Descrizione
Località Ponte delle Pietra, Perugia, Perugia, Umbria
Data 27 marzo 1944 - 28 marzo 1944
Matrice strage Nazista
Numero vittime 8
Numero vittime uomini 8
Numero vittime uomini adulti 7
Numero vittime uomini senza informazioni 1
Descrizione: Tra il 19 e il 20 marzo 1944 reparti tedeschi vengono inviati di rinforzo ai presidi e distaccamenti della GNR di Gubbio, Gualdo Tadino, Costacciaro, Sigillo, Scheggia Pascelupo e Pietralunga, gran parte dei quali già minacciati (o in senso proprio disarmati) dai partigiani. In questi paesi lungo la parte finale della via Flaminia in territorio umbro la Resistenza si è sviluppata e consolidata già dall'autunno ma, quanto ai territori investiti dal rastrellamento il 27 marzo, ha dato vita a piccole bande di poche decine di uomini, comunque molto attive sul territorio e sulla fascia appenninica (unica parziale eccezione è il gruppo nato a Gualdo Tadino, numericamente più consistente e legato a livello operativo alla IV brigata Garibaldi di Foligno).
Le operazioni iniziano nelle prime ore del mattino del 27 marzo, dirigendosi da Scheggia, Costacciaro e Sigillo verso la campagna e investendo anche la fascia nord-orientale del comune di Gubbio; contestualmente altri reparti chiudono in direzione opposta. L'operazione, che si conclude nel pomeriggio, pare sia avvenuta a totale insaputa delle autorità italiane, che per mano del capo della provincia di Perugia Armando Rocchi reclamano quattro giorni dopo. Secondo fonti ufficiali coeve (principalmente si parla di resoconti del capo della provincia), le vittime di questa giornata di rastrellamento oscillano tra 57 e 72, mentre 64 sono gli arresti, tra i quali vanno considerati questi otto catturati a Sigillo. Con certezza i caduti sono una trentina, tutti assolutamente estranei all'attività partigiana.
Il caso degli otto ragazzi catturati a Sigillo poi trasportati a Perugia e consegnati alle autorità italiane, non è del tutto chiaro nei ravvicinati passaggi che ne portano alla conclusione. Considerando le loro età, possono essere tutti renitenti o disertori, o comunque riconosciuti come tali e quindi, nella logica operativa dei tedeschi in quei casi, “ribelli” o loro fiancheggiatori. Si sostiene poi, sebbene le fonti a disposizione non concordino nella totalità su questo passaggio, che a giudicarli condannandoli alla fucilazione (dopo il passaggio a Gubbio e il trasferimento a Perugia) sia stato il tribunale militare tedesco dell'11. corpo d'armata aereo, stanziato appunto a Perugia. È infine plausibile, tuttavia, che l'esecuzione sia avvenuta (il giorno successivo alla cattura) per mano di un reparto italiano. A suffragarlo, anche se indirettamente, è una breve corrispondenza fra il capo della provincia e un sacerdote di Sigillo, per cui tramite le famiglie delle vittime avevano richiesto i corpi dei ragazzi per la sepoltura a Sigillo. Rocchi risponde dicendo di non poter aderire a questa richiesta in quanto, viste le disposizioni vigenti, ciò non è possibile essendo i ragazzi colpevoli di renitenza e diserzione. Il trasporto a Sigillo avviene il 14 novembre successivo, mentre Pietro Filice ancora riposa nei pressi del luogo dell'esecuzione, nel cimitero perugino di Ponte della Pietra.
Modalità di uccisione: fucilazione
Violenze connesse: furto e-o saccheggio
Tipo di massacro: rastrellamento
--> Per saperne di più sulle tipologie
Annotazioni: La circostanza in cui avviene la cattura degli otto ragazzi è il rastrellamento che coinvolge, nella medesima giornata del 27 marzo 1944, i territori di Scheggia Pascelupo, Costacciaro e Gubbio. Si rimanda alle schede in proposito per notizie più dettagliate sulle altre vittime. In questa mi sono limitato a riportare i dati relativi al territorio di Sigillo.
Da sottolineare inoltre che lo stesso Panzer Aufklärungs Abteilung 103, nella medesima giornata, è impegnato nel comune di Città di Castello, presso villa Santinelli (fraz. San Pietro a Monte), in un'operazione antipartigiana che porta alla cattura ed immediato passaggio per le armi di nove “ribelli”.
