Descrizione
Località San Benigno, Cuneo, Cuneo, Piemonte
Data 2 febbraio 1945
Matrice strage Fascista
Numero vittime 13
Numero vittime uomini 13
Numero vittime uomini adulti 13
Descrizione: La sera del 1 gennaio 1945, partigiani della 20ª brigata G.L. di pianura “A.Paglieri”, attaccano il municipio di Tarantasca governato da feroci repubblichini, uccidendo un agente di P.S. e ferendo altre quattro “guardie civiche” a tutela del segretario comunale Piero Gertosio. La mattina seguente, nell’ufficio del questore di Cuneo, Rodolfo Bonanti, e alla presenza del vice federale della RSI cuneese, conte Corrado Falletti di Villafalletto, si decide la rappresaglia. Tuttavia si ordina al tenente Dante Frezza, comandante il “plotone arditi di pubblica sicurezza” di recarsi con un camion carico di 30 agenti, un furgoncino e un moto-sidecar con la mitragliatrice piazzata, non a Tarantasca (ove vige l’autorità della RSI), ma alla frazione cuneese di S. Benigno che dista pochi chilometri in direzione di Cuneo. Nella campagna di S. Benigno i partigiani hanno impedito a squadre fasciste di effettuare requisizioni di prodotti agricoli non consegnati agli ammassi e nelle vicinanze si verificano frequenti sabotaggi alle linee di comunicazione stradali e ferroviarie. Si decide pertanto di punire quella popolazione e il tenente Frezza parte con l’ordine preciso di uccidere almeno 20 persone. A S. Benigno quel giorno si festeggia il “giorno della Candelora”, ossia un rituale della Chiesa di purificazione di Maria Vergine in cui si benedicono le candele. La popolazione, religiosissima, partecipa in massa alla cerimonia. Il tenente Frezza giunge in prossimità della chiesa parrocchiale e fa sparare a due giovani ritardatari: uno muore, l’altro scappa seppur ferito. Poi fa uscire tutti gli uomini dalla chiesa, li seleziona in base agli obblighi di leva e ai carichi di famiglia, sbarra le porte della parrocchia e, schierati 13 uomini lungo un muro, ordina il fuoco. Poi passa a dare a ciascuno il “colpo di grazia” e vieta la sepoltura, se non in forma mesta e riservata.
Modalità di uccisione: fucilazione
Tipo di massacro: rappresaglia
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Annotazioni: Il tenente Dante Frezza, il questore Rodolfo Banati, il geometra Piero Gertosio, assieme a tutti i partecipanti alla spedizione punitiva (36 in tutto), furono processati dalla Corte Straordinaria di Assise di Cuneo esattamente un anno dopo l’eccidio. La sentenza, fu emessa il 16 febbraio 1946, e comminava ai tre principali imputati la pena di morte per questo e altri delitti. A tutti gli altri pene variabili dai 25 ai tre anni di reclusione. Nessuno scontò la pena, per sopravvenute amnistie o per riduzioni di pena in successivi giudizi.
Note sulla memoria (per maggiori informazioni vedi la sezione apposita): Memoria consolidata
Scheda compilata da MICHELE CALANDRI
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-03-27 23:17:51
Vittime
Elenco vittime
Bima Bartolomeo, nato Fossano (CN) 23/07/1918, residente Cuneo, mezzadro, fucilato S. Benigno di Cuneo 02/02/1945;
Bima Bartolomeo, nato Cuneo 13/01/1922, residente Cuneo, proprietario coltivatore, fucilato S. Benigno di Cuneo 02/02/1945;
Costamagna Antonio, nato Cuneo 07/07/1924, residente Cuneo, mezzadro, fucilato S. Benigno di Cuneo 02/02/1945;
De Martino Giuseppe, nato Maletto (CT) 12/03/1921, residente Maletto, bracciante, fucilato S. Benigno di Cuneo 02/02/1945;
Isoardi Carlo, nato Vaulzen Velin (F) 25/07/1926, residente Cuneo, contadino, fucilato S. Benigno di Cuneo 02/02/1945;
Isoardi Costanzo, nato Cuneo 12/09/1920, residente Cuneo, mezzadro, fucilato S. Benigno di Cuneo 02/02/1945;
Lacagnina Pasquale, nato Caltanisetta 16/02/1920, residente Caltanisetta, bracciante, fucilato S. Benigno di Cuneo 02/02/1945;
Lingua Camillo, nato Cuneo 13/10/1922, residente Cuneo, giornaliere, fucilato S. Benigno di Cuneo 02/02/1945, Formazioni G.L., 20ª brigata “Paglieri”.
