SERRAVALLE, NORCIA, 05.05.1944

(Perugia - Umbria)

Descrizione

Località Serravalle, Norcia, Perugia, Umbria

Data 5 maggio 1944

Matrice strage Nazifascista

Numero vittime 3

Numero vittime uomini 3

Numero vittime uomini adulti 3

Modalità di uccisione: fucilazione

Tipo di massacro: rastrellamento
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Estremi e note penali: «Corte d'Appello di Perugia. Procedimento penale contro Davidovic Goiko e Ignoti. Imputati del delitto di cui agli articoli 575 – 110 – 112 C.P.: per avere, in concorso fra loro e con altre persone rimaste sconosciute, cagionato, il giorno 18 giugno 1944 in Norcia, la morte, mediante fucilazione, di Caporicci Angelo». L'istruttoria si apre all'inizio del 1947; la Corte d'Appello di Perugia, il 19 aprile 1951, dopo un'istruttoria protrattasi anche nei tribunali di Spoleto e Terni, «dichiara chiusa la formale istruttoria e non doversi procedere in ordine all'omicidio in persona di Caporicci Angelo per essere ignoti gli autori del reato».
Angelo Caporicci era detenuto a Norcia, per ordine dei tedeschi, sin dai primi di giugno, accusato di furto e riciclaggio di un telone per la copertura di un loro autocarro. Il 17 giugno Norcia viene liberata dai partigiani della “Melis” e della “Gramsci”, con almeno due giorni di anticipo rispetto all'arrivo degli Alleati, che nominano rispettivamente il ten. Leonardi Carlo “Carletto” (di Carmelo e Torresi Gioia, nato a Pedara, CT, l'8 novembre 1916, dottore in legge, residente a Terni dove lavora come funzionario all'Intendenza di Finanza) e il montenegrino Gojko Davidovi?, ex internato civile unitosi ai partigiani, comandanti della Piazza, in attesa dell'arrivo degli angloamericani. Come confermato da tutti i testimoni interrogati, Caporicci era un noto ladro e contrabbandiere, che proprio per questo ha fatto più volte rischiare rappresaglie sulla popolazione, ma soprattutto una spia in favore dei tedeschi. A lui è addebitata la responsabilità della delazione che ha portato alla cattura il 5 maggio 1944 a Serravalle di Campbell ed Eatwell, subito fucilati. Per tale motivo, risulta che sia stato fatto prelevare dal carcere di Norcia il 18 giugno per ordine di Leonardi e Davidovi? e immediatamente fucilato (stando così le cose, come pare, sarebbe al momento l'unica vittima conosciuta di “rappresaglie” in Umbria dopo la Liberazione). Con il passare dei mesi, l'istruttoria tende a sfumare sulle responsabilità di Leonardi, tendendo a farle scivolare il più possibile su Davidovi? (ma i due, nei fatti, nei giorni della fucilazione avevano le medesime responsabilità), contumace e a quel punto irraggiungibile dato che già dal luglio 1944 è rientrato in Jugoslavia, come tutti i suoi connazionali, per servire nell'Esercito popolare di Liberazione.

Annotazioni: Campbell ed Eatwell sono, al pari di tutti i partigiani stranieri, esclusi dagli elenchi della Commissione regionale riconoscimento Partigiani dell'Umbria. Compaiono invece in un elenco di “suoi” combattenti fornito dal capitano Ernesto Melis il 6 dicembre 1944 (cfr. sopra per indicazione archivistica) e si specifica che hanno partecipato all'attività della formazione dal 23 settembre 1943. In calce a tale elenco Melis fornisce, in merito ai combattenti stranieri, dati decisamente privi di fondamento, non tanto per la quantità: «Del reparto Americano (il più numeroso e l'unico operante nella zona) mancano i nomi e le generalità di altri 400 uomini circa; nomi che non è stato possibile avere all'atto della liberazione per essere i loro Comandanti caduti in combattimento, i soli che ne detenevano i ruolini». Il dato quantitativo può essere accettabile se si tiene conto non tanto degli ex prigionieri che hanno effettivamente e in maniera duratura preso parte alla Resistenza in queste zone, ma di coloro che per quest'area sono transitati e hanno sostato per periodi di durata variabile a seconda delle contingenze, per poi proseguire verso le linee e ricongiungersi con i loro eserciti (in questo sono stati in ogni modo aiutati da tutte le forze partigiane e antifasciste presenti in questa zona nevralgica dell'Appennino, non soltanto da Melis).
Quanto a Nello David, che Melis riporta come «civile» (in questo caso da intendersi come persona che non era stato un militare prima dell'8 settembre 1943), non si ha alcun riscontro al di fuori del citato elenco.
Su alcune fonti, tra cui un Notiziario GNR del 20 maggio 1944 (che tra l'altro anticipa l'esecuzione alla sera del 4 maggio, specificando che la cattura era avvenuta lo stesso pomeriggio ma omettendo l'italiano coinvolto), la fucilazione risulta avvenuta nei pressi del cimitero di Norcia. Non è possibile al momento affermare con certezza quale sia la verità, fermo restando che non può in alcun modo esserci fraintendimento fra la frazione di Serravalle e il cimitero di Norcia, che distano fra loro una decina di km.

Scheda compilata da Tommaso Rossi
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2017-12-06 16:00:16

Vittime

Elenco vittime

Campbell David, da Londonderry (Irlanda del Nord), tenente dell\'esercito britannico già prigioniero di guerra, partigiano. Non si ha a disposizione i dati biografici, ma trattandosi di militare prigioniero di guerra non può che appartenere alla fascia di età adulta (17-55 anni).
David Nello, classe 1925, residente a Visso (Macerata), partigiano; riconosciuto partigiano della brigata “Melis” dal 1 dicembre 1943 all\'8 maggio 1944, senza ulteriori specificazioni.
Eatwell Frank, tenente, già prigioniero di guerra angloamericano, partigiano. Non si ha a disposizione i dati biografici, ma trattandosi di militare prigioniero di guerra non può che appartenere alla fascia di età adulta (17-55 anni).

