Descrizione
Località Contrada Marangola (colle Aratonna), Montenerodomo, Chieti, Abruzzo
Data 28 novembre 1943
Matrice strage Nazista
Numero vittime 1
Numero vittime donne 1
Numero vittime donne adulte 1
Descrizione: Nell’autunno del 1943, la guerra giunse direttamente nella valle del Sangro e nel Medio Sangro. Ad ottobre sui monti appena fuori da Montenerodomo s’installò un contingente militare requisendo alcune case per l’installazione del comando della guarnigione e dei servizi logistici ed intimando alla popolazione di consegnare beni e di prestare la loro opera. Le forze occupanti avrebbero mantenuto il possesso dell’area, un ulteriore tassello del complesso sistema difensivo della Linea Gustav, per tutto l’inverno difendendo il collegamento strategico con la valle dell’Aventino mediante le due strade che dal Sangro vi si dirigono: da Pizzoferrato e Gamberale al Valico della Forchetta di Palena e da Civitaluparella attraverso Montenerodomo. Nel giro di pochi giorni gli uomini validi fuggirono dal paese mentre il bestiame veniva nascosto per impedirne la razzia nei boschi di Paganello – dove si erano rifugiati anche molti profughi provenienti da Sulmona e da altre città, colpite da bombardamenti o già occupate dai tedeschi - e a Monte Maio. Tra ordini di sgombero, razzie e sopraffazioni si arriva fino alla tattica della vera e propria “terra bruciata” che insanguinò questi territori nei mesi invernali tra il 1943 e il 1944. A fine novembre*, infatti, dopo aver cacciato dalle loro abitazioni i pochi vecchi o malati rimasti, iniziò la distruzione sistematica casa per casa ad opera dei reparti dei genieri germanici probabilmente del 93° battaglione sotto il comando della 26a Divisione. L’operazione “terra bruciata” durò più giorni iniziando dalla case del rione San Vito. Montenerodomo è fatta oggetto di distruzione sistematica. Il 28 novembre 1943 la giovane donna, che tornava dal paese probabilmente per recuperare tra le macerie alcuni averi e portava con se un cesto di indumenti (“Dossier Lorenzo D’Orazio Onorificenza”), venne sorpresa da una pattuglia tedesca e uccisa sul posto.
Modalità di uccisione: uccisione con armi da fuoco
Tipo di massacro: ripulitura e desertificazione
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Annotazioni: Probabilmente appartenenti alla 1a divisione paracadutisti tedesca (Gen. Heidrich) 3° reggimento (Artese). Nell’area di Pizzoferrato, Gessopalena e Montenerodomo operava fino alla fine di dicembre 1943 l’Hochgebirgsjäger-Bataillon 3 (Gentile).
* Non è stato possibile accertare la data precisa dell’avvio della distruzione totale del paese, sicuramente durata più giorni, dal momento che non è stato rintracciato il singolo provvedimento di sgombero. Il dato più attendibile sembra quello del Consiglio Comunale di Montenerodomo del 25.10.48 che riporta come data di distruzione dell’edificio comunale il 27 novembre (ASCH Prefettura b. 278 div. 1 serie 2 Montenerodomo casa comunale cat. 54); alcune testimonianze, però, raccolte nel Progetto di ricerca “Per non dimenticare…la nostra memoria” e lo stesso progetto riportano il 26 novembre 1943, mentre in Giovanni Artese, La linea “Bernhard-Gustav” nella valle dell’Aventino, op.cit., p. 22 si riporta il 21/22 novembre, e ancora una testimonianza e la relazione del sindaco del Paese datata 15.12.1971 inserita nel “Dossier Lorenzo D’Orazio Onorificenza” indica la data del 23 novembre.
La registrazione in Comune dell’atto di morte venne effettuata “per circostanze gravi imposte dalla guerra” il 21.02.1945 dal suocero Rossi Francesco con la testimonianza di Rossi Lorenzo e Rossi Filippo, RAM Montenerodomo 1944 n. 1.
Note sulla memoria (per maggiori informazioni vedi la sezione apposita): Sebbene la memoria di questi avvenimenti sia stata particolarmente viva ed abbia portato al riconoscimento della Croce al Valore Militare, nel tempo, complice anche la scomparsa dei testimoni sopravvissuti a quegli avvenimenti si è andata progressivamente affievolendo. A rilanciarla è stato un progetto cofinanziato dalla UE, “Per non dimenticare…la nostra memoria”, che ha visto anche la celebrazione di un “Giorno della Memoria”. L’iniziativa, però, è rimasto un unicum nell’ambito dell’attuazione del progetto nell’agosto 2006. L’evento, infatti, nonostante alcuni tentativi operati dal gruppo di lavoro del Progetto, non è stato mai istituzionalizzato e non si ripete a dimostrazione che non vi è ancora una precisa volontà di sedimentare un ricordo vivo e condiviso di quei drammatici fatti. Per il 2015, però, è prevista una giornata commemorativa da realizzarsi il 2 febbraio, giorno in cui ricorre la strage della cd. Candelora, tra le più efferate che ha coinvolto il paese, organizzata dal Consiglio Pastorale Parrocchiale.
