reato nei confronti del Massara, dichiarandone la scarcerazione. In data 15 gennaio 1954 la Corte di Assise di Milano condonò al Formosa l\'intera pena. In data 27 gennaio 1954 la Corte di Assise di Milano condonò al Vavassori due anni, cinque mesi e undici giorni.
Nome del reparto Legione Arditi di Pubblica Sicurezza di Pietro Caruso
Giovan Battista Di Giorgio
Nome Giovan Battista
Cognome Di Giorgio
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Di Giorgio Giovan Battista, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato
Note procedimento Appiani Adolfo, fu assolto il 24 gennaio 1946. Balini Walmore, fu assolto il 2 agosto 1946 per insufficienza di prove. Capizzi Francesco, fu assolto il 24 gennaio 1946. Cicala Raffaele, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Corradino Renzo, accusato di aver contribuito all’arresto del Folli, fu condannato il 22 maggio 1946 a sei anni e otto mesi, pena dichiarata estinta con sentenza del 15 luglio 1946. Fermi Elide, accusata di delazione nei confronti del Capecchi, fu condannata il 12 ottobre 1945 a dodici anni di reclusione. La Corte di Cassazione, con sentenza del 21 novembre 1946, applicò l’amnistia. Di Giorgio Giovan Battista, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Fini Giuseppe, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Fontana Danilo, fu assolto il 19 novembre 1946 per insufficienza di prove. Gemma Alessandro, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano, a diciotto anni di reclusione. La Corte di Cassazione il 12 settembre 1945 annullò la sentenza, rinviando ad altra sezione. L’11 febbraio 1947 venne condannato ad anni nove di reclusione per i fatti del Campo Giuriati. La Corte di Cassazione, in data 17 febbraio 1948, rigettava il ricorso presentato dal Gemma, ma gli condonava cinque anni di reclusione. In data 24 marzo 1950 la Corte di Assise di Milano gli condonava un ulteriore anno, decidendo di convalidarne la scarcerazione, avvenuta il 30 dicembre 1949. Golino Carlo, fu condannato il 22 settembre 1945 dalla Cas di Milano a otto anni e 4 mesi di reclusione. Il 17 dicembre 1946 la Corte di cassazione annullò senza rinvio la sentenza non avendo il ricorrente commesso il fatto. Leuzzi Cosimo, , fu condannato il 14 novembre 1946 a un anno e otto mesi di reclusione. Il 14 maggio 1947 la Cassazione dichiarò estinto il reato per amnistia. Monico Gianfranco, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Prendin Gelsomino, fu condannato il 26 settembre 1945 dalla Cas di Milano a 12 anni di reclusione, di cui 5 condonati con declaratoria del 22 settembre 1946 e tre anni e 4 mesi il 9 febbraio 1948. Fu scarcerato il 18 febbraio 1948. Rustici Ugo, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a tredici anni e quattro mesi di reclusione. La Corte di Cassazione, con sentenza dell’8 luglio 1946, rigettò il ricorso dell’imputato. Il 1 ottobre 1946 fu applicata l’amnistia e dichiarato estinto il reato. Scognamiglio Ferdinando, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Spezzani Sergio, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a sedici anni di reclusione. La Corte di Cassazione con sentenza del 20 gennaio 1947 annullò la sentenza per mancanza di motivazione e rinviò ad altra sezione che il 22 maggio 1947 lo assolvette per non aver commesso il fatto Tansini Carmelo, assolto il 17 dicembre 1945 dalla Cas di Milano per insufficienza di prove. Su ricorso dello stesso Tansini, la Corte di Cassazione il 13 settembre 1946 annullò senza rinvio la sentenza impugnata per non avere il Tansini commesso il fatto. Torriani Renzo, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a otto anni e quattro mesi di reclusione. Il 24 agosto 1946 fu applicata l’amnistia e dichiarato estinto il reato. Concetto Formosa, Pietro Vavassori, Alfredo Torti e Vittorio Massara, in qualità di membri della GNR e dell\'aviazione repubblicana fascista, vennero così condannati il 21 febbraio 1947: il Formosa ad anni venti di reclusione, il Vavassori ad anni trenta di reclusione, il Torti ad anni diciotto di reclusione ed il Massara ad anni otto di reclusione. In data 18 novembre 1947 la Corte di Cassazione dichiarò estinto il reato nei confronti del Massara, dichiarandone la scarcerazione. In data 15 gennaio 1954 la Corte di Assise di Milano condonò al Formosa l\'intera pena. In data 27 gennaio 1954 la Corte di Assise di Milano condonò al Vavassori due anni, cinque mesi e undici giorni.
