Descrizione
Località Cimitero civico, Perugia, Perugia, Umbria
Data 11 febbraio 1944 - 15 febbraio 1944
Matrice strage Fascista
Numero vittime 1
Numero vittime uomini 1
Numero vittime uomini adulti 1
Descrizione: Marcello Lisa, nato in una povera famiglia colonica di Deruta, ha prestato servizio in guerra (in Jugoslavia poi in Francia) fino all'Armistizio, con il grado di sergente. Rientrato a casa, si è arruolato nella 102. legione GNR ed è stato inviato in zona di operazioni sulla Maiella. Fuggito e tornato a Deruta, i genitori spingono affinché si ripresenti, temendo ulteriori rappresaglie dato che hanno già ricevuto minacce. In questi frangenti l'11 febbraio 1944 viene catturato in casa del fratello nel centro storico a Perugia (armato e in divisa secondo le ex autorità fasciste, disarmato e in borghese secondo il giudice e i familiari – nelle conclusioni del Procuratore generale si afferma che «sembra» che in casa sia stata trovata soltanto una rivoltella in condizioni tali da non potere funzionare), riconosciuto disertore e fucilato dalla Polizia repubblicana verso le 11:30 del 15 febbraio, legato ad un palo della luce poco fuori dal muro di cinta del Cimitero civico, a pochi passi dal tempio crematorio. Allorché il corpo viene presentato a due ufficiali sanitari del Comune, obbligati fino a quel momento ad attendere fuori dal cimitero, per registrare l'avvenuto decesso, questi si accorgono che non è ancora spirato. Il sottufficiale della Polizia Adolfo Matteucci (uno dei tre militi presenti all'esecuzione) estrae allora la pistola ed esplode il colpo di grazia, affermando «Mi è dispiaciuto sciupare un'altra pallottola perché avrebbe potuto servire per qualcun altro».
Modalità di uccisione: fucilazione
Tipo di massacro: rastrellamento
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Estremi e note penali: Procedimento penale contro Matteucci Adolfo «Imputato […] per avere con tre colpi di pistola cagionato la morte di Lisa Marcello […]; per avere, quale sergente della Polizia Provinciale Repubblicana, collaborato militarmente col nemico sopprimendo il suddetto Lisa Marcello il quale aveva abbandonato il posto di milite del 102° Btg. Camicie Nere in zona d'impiego e circolava armato. In Perugia il 15-2-1944».
Annotazioni: Il 4 luglio 1945 la Corte d'Assise di Perugia dichiara Matteucci colpevole per entrambi i capi d'imputazione ma sulla base di conclusioni difformi da quelle del Giudice istruttore, ossia sostenendo la violazione di un altro articolo del Codice penale militare di guerra diverso, condannandolo quindi alla pena di morte mediante fucilazione alla schiena.
Come recita la motivazione della sentenza, «compiuta l'istruttoria formale […] il Procuratore Generale del Regno chiedeva il rinvio [...] a giudizio davanti a questa Corte di Assise per rispondere di omicidio aggravato […] e di collaborazione militare con il tedesco invasore […]. Senonché il Giudice Istruttore del Tribunale di Perugia, con sentenza 10 giugno 1945, ordinava il rinvio a giudizio del Matteucci per rispondere, oltre al delitto di omicidio aggravato, di semplice collaborazione politica con il nemico […]».
Scheda compilata da Tommaso Rossi
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-01-31 22:20:15
Vittime
Elenco vittime
Lisa Marcello, di Egisto e Tritoni Annunziata, nato a Deruta (Perugia) il 14 agosto 1921, ivi residente, contadino, celibe, milite GNR.
Elenco vittime disertori 1
Lisa Marcello.
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Elenco persone responsabili o presunte responsabili
Adolfo Matteucci
Nome Adolfo
Cognome Matteucci
Ruolo nella strage Autore
Stato individuato sulla base di indagine o di procedimento italiano
Note responsabile sergente, nato a Passignano sul Trasimeno (Perugia) il 21 maggio 1912, riconosciuto reo di omicidio aggravato e collaborazione militare con il tedesco invasore, detenuto (dopo essere stato catturato dagli Alleati e consegnato successivamente alle autorità italiane; all\'emissione del mandato di cattura il 19 dicembre 1944 risultava ancora latitante) dal 6 aprile 1945, condannato a morte il 4 luglio successivo, fucilato alla schiena il 7 aprile 1946. Il suo avvocato difensore Carlo Vischia (rappresentante democristiano nel CLN provinciale di Perugia e presidente della Deputazione provinciale) aveva presentato ricorso in Cassazione, rigettato il 14 settembre 1945.
Note procedimento Procedimento penale contro Matteucci Adolfo «Imputato […] per avere con tre colpi di pistola cagionato la morte di Lisa Marcello […]; per avere, quale sergente della Polizia Provinciale Repubblicana, collaborato militarmente col nemico sopprimendo il suddetto Lisa Marcello il quale aveva abbandonato il posto di milite del 102° Btg. Camicie Nere in zona d\'impiego e circolava armato. In Perugia il 15-2-1944».
Nome del reparto Ufficio Politico Investigativo di Perugia
Antonio Volpi
Nome Antonio
Cognome Volpi
Ruolo nella strage Autore
Stato individuato sulla base di indagine o di procedimento italiano
Note responsabile milite presente all\'esecuzione. Riparato al nord dopo la liberazione di Perugia, ucciso a Lecco il 28 aprile 1945
Nome del reparto Ufficio Politico Investigativo di Perugia
David Vantaggi
Nome David
Cognome Vantaggi
Ruolo nella strage Autore
Stato individuato sulla base di indagine o di procedimento italiano
Note responsabile seniore, capo dell\'UPI della Polizia provinciale repubblicana di Perugia.
Note procedimento nel procedimento sull\'uccisione di Lisa viene assolto e successivamente amnistiato.
Nome del reparto Ufficio Politico Investigativo di Perugia
Sconosciuto Biscarini
Nome Sconosciuto
Cognome Biscarini
Ruolo nella strage Autore
Stato individuato sulla base di indagine o di procedimento italiano
Note responsabile milite presente all\'esecuzione.
Nome del reparto Ufficio Politico Investigativo di Perugia