Descrizione
Località Castelferrato, Torrevecchia Teatina, Chieti, Abruzzo
Data 9 gennaio 1944
Matrice strage Nazista
Numero vittime 1
Numero vittime uomini 1
Numero vittime uomini adulti 1
Descrizione: Torrevecchia è un piccolo paese sito sulla strada che da Francavilla conduce a Chieti, non molto distante dal fronte, nonostante la sua posizione non si registrano episodi di violenza sulla popolazione.
Capitano pilota dell'Aeronautica, 4° stormo Gorizia, medaglia d'argento al V.M. nel 1938, Baraldi è responsabile del Nucleo Deposito a Pescara.
Il 13 settembre atterrano due S.M. 82 provenienti da Lecce, accompagnati da due Macchi 205, per caricare rifornimenti e personale; ripartendo vengono colpiti dalla contraerea tedesca. Il gruppo operante a Pescara si disperde.
L'aeroporto di Pescara è sotto il controllo dei tedeschi, per questo Baraldi si trasferisce a San Giovanni Teatino. Fa spesso ritorno a Sambuceto, dove era stanziato il Nucleo, per tentare di liberare la zona dai tedeschi e inviare aerei e rifornimenti a Lecce. Con l'avvento dell'inverno la sopravvivenza diventa sempre più difficile, il 30 dicembre Baraldi scioglie il gruppo.
Il 9 gennaio Baraldi si trova nei pressi di Torrevecchia Teatina a Castelferrato con il sotto tenente Del Moro e due specialisti. I quattro uomini vengono intercettati da una pattuglia tedesca: i due specialisti fuggono, mentre i due ufficiali cercano di difendersi.
Secondo il racconto di Del Moro, sono nascosti in una grotta quando i due soldati tedeschi li trovano: al grido di “raus!” li portano tutti e quattro sulle sponde del fiume (l'Alento), a quel punto lui salta addosso al soldato con il fucile, Baraldi su quello con la rivoltella. Nella colluttazione Del Moro rimane ferito, mentre Baraldi muore. Il suo corpo viene lasciato sulla neve insepolto, nonostante le richieste di Giuseppe Falcucci (futuro vescovo della diocesi Pescara-Penne) e della signora Capozucco (una donna che aveva aiutato altre volte il Baraldi). Il corpo ferito di Del Moro viene portato via da un tedesco che lo conduce a Chieti, dove viene medicato e interrogato sulla collocazione degli armamenti.
Modalità di uccisione: fucilazione
Tipo di massacro: legato al controllo del territorio
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Annotazioni: Nel fondo dell'ACC, il nome risulta Giovanni non Mario.
Nel fascicolo dell'ASAM il cognome è Baraldi, nel Ricompart, nell'ACC e allo stato civile è Beraldi.
Nella scheda del Ricompart, appare la scritta “nascosto” ma non si capisce se si riferisce al corpo della vittima o al ruolo che il capitano ha avuto all'indomani dell'armistizio.
Bernando Monti lega alla storia della morte di Baraldi quella della bandiera dello stormo: un tecnico della Macchi fuggito dall'S.M. 82 incendiato nello scontro del 13 settembre consegna la bandiera a Baraldi, il quale la mette nelle mani del maresciallo Di Giulio di Tocco da Casauria, che l'avrebbe custodita fino alla tomba, conquistando per questa ragione la decorazione al VM e la promozione ad Aiutante di Battaglia per merito di guerra.
Inoltre Monti racconta come il padre fosse deluso dalla mancata assegnazione della medaglia d'oro a Baraldi, che sappiamo aver conseguito la medaglia d'argento ma nel 1938 e non per le vicende del 1943-'44.
Scheda compilata da Martina Mancinelli e Nicola Palombaro
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2015-11-24 23:34:38
Vittime
Elenco vittime
Baraldi (Beraldi) Mario, anni 30, nato a Legnano, il 10/02/1911, residente a Legnano, Capitano Pilota dell\'Aeronautica
Elenco vittime militari 1
Baraldi (Beraldi) Mario
Responsabili o presunti responsabili
Memorie
Memorie legate a questa strage
monumento a Cimitero di Chieti
Tipo di memoria: monumento
Ubicazione: Cimitero di Chieti
Anno di realizzazione: 1945
Descrizione: Cappella Taraborrelli, Cimitero di Chieti. Dal 1945, oltre a quella del Baraldi, accoglie le spoglie dei partigiani Aldo e Alfredo Grifone, Eugenio Bruno, Marcello e Leonida Mucci, Pietro Falco, Aldo Sebastiani e Menotti Guzzi.
lapide a corso Marrucino, Chieti
Tipo di memoria: lapide
Ubicazione: corso Marrucino, Chieti
Descrizione: Chieti, lapide commemorativa in corso Marrucino.