Nome del reparto Legione Arditi di Pubblica Sicurezza di Pietro Caruso
Giuseppe Fini
Nome Giuseppe
Cognome Fini
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Fini Giuseppe, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato
Note procedimento Appiani Adolfo, fu assolto il 24 gennaio 1946. Balini Walmore, fu assolto il 2 agosto 1946 per insufficienza di prove. Capizzi Francesco, fu assolto il 24 gennaio 1946. Cicala Raffaele, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Corradino Renzo, accusato di aver contribuito all’arresto del Folli, fu condannato il 22 maggio 1946 a sei anni e otto mesi, pena dichiarata estinta con sentenza del 15 luglio 1946. Fermi Elide, accusata di delazione nei confronti del Capecchi, fu condannata il 12 ottobre 1945 a dodici anni di reclusione. La Corte di Cassazione, con sentenza del 21 novembre 1946, applicò l’amnistia. Di Giorgio Giovan Battista, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Fini Giuseppe, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Fontana Danilo, fu assolto il 19 novembre 1946 per insufficienza di prove. Gemma Alessandro, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano, a diciotto anni di reclusione. La Corte di Cassazione il 12 settembre 1945 annullò la sentenza, rinviando ad altra sezione. L’11 febbraio 1947 venne condannato ad anni nove di reclusione per i fatti del Campo Giuriati. La Corte di Cassazione, in data 17 febbraio 1948, rigettava il ricorso presentato dal Gemma, ma gli condonava cinque anni di reclusione. In data 24 marzo 1950 la Corte di Assise di Milano gli condonava un ulteriore anno, decidendo di convalidarne la scarcerazione, avvenuta il 30 dicembre 1949. Golino Carlo, fu condannato il 22 settembre 1945 dalla Cas di Milano a otto anni e 4 mesi di reclusione. Il 17 dicembre 1946 la Corte di cassazione annullò senza rinvio la sentenza non avendo il ricorrente commesso il fatto. Leuzzi Cosimo, , fu condannato il 14 novembre 1946 a un anno e otto mesi di reclusione. Il 14 maggio 1947 la Cassazione dichiarò estinto il reato per amnistia. Monico Gianfranco, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Prendin Gelsomino, fu condannato il 26 settembre 1945 dalla Cas di Milano a 12 anni di reclusione, di cui 5 condonati con declaratoria del 22 settembre 1946 e tre anni e 4 mesi il 9 febbraio 1948. Fu scarcerato il 18 febbraio 1948. Rustici Ugo, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a tredici anni e quattro mesi di reclusione. La Corte di Cassazione, con sentenza dell’8 luglio 1946, rigettò il ricorso dell’imputato. Il 1 ottobre 1946 fu applicata l’amnistia e dichiarato estinto il reato. Scognamiglio Ferdinando, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Spezzani Sergio, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a sedici anni di reclusione. La Corte di Cassazione con sentenza del 20 gennaio 1947 annullò la sentenza per mancanza di motivazione e rinviò ad altra sezione che il 22 maggio 1947 lo assolvette per non aver commesso il fatto Tansini Carmelo, assolto il 17 dicembre 1945 dalla Cas di Milano per insufficienza di prove. Su ricorso dello stesso Tansini, la Corte di Cassazione il 13 settembre 1946 annullò senza rinvio la sentenza impugnata per non avere il Tansini commesso il fatto. Torriani Renzo, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a otto anni e quattro mesi di reclusione. Il 24 agosto 1946 fu applicata l’amnistia e dichiarato estinto il reato. Concetto Formosa, Pietro Vavassori, Alfredo Torti e Vittorio Massara, in qualità di membri della GNR e dell\'aviazione repubblicana fascista, vennero così condannati il 21 febbraio 1947: il Formosa ad anni venti di reclusione, il Vavassori ad anni trenta di reclusione, il Torti ad anni diciotto di reclusione ed il Massara ad anni otto di reclusione. In data 18 novembre 1947 la Corte di Cassazione dichiarò estinto il reato nei confronti del Massara, dichiarandone la scarcerazione. In data 15 gennaio 1954 la Corte di Assise di Milano condonò al Formosa l\'intera pena. In data 27 gennaio 1954 la Corte di Assise di Milano condonò al Vavassori due anni, cinque mesi e undici giorni.
Nome del reparto Legione Arditi di Pubblica Sicurezza di Pietro Caruso
Pietro Vavassori
Nome Pietro
Cognome Vavassori
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Concetto Formosa, Pietro Vavassori, Alfredo Torti e Vittorio Massara, in qualità di membri della GNR e dell\'aviazione repubblicana fascista, vennero così condannati il 21 febbraio 1947: il Formosa ad anni venti di reclusione, il Vavassori ad anni trenta di reclusione, il Torti ad anni diciotto di reclusione ed il Massara ad anni otto di reclusione. In data 18 novembre 1947 la Corte di Cassazione dichiarò estinto il reato nei confronti del Massara, dichiarandone la scarcerazione. In data 15 gennaio 1954 la Corte di Assise di Milano condonò al Formosa l\'intera pena. In data 27 gennaio 1954 la Corte di Assise di Milano condonò al Vavassori due anni, cinque mesi e undici giorni.
Note procedimento Appiani Adolfo, fu assolto il 24 gennaio 1946. Balini Walmore, fu assolto il 2 agosto 1946 per insufficienza di prove. Capizzi Francesco, fu assolto il 24 gennaio 1946. Cicala Raffaele, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Corradino Renzo, accusato di aver contribuito all’arresto del Folli, fu condannato il 22 maggio 1946 a sei anni e otto mesi, pena dichiarata estinta con sentenza del 15 luglio 1946. Fermi Elide, accusata di delazione nei confronti del Capecchi, fu condannata il 12 ottobre 1945 a dodici anni di reclusione. La Corte di Cassazione, con sentenza del 21 novembre 1946, applicò l’amnistia. Di Giorgio Giovan Battista, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Fini Giuseppe, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Fontana Danilo, fu assolto il 19 novembre 1946 per insufficienza di prove. Gemma Alessandro, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano, a diciotto anni di reclusione. La Corte di Cassazione il 12 settembre 1945 annullò la sentenza, rinviando ad altra sezione. L’11 febbraio 1947 venne condannato ad anni nove di reclusione per i fatti del Campo Giuriati. La Corte di Cassazione, in data 17 febbraio 1948, rigettava il ricorso presentato dal Gemma, ma gli condonava cinque anni di reclusione. In data 24 marzo 1950 la Corte di Assise di Milano gli condonava un ulteriore anno, decidendo di convalidarne la scarcerazione, avvenuta il 30 dicembre 1949. Golino Carlo, fu condannato il 22 settembre 1945 dalla Cas di Milano a otto anni e 4 mesi di