Monte Pidocchio, Montenerodomo, 13.04.1944

(Chieti - Abruzzo)

Descrizione

Località Monte Pidocchio, Montenerodomo, Chieti, Abruzzo

Data 13 aprile 1944

Matrice strage Nazista

Numero vittime 3

Numero vittime uomini 3

Numero vittime uomini ragazzi 1

Numero vittime uomini adulti 2

Descrizione: Nell’autunno del 1943, la guerra giunse direttamente nella valle del Sangro e nel Medio Sangro. Tra ordini di sgombero, razzie e prevaricazioni sempre più violenti, si arrivava alla tattica della vera e propria “terra bruciata” che portò alla distruzione totale dell’abitato di Montenerodomo nel novembre 1943*. Dopo l’arrivo della brigata Maiella a Torricella Peligna e quindi Fallascoso, osteggiati dalla popolazione civile e minacciati dai partigiani (in zona operava anche la cd. Banda di Pizzoferrato), i tedeschi reagirono furiosamente e gli eventi acquisiscono una ferocia sempre maggiore. Ai primi di febbraio vengono evacuate Torricella, Pizzoferrato, Gamberale e tutta la terra di nessuno che si trovava entro l’iniziale triangolo tra Castel di Sangro e Casoli. Il 4 i militari tedeschi si ritiravano da Pizzoferrato, lungo la via per Montenerodomo. E’ questo momento, quello della ritirata, il più tragico per la storia dei monteneresi anche perché sulle falde della montagna la battaglia non era finita e i tedeschi tentarono più volte di rioccupare posizioni già abbandonate. L’episodio in questione si consuma in questo contesto il 13 aprile 1944. Ricorda nella sua testimonianza Francesco Rossi, rifugiato con la propria famiglia a Monte Pidocchio, che vide i tedeschi che dallo “Schiappone” - tra Pizzoferrato e la stazione di Palena – iniziarono a cannoneggiare i casolari. Avendo centrato una grande e vecchia quercia, delle schegge colpirono a morte Riccardo Rossi mentre Di Tommaso Pasquale fu ferito gravemente e morì successivamente all’ospedale di Atessa. Intanto tutti si erano dati alla fuga verso Civitaluparella quando una nuova cannonata centrò una stalla sulla strada e una scheggia colpì a morte alla schiena Di Rocco Pompilio che stava scappando con il bimbo in braccio e la moglie.

Modalità di uccisione: fucilazione

Tipo di massacro: ritirata
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Annotazioni: Nell’area operava la 114 Divisione Jagër che aveva rilevato tra la fine di marzo ed i primi di aprile la Sperrverband Bode (576° reggimento grenadier rafforzato).
Nella zona tra Pizzoferrato, Gessopalena e Montenerodomo operava fino alla primavera 1944 la Divisions-Füsilier-Bataillon 305 (Gentile).
* Non è stato possibile accertare la data precisa dell’avvio della distruzione totale del paese, sicuramente durata più giorni, dal momento che non è stato rintracciato il singolo provvedimento di sgombero. Il dato più attendibile sembra quello del Consiglio Comunale di Montenerodomo del 25.10.48 che riporta come data di distruzione dell’edificio comunale il 27 novembre (ASCH Prefettura b. 278 div. 1 serie 2 Montenerodomo casa comunale cat. 54); alcune testimonianze, però, raccolte nel Progetto di ricerca “Per non dimenticare…la nostra memoria” e lo stesso progetto riportano il 26 novembre 1943, mentre in Giovanni Artese, La linea “Bernhard-Gustav” nella valle dell’Aventino, op.cit., p. 22 si riporta il 21/22 novembre, e ancora una testimonianza e la relazione del sindaco del Paese datata 15.12.1971 inserita nel “Dossier Lorenzo D’Orazio Onorificenza” indica la data del 23 novembre.

La registrazione in Comune dell’atto di morte di Di Tommaso Pasquale venne effettuata nel 1945 a seguito di sentenza del Tribunale di Lanciano.

La registrazione in Comune dell’ atto di morte di Calabrese Giuseppe venne effettuata “per circostanze gravi imposte dalla guerra” il 13.05.1945 da Gialluca Giuseppe con la testimonianza di Rossi Fedele e Carozza Giampietro.