Scheda compilata da Ilaria Del Biondo
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2015-11-22 09:12:42
Vittime
Elenco vittime
Carozza Maria Filomena, fu Francesco e di D’Orazio Rosanna nata a Montenerodomo il 1918 di anni 26, contadina, coniugata con Rossi Alfonso, uccisa con arma da fuoco a contrada Aratonna di Montenerodomo il 28.11.1943
Elenco vittime civili 1
Carozza Maria Filomena
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Memorie
Memorie legate a questa strage
monumento a Piazza Benedetto Croce a Montenerodomo
Tipo di memoria: monumento
Ubicazione: Piazza Benedetto Croce a Montenerodomo
Anno di realizzazione: 2006
Descrizione: Monumento composto da una stele in granito su basamento in marmo a forma di croce dedicato alla memoria delle vittime civili e militari. Il monumento è situato in Piazza Benedetto Croce a Montenerodomo, dove vi è anche il Municipio, ed è accompagnato da tre lapidi in marmo dedicate rispettivamente ai militari caduti e dispersi della I Guerra Mondiale, ai militari caduti e dispersi della II Guerra Mondiale e alle vittime civili durante l’occupazione tedesca nella II Guerra Mondiale; anno di inaugurazione 2 agosto 2006.
museo a Palazzo Comunale di Montenerodomo
Tipo di memoria: museo
Ubicazione: Palazzo Comunale di Montenerodomo
Anno di realizzazione: 2006
Descrizione: Mostra fotografica permanente realizzata nell’ambito del progetto “Per non dimenticare…la nostra memoria” a cura del gruppo di progetto coordinato da Gesualdo Carozza; alcune foto sono state gentilmente concesse da Mr. Macy Whitehead dell’American Friends Service Commitee (AFSC), anno di realizzazione della mostra 2006. La mostra ha ad oggetto la distruzione a seguito dell’occupazione tedesca durante la II Guerra Mondiale e la ricostruzione del Comune di Montenerodomo, ed è ubicata al Palazzo Comunale, pian terreno, Piazza Benedetto Croce, n. 1 Montenerodomo. Essa testimonia anche la ricostruzione del paese più a valle rispetto alla sua collocazione originaria; interi rioni, infatti, non furono più ricostruiti come nel caso del rione “Le colle”, uno dei rioni più popolosi della Montenerodomo degli inizi del ‘900. Il paese venne riedificato anche grazie all’aiuto dei volontari della AFSC, organizzazione pacifista quacchera che sarebbe stata insignita del premio Nobel nel 1947 e che partecipava al progetto di ricostruzione dei villaggi abruzzesi distrutti dalla guerra.
onorificenza alla città a Montenerodomo
Tipo di memoria: onorificenza alla città
Ubicazione: Montenerodomo
Anno di realizzazione: 1976
Descrizione: Croce al valor militare concessa dal Ministero della Difesa con Decreto del Presidente della Repubblica 26 giugno 1975 al Comune di Montenerodomo per attività partigiana (registrato alla Corte dei Conti il 6 marzo 1976, registro n. 6 Difesa, Foglio 319 – Motivazione “Durante sette mesi di occupazione nazifascista, sostenne coraggiosamente le forze partigiane subendo, per la sua attività patriottica, enormi sacrifici culminati nella distruzione dell’intero abitato. Reagendo con fierezza alla barbara tracotanza dell’oppressore offrì un valido contributo di sangue generoso, di combattenti, di sacrifici e di valore alla causa della libertà della patria – Zona di Montenerodomo, novembre 1943-maggio 1944”)
commemorazione a Montenerodomo
Tipo di memoria: commemorazione
Ubicazione: Montenerodomo
Anno di realizzazione: 2006
Descrizione: Il 2 agosto 2006 è stato celebrato il “Giorno della memoria” nell’ambito dell’attuazione del progetto “Per non dimenticare…la nostra memoria”. La giornata, che ha visto l’inaugurazione del monumento di cui sopra, ha commemorato le vittime della II Guerra Mondiale comprendente le 55 vittime civili (di cui 47 morte per fucilazione, 6 per scoppio di mine, 1 per bombardamento ed 1 per assideramento) e delle 17 vittime militari monteneresi morte nel corso della II GM partecipando alle operazioni militari sui vari fronti di guerra i cui nomi sono elencati in due delle tre targhe che sono state apposte sul muro di cinta della piazza vicino al monumento. La giornata si inseriva nella sere di iniziative promosse dal Progetto tra le quali gli incontri di sensibilizzazione della cittadinanza, culminati nella celebrazione di una messa alla memoria il 6 agosto e nella cerimonia di consegna degli attestati di benemerenza a firma del Primo Cittadino agli anziani del paese il 7 agosto 2006.
commemorazione a Montenerodomo
Tipo di memoria: commemorazione
Ubicazione: Montenerodomo
Anno di realizzazione: 2006
Descrizione: Il 2 agosto 2006 è stato celebrato il “Giorno della memoria” nell’ambito dell’attuazione del progetto “Per non dimenticare…la nostra memoria”. La giornata, che ha visto l’inaugurazione del monumento di cui sopra, ha commemorato le vittime della II Guerra Mondiale comprendente le 55 vittime civili (di cui 47 morte per fucilazione, 6 per scoppio di mine, 1 per bombardamento ed 1 per assideramento) e delle 17 vittime militari monteneresi morte nel corso della II GM partecipando alle operazioni militari sui vari fronti di guerra i cui nomi sono elencati in due delle tre targhe che sono state apposte sul muro di cinta della piazza vicino al monumento. La giornata si inseriva nella sere di iniziative promosse dal Progetto tra le quali gli incontri di sensibilizzazione della cittadinanza, culminati nella celebrazione di una messa alla memoria il 6 agosto e nella cerimonia di consegna degli attestati di benemerenza a firma del Primo Cittadino agli anziani del paese il 7 agosto 2006.