Descrizione
Località Turchi, Pizzoferrato, Chieti, Abruzzo
Data 28 novembre 1943
Matrice strage Nazista
Numero vittime 3
Numero vittime uomini 3
Numero vittime uomini adulti 2
Numero vittime uomini anziani 1
Descrizione: Dopo l’annuncio dell’armistizio e con la stabilizzazione del fronte lungo il corso del Sangro, i Comuni dell’alto vastese furono direttamente coinvolti nel conflitto dal precoce sopraggiungere delle divisioni tedesche: i soldati germanici, infatti, predisponendo le linee di difesa per contenere l’offensiva alleata, iniziarono una sistematica opera di spoliazione e di distruzione delle infrastrutture, con il deliberato intento di ritardare quanto più possibile l’avanzata delle truppe nemiche. I militari tedeschi sfruttarono abilmente le caratteristiche morfologiche del terreno ricorrendo alla posa in opera di estesi sbarramenti minati, all’appostamento sulle alture per l’osservazione ed il tiro, nonché all’evacuazione e la distruzione degli abitati, dei ponti e delle strade a scopi bellici: in questo modo, per tutto l’inverno tennero il possesso della parte superiore della sponda sinistra del Sangro, controllando con continui pattugliamenti il territorio sulle direttrici Pizzoferrato-Palena e Civitaluparella-Montenerodomo. Sino alla definitiva ritirata delle truppe tedesche, le popolazioni subirono dunque sgomberi, requisizioni e violenze legate allo stanziamento del fronte e dell’esercito occupante.
È in questo contesto che maturano i fatti che portarono alla morte Giovanni D’Aquilante, Corrado D’Aquilante e Ondivio Mariani, in contrada Turchi, nel Comune di Pizzoferrato.
Per via della posizione in cui venne a trovarsi, in particolare, la contrada Turchi, a metà strada tra le postazioni tedesche e quelle alleate, presso il Casale Pinciari era stata scavata dagli abitanti una sorta di trincea nella quale le famiglie si riparavano nei momenti più critici e durante la notte. Nelle prime ore del mattino del 28 novembre 1943, giunsero presso il casale alcuni militari tedeschi che, allontanate le rispettive famiglie alla volta di Pizzoferrato, trattennero Ondivio Mariani, Giovanni D’Aquilante e Corrado D’Aquilante, questi ultimi padre e figlio: i tre furono immediatamente uccisi con colpi di arma da fuoco.
Modalità di uccisione: uccisione con armi da fuoco
Tipo di massacro: punitivo
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Annotazioni: Non è stato possibile risalire con certezza al reparto di appartenenza dei militari che si macchiarono delle uccisioni; è tuttavia molto probabile che i responsabili vadano individuati nella 1^ Divisione Paracadutisti, 3° Reggimento, 3° Battaglione (1 FJD Fallschirm-Jäger-Regiment 3 Btl. III), dal novembre 1943 al gennaio 1944 di stanza a Gamberale, a soli 3 km da Pizzoferrato (In C. Gentile, La presenza tedesca in Italia (1943-1945) in http://194.242.233.149/ortdb/it/ortdb.html).
Secondo la ricostruzione di Luigi Preziosi, riportata nel sito www.vivisantangelo.com, la morte di Ondivio Mariani, e di conseguenza quella degli altri due uomini uccisi con lui, sarebbe da attribuire alla circostanza che fu trovato in possesso di un passaporto americano e di un binocolo.
Sul Libro dei morti di Pizzoferrato don Vincenzo Sammartino riportò come data della morte dei tre uomini quella del 10/12/1943: v’è da dire, però, che il parroco fu sfollato a Sulmona dal 10 novembre 1943 e soltanto dopo il suo rientro in sede poté redigere il registro, affidandosi, con ogni probabilità, a quanto gli fu riferito da familiari, parenti e conoscenti.
Note sulla memoria (per maggiori informazioni vedi la sezione apposita): La memoria di quei fatti è viva in ambedue i Comuni. Relativamente a Pizzoferrato, pur non essendovi specifiche commemorazioni sull’accaduto, va detto che il ricordo dei giorni dell’occupazione tedesca è ancora vivo: direttamente ed indirettamente, le truppe germaniche furono causa di circa 160 decessi. Uno spazio importante viene riservato per le vicende della Brigata Maiella, che proprio a Pizzoferrato combatté, insieme agli inglesi di Lionel Wigram, una delle più difficili e cruenti battaglie della sua importante storia.
Scheda compilata da Nicola Palombaro
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2015-11-26 22:58:12
Vittime
Elenco vittime
1. D’Aquilante Giovanni fu Francesco e fu Pasquarelli Domenica, nato a Pizzoferrato, anni 61
2. D’Aquilante Corrado di Giovanni e di Di Matteo Ersilia, nato a Pizzoferrato, anni 21
3. Mariani Ondivio, nato a Sant’Angelo del Pesco, anni 51, esattore comunale di Sant’Angelo del Pesco, sfollato a Pizzoferrato con la famiglia (moglie e cinque figli)
Elenco vittime civili 3
D’Aquilante Giovanni,
D’Aquilante Corrado,
Mariani Ondivio
Responsabili o presunti responsabili
Memorie
Memorie legate a questa strage
lapide a piazza San Rocco, Pizzoferrato
Tipo di memoria: lapide
Ubicazione: piazza San Rocco, Pizzoferrato
Descrizione: Pizzoferrato: lapide commemorativa per i caduti civili della Seconda guerra mondiale, in piazza San Rocco (Municipio)
monumento a Piazza Caduti, Sant’Angelo del Pesco
Tipo di memoria: monumento
Ubicazione: Piazza Caduti, Sant’Angelo del Pesco
Descrizione: Sant’Angelo del Pesco: Monumento ai caduti di guerra con lapide in memoria di Carmine Di Lallo, Antonio D’Ascenzo, Ondivio Mariani, Felice Lalli, Giuseppina Preziosi, Carmela Novelli, Maria Rosaria Novelli, Alfonso Novelli, Antonio Pasquarelli, in Piazza Caduti