reclusione. Il 17 dicembre 1946 la Corte di cassazione annullò senza rinvio la sentenza non avendo il ricorrente commesso il fatto. Leuzzi Cosimo, , fu condannato il 14 novembre 1946 a un anno e otto mesi di reclusione. Il 14 maggio 1947 la Cassazione dichiarò estinto il reato per amnistia. Monico Gianfranco, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Prendin Gelsomino, fu condannato il 26 settembre 1945 dalla Cas di Milano a 12 anni di reclusione, di cui 5 condonati con declaratoria del 22 settembre 1946 e tre anni e 4 mesi il 9 febbraio 1948. Fu scarcerato il 18 febbraio 1948. Rustici Ugo, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a tredici anni e quattro mesi di reclusione. La Corte di Cassazione, con sentenza dell’8 luglio 1946, rigettò il ricorso dell’imputato. Il 1 ottobre 1946 fu applicata l’amnistia e dichiarato estinto il reato. Scognamiglio Ferdinando, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Spezzani Sergio, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a sedici anni di reclusione. La Corte di Cassazione con sentenza del 20 gennaio 1947 annullò la sentenza per mancanza di motivazione e rinviò ad altra sezione che il 22 maggio 1947 lo assolvette per non aver commesso il fatto Tansini Carmelo, assolto il 17 dicembre 1945 dalla Cas di Milano per insufficienza di prove. Su ricorso dello stesso Tansini, la Corte di Cassazione il 13 settembre 1946 annullò senza rinvio la sentenza impugnata per non avere il Tansini commesso il fatto. Torriani Renzo, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a otto anni e quattro mesi di reclusione. Il 24 agosto 1946 fu applicata l’amnistia e dichiarato estinto il reato. Concetto Formosa, Pietro Vavassori, Alfredo Torti e Vittorio Massara, in qualità di membri della GNR e dell\'aviazione repubblicana fascista, vennero così condannati il 21 febbraio 1947: il Formosa ad anni venti di reclusione, il Vavassori ad anni trenta di reclusione, il Torti ad anni diciotto di reclusione ed il Massara ad anni otto di reclusione. In data 18 novembre 1947 la Corte di Cassazione dichiarò estinto il reato nei confronti del Massara, dichiarandone la scarcerazione. In data 15 gennaio 1954 la Corte di Assise di Milano condonò al Formosa l\'intera pena. In data 27 gennaio 1954 la Corte di Assise di Milano condonò al Vavassori due anni, cinque mesi e undici giorni.
Tipo di reparto fascista Guardia Nazionale Repubblicana
Nome del reparto Reparto GNR non precisato
Raffaele Cicala
Nome Raffaele
Cognome Cicala
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Cicala Raffaele, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato
Note procedimento Appiani Adolfo, fu assolto il 24 gennaio 1946. Balini Walmore, fu assolto il 2 agosto 1946 per insufficienza di prove. Capizzi Francesco, fu assolto il 24 gennaio 1946. Cicala Raffaele, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Corradino Renzo, accusato di aver contribuito all’arresto del Folli, fu condannato il 22 maggio 1946 a sei anni e otto mesi, pena dichiarata estinta con sentenza del 15 luglio 1946. Fermi Elide, accusata di delazione nei confronti del Capecchi, fu condannata il 12 ottobre 1945 a dodici anni di reclusione. La Corte di Cassazione, con sentenza del 21 novembre 1946, applicò l’amnistia. Di Giorgio Giovan Battista, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Fini Giuseppe, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Fontana Danilo, fu assolto il 19 novembre 1946 per insufficienza di prove. Gemma Alessandro, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano, a diciotto anni di reclusione. La Corte di Cassazione il 12 settembre 1945 annullò la sentenza, rinviando ad altra sezione. L’11 febbraio 1947 venne condannato ad anni nove di reclusione per i fatti del Campo Giuriati. La Corte di Cassazione, in data 17 febbraio 1948, rigettava il ricorso presentato dal Gemma, ma gli condonava cinque anni di reclusione. In data 24 marzo 1950 la Corte di Assise di Milano gli condonava un ulteriore anno, decidendo di convalidarne la scarcerazione, avvenuta il 30 dicembre 1949. Golino Carlo, fu condannato il 22 settembre 1945 dalla Cas di Milano a otto anni e 4 mesi di reclusione. Il 17 dicembre 1946 la Corte di cassazione annullò senza rinvio la sentenza non avendo il ricorrente commesso il fatto. Leuzzi Cosimo, , fu condannato il 14 novembre 1946 a un anno e otto mesi di reclusione. Il 14 maggio 1947 la Cassazione dichiarò estinto il reato per amnistia. Monico Gianfranco, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Prendin Gelsomino, fu condannato il 26 settembre 1945 dalla Cas di Milano a 12 anni di reclusione, di cui 5 condonati con declaratoria del 22 settembre 1946 e tre anni e 4 mesi il 9 febbraio 1948. Fu scarcerato il 18 febbraio 1948. Rustici Ugo, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a tredici anni e quattro mesi di reclusione. La Corte di Cassazione, con sentenza dell’8 luglio 1946, rigettò il ricorso dell’imputato. Il 1 ottobre 1946 fu applicata l’amnistia e dichiarato estinto il reato. Scognamiglio Ferdinando, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Spezzani Sergio, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a sedici anni di reclusione. La Corte di Cassazione con sentenza del 20 gennaio 1947 annullò la sentenza per mancanza di motivazione e rinviò ad altra sezione che il 22 maggio 1947 lo assolvette per non aver commesso il fatto Tansini Carmelo, assolto il 17 dicembre 1945 dalla Cas di Milano per insufficienza di prove. Su ricorso dello stesso Tansini, la Corte di Cassazione il 13 settembre 1946 annullò senza rinvio la sentenza impugnata per non avere il Tansini commesso il fatto. Torriani Renzo, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a otto anni e quattro mesi di reclusione. Il 24 agosto 1946 fu applicata l’amnistia e dichiarato estinto il reato. Concetto Formosa, Pietro Vavassori, Alfredo Torti e Vittorio Massara, in qualità di membri della GNR e dell\'aviazione repubblicana fascista, vennero così condannati il 21 febbraio 1947: il Formosa ad anni venti di reclusione, il Vavassori ad anni trenta di reclusione, il Torti ad anni diciotto di reclusione ed il Massara ad anni otto di reclusione. In data 18 novembre 1947 la Corte di Cassazione dichiarò estinto il reato nei confronti del Massara, dichiarandone la scarcerazione. In data 15 gennaio 1954 la Corte di Assise di Milano condonò al Formosa l\'intera pena. In data 27 gennaio 1954 la Corte di Assise di Milano condonò al Vavassori due anni, cinque mesi e undici giorni.
