Descrizione
Località Mucciafora, Poggiodomo, Perugia, Umbria
Data 30 novembre 1943
Matrice strage Nazifascista
Numero vittime 7
Numero vittime uomini 6
Numero vittime uomini adulti 4
Numero vittime uomini anziani 2
Numero vittime donne 1
Numero vittime donne adulte 1
Descrizione: Dai primi del mese di novembre si trovano a Mucciafora una cinquantina di partigiani, in massima parte jugoslavi, guidati dal montenegrino Svetozar Lavovi? “Toso” futuro comandante della brigata “Gramsci”. Sono reduci dalla fuga in massa dalla Rocca di Spoleto, dove erano detenuti come internati civili, effettuata la sera del 13 ottobre. Nelle prime settimane erano stati aggregati alla banda di Ernesto Mesi a Gavelli (Sant'Anatolia di Narco). Con loro a Mucciafora si trova anche un gruppo, numericamente inferiore, di partigiani italiani, in gran parte del posto, guidato da Antonio Bonanni “Luigino”, nativo della vicina Vallo di Nera; anche questo gruppo sarebbe a breve divenuto un battaglione della “Gramsci”. Entrambi sono molto attivi (attacchi a sedi municipali e depositi/ammassi, intercettazione di pattuglie della Wehrmacht con uccisione di soldati) e collaborano pienamente già da qualche settimana.
Nelle prime ore del 30 novembre 1943, giornata di forti nevicate, una consistente formazione della Wehrmacht – secondo diverse fonti con il concorso di forze armate della RSI – si avvicina alla sperduta località di Mucciafora, posta a 1.000 metri di quota. Valutata l'impossibilità di sostenere lo scontro i partigiani decidono di provare a sganciarsi prima che l'accerchiamento sia completo, imboccando un vallone sottostante al paese e coprendo l'operazione con alcune mitragliatrici poste in punti strategici.
Messi in fuga i partigiani, con perdite da ambo le parti, i militari tedeschi si rivolgono con particolare violenza contro i civili, considerati responsabili della presenza dei “ribelli” e loro stretti collaboratori. Cinque delle sei vittime sono capifamiglia, uccisi (anche in maniera macabra) sull'uscio di casa, prima di distruggere ognuna di queste abitazioni.
Modalità di uccisione: uccisione con armi da fuoco
Violenze connesse: incendio di abitazione
Tipo di massacro: rastrellamento
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Annotazioni: La questione della delazione risulta più che plausibile, considerando la posizione in cui si trova Mucciafora, non comoda da raggiungere nemmeno ai giorni nostri, introvabile allora a gente che non fosse più che esperta del posto.
L'intera vicenda dimostra la pericolosità precocemente raggiunta dai gruppi partigiani su tutta l'area della Valnerina, in procinto di unirsi anche formalmente nella brigata “Gramsci”, e l'altrettanto precoce strategia messa in campo dai nazifascisti di operazione antipartigiana che si conclude con una strage di civili.
Note sulla memoria (per maggiori informazioni vedi la sezione apposita): Molto sentita e curata la memoria di questi episodi, come in tutte le località della Valnerina.
Scheda compilata da Tommaso Rossi
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2018-01-25 15:02:02
Vittime
Elenco vittime
Benedetti Pietro, di Daniele e Pagni Maria, nato il 24 (o 25)/11/1896, residente a Poggiodomo in località Mucciafora; riconosciuto partigiano della brigata “Gramsci” dal 15 settembre al 30 novembre 1943.
Benedetti Sante, nato il 25 (o 23)/03/1914, (i due Benedetti non sono fratelli), residente a Poggiodomo in località Mucciafora; riconosciuto partigiano della brigata “Gramsci” dal 25 settembre al 30 novembre 1943.
Bernarducci Luca, di anni 28, residente a Poggiodomo in località Mucciafora; riconosciuto partigiano della brigata “Melis” dal [?] al 30 novembre 1943.
Ergasti Ilario, nato il 17/12/1885, residente a Poggiodomo in località Mucciafora; riconosciuto partigiano della brigata “Gramsci” dal 16 settembre al 30 novembre 1943.
Fiorelli Bianca, nata il 09/02/1910, residente a Poggiodomo in località Mucciafora; riconosciuta partigiana (con il cognome Fioretti) della brigata “Gramsci” dal 27 settembre al 30 novembre 1943.
Flamini (o Flammini) Giuseppe, di anni 64, residente a Poggiodomo in località Mucciafora; riconosciuto partigiano della brigata “Gramsci” dal 15 settembre al 30 novembre 1943.
Leonardi Alessandro, di Vincenzo e Pancaldi Cesira, nato il 08/02/1905 a Sant\'Anatolia di Narco (Perugia) e ivi residente, partigiano; riconosciuto partigiano della brigata “Melis” dal 23 settembre al 30 novembre 1943.
Elenco vittime civili 6
Benedetti Pietro.
Benedetti Sante.
Bernarducci Luca.
Ergasti Ilario.
Fiorelli Bianca.
Flamini (o Flammini) Giuseppe.
Elenco vittime partigiani 1
Leonardi Alessandro.
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Fallschirm-Jäger-Regiment 6/2. Fallschirmjäger Division
Tipo di reparto: Wehrmacht
Appartenenza: Luftwaffe
Elenco persone responsabili o presunte responsabili
Alverino Urbani
Nome Alverino
Cognome Urbani
Ruolo nella strage Delatore
Note responsabile Imprenditore agricolo della vicina Scheggino (Perugia). Accusato appunto di spionaggio in favore dei nazifascisti in modi e tempi direttamente riconducibili all\'episodio di Mucciafora, esattamente un mese dopo viene ucciso dai partigiani.
Memorie
Memorie legate a questa strage
lapide a Poggiodomo, Mucciafora
Tipo di memoria: lapide
Ubicazione: Poggiodomo, Mucciafora
Descrizione: In frazione Mucciafora c\'è una lapide alla strage, con i nomi delle vittime.
cippo a Poggiodomo, Mucciafora
Tipo di memoria: cippo
Ubicazione: Poggiodomo, Mucciafora
Anno di realizzazione: 2003
Descrizione: Nei pressi della lapide, nel 2003, è stato collocato un piccolo cippo con targa.
altro a Poggiodomo, Municipio
Tipo di memoria: altro
Ubicazione: Poggiodomo, Municipio
Anno di realizzazione: 2003
Descrizione: Nel 60. anniversario della strage, all\'interno del Municipio di Poggiodomo è stata inaugurata una decorazione in bassorilievo in memoria della strage.