Fosse del Natisone Cividale 10-10-1943

(Udine - Friuli-Venezia Giulia)

Descrizione

Località Fosse del Natisone, Cividale del Friuli, Udine, Friuli-Venezia Giulia

Data 10 ottobre 1943

Matrice strage Nazista

Numero vittime 1

Numero vittime uomini 1

Numero vittime uomini adulti 1

Descrizione: Dopo l’8 settembre la caserma “Principe di Piemonte” ubicata in via Udine a Cividale venne requisita dai tedeschi che vi insediarono il loro Comando. La caserma divenne presto un centro di repressione del movimento resistenziale, particolarmente attivo nella zona; all’interno dell’edificio vennero torturate, massacrate e fucilate decine di persone, senza nessuna parvenza di processo. I corpi delle persone uccise vennero gettati nel fiume Natisone, che scorre lungo uno dei muri perimetrali della caserma.
Emilio Ciccutti venne fucilato il 12 ottobre 1943 in circostanze non note.
A liberazione avvenuta furono esumate 113 salme di partigiani, soldati e civili fucilati dai tedeschi della Pz. Kp. della 24ª Waffen-Gebrings “Karstjager” delle SS, di cui pochissime identificate. Non si conosce, neppure in modo approssimativo, il numero complessivo delle vittime. Delle 113 salme recuperate solo 21 furono identificate; si registrarono inoltre 7 dei partigiani fucilati il 18 dicembre 1944 a Cividale; 19 «Militari calmucchi»; 5 civili, di cui 1 donna russa, 1 militare (alpino) ed 1 partigiano.
Non è da escludere che fra le salme rinvenute alle Fosse del Natisone vi siano le vittime di alcune delle stragi compiute dai nazifasciti nella zona del cividalese.

Modalità di uccisione: fucilazione

Trattamento dei cadaveri: Occultamento dei cadaveri

Tipo di massacro: punitivo
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Scheda compilata da Fabio Verardo
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-02-25 15:49:55

Vittime

Elenco vittime

Ciccutti Emilio, di Giovanni e Deganutti Emilia. Nato il 17/11/1902, nato e residente a Cividale, coniugato. Professione cementiere. Partigiano della Divisione Garibaldi Friuli. Tumulato a Cividale.

Elenco vittime partigiani 1

Ciccutti Emilio, di Giovanni e Deganutti Emilia. Nato il 17/11/1902, nato e residente a Cividale, coniugato. Professione cementiere. Partigiano della Divisione Garibaldi Friuli. Tumulato a Cividale.

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


Memorie

Memorie legate a questa strage

  • cippo a

    Tipo di memoria: cippo

    Descrizione: E’ stato eretto un cippo monumentale all’interno della caserma “Francescato”, l’ex caserma “Principe di Piemonte”

  • onorificenza alla città a

    Tipo di memoria: onorificenza alla città

    Descrizione: Medaglia d’Argento al Valor Militare al Comune di Cividale del Friuli. Accogliendo l’appello del C.L.N.A.I. che, il 14 giugno 1944, invitava gli italiani a passare decisamente all’azione, le brigate partigiane operanti tra il Natisone e il Torre, costituirono la Zona libera orientale del Friuli, comprendente i sei Comuni di Attimis, Faedis, Lusevera, Nimis, Taipana, Torreano, nonché Frazioni di Povoletto e di Tarcento. Le formazioni partigiane avevano l’appoggio delle popolazioni locali e di quella di Cividale che, per la sua tradizione patriottica e antifascista, assecondava con entusiasmo i combattenti impegnati a realizzare e a difendere, nella regione, di fatto annessa al Terzo Reich, un lembo di Patria Italiana. Tale impegno costò dolorosi sacrifici di vite umane, indicibili disagi per i reparti del C.V.L. e per le popolazioni locali, che assistettero a eccidi, incendi di interi paesi a saccheggi e ad indiscriminate deportazioni. I quattrocentoquattro caduti, partigiani e civili, sono il prezzo pagato. Fin dal settembre 1943, la Città di Cividale sorresse e alimentò con i suoi figli migliori gli sforzi generosi dei reparti partigiani fino alla vittoriosa insurrezione popolare della primavera 1945. Cividale del Friuli, 8 settembre 1943 - 1 maggio 1945.

  • commemorazione a

    Tipo di memoria: commemorazione

    Descrizione: Il 18 dicembre l’amministrazione Comunale di Cividale del Friuli e la sezione dell’ANPI organizzano la commemorazione dei 113 partigiani, soldati e civili fucilati dai tedeschi della 24ª Waffen-Gebrings “Karstjager”. La cerimonia si tiene nel piazzale della Caserma “Francescato”, alla presenza di un plotone in armi di Alpini della brigata “Julia”

Bibliografia


A. Buvoli - F. Cecotti - L. Patat (a cura di), Atlante storico della lotta di liberazione italiana nel Friuli Venezia Giulia: una Resistenza di confine, 1943-1945, Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione - Centro Isontino di ricerca e documentazione storica e sociale L. Gasparini - Istituto Regionale per la Storia del Movimento di Liberazione nel Friuli Venezia Giulia - Istituto Provinciale per la Storia del Movimento di Liberazione e dell’età contemporanea, Udine-Gradisca d’Isonzo-Trieste-Pordenone 2006.
G. Jacolutti, Fosse del Natisone, Comune di Cividale, Cividale 1978.
G. Liuzzi, Violenza e repressione nazista nel Litorale Adriatico (1943-1945), Istituto Regionale per la Storia del Movimento di Liberazione per il Friuli Venezia-Giulia, Trieste 2015.
M. Pirina, 1943-1945 guerra civile sulle montagne. Pordenone-Belluno-Treviso-Vicenza-Trento-Bolzano, Centro studi e ricerche storiche “Silentes loquimur”, Pordenone 2002.

Sitografia


www.anpiudine.org
www.cividale.net

Fonti archivistiche

Fonti

Archivio del Comune di Cividale del Friuli