Nome del reparto Legione Arditi di Pubblica Sicurezza di Pietro Caruso
Renzo Corradino
Nome Renzo
Cognome Corradino
Ruolo nella strage Collaboratore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Corradino Renzo, accusato di aver contribuito all’arresto del Folli, fu condannato il 22 maggio 1946 a sei anni e otto mesi, pena dichiarata estinta con sentenza del 15 luglio 1946.
Note procedimento Appiani Adolfo, fu assolto il 24 gennaio 1946. Balini Walmore, fu assolto il 2 agosto 1946 per insufficienza di prove. Capizzi Francesco, fu assolto il 24 gennaio 1946. Cicala Raffaele, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Corradino Renzo, accusato di aver contribuito all’arresto del Folli, fu condannato il 22 maggio 1946 a sei anni e otto mesi, pena dichiarata estinta con sentenza del 15 luglio 1946. Fermi Elide, accusata di delazione nei confronti del Capecchi, fu condannata il 12 ottobre 1945 a dodici anni di reclusione. La Corte di Cassazione, con sentenza del 21 novembre 1946, applicò l’amnistia. Di Giorgio Giovan Battista, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Fini Giuseppe, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Fontana Danilo, fu assolto il 19 novembre 1946 per insufficienza di prove. Gemma Alessandro, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano, a diciotto anni di reclusione. La Corte di Cassazione il 12 settembre 1945 annullò la sentenza, rinviando ad altra sezione. L’11 febbraio 1947 venne condannato ad anni nove di reclusione per i fatti del Campo Giuriati. La Corte di Cassazione, in data 17 febbraio 1948, rigettava il ricorso presentato dal Gemma, ma gli condonava cinque anni di reclusione. In data 24 marzo 1950 la Corte di Assise di Milano gli condonava un ulteriore anno, decidendo di convalidarne la scarcerazione, avvenuta il 30 dicembre 1949. Golino Carlo, fu condannato il 22 settembre 1945 dalla Cas di Milano a otto anni e 4 mesi di reclusione. Il 17 dicembre 1946 la Corte di cassazione annullò senza rinvio la sentenza non avendo il ricorrente commesso il fatto. Leuzzi Cosimo, , fu condannato il 14 novembre 1946 a un anno e otto mesi di reclusione. Il 14 maggio 1947 la Cassazione dichiarò estinto il reato per amnistia. Monico Gianfranco, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Prendin Gelsomino, fu condannato il 26 settembre 1945 dalla Cas di Milano a 12 anni di reclusione, di cui 5 condonati con declaratoria del 22 settembre 1946 e tre anni e 4 mesi il 9 febbraio 1948. Fu scarcerato il 18 febbraio 1948. Rustici Ugo, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a tredici anni e quattro mesi di reclusione. La Corte di Cassazione, con sentenza dell’8 luglio 1946, rigettò il ricorso dell’imputato. Il 1 ottobre 1946 fu applicata l’amnistia e dichiarato estinto il reato. Scognamiglio Ferdinando, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Spezzani Sergio, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a sedici anni di reclusione. La Corte di Cassazione con sentenza del 20 gennaio 1947 annullò la sentenza per mancanza di motivazione e rinviò ad altra sezione che il 22 maggio 1947 lo assolvette per non aver commesso il fatto Tansini Carmelo, assolto il 17 dicembre 1945 dalla Cas di Milano per insufficienza di prove. Su ricorso dello stesso Tansini, la Corte di Cassazione il 13 settembre 1946 annullò senza rinvio la sentenza impugnata per non avere il Tansini commesso il fatto. Torriani Renzo, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a otto anni e quattro mesi di reclusione. Il 24 agosto 1946 fu applicata l’amnistia e dichiarato estinto il reato. Concetto Formosa, Pietro Vavassori, Alfredo Torti e Vittorio Massara, in qualità di membri della GNR e dell\'aviazione repubblicana fascista, vennero così condannati il 21 febbraio 1947: il Formosa ad anni venti di reclusione, il Vavassori ad anni trenta di reclusione, il Torti ad anni diciotto di reclusione ed il Massara ad anni otto di reclusione. In data 18 novembre 1947 la Corte di Cassazione dichiarò estinto il reato nei confronti del Massara, dichiarandone la scarcerazione. In data 15 gennaio 1954 la Corte di Assise di Milano condonò al Formosa l\'intera pena. In data 27 gennaio 1954 la Corte di Assise di Milano condonò al Vavassori due anni, cinque mesi e undici giorni.
Tipo di reparto fascista Guardia Nazionale Repubblicana
Nome del reparto Reparto GNR non precisato
Renzo Torriani
Nome Renzo
Cognome Torriani
Ruolo nella strage Autore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Torriani Renzo, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a otto anni e quattro mesi di reclusione. Il 24 agosto 1946 fu applicata l’amnistia e dichiarato estinto il reato.