Testimonianza di Francesco Rossi (d’ lu virgule), testimonianza di Mariangela Rossi (d’ unghiò) e testimonianza di Carmine D’Antonio (de lu nunzie), in Comune di Montenerodomo, Progetto di ricerca “Per non dimenticare…la nostra memoria”, vol. I, Montenerodomo, 2006, rispettivamente p. 58-60, p. 64 e p. 66.

Note sulla memoria (per maggiori informazioni vedi la sezione apposita): Sebbene la memoria di questi avvenimenti sia stata particolarmente viva ed abbia portato alla fine degli anni ’60 al riconoscimento della Croce al Valore Militare, nel tempo, complice anche la scomparsa dei testimoni sopravvissuti a quegli avvenimenti si è andata progressivamente affievolendo. A rilanciarla è stato un progetto cofinanziato dalla UE, “Per non dimenticare…la nostra memoria”, che ha visto anche la celebrazione di un “Giorno della Memoria”. L’iniziativa, però, è rimasto un unicum nell’ambito dell’attuazione del progetto nell’agosto 2006. L’evento, infatti, nonostante alcuni tentativi operati dal gruppo di lavoro del Progetto, non è stato mai istituzionalizzato e non si ripete a dimostrazione che non vi è ancora una precisa volontà di sedimentare un ricordo vivo e condiviso di quei drammatici fatti. Per il 2015, però, è prevista una giornata commemorativa da realizzarsi il 2 febbraio, giorno in cui ricorre la strage della cd. Candelora, tra le più efferate che ha coinvolto il paese, organizzata dal Consiglio Pastorale Parrocchiale.

Scheda compilata da Ilaria Del Biondo
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2015-11-22 10:11:47

Vittime

Elenco vittime

1. Di Rocco Pompilio di Fedele e Neri Elisa, di anni 27 vittima di una cannonata in località Montepidocchio deceduto sul posto il 13.04.1944, iscritto registro Civitaluparella N.20  -  Parte 2  -  Serie B  Anno 1944
2. Di Tommaso Pasquale (d’cianciule) di Antonio, nato a Montenerodomo di anni 44 deceduto in ospedale il 18.4.1944 ad Atessa, Registro Comune di Montenerodomo 1944 n. 3 II c
3. Rossi Riccardo (d’mariantonie) di Giuseppe e Salvatore Mariantonia di anni 13 vittima di una cannonata in località Montepidocchio deceduto sul posto il 13.04.1944, iscritto registro Civitaluparella N.19  -  parte 2  - Serie B  Anno 1944

Elenco vittime civili 3

Di Rocco Pompilio,
Di Tommaso Pasquale,
Rossi Riccardo

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


Memorie

Memorie legate a questa strage

  • monumento a Piazza Benedetto Croce a Montenerodomo

    Tipo di memoria: monumento

    Ubicazione: Piazza Benedetto Croce a Montenerodomo

    Anno di realizzazione: 2006

    Descrizione: Monumento composto da una stele in granito su basamento in marmo a forma di croce dedicato alla memoria delle vittime civili e militari. Il monumento è situato in Piazza Benedetto Croce a Montenerodomo, dove vi è anche il Municipio, ed è accompagnato da tre lapidi in marmo dedicate rispettivamente ai militari caduti e dispersi della I Guerra Mondiale, ai militari caduti e dispersi della II Guerra Mondiale e alle vittime civili durante l’occupazione tedesca nella II Guerra Mondiale; anno di inaugurazione 2 agosto 2006.

  • museo a Palazzo Comunale di Montenerodomo

    Tipo di memoria: museo

    Ubicazione: Palazzo Comunale di Montenerodomo

    Anno di realizzazione: 2006

    Descrizione: Mostra fotografica permanente realizzata nell’ambito del progetto “Per non dimenticare…la nostra memoria” a cura del gruppo di progetto coordinato da Gesualdo Carozza; alcune foto sono state gentilmente concesse da Mr. Macy Whitehead dell’American Friends Service Commitee (AFSC), anno di realizzazione della mostra 2006. La mostra ha ad oggetto la distruzione a seguito dell’occupazione tedesca durante la II Guerra Mondiale e la ricostruzione del Comune di Montenerodomo, ed è ubicata al Palazzo Comunale, pian terreno, Piazza Benedetto Croce, n. 1 Montenerodomo. Essa testimonia anche la ricostruzione del paese più a valle rispetto alla sua collocazione originaria; interi rioni, infatti, non furono più ricostruiti come nel caso del rione “Le colle”, uno dei rioni più popolosi della Montenerodomo degli inizi del ‘900. Il paese venne riedificato anche grazie all’aiuto dei volontari della AFSC, organizzazione pacifista quacchera che sarebbe stata insignita del premio Nobel nel 1947 e che partecipava al progetto di ricostruzione dei villaggi abruzzesi distrutti dalla guerra.