Elenco vittime partigiani 3

Campbell David.
David Nello.
Eatwell Frank.

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


Reparto GNR non precisato

Tipo di reparto: Guardia Nazionale Repubblicana

Elenco persone responsabili o presunte responsabili


  • Angelo Caporicci

    Nome Angelo

    Cognome Caporicci

    Ruolo nella strage Delatore

    Stato individuato sulla base di indagine o di procedimento italiano

    Note responsabile di Luigi e Zepponi Caterina, nato a Castel Ritaldi (Perugia) il 20/03/1903, domiciliato a Norcia, bracciante. ? Angelo Caporicci era detenuto a Norcia, per ordine dei tedeschi, sin dai primi di giugno, accusato di furto e riciclaggio di un telone per la copertura di un loro autocarro. Il 17 giugno Norcia viene liberata dai partigiani della “Melis” e della “Gramsci”, con almeno due giorni di anticipo rispetto all\'arrivo degli Alleati, che nominano rispettivamente il ten. Leonardi Carlo “Carletto” (di Carmelo e Torresi Gioia, nato a Pedara, CT, l\'8 novembre 1916, dottore in legge, residente a Terni dove lavora come funzionario all\'Intendenza di Finanza) e il montenegrino Gojko Davidovi?, ex internato civile unitosi ai partigiani, comandanti della Piazza, in attesa dell\'arrivo degli angloamericani. Come confermato da tutti i testimoni interrogati, Caporicci era un noto ladro e contrabbandiere, che proprio per questo ha fatto più volte rischiare rappresaglie sulla popolazione, ma soprattutto una spia in favore dei tedeschi. A lui è addebitata la responsabilità della delazione che ha portato alla cattura il 5 maggio 1944 a Serravalle di Campbell ed Eatwell, subito fucilati. Per tale motivo, risulta che sia stato fatto prelevare dal carcere di Norcia il 18 giugno per ordine di Leonardi e Davidovi? e immediatamente fucilato (stando così le cose, come pare, sarebbe al momento l\'unica vittima conosciuta di “rappresaglie” in Umbria dopo la Liberazione). Con il passare dei mesi, l\'istruttoria tende a sfumare sulle responsabilità di Leonardi, tendendo a farle scivolare il più possibile su Davidovi? (ma i due, nei fatti, nei giorni della fucilazione avevano le medesime responsabilità), contumace e a quel punto irraggiungibile dato che già dal luglio 1944 è rientrato in Jugoslavia, come tutti i suoi connazionali, per servire nell\'Esercito popolare di Liberazione.

    Note procedimento «Corte d\'Appello di Perugia. Procedimento penale contro Davidovic Goiko e Ignoti. Imputati del delitto di cui agli articoli 575 – 110 – 112 C.P.: per avere, in concorso fra loro e con altre persone rimaste sconosciute, cagionato, il giorno 18 giugno 1944 in Norcia, la morte, mediante fucilazione, di Caporicci Angelo». L\'istruttoria si apre all\'inizio del 1947; la Corte d\'Appello di Perugia, il 19 aprile 1951, dopo un\'istruttoria protrattasi anche nei tribunali di Spoleto e Terni, «dichiara chiusa la formale istruttoria e non doversi procedere in ordine all\'omicidio in persona di Caporicci Angelo per essere ignoti gli autori del reato».

Memorie

Memorie legate a questa strage

  • lapide a Norcia, piazza Vittorio Veneto

    Tipo di memoria: lapide

    Ubicazione: Norcia, piazza Vittorio Veneto

    Descrizione: Lapide aggiunta (in data ignota) al monumento ai Caduti di tutte le guerre di Norcia (piazza Vittorio Veneto), che riporta i nomi dei tredici «Caduti nel comune di Norcia per la rinascita della Libertà».

  • lapide a Spoleto, piazza della Libertà

    Tipo di memoria: lapide

    Ubicazione: Spoleto, piazza della Libertà

    Descrizione: Lapide ai Caduti nella Resistenza in piazza della Libertà a Spoleto (posta in data ignota, è stata restaurata – con l\'aggiunta di alcuni nomi agli originari 43, nel 2013).

  • monumento a Spoleto, Colle Attivoli, viale dei Cappuccini

    Tipo di memoria: monumento

    Ubicazione: Spoleto, Colle Attivoli, viale dei Cappuccini

    Descrizione: Complesso monumentale ai Caduti di tutte le guerre, lungo viale dei Cappuccini, località Colle Attivoli, Spoleto (inaugurato in data ignota, ma sicuramente immediatamente successiva alla Grande guerra).

  • commemorazione a

    Tipo di memoria: commemorazione

    Descrizione: Annuali e molto partecipate le commemorazioni di Resistenza e Liberazione a Norcia.

Bibliografia


Tommaso Rossi, Tracce di memoria. Guida ai luoghi della Resistenza e degli eccidi nazifascisti in Umbria, Isuc, Perugia; Editoriale Umbra, Foligno 2013, pp. 753-754 e n., 759.

Sitografia


Fonti archivistiche

Fonti

AS Perugia, CLN provinciale, b. 13, fasc. 67, s.fasc. O;
AS Perugia, Corte d\'Appello di Perugia (ultimo versamento), Fascicoli processuali penali, b. 86, fasc. 1020;
AS Isuc, R.S.I. Umbria, b. 1, fasc. 1, c. 155.