Note procedimento Appiani Adolfo, fu assolto il 24 gennaio 1946. Balini Walmore, fu assolto il 2 agosto 1946 per insufficienza di prove. Capizzi Francesco, fu assolto il 24 gennaio 1946. Cicala Raffaele, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Corradino Renzo, accusato di aver contribuito all’arresto del Folli, fu condannato il 22 maggio 1946 a sei anni e otto mesi, pena dichiarata estinta con sentenza del 15 luglio 1946. Fermi Elide, accusata di delazione nei confronti del Capecchi, fu condannata il 12 ottobre 1945 a dodici anni di reclusione. La Corte di Cassazione, con sentenza del 21 novembre 1946, applicò l’amnistia. Di Giorgio Giovan Battista, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Fini Giuseppe, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Fontana Danilo, fu assolto il 19 novembre 1946 per insufficienza di prove. Gemma Alessandro, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano, a diciotto anni di reclusione. La Corte di Cassazione il 12 settembre 1945 annullò la sentenza, rinviando ad altra sezione. L’11 febbraio 1947 venne condannato ad anni nove di reclusione per i fatti del Campo Giuriati. La Corte di Cassazione, in data 17 febbraio 1948, rigettava il ricorso presentato dal Gemma, ma gli condonava cinque anni di reclusione. In data 24 marzo 1950 la Corte di Assise di Milano gli condonava un ulteriore anno, decidendo di convalidarne la scarcerazione, avvenuta il 30 dicembre 1949. Golino Carlo, fu condannato il 22 settembre 1945 dalla Cas di Milano a otto anni e 4 mesi di reclusione. Il 17 dicembre 1946 la Corte di cassazione annullò senza rinvio la sentenza non avendo il ricorrente commesso il fatto. Leuzzi Cosimo, , fu condannato il 14 novembre 1946 a un anno e otto mesi di reclusione. Il 14 maggio 1947 la Cassazione dichiarò estinto il reato per amnistia. Monico Gianfranco, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Prendin Gelsomino, fu condannato il 26 settembre 1945 dalla Cas di Milano a 12 anni di reclusione, di cui 5 condonati con declaratoria del 22 settembre 1946 e tre anni e 4 mesi il 9 febbraio 1948. Fu scarcerato il 18 febbraio 1948. Rustici Ugo, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a tredici anni e quattro mesi di reclusione. La Corte di Cassazione, con sentenza dell’8 luglio 1946, rigettò il ricorso dell’imputato. Il 1 ottobre 1946 fu applicata l’amnistia e dichiarato estinto il reato. Scognamiglio Ferdinando, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Spezzani Sergio, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a sedici anni di reclusione. La Corte di Cassazione con sentenza del 20 gennaio 1947 annullò la sentenza per mancanza di motivazione e rinviò ad altra sezione che il 22 maggio 1947 lo assolvette per non aver commesso il fatto Tansini Carmelo, assolto il 17 dicembre 1945 dalla Cas di Milano per insufficienza di prove. Su ricorso dello stesso Tansini, la Corte di Cassazione il 13 settembre 1946 annullò senza rinvio la sentenza impugnata per non avere il Tansini commesso il fatto. Torriani Renzo, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a otto anni e quattro mesi di reclusione. Il 24 agosto 1946 fu applicata l’amnistia e dichiarato estinto il reato. Concetto Formosa, Pietro Vavassori, Alfredo Torti e Vittorio Massara, in qualità di membri della GNR e dell\'aviazione repubblicana fascista, vennero così condannati il 21 febbraio 1947: il Formosa ad anni venti di reclusione, il Vavassori ad anni trenta di reclusione, il Torti ad anni diciotto di reclusione ed il Massara ad anni otto di reclusione. In data 18 novembre 1947 la Corte di Cassazione dichiarò estinto il reato nei confronti del Massara, dichiarandone la scarcerazione. In data 15 gennaio 1954 la Corte di Assise di Milano condonò al Formosa l\'intera pena. In data 27 gennaio 1954 la Corte di Assise di Milano condonò al Vavassori due anni, cinque mesi e undici giorni.
Nome del reparto Legione Arditi di Pubblica Sicurezza di Pietro Caruso
Sergio Spezzani
Nome Sergio
Cognome Spezzani
Ruolo nella strage Autore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Spezzani Sergio, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a sedici anni di reclusione. La Corte di Cassazione con sentenza del 20 gennaio 1947 annullò la sentenza per mancanza di motivazione e rinviò ad altra sezione che il 22 maggio 1947 lo assolvette per non aver commesso il fatto
Note procedimento Appiani Adolfo, fu assolto il 24 gennaio 1946. Balini Walmore, fu assolto il 2 agosto 1946 per insufficienza di prove. Capizzi Francesco, fu assolto il 24 gennaio 1946. Cicala Raffaele, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Corradino Renzo, accusato di aver contribuito all’arresto del Folli, fu condannato il 22 maggio 1946 a sei anni e otto mesi, pena dichiarata estinta con sentenza del 15 luglio 1946. Fermi Elide, accusata di delazione nei confronti del Capecchi, fu condannata il 12 ottobre 1945 a dodici anni di reclusione. La Corte di Cassazione, con sentenza del 21 novembre 1946, applicò l’amnistia. Di Giorgio Giovan Battista, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Fini Giuseppe, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Fontana Danilo, fu assolto il 19 novembre 1946 per insufficienza di prove. Gemma Alessandro, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano, a diciotto anni di reclusione. La Corte di Cassazione il 12 settembre 1945 annullò la sentenza, rinviando ad altra sezione. L’11 febbraio 1947 venne condannato ad anni nove di reclusione per i fatti del Campo Giuriati. La Corte di Cassazione, in data 17 febbraio 1948, rigettava il ricorso presentato dal Gemma, ma gli condonava cinque anni di reclusione. In data 24 marzo 1950 la Corte di Assise di Milano gli condonava un ulteriore anno, decidendo di convalidarne la scarcerazione, avvenuta il 30 dicembre 1949. Golino Carlo, fu condannato il 22 settembre 1945 dalla Cas di Milano a otto anni e 4 mesi di reclusione. Il 17 dicembre 1946 la Corte di cassazione annullò senza rinvio la sentenza non avendo il ricorrente commesso il fatto. Leuzzi Cosimo, , fu condannato il 14 novembre 1946 a un anno e otto mesi di reclusione. Il 14 maggio 1947 la Cassazione dichiarò estinto il reato per amnistia. Monico Gianfranco, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Prendin Gelsomino, fu condannato il 26 settembre 1945 dalla Cas di Milano a 12 anni di reclusione, di cui 5 condonati con declaratoria del 22 settembre 1946 e tre anni e 4 mesi il 9 febbraio 1948. Fu scarcerato il 18 febbraio 1948. Rustici Ugo, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a tredici anni e quattro mesi di reclusione. La Corte di Cassazione, con sentenza dell’8 luglio 1946, rigettò il ricorso dell’imputato. Il 1 ottobre 1946 fu applicata l’amnistia e dichiarato estinto il reato. Scognamiglio Ferdinando, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Spezzani Sergio, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a sedici anni di reclusione. La Corte di Cassazione con sentenza del 20 gennaio 1947 annullò la sentenza per mancanza di motivazione e rinviò ad altra sezione che il 22 maggio 1947 lo assolvette per non aver commesso il fatto Tansini Carmelo, assolto il 17 dicembre 1945 dalla Cas di Milano per insufficienza di prove. Su ricorso dello stesso Tansini, la Corte di Cassazione il 13 settembre 1946 annullò senza rinvio la sentenza impugnata per non avere il Tansini commesso il fatto. Torriani Renzo, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a otto anni e quattro mesi di reclusione. Il 24 agosto 1946 fu applicata l’amnistia e dichiarato estinto il reato. Concetto Formosa, Pietro Vavassori, Alfredo Torti e Vittorio Massara, in qualità di membri della GNR e dell\'aviazione repubblicana fascista, vennero così condannati il 21 febbraio 1947: il Formosa ad anni venti di reclusione, il Vavassori ad anni trenta di reclusione, il Torti ad anni diciotto di reclusione ed il Massara ad anni otto di reclusione. In data 18 novembre 1947 la Corte di Cassazione dichiarò estinto il reato nei confronti del Massara, dichiarandone la scarcerazione. In data 15 gennaio 1954 la Corte di Assise di Milano condonò al Formosa l\'intera pena. In data 27 gennaio 1954 la Corte di Assise di Milano condonò al Vavassori due anni, cinque mesi e undici giorni.
