Descrizione
Località Malga Lanza, Paularo, Udine, Friuli-Venezia Giulia
Data 18 luglio 1944
Matrice strage Nazifascista
Numero vittime 2
Numero vittime uomini 2
Numero vittime uomini adulti 2
Descrizione: L’episodio di malga Lanza rappresenta insieme alle uccisioni registrate il giorno successivo a malga Cordin la prima fase del rastrellamento che investì nei giorni seguenti malga Pramosio e la Valle del But.
Come rappresaglia per le azioni compiute dai partigiani nel periodo precedente e con lo scopo di togliere al movimento resistenziale la possibilità di trovare ricoveri sicuri e l’appoggio della popolazione, una contro-banda composta da SS e da militi fascisti (24 tedeschi e 4-5 italiani appartenenti all’SS Larstwehn-Btl. agli ordini di un maresciallo), travestiti da partigiani, transitò per le casere Lanza e Codin prima di dirigersi verso malga Pramosio e, da quella, scendere nella valle del But.
Il reparto in rastrellamento sostò a malga Lanza il 18 luglio; fingendosi partigiani i soldati fraternizzarono con le persone che si trovavano in alpeggio. Quindi le uccisero poiché le ritennero conniventi del movimento resistenziale. A malga Lanza vennero uccisi il pastore Giovanni Domenico Cescutti di 51 anni da Tolmezzo e suo figlio Giuseppe di 21 anni; un ragazzo di dodici anni ed un giovane, figlio del pastore ucciso, riuscirono a fuggire e diedero l’allarme ad altri pastori che riuscirono così a mettersi in salvo con alcuni capi di bestiame.
Il giorno seguente il reparto uccise altre 4 persone a malga Cordin. Poi puntò verso malga Pramosio e la Valle del But.
Modalità di uccisione: fucilazione
Violenze connesse: furto e-o saccheggio
Tipo di massacro: rastrellamento
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Estremi e note penali: Giuseppe Occelli è stato processato dalla Sezione speciale della Corte d’Assise di Udine l’8 marzo 1946; fu accusato di aver comandato un reparto dell’esercito tedesco in rastrellamento contro le formazioni partigiane in Istria, nel Collio, in Carnia e nel Canal del Ferro; fu accusato di intelligenza col nemico per aver fornito informazioni ai tedeschi sulla disposizione dei reparti italiani a Tarvisio nel settembre 1943; fu imputato di collaborazione politica per aver preso parte ad arresti, perquisizioni, atti di violenza contro patrioti e le popolazioni loro favorevoli ed aver partecipato ed eccidi e saccheggi. Riconosciuto colpevole dei primi due capi d’imputazione fu condannato a 24 anni di reclusione. Con sentenza del 24 ottobre 1946 la Corte di Cassazione dichiarò il reato estinto per amnistia annullando la sentenza senza rinvio.
Note sulla memoria (per maggiori informazioni vedi la sezione apposita): Si registrano polemiche sulle responsabilità dei partigiani e sulla razzia di bestiame compiuta dagli stessi nelle malghe austriache pochi giorni prima del rastrellamento tedesco che avrebbe comportato una così grave repressione.
Scheda compilata da Fabio Verardo
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-02-15 17:16:00
Vittime
Elenco vittime
Cescutti Giovanni Domenico, di Luigi e Urban A. Maria, nato il 15/11/1893 a Tolmezzo (Udine) e ivi residente, coniugato. Professione contadino. Tumulato a Tolmezzo.
Cescutti Giuseppe, di Domenico e Urban Anna, nato il 18/01/1923 a Tolmezzo (Udine) e ivi residente, celibe. Professione studente. Tumulato a Tolmezzo.
Elenco vittime civili 2
Cescutti Giovanni Domenico.
Cescutti Giuseppe.
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Elenco persone responsabili o presunte responsabili
Giuseppe Occelli
Nome Giuseppe
Cognome Occelli
Ruolo nella strage Autore
Note responsabile Waffen-Hauptsturmführer SS, nato il 06/01/1907, residente a Tarvisio. Professione ufficiale dell’esercito italiano in servizio permanente effettivo.
Note procedimento Giuseppe Occelli è stato processato dalla Sezione speciale della Corte d’Assise di Udine l’8 marzo 1946; fu accusato di aver comandato un reparto dell’esercito tedesco in rastrellamento contro le formazioni partigiane in Istria, nel Collio, in Carnia e nel Canal del Ferro; fu accusato di intelligenza col nemico per aver fornito informazioni ai tedeschi sulla disposizione dei reparti italiani a Tarvisio nel settembre 1943; fu imputato di collaborazione politica per aver preso parte ad arresti, perquisizioni, atti di violenza contro patrioti e le popolazioni loro favorevoli ed aver partecipato ed eccidi e saccheggi. Riconosciuto colpevole dei primi due capi d’imputazione fu condannato a 24 anni di reclusione. Con sentenza del 24 ottobre 1946 la Corte di Cassazione dichiarò il reato estinto per amnistia annullando la sentenza senza rinvio.
Sconosciuto Kuhbandner
Nome Sconosciuto
Cognome Kuhbandner
Ruolo nella strage Autore
Note responsabile SS Obersturmführer.
Memorie
Memorie legate a questa strage
altro a
Tipo di memoria: altro
Anno di realizzazione: 1946
Descrizione: Nel 1946 lungo la strada che da Ramaz conduce a Lanza è stata eretta una piccola ancona che riporta l’epigrafe: “Pace ai caduti - ausilio a se stessi”. L’epitaffio fu scritto dal senatore Michele Gortani.
commemorazione a
Tipo di memoria: commemorazione
Descrizione: Le commemorazioni delle vittime si tengono in occasione dell’anniversario della strage.
luogo della memoria a
Tipo di memoria: luogo della memoria
Descrizione: Malghe Lanza e Cordin.