  • onorificenza alla città a Montenerodomo

    Tipo di memoria: onorificenza alla città

    Ubicazione: Montenerodomo

    Anno di realizzazione: 1976

    Descrizione: Croce al valor militare concessa dal Ministero della Difesa con Decreto del Presidente della Repubblica 26 giugno 1975 al Comune di Montenerodomo per attività partigiana (registrato alla Corte dei Conti il 6 marzo 1976, registro n. 6 Difesa, Foglio 319 – Motivazione “Durante sette mesi di occupazione nazifascista, sostenne coraggiosamente le forze partigiane subendo, per la sua attività patriottica, enormi sacrifici culminati nella distruzione dell’intero abitato. Reagendo con fierezza alla barbara tracotanza dell’oppressore offrì un valido contributo di sangue generoso, di combattenti, di sacrifici e di valore alla causa della libertà della patria – Zona di Montenerodomo, novembre 1943-maggio 1944”)

  • commemorazione a Montenerodomo

    Tipo di memoria: commemorazione

    Ubicazione: Montenerodomo

    Anno di realizzazione: 2006

    Descrizione: Il 2 agosto 2006 è stato celebrato il “Giorno della memoria” nell’ambito dell’attuazione del progetto “Per non dimenticare…la nostra memoria”. La giornata, che ha visto l’inaugurazione del monumento di cui sopra, ha commemorato le vittime della II Guerra Mondiale comprendente le 55 vittime civili (di cui 47 morte per fucilazione, 6 per scoppio di mine, 1 per bombardamento ed 1 per assideramento) e delle 17 vittime militari monteneresi morte nel corso della II GM partecipando alle operazioni militari sui vari fronti di guerra i cui nomi sono elencati in due delle tre targhe che sono state apposte sul muro di cinta della piazza vicino al monumento. La giornata si inseriva nella sere di iniziative promosse dal Progetto tra le quali gli incontri di sensibilizzazione della cittadinanza, culminati nella celebrazione di una messa alla memoria il 6 agosto e nella cerimonia di consegna degli attestati di benemerenza a firma del Primo Cittadino agli anziani del paese il 7 agosto 2006.

Immagini delle memorie di pietra
Bibliografia


Artese Giovanni, La guerra in Abruzzo e Molise (1943-1944), Edigrafital, Teramo, vol. 2, La battaglia del Sangro, la battaglia del Moro e di Ortona, i combattimenti nell'area a nord di Venafro, p. 111
Artese Giovanni, La linea “Bernhard-Gustav” nella valle dell’Aventino, saggio inedito, p. 22
Cavaliere Albino, Gli eccidi nazisti nell’Alto Sangro-Aventino e le origini della Brigata Maiella, in «Rivista Abruzzese di Studi Storici dal fascismo alla Resistenza», a. IV, n. 2-3, p. 136-137.
Comune di Montenerodomo, Progetto di ricerca “Per non dimenticare…la nostra memoria”, vol. I e II, Montenerodomo, 2006
Oddino Bo, Società rurale e resistenza, in Attilio Esposto (a cura di), Democrazia e contadini in Italia nel ventesimo secolo, Robin Edizioni, Roma, 2006, vol. I, p. 359
E. Fimiani (a cura di), L'Abruzzo e Montenerodomo nel secondo dopoguerra: ricostruzione e nuovo esodo, Media, Teramo, 2007, p.11

Sitografia


Siti:
Sezione del sito ufficiale del Comune dedicata al Progetto di ricerca “Per non dimenticare…la nostra memoria”, http://www.montenerodomo.net/comeravamo/content/blogcategory/6/19/

Fonti archivistiche

Fonti

ASC Montenerodomo, RAM 1944-1947 e SC
ASC Montenerodomo, Dossier Lorenzo D’Orazio Onorificenza
ASCH Prefettura b. 278 div. 1 serie 2 Montenerodomo casa comunale cat. 54
DB Carlo Gentile - Istituto storico germanico di Roma