Nome del reparto Legione Arditi di Pubblica Sicurezza di Pietro Caruso
Ugo Rustici
Nome Ugo
Cognome Rustici
Ruolo nella strage Autore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Rustici Ugo, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a tredici anni e quattro mesi di reclusione. La Corte di Cassazione, con sentenza dell’8 luglio 1946, rigettò il ricorso dell’imputato. Il 1 ottobre 1946 fu applicata l’amnistia e dichiarato estinto il reato.
Note procedimento Appiani Adolfo, fu assolto il 24 gennaio 1946. Balini Walmore, fu assolto il 2 agosto 1946 per insufficienza di prove. Capizzi Francesco, fu assolto il 24 gennaio 1946. Cicala Raffaele, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Corradino Renzo, accusato di aver contribuito all’arresto del Folli, fu condannato il 22 maggio 1946 a sei anni e otto mesi, pena dichiarata estinta con sentenza del 15 luglio 1946. Fermi Elide, accusata di delazione nei confronti del Capecchi, fu condannata il 12 ottobre 1945 a dodici anni di reclusione. La Corte di Cassazione, con sentenza del 21 novembre 1946, applicò l’amnistia. Di Giorgio Giovan Battista, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Fini Giuseppe, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Fontana Danilo, fu assolto il 19 novembre 1946 per insufficienza di prove. Gemma Alessandro, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano, a diciotto anni di reclusione. La Corte di Cassazione il 12 settembre 1945 annullò la sentenza, rinviando ad altra sezione. L’11 febbraio 1947 venne condannato ad anni nove di reclusione per i fatti del Campo Giuriati. La Corte di Cassazione, in data 17 febbraio 1948, rigettava il ricorso presentato dal Gemma, ma gli condonava cinque anni di reclusione. In data 24 marzo 1950 la Corte di Assise di Milano gli condonava un ulteriore anno, decidendo di convalidarne la scarcerazione, avvenuta il 30 dicembre 1949. Golino Carlo, fu condannato il 22 settembre 1945 dalla Cas di Milano a otto anni e 4 mesi di reclusione. Il 17 dicembre 1946 la Corte di cassazione annullò senza rinvio la sentenza non avendo il ricorrente commesso il fatto. Leuzzi Cosimo, , fu condannato il 14 novembre 1946 a un anno e otto mesi di reclusione. Il 14 maggio 1947 la Cassazione dichiarò estinto il reato per amnistia. Monico Gianfranco, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Prendin Gelsomino, fu condannato il 26 settembre 1945 dalla Cas di Milano a 12 anni di reclusione, di cui 5 condonati con declaratoria del 22 settembre 1946 e tre anni e 4 mesi il 9 febbraio 1948. Fu scarcerato il 18 febbraio 1948. Rustici Ugo, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a tredici anni e quattro mesi di reclusione. La Corte di Cassazione, con sentenza dell’8 luglio 1946, rigettò il ricorso dell’imputato. Il 1 ottobre 1946 fu applicata l’amnistia e dichiarato estinto il reato. Scognamiglio Ferdinando, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Spezzani Sergio, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a sedici anni di reclusione. La Corte di Cassazione con sentenza del 20 gennaio 1947 annullò la sentenza per mancanza di motivazione e rinviò ad altra sezione che il 22 maggio 1947 lo assolvette per non aver commesso il fatto Tansini Carmelo, assolto il 17 dicembre 1945 dalla Cas di Milano per insufficienza di prove. Su ricorso dello stesso Tansini, la Corte di Cassazione il 13 settembre 1946 annullò senza rinvio la sentenza impugnata per non avere il Tansini commesso il fatto. Torriani Renzo, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a otto anni e quattro mesi di reclusione. Il 24 agosto 1946 fu applicata l’amnistia e dichiarato estinto il reato. Concetto Formosa, Pietro Vavassori, Alfredo Torti e Vittorio Massara, in qualità di membri della GNR e dell\'aviazione repubblicana fascista, vennero così condannati il 21 febbraio 1947: il Formosa ad anni venti di reclusione, il Vavassori ad anni trenta di reclusione, il Torti ad anni diciotto di reclusione ed il Massara ad anni otto di reclusione. In data 18 novembre 1947 la Corte di Cassazione dichiarò estinto il reato nei confronti del Massara, dichiarandone la scarcerazione. In data 15 gennaio 1954 la Corte di Assise di Milano condonò al Formosa l\'intera pena. In data 27 gennaio 1954 la Corte di Assise di Milano condonò al Vavassori due anni, cinque mesi e undici giorni.
