Descrizione
Località Fassia, Gubbio, Perugia, Umbria
Data 28 giugno 1944 - 30 giugno 1944
Matrice strage Nazista
Numero vittime 2
Numero vittime uomini 2
Numero vittime uomini adulti 2
Descrizione: L’uccisione dei partigiani Tolmino Anemone e Giovanni Carfora, partigiani della Brigata “San Faustino” addetti al servizio di collegamento, va inquadrata sia nel clima di sbandamento delle unità partigiane che avevano tentato un’azione su Gubbio (20 giugno 1944) per liberare la città prima dell’arrivo degli Alleati, sia nel clima di paura e terrore, esistente a Gubbio dopo l’eccidio di 40 civili uccisi per rappresaglia il 22 giugno 1944 da un reparto militare tedesco. Nei giorni successivi a questa strage, lo scontro tra i reparti tedeschi e quelli degli Alleati si era spostato, per quanto riguardava il territorio eugubino, lungo la direttrice Perugia-Gubbio. Il 27 giugno ci fu anche un forte cannoneggiamento da parte delle truppe inglesi. Nei movimenti di quei giorni, nella notte tra il 28 e il 29 giugno i militari tedeschi, sulle colline dietro il monte Ingino lungo la strada Gubbio-Scheggia, sorpresero nel sonno, forse con l’aiuto di qualche delatore, i due giovani partigiani armati. Furono costretti a percorrere le vie di Gubbio e poi furono condotti presso la Villa Borletti a Fassia (vicino a Ponte d’Assi), dove c’era un Comando delle truppe tedesche. All’alba del 30 giugno furono fucilati e lì sepolti sotto pochi centimetri di terra al limite del parco della Villa. Nulla si seppe dell’uccisione dei due giovani. Sulla base dei «si dice» è stato scritto che, per salvare la vita dei due giovani, sarebbe intervenuto anche il vescovo Ubaldi, riuscendo «appena ad ottenere l’ingannevole promessa del trasferimento dei giovani al Comando generale di Firenze»: ma niente è stato trovato in proposito né tra le carte di Ubaldi, né nelle sue Memorie.
I corpi dei due giovani furono rinvenuti nell’agosto 1946. Nelle tasche di uno dei due fu ritrovato il tesserino universitario: era Giovanni Carfora. L’altro corpo si ritenne essere di Tolmino Anemone, dal momento che i due da tempo avevano agito sempre in coppia. Col ritrovamento dei corpi si spegnevano le speranze dei familiari di ritrovarli vivi. Poi le spoglie dei due giovani furono tumulate ne cimitero di Gubbio. Successivamente, nell’aprile 1986, i resti mortali di Giovanni Carfora furono trasferiti a Napoli, quartiere Ponticelli, dove dall’aprile 1989 un monumento funerario ricorda il suo impegno partigiano.
Modalità di uccisione: fucilazione
Tipo di massacro: legato al controllo del territorio
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Scheda compilata da Giancarlo Pellegrini
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-01-31 17:44:46
Vittime
Elenco vittime
Anemone Tolmino, nato ad Aulsuè (Francia) il 03/07/1924 da famiglia eugubina emigrata in Francia, residente a Gubbio, celibe.
Carfora Giovanni, nato a Ponticelli (Napoli) il 15/05/1922 da Pasquale e Silvia Andreotti, studente universitario in Giurisprudenza, celibe.
Elenco vittime partigiani 2
Anemone Tolmino.
Carfora Giovanni
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Memorie
Memorie legate a questa strage
commemorazione a
Tipo di memoria: commemorazione
Descrizione: Il 22 giugno di ogni anno, nel programma della commemorazione dei Quaranta Martiri di Gubbio, viene reso omaggio anche alle altre vittime del nazifascismo nel territorio eugubino e alla mattina viene portata una corona presso il cimitero di Gubbio, all’ingresso del quale c’è la lapide, che riporta anche i nomi di Giovanni Carfora e Tolmino Anemone.
commemorazione a
Tipo di memoria: commemorazione
Descrizione: A Ponticelli la commemorazione di Giovanni Carfora si è soliti effettuarla in occasione delle celebrazioni del 25 aprile.
onorificenza alla persona a
Tipo di memoria: onorificenza alla persona
Anno di realizzazione: 1948
Descrizione: A Giovanni Carfora l’Università di Napoli il 7 dicembre 1948 gli ha conferito la laurea ad honorem in Giurisprudenza.
altro a
Tipo di memoria: altro
Descrizione: A Napoli, nel quartiere Ponticelli, una via è intestata a Giovanni Carfora.
monumento a Napoli, Ponticelli
Tipo di memoria: monumento
Ubicazione: Napoli, Ponticelli
Anno di realizzazione: 1989
Descrizione: Dall’aprile 1986, la salma di Giovanni Carfora fu trasferita a Napoli, quartiere Ponticelli, dove dall’aprile 1989 un monumento funerario in suo onore ne ricorda l’impegno partigiano, che contiene la seguente epigrafe, scritta dall’on. Giancarlo Pajetta: «Giovanni Carfora / allievo ufficiale. Nel 1943 rifiutò la resa / dell’8 settembre / e la salvezza di un rifugio / scelse / la libertà la lotta il rischio / del partigiano. / combatté con i compagni umbri della brigata / sanfaustino. / catturato, il 30 giugno 1944 affrontò / fiero i nazisti. eroico subì / l’assassinio dei fucilatori. / i compagni di allora e i giovani di oggi / non vogliono dimenticarlo».
lapide a Gubbio, cimitero civico
Tipo di memoria: lapide
Ubicazione: Gubbio, cimitero civico
Descrizione: All’ingresso del cimitero di Gubbio c’è una lapide dedicata ai caduti della lotta di liberazione, che reca anche il nome di Tolmino Anemone e Giovanni Carfora. Vi è scritto: «In questo cimitero sono sepolti / i caduti nella lotta di liberazione nazionale / in Gubbio 1943 – 1944 / Tommaso Fiorucci / Aurelio Bartolini / G. Battista Mazzacrelli / Palma Smacchi / Florindo Girelli / Sergio Angeloni / Nello Camelia / Antonio Bei / Adelmo Radicchi / Fernando Menichetti / Domenico Turziani / Ciro Tarini / Tolmino Anemone / Giovanni Carfora / Umberto Paruccini / Luigi Bellucci / Dalte Balducci // onore a chi sacrificò la vita /all’eterno ideale della liberta’».
altro a Gubbio, Fassia
Tipo di memoria: altro
Ubicazione: Gubbio, Fassia
Descrizione: Sul luogo dell’esecuzione e del ritrovamento dei corpi fu posta una stele: «Qui / il 30 giugno 1944 / i tedeschi fucilarono / i partigiani / Tolmino Anemone / di a. 22 da Gubbio / Giovanni Carfora / di a. 22 da Napoli / condannati a morte / perché valorosi / combattenti / nella lotta / di liberazione / nazionale».