PONTE DI TREMEACQUE PRATA DI PORDENONE 17.12.1944

(Pordenone - Friuli-Venezia Giulia)

Descrizione

Località Ponte di Tremeacque, Prata di Pordenone, Pordenone, Friuli-Venezia Giulia

Data 17 dicembre 1944

Matrice strage Fascista

Numero vittime 1

Numero vittime uomini 1

Numero vittime uomini adulti 1

Descrizione: Terzo Drusin “Alberto”, docente e acuto intellettuale, aveva aderito alle formazioni partigiane già nella primavera del 1944. Tra luglio e agosto, aveva iniziato a curare la stampa clandestina delle formazioni partigiane di pianura unificate nella “Ippolito Nievo B”. Attivo nella Bassa Pordenonese, si ritrovò ben presto nel mirino dei nazifascisti che, dopo le imponenti operazione dell’autunno 1944 sul Cansiglio e in Valcellina, spostarono la loro attenzione sui partigiani attivi nei centri urbani della pianura. Forse tradito dalla sua dattilografa, Drusin viene arrestato la sera del 2 dicembre ad opera di componenti della banda nera “Vettorini”. Portato nelle carceri di Pordenone, i tedeschi avrebbero voluto avviare uno scambio con alcuni dei loro prigionieri, ma i fascisti ottennero il permesso di portare Drusin alla Casa del Fascio di Pordenone, dove venne torturato per diversi giorni con lo scopo di farlo parlare. Sfruttando la notorietà del personaggio in tutta la Bassa Pordenonese, esso venne trasportato all’interno di tutti i centri abitati e ad ogni tappa sottoposto a durissimi pestaggi. Ormai ridotto in fin di vita, venne gettato nel fiume dal Ponte di Tremeacque la sera del 17 dicembre. Il suo corpo venne ritrovato a Torre di Mosto qualche giorno dopo, trasportato dalla corrente del Livenza.

Modalità di uccisione: tortura a morte

Violenze connesse: sevizie-torture

Tipo di massacro: punitivo
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Estremi e note penali: I presunti componenti della Banda “Vettorini” che non erano stati fucilati vennero processati dalla Corte d’Assise Straordinaria di Udine nel gennaio del 1947. Si trattava di Boer Augusto, Boer Antonio, Dotta Bruno, Massa Leo, Morreale Giacomo, Pilotto Antonio, Ripa Matteo, Savoia Antonio, Felet Ruggiero, Sussa Umberto, Paolini Attilio, Matera Arcangelo, Cilento Dino, Dell’Anese Bruno, Poli Loredana, Finati Giuseppe, Accardo Gasparre. Condannati a pene piuttosto lievi o, in un buon numero di casi, assolti per varie ragioni, gli imputati videro in seguito l’annullamento della sentenza per amnistia. Vedere CAS Udine, Sentenza n. 2/47 del 22.01.1947.

Annotazioni: Sulla data della morte del prof. Drusin le fonti discordano. La memoria ufficiale la fissa infatti, tramite il monumento a lui dedicato, al 9 dicembre, mentre l’elenco dei Caduti, Dispersi e Vittime civili dei Comuni della Regione Friuli-Venezia Giulia nella seconda guerra mondiale, (IFSML, 1987-1992) e le testimonianze contenute nel volume di Pavanello la collocano al 17 dicembre. La data del 9 è stata recentemente messa in discussione anche dallo storico Sigfrido Cescut, il quale ha riscontrato che sul Libro matricola del carcere di Pordenone (sito allora presso il castello) alla casella 2.701 risulta che Drusin venne prelevato dalla sua cella il 13 dicembre da Angelo Leschiutta, comandante di una delle bande nere più attive nella zona del Pordenonese, e ucciso quello stesso giorno. Per approfondimenti cfr. l’articolo “Quando i detenuti venivano fatti sparire dalle celle del castello” (Messaggero Veneto del 9 dicembre 2013).

Scheda compilata da Irene Bolzon
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-02-15 16:34:32

Vittime

Elenco vittime

Drusin Terzo “Alberto”, di Antonio e Passoni Eugenia, nato il 28/01/1913 a Manzano (Udine), ivi residente, partigiano del Battaglione “Ippolito Nievo”.

Elenco vittime partigiani 1

Drusin Terzo.

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


5. battaglione/5. Reggimento/Milizia di Difesa Territoriale

Tipo di reparto: Guardia Nazionale Repubblicana

Elenco persone responsabili o presunte responsabili


  • Massimo Cappellin

    Nome Massimo

    Cognome Cappellin

    Ruolo nella strage Autore

    Note procedimento coinvolto in numerose azioni criminali condotte nel trevigiano contro il movimento partigiano e i civili, Cappellin in quei giorni si trovava nel pordenonese per prelevare alcuni prigionieri, poi uccisi in provincia di Treviso.

Memorie

Memorie legate a questa strage

  • lapide a Pordenone, Centro Studi, Aula Magna

    Tipo di memoria: lapide

    Ubicazione: Pordenone, Centro Studi, Aula Magna

    Descrizione: Al prof. Terzo Drusin è dedicata una lapide commemorativa presso l’Aula Magna del Centro Studi di Pordenone, ora sede di Cinemazero.

Bibliografia


? Pietro Angelillo, Sigfrido Cescut, I luoghi delle Pietre e della Memoria. Itinerario tra le testimonianze dedicate ai Caduti della Resistenza, Istlib, Pordenone, 2006.
Alberto Buvoli, Franco Cecotti e Luciano Patat (a cura di), Atlante storico della lotta di liberazione italiana nel Friuli Venezia Giulia. Una resistenza di confine 1943-1945, IRSML, IFSML, Istlib Pordenone, Centro Isontino di Ricerca Leopoldo Gasparini, Trieste-Udine-Pordenone-Gradisca, 2005.
Mario Candotti, Lotta partigiana nella Destra Tagliamento. 1943/1945, IFSML, Udine, 2014.
Antonio Pavanello, Terzo Drusin "Alberto", Comune di Pordenone, Pordenone, 1987.
Bruno Steffè, La guerra di liberazione nel territorio della provincia di Pordenone 1943-1945, ETS, Spilimbergo, 1997.

Sitografia


Fonti archivistiche

Fonti

Archivio IFSML, Fondo Libri Storici Parrocchiali, b. 3, f. “Diario del Parroco di Puia di Prata di Pordenone. 30 ottobre 1944-11 luglio 1946”.
AS Udine, Fondo CAS Udine, procedimento n. 69/46 del reg. gen.