Nome del reparto Legione Arditi di Pubblica Sicurezza di Pietro Caruso
Vittorio Massara
Nome Vittorio
Cognome Massara
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Concetto Formosa, Pietro Vavassori, Alfredo Torti e Vittorio Massara, in qualità di membri della GNR e dell\'aviazione repubblicana fascista, vennero così condannati il 21 febbraio 1947: il Formosa ad anni venti di reclusione, il Vavassori ad anni trenta di reclusione, il Torti ad anni diciotto di reclusione ed il Massara ad anni otto di reclusione. In data 18 novembre 1947 la Corte di Cassazione dichiarò estinto il reato nei confronti del Massara, dichiarandone la scarcerazione. In data 15 gennaio 1954 la Corte di Assise di Milano condonò al Formosa l\'intera pena. In data 27 gennaio 1954 la Corte di Assise di Milano condonò al Vavassori due anni, cinque mesi e undici giorni.
Note procedimento Appiani Adolfo, fu assolto il 24 gennaio 1946. Balini Walmore, fu assolto il 2 agosto 1946 per insufficienza di prove. Capizzi Francesco, fu assolto il 24 gennaio 1946. Cicala Raffaele, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Corradino Renzo, accusato di aver contribuito all’arresto del Folli, fu condannato il 22 maggio 1946 a sei anni e otto mesi, pena dichiarata estinta con sentenza del 15 luglio 1946. Fermi Elide, accusata di delazione nei confronti del Capecchi, fu condannata il 12 ottobre 1945 a dodici anni di reclusione. La Corte di Cassazione, con sentenza del 21 novembre 1946, applicò l’amnistia. Di Giorgio Giovan Battista, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Fini Giuseppe, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Fontana Danilo, fu assolto il 19 novembre 1946 per insufficienza di prove. Gemma Alessandro, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano, a diciotto anni di reclusione. La Corte di Cassazione il 12 settembre 1945 annullò la sentenza, rinviando ad altra sezione. L’11 febbraio 1947 venne condannato ad anni nove di reclusione per i fatti del Campo Giuriati. La Corte di Cassazione, in data 17 febbraio 1948, rigettava il ricorso presentato dal Gemma, ma gli condonava cinque anni di reclusione. In data 24 marzo 1950 la Corte di Assise di Milano gli condonava un ulteriore anno, decidendo di convalidarne la scarcerazione, avvenuta il 30 dicembre 1949. Golino Carlo, fu condannato il 22 settembre 1945 dalla Cas di Milano a otto anni e 4 mesi di reclusione. Il 17 dicembre 1946 la Corte di cassazione annullò senza rinvio la sentenza non avendo il ricorrente commesso il fatto. Leuzzi Cosimo, , fu condannato il 14 novembre 1946 a un anno e otto mesi di reclusione. Il 14 maggio 1947 la Cassazione dichiarò estinto il reato per amnistia. Monico Gianfranco, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Prendin Gelsomino, fu condannato il 26 settembre 1945 dalla Cas di Milano a 12 anni di reclusione, di cui 5 condonati con declaratoria del 22 settembre 1946 e tre anni e 4 mesi il 9 febbraio 1948. Fu scarcerato il 18 febbraio 1948. Rustici Ugo, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a tredici anni e quattro mesi di reclusione. La Corte di Cassazione, con sentenza dell’8 luglio 1946, rigettò il ricorso dell’imputato. Il 1 ottobre 1946 fu applicata l’amnistia e dichiarato estinto il reato. Scognamiglio Ferdinando, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Spezzani Sergio, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a sedici anni di reclusione. La Corte di Cassazione con sentenza del 20 gennaio 1947 annullò la sentenza per mancanza di motivazione e rinviò ad altra sezione che il 22 maggio 1947 lo assolvette per non aver commesso il fatto Tansini Carmelo, assolto il 17 dicembre 1945 dalla Cas di Milano per insufficienza di prove. Su ricorso dello stesso Tansini, la Corte di Cassazione il 13 settembre 1946 annullò senza rinvio la sentenza impugnata per non avere il Tansini commesso il fatto. Torriani Renzo, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a otto anni e quattro mesi di reclusione. Il 24 agosto 1946 fu applicata l’amnistia e dichiarato estinto il reato. Concetto Formosa, Pietro Vavassori, Alfredo Torti e Vittorio Massara, in qualità di membri della GNR e dell\'aviazione repubblicana fascista, vennero così condannati il 21 febbraio 1947: il Formosa ad anni venti di reclusione, il Vavassori ad anni trenta di reclusione, il Torti ad anni diciotto di reclusione ed il Massara ad anni otto di reclusione. In data 18 novembre 1947 la Corte di Cassazione dichiarò estinto il reato nei confronti del Massara, dichiarandone la scarcerazione. In data 15 gennaio 1954 la Corte di Assise di Milano condonò al Formosa l\'intera pena. In data 27 gennaio 1954 la Corte di Assise di Milano condonò al Vavassori due anni, cinque mesi e undici giorni.
Tipo di reparto fascista Guardia Nazionale Repubblicana
Nome del reparto Reparto GNR non precisato
Walmore Balini
Nome Walmore
Cognome Balini
Ruolo nella strage Autore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Balini Walmore, fu assolto il 2 agosto 1946 per insufficienza di prove.
