Descrizione
Località Cricetta, Torricella Peligna, Chieti, Abruzzo
Data 9 dicembre 1943
Matrice strage Nazista
Numero vittime 1
Numero vittime donne 1
Numero vittime donne adulte 1
Descrizione: Nell’autunno del 1943 Torricella Peligna si trovò ad essere compresa nell’area della Linea Gustav; non si trattava di un’unica linea difensiva, ma di una successione di fortificazioni sul principio di assi trasversali, che sfruttando le caratteristiche orografiche ed idrografiche di quelle zone intendeva rendere difficile qualsiasi operazione militare contro nazisti e neofascisti.
I tedeschi cominciarono a requisire gli alloggi dei privati, ad intimare la consegna degli animali, a commettere violenze. Nella seconda metà di ottobre, divennero più sistematiche e cruente le azioni di rastrellamento degli uomini validi, presi prigionieri e obbligati a lavorare per i tedeschi, e più frequenti le razzie di merci ed animali. Nei primi giorni di dicembre prolungandosi l’occupazione, i comandi militari tedeschi, per proteggersi le spalle, intimarono alla popolazione dei paesi posizionati tra il Sangro e l’affluente Aventino di “sfollare”.
Dal 5 dicembre gli abitanti di Torricella abbandonarono le loro abitazioni e cercarono rifugio nei casali, nelle stalle delle masserie situate nelle contrade di Santa Giusta, San Venanzio, Sant’Agata, Coste Mulino, Colle Zingaro, Madonna delle Rose. In quello stesso giorno Ettore Troilo con un gruppo di uomini del paese varcò le linee del fronte e si diresse a Casoli per prendere contatti con il Comando Alleato e promuovere le azioni necessarie per la liberazione di Torricella Peligna e dei paesi limitrofi.
Solamente il 1. febbraio Torricella fu abbandonata dai tedeschi che avevano distrutto gran parte dell’abitato, come constatò un gruppo di patrioti della zona, giunto immediatamente dopo la fuga dei nazisti.
La mattina del 9 dicembre verso le ore 7.30, Carolina Piccone, mentre si recava in paese per chiedere notizie del fratello, catturato poco prima dai militari tedeschi, venne uccisa dai soldati con un colpo di fucile.
Modalità di uccisione: uccisione con armi da fuoco
Tipo di massacro: punitivo
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Estremi e note penali: Per l’omicidio di Carolina Piccone la Procura generale militare del Regno aprì un procedimento a carico di ignoti militari tedeschi fascicolo n. 2040 R.G.
il 14 gennaio 1960 la Procura generale militare della Repubblica ordinava la provvisoria archiviazione degli atti.
L’episodio successivamente è stato iscritto sul registro Mod. 44 delle notizie costituenti reato militare al n. 158/B/95. Il Tribunale Militare di Roma in data 19 aprile 1996 disponeva l’archiviazione per estinzione di reato a seguito di prescrizione.
La documentazione è riportata nel fascicolo n. 9/165 della Commissione parlamentare d’inchiesta.
Annotazioni: A fine novembre i paracadutisti della 1° divisione cominciarono ad essere immessi nelle aree di Ortona ed Orsogna mentre cominciavano a giungere ai primi di dicembre gli uomini del 3° battaglione di alta montagna staccato della 5° divisione da montagna (Artese).
Nella vicina Casoli tra novembre e dicembre ’43 era operativo il Fallschirm-Jäger-Regiment 1 –III.
Scheda compilata da Marco D’Urbano
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-06-11 17:14:13
Vittime
Elenco vittime
Piccone Carolina nata a Torricella Peligna il 03/05/1921, figlia di Giuseppe e Carapella Concetta, contadina
Elenco vittime civili 1
Piccone Carolina
Responsabili o presunti responsabili
Memorie
Memorie legate a questa strage
monumento a Torricella Peligna
Tipo di memoria: monumento
Ubicazione: Torricella Peligna
Anno di realizzazione: 1961
Descrizione: Torre ai caduti civili della seconda guerra mondiale ideata da Attilio Calabrese ed inaugurata nel settembre del 1961. Si trova nel punto più alto del paese. Ricorda il sacrificio delle vittime civili avvenuto durante l’occupazione tedesca. Alta circa 20 metri con basamento di pietra e ringhiera finemente lavorata, alla base reca scolpiti i nomi delle vittime, fra cui anche coloro che morirono nell’eccidio di Sant’Agata del 21 gennaio 1944.
monumento a Cimitero di Torricella Peligna
Tipo di memoria: monumento
Ubicazione: Cimitero di Torricella Peligna
Anno di realizzazione: 1962
Descrizione: Monumento ossario dedicato ai caduti civili della seconda guerra mondiale situato all’interno del cimitero. Fu promosso da Attilio Calabrese, dal parroco Francesco Di Pasqua con il contributo dei cittadini di Torricella e dell’amministrazione comunale. Inaugurato nel 1962 conserva i resti delle vittime civili. Sulle 2 lastre di marmo sono incisi i nomi delle vittime, compresi coloro che morirono nell’eccidio di Sant’Agata del 21 gennaio 1944.
onorificenza alla città a Torricella Peligna
Tipo di memoria: onorificenza alla città
Ubicazione: Torricella Peligna
Anno di realizzazione: 1976
Descrizione: Il 30 Marzo del 1976 il comune di Torricella Peligna è stato insignito della Medaglia di Bronzo al Valor Militare con la seguente motivazione. «Per oltre nove mesi oppose fiera resistenza alla tracotanza delle forze tedesche e fasciste di occupazione. La popolazione sostenne apertamente e validamente la formazione del Gruppo Patrioti della Maiella ed alla intimazione di evacuazione dell’abitato oppose netto rifiuto. Sacrifici sofferti in vite umane barbaramente stroncate, deportazioni, vessazioni e distruzioni di ogni sorta non valsero a piegare la resistenza. Nella lotta partigiana i suoi cittadini seppero dare generoso ed efficace contributo di combattenti di sangue e di valore alla causa della libertà della Patria». Zona di Torricella Peligna Settembre 1943-Giugno 1944.