Note sulla memoria (per maggiori informazioni vedi la sezione apposita): La vicenda è ancora molto sentita e celebrata nel territorio di Sigillo, dove in loro memoria è stata dedicata numerosa toponomastica (fra l\'altro ai Martiri è intitolata la piazza principale, dove si affaccia il Municipio).
Scheda compilata da Tommaso Rossi
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2020-05-04 10:27:12
Vittime
Elenco vittime
Bellucci Corrado (Corallino, Corradino) fu Giuseppe, nato a Sigillo (Perugia) l\'8/03/1922, ivi residente; riconosciuto partigiano fra gli “Isolati” dal [?] al 28 marzo 1944, «fucilato a Perugia».
Bianchini Enio di Pietro, nato a Sigillo (Perugia) il 04/08/1925, ivi residente; riconosciuto partigiano fra gli “Isolati” dal [?] al 28 marzo 1944, «fucilato a Perugia».
Bocci Amato di Adamo, nato a Sigillo (Perugia) il 04/03/1923, ivi residente; riconosciuto partigiano fra gli “Isolati” dal [?] al 28 marzo 1944, «fucilato a Perugia».
Carletti Bruno di Luigi, nato a Sigillo (Perugia) il 27/12/1924, ivi residente; riconosciuto partigiano fra gli “Isolati” dal [?] al 28 marzo 1944, «fucilato a Perugia».
Carletti Mario di Luigi, nato a Sigillo (Perugia) il 23/02/1923 (fratello di Bruno), ivi residente; riconosciuto partigiano fra gli “Isolati” dal [?] al 28 marzo 1944, «fucilato a Perugia».
Filice (a volte, errato, Felici) Pietro, di Giovanni, classe 1924 (in un caso 1919), carabiniere, dalla provincia di Cosenza.
Viola Luigi fu Edoardo, nato a Sigillo (Perugia) il 15/09/1925, ivi residente; riconosciuto partigiano fra gli “Isolati” dal [?] al 28 marzo 1944, «fucilato a Perugia».
Sconosciuto (considerando le circostanze e tipologia delle vittime, può senza dubbio trattarsi di un renitente/disertore; non essendo mai emerse notizie sulle sue generalità è altrettanto probabile che non fosse originario del posto).
Elenco vittime renitenti 7
Bellucci Corrado.
Bianchini Enio.
Bocci Amato.
Carletti Bruno.
Carletti Mario.
Viola Luigi.
Sconosciuto.
Elenco vittime carabinieri 1
Filice (a volte, errato, Felici) Pietro, di Giovanni, classe 1924 (in un caso 1919), carabiniere, dalla provincia di Cosenza.
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Panzer-Aufklärungs-Abteilung 103/3. Panzer-Grenadier-Division
Tipo di reparto: Wehrmacht
Appartenenza: Heer Wehrmacht
IV. Fallschirm-Pionier-Bataillon/4. Fallschirm-Jäger-Division
Tipo di reparto: Wehrmacht
Appartenenza: Luftwaffe
Memorie
Memorie legate a questa strage
altro a Perugia, Via Martiri 28 Marzo
Tipo di memoria: altro
Ubicazione: Perugia, Via Martiri 28 Marzo
Descrizione: Perugia ha reso onore al loro sacrificio, con l\'intitolazione “Via Martiri 28 marzo” della strada che conduce al luogo della fucilazione.
altro a Sigillo, cimitero civico
Tipo di memoria: altro
Ubicazione: Sigillo, cimitero civico
Descrizione: Mausoleo ai Martiri della Liberazione, cimitero civico di Sigillo (ignota la data di inaugurazione; all\'interno non sono sepolti anche gli altri sigillani vittime del nazifascismo e di questi otto mancano l\'ignoto e Filice).
altro a Perugia
Tipo di memoria: altro
Ubicazione: Perugia
Descrizione: Cappella con lapide all\'interno sul luogo della fucilazione (in zona allora di campagna fra le frazioni San Sisto e Ponte della Pietra, oggi nei pressi del Policlinico di Perugia). Non si conosce la data di costruzione, la lapide riporta tuttavia in calce «Il sig. Carlotti Enrico a perenne ricordo pose» (non si hanno notizie su di lui).