Note procedimento Appiani Adolfo, fu assolto il 24 gennaio 1946. Balini Walmore, fu assolto il 2 agosto 1946 per insufficienza di prove. Capizzi Francesco, fu assolto il 24 gennaio 1946. Cicala Raffaele, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Corradino Renzo, accusato di aver contribuito all’arresto del Folli, fu condannato il 22 maggio 1946 a sei anni e otto mesi, pena dichiarata estinta con sentenza del 15 luglio 1946. Fermi Elide, accusata di delazione nei confronti del Capecchi, fu condannata il 12 ottobre 1945 a dodici anni di reclusione. La Corte di Cassazione, con sentenza del 21 novembre 1946, applicò l’amnistia. Di Giorgio Giovan Battista, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Fini Giuseppe, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Fontana Danilo, fu assolto il 19 novembre 1946 per insufficienza di prove. Gemma Alessandro, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano, a diciotto anni di reclusione. La Corte di Cassazione il 12 settembre 1945 annullò la sentenza, rinviando ad altra sezione. L’11 febbraio 1947 venne condannato ad anni nove di reclusione per i fatti del Campo Giuriati. La Corte di Cassazione, in data 17 febbraio 1948, rigettava il ricorso presentato dal Gemma, ma gli condonava cinque anni di reclusione. In data 24 marzo 1950 la Corte di Assise di Milano gli condonava un ulteriore anno, decidendo di convalidarne la scarcerazione, avvenuta il 30 dicembre 1949. Golino Carlo, fu condannato il 22 settembre 1945 dalla Cas di Milano a otto anni e 4 mesi di reclusione. Il 17 dicembre 1946 la Corte di cassazione annullò senza rinvio la sentenza non avendo il ricorrente commesso il fatto. Leuzzi Cosimo, , fu condannato il 14 novembre 1946 a un anno e otto mesi di reclusione. Il 14 maggio 1947 la Cassazione dichiarò estinto il reato per amnistia. Monico Gianfranco, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Prendin Gelsomino, fu condannato il 26 settembre 1945 dalla Cas di Milano a 12 anni di reclusione, di cui 5 condonati con declaratoria del 22 settembre 1946 e tre anni e 4 mesi il 9 febbraio 1948. Fu scarcerato il 18 febbraio 1948. Rustici Ugo, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a tredici anni e quattro mesi di reclusione. La Corte di Cassazione, con sentenza dell’8 luglio 1946, rigettò il ricorso dell’imputato. Il 1 ottobre 1946 fu applicata l’amnistia e dichiarato estinto il reato. Scognamiglio Ferdinando, fu assolto il 16 settembre 1946 perché il fatto non costituiva reato Spezzani Sergio, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a sedici anni di reclusione. La Corte di Cassazione con sentenza del 20 gennaio 1947 annullò la sentenza per mancanza di motivazione e rinviò ad altra sezione che il 22 maggio 1947 lo assolvette per non aver commesso il fatto Tansini Carmelo, assolto il 17 dicembre 1945 dalla Cas di Milano per insufficienza di prove. Su ricorso dello stesso Tansini, la Corte di Cassazione il 13 settembre 1946 annullò senza rinvio la sentenza impugnata per non avere il Tansini commesso il fatto. Torriani Renzo, fu condannato il 20 agosto 1945 dalla Cas di Milano a otto anni e quattro mesi di reclusione. Il 24 agosto 1946 fu applicata l’amnistia e dichiarato estinto il reato. Concetto Formosa, Pietro Vavassori, Alfredo Torti e Vittorio Massara, in qualità di membri della GNR e dell\'aviazione repubblicana fascista, vennero così condannati il 21 febbraio 1947: il Formosa ad anni venti di reclusione, il Vavassori ad anni trenta di reclusione, il Torti ad anni diciotto di reclusione ed il Massara ad anni otto di reclusione. In data 18 novembre 1947 la Corte di Cassazione dichiarò estinto il reato nei confronti del Massara, dichiarandone la scarcerazione. In data 15 gennaio 1954 la Corte di Assise di Milano condonò al Formosa l\'intera pena. In data 27 gennaio 1954 la Corte di Assise di Milano condonò al Vavassori due anni, cinque mesi e undici giorni.
Nome del reparto Legione Arditi di Pubblica Sicurezza di Pietro Caruso
Memorie
Memorie legate a questa strage
cippo a Campo sportivo Mario Giuriati, Milano
Tipo di memoria: cippo
Ubicazione: Campo sportivo Mario Giuriati, Milano
Descrizione: Cippo sul luogo dell’esecuzione all’interno del campo sportivo Mario Giuriati
lapide a via Passo Buole 3, Milano
Tipo di memoria: lapide
Ubicazione: via Passo Buole 3, Milano
Descrizione: Lapide in via Passo Buole 3 ricorda Sergio Bazzoni
lapide a via Montenero 42, Milano
Tipo di memoria: lapide
Ubicazione: via Montenero 42, Milano
Descrizione: Lapide in via Montenero 42 ricorda Renzo Botta
lapide a via Mompiani 5, Milano
Tipo di memoria: lapide
Ubicazione: via Mompiani 5, Milano
Descrizione: Lapide in via Mompiani 5 ricorda Arturo Capecchi
lapide a viale Umbria 60, Milano
Tipo di memoria: lapide
Ubicazione: viale Umbria 60, Milano
Descrizione: Lapide in viale Umbria 60. A Roberto Giardino
lapide a via Calvairate 2, Milano
Tipo di memoria: lapide
Ubicazione: via Calvairate 2, Milano
Descrizione: Lapide, ora non più presente, ricordava in via Calvairate 2 Roberto Ricotti
lapide a viale Umbria 60, Milano
Tipo di memoria: lapide
Ubicazione: viale Umbria 60, Milano
Descrizione: Lapide in viale Umbria 60 ricorda Luciano Rossi
lapide a via Ravenna 3, Milano
Tipo di memoria: lapide
Ubicazione: via Ravenna 3, Milano
Descrizione: Lapide in via Ravenna 3 a Giuliano Serrani
luogo della memoria a San Giuliano Milanese (MI)
Tipo di memoria: luogo della memoria
Ubicazione: San Giuliano Milanese (MI)
Descrizione: A Attilio Folli è dedicata una via a San Giuliano Milanese (MI)
onorificenza alla persona a
Tipo di memoria: onorificenza alla persona
Descrizione: Medaglia d’argento al valor militare alla memoria a Ricotti