Descrizione
Località Pietralunga, Pietralunga, Perugia, Umbria
Data 10 luglio 1944
Matrice strage Nazista
Numero vittime 1
Numero vittime uomini 1
Numero vittime uomini adulti 1
Descrizione: Sin dagli ultimi giorni di giugno 1944 Pietralunga vive in una condizione di sostanziale permanenza sulla linea del fronte, con frequenti avvicendamenti dei reparti tedeschi e sporadiche puntate, presso i partigiani, di manipoli di militari alleati. Il 10 luglio giunge improvvisamente nella piazza centrale (oggi piazza 7 maggio 1944) una pattuglia della Wehrmacht con alla testa un capitano, comandante del reparto in quel momento di stanza in zona, che ordina di radunare tutti gli uomini ancora presenti in paese, che ritiene responsabili dei colpi che continuano a subire per colpa dei partigiani. Si presentato in sessanta e ad un soldato, già prigioniero della “San Faustino Proletaria d'Urto”, viene ordinato di indicarne sei da considerare senza dubbio partigiani. Questi sono immediatamente messi al muro dell'antica rocca longobarda per la fucilazione; all'esplosione di rabbia di donne e anziani presenti segue il pronto arrivo dell'arciprete don Pompilio Mandrelli, che offre la sua vita giurando sull'innocenza dei sei. Il capitano ritorna sulla sua decisione, stabilendo comunque di considerali ostaggi con l'ordine di presentarsi ogni giorno in piazza per l'appello e garantendone la fucilazione in caso di nuovi atti ostili (la quasi immediata fuga di uno dei sei, a quanto pare uno sfollato da altra regione, rischia di compromettere tutto). Proprio nelle fasi più concitate della discussione il segretario comunale Francesco Sette sta risalendo in città e, temendo che sia in corso una rappresaglia, si dà alla fuga. Viene visto da un militare che lo atterra con una raffica; ai presenti la ferita non sembra letale, se nonché l'impossibilità di prestargli cure e la totale assenza di medicinali lo porta rapidamente alla morte.
Modalità di uccisione: uccisione con armi da fuoco
Tipo di massacro: ritirata
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Scheda compilata da Tommaso Rossi, Alvaro Tacchini
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-02-14 22:20:00
Vittime
Elenco vittime
Sette Francesco di Berardino, nato il 29/11/1905 a Pizzoli (L’Aquila) e residente a Pietralunga, segretario comunale, coniugato con Clara Gentile; riconosciuto partigiano della brigata San Faustino Proletaria d\'Urto, senza indicazioni temporali, «fucilato il 10 luglio 1944».
Elenco vittime civili 1
Sette Francesco.
Responsabili o presunti responsabili
Memorie
Memorie legate a questa strage
commemorazione a
Tipo di memoria: commemorazione
Descrizione: Annuali e molto partecipate come in tutta l\'alta valle del Tevere. A Pietralunga in particolare, un momento di partecipata commemorazione è anche il 7 maggio, anniversario del rastrellamento.
onorificenza alla città a
Tipo di memoria: onorificenza alla città
Anno di realizzazione: 1952
Descrizione: Pietralunga è città decorata di medaglia di bronzo al Valore militare per la Resistenza, con decreto del presidente della Repubblica Luigi Einaudi del 3 ottobre 1952: «Durante l\'occupazione tedesca, susseguente all\'armistizio, la popolazione di Pietralunga, con patriottica ed animosa decisione, sosteneva la resistenza dei suoi figli migliori che avevano preso le armi nella lotta partigiana. Venuto a trovarsi sulla linea del fronte preso e ripreso nel fluttuare della lotta, da alleati e tedeschi, il Comune di Pietralunga, subiva devastazioni e rappresaglie senza mai deflettere dal patriottico atteggiamento – Pietralunga, settembre 1943-28 luglio 1944».
altro a Pietralunga
Tipo di memoria: altro
Ubicazione: Pietralunga
Anno di realizzazione: 1954
Descrizione: Stele ai Caduti per la Libertà, Pietralunga (1954).
luogo della memoria a 1983
Tipo di memoria: luogo della memoria
Ubicazione: 1983
Descrizione: “Monumento e parco al Partigiano umbro”, Pietralunga, realizzato per volontà della Regione Umbria nel 1983.