Descrizione
Località Costa di Vernassino, San Pietro al Natisone, Udine, Friuli-Venezia Giulia
Data 9 novembre 1943
Matrice strage Nazista
Numero vittime 3
Numero vittime uomini 3
Numero vittime uomini ragazzi 1
Numero vittime uomini adulti 1
Numero vittime uomini anziani 1
Descrizione: Nei giorni precedenti alla strage si registrarono diversi scontri fra le truppe nazi-fasciste ed i partigiani jugoslavi e garibaldini a San Giovanni d’Antro in Comune di Pulfero, a Merso di Sopra in Comune di San Leonardo e ad Azzida in Comune di San Pietro al Natisone. Il 9 novembre 1943 i tedeschi mossero verso Costa e Mezzana, alcune frazioni del Comune di San Pietro al Natisone, ed in altre località delle valli del Natisone.
La mattina del 9 novembre 1943 alcune pattuglie composte da soldati tedeschi di stanza a Savogna salirono a Costa di Vernassino per compiere un rastrellamento. Vicino al paese furono esplosi alcuni colpi d’arma da fuoco e restò ferito un soldato tedesco che venne trasportato a Savogna da alcuni paesani. In risposta al ferimento del loro commilitone i tedeschi minacciarono la popolazione di dare alle fiamme il paese. Il vicario don Fort si diresse immediatamente a supplicare i Comandi tedeschi, ma non venne ascoltato. Verso le ore 16 fu appiccato l’incendio al borgo di Costa. La popolazione fuggì dal paese in fiamme cercando rifugio nei borghi e nei boschi circostanti. Le fiamme distrussero ventinove abitazioni sulle trenta complessive; si contarono ingenti danni al patrimonio zootecnico e alle risorse di sostentamento; la popolazione supersite fu costretta a sfollare a Vernassino.
Nella fasi in cui venne dato fuoco al paese si registrarono violenze e saccheggi; perirono inoltre tre persone; Mario e Giuseppe Cernoia vennero uccisi a colpi di fucili mitragliatori perché sorpresi dai soldati a correre terrorizzati per il borgo. L’anziano Giuseppe Turco, che non era potuto uscire dalla sua abitazione perché infermo (si dice anche che i soldati non lo lasciarono uscire) morì arso vivo poiché venne appiccato il fuoco al suo letto e la porta della sua camera venne sbarrata e data, anch’essa, alle fiamme. Don Fort registrò che nel momento della sciagura l’anziano gridò: «Otro?i?i moji, molita grivingo, molita grivingo! [Fanciulli miei recitate l’atto di dolore, recitate l’atto di dolore!]».
Dopo aver dato alle fiamme il borgo i tedeschi rastrellarono tutti gli uomini e che vennero condotti al Comando di Savogna; furono rilasciati la sera stessa.
Modalità di uccisione: incendio,uccisione con armi da fuoco
Violenze connesse: furto e-o saccheggio,incendio di abitazione
Tipo di massacro: rappresaglia
--> Per saperne di più sulle tipologie
Note sulla memoria (per maggiori informazioni vedi la sezione apposita): Memoria consolidata.
Scheda compilata da Fabio Verardo
Scarica la scheda in formato .pdf
Le schede monografiche in formato .pdf sono coperte da diritto d'autore.
Ogni uso improprio o non consentito è punibile ai sensi di legge
Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-02-15 17:12:39
Vittime
Elenco vittime
Cernoia Giuseppe, di Luigi e Ioan Carmela. Nato il 07/03/1927. Nato e residente a San Pietro al Natisone, celibe. Professione agricoltore. Civile. Tumulato a San Pietro al Natisone.
Cernoia Mario, di Luigi e Massera Maria. Nato il 21/05/1912. Nato e residente a San Pietro al Natisone, celibe. Professione manovale. Civile. Tumulato a San Pietro al Natisone.
Turco Giuseppe, 81 anni, residente a Costa di Vernassino. Non meglio identificato.
Elenco vittime civili 3
Cernoia Giuseppe.
Cernoia Mario.
Turco Giuseppe.
Responsabili o presunti responsabili
Memorie
Memorie legate a questa strage
monumento a San Pietro al Natisone
Tipo di memoria: monumento
Ubicazione: San Pietro al Natisone
Descrizione: Monumento con i nomi delle vittime e degli altri caduti della guerra.
commemorazione a San Pietro al Natisone, Costa di Vernassino
Tipo di memoria: commemorazione
Ubicazione: San Pietro al Natisone, Costa di Vernassino
Descrizione: Ogni anno all’inizio di novembre si tiene a Costa la commemorazione dell’eccidio; nella stessa occasione si ricordano tutte le vittime del paese morte durante il conflitto. Alla messa segue una commemorazione ufficiale.