Mondino Matteo, nato Fossano (CN) 24/09/1918, residente Cuneo, mezzadro, fucilato S. Benigno di Cuneo 02/02/1945;
Piacquadio Francesco, nato Colle Sannita (BN) 02/08/1918, residente Colle Sannita, bracciante, fucilato S. Benigno di Cuneo 02/02/1945;
Revello Giacomo, nato Cuneo 13/04/1922, residente Cuneo, mezzadro, fucilato S. Benigno di Cuneo, 02/02/1945;
Sereno Angelo, nato Cuneo 19/01/1923, residente Cuneo, proprietario coltivatore, fucilato S. Benigno di Cuneo 02/02/1945;
Varengo Domenico, nato Caraglio (CN) 18/04/1924, residente Cuneo, proprietario coltivatore, fucilato S. Benigno di Cuneo 02/02/1945.
Elenco vittime civili 12
Bima Bartolomeo
Bima Bartolomeo
Costamagna Antonio
De Martino Giuseppe
Isoardi Carlo
Isoardi Costanzo
Lacagnina Pasquale
Mondino Matteo
Piacquadio Francesco
Revello Giacomo
Sereno Angelo
Varengo Domenico
Elenco vittime partigiani 1
Lingua Camillo
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Elenco persone responsabili o presunte responsabili
Dante Frezza
Nome Dante
Cognome Frezza
Ruolo nella strage Autore
Stato imputato in procedimento
Note procedimento Il tenente Dante Frezza, il questore Rodolfo Banati, il geometra Piero Gertosio, assieme a tutti i partecipanti alla spedizione punitiva (36 in tutto), furono processati dalla Corte Straordinaria di Assise di Cuneo esattamente un anno dopo l’eccidio. La sentenza, fu emessa il 16 febbraio 1946, e comminava ai tre principali imputati la pena di morte per questo e altri delitti. A tutti gli altri pene variabili dai 25 ai tre anni di reclusione. Nessuno scontò la pena, per sopravvenute amnistie o per riduzioni di pena in successivi giudizi.
Pietro Gertosio
Nome Pietro
Cognome Gertosio
Stato imputato in procedimento
Note procedimento Il tenente Dante Frezza, il questore Rodolfo Banati, il geometra Piero Gertosio, assieme a tutti i partecipanti alla spedizione punitiva (36 in tutto), furono processati dalla Corte Straordinaria di Assise di Cuneo esattamente un anno dopo l’eccidio. La sentenza, fu emessa il 16 febbraio 1946, e comminava ai tre principali imputati la pena di morte per questo e altri delitti. A tutti gli altri pene variabili dai 25 ai tre anni di reclusione. Nessuno scontò la pena, per sopravvenute amnistie o per riduzioni di pena in successivi giudizi.
Rodolfo Benati
Nome Rodolfo
Cognome Benati
Stato imputato in procedimento
Note procedimento Il tenente Dante Frezza, il questore Rodolfo Banati, il geometra Piero Gertosio, assieme a tutti i partecipanti alla spedizione punitiva (36 in tutto), furono processati dalla Corte Straordinaria di Assise di Cuneo esattamente un anno dopo l’eccidio. La sentenza, fu emessa il 16 febbraio 1946, e comminava ai tre principali imputati la pena di morte per questo e altri delitti. A tutti gli altri pene variabili dai 25 ai tre anni di reclusione. Nessuno scontò la pena, per sopravvenute amnistie o per riduzioni di pena in successivi giudizi.
Memorie
Memorie legate a questa strage
lapide a Cuneo, frazione San Benigno
Tipo di memoria: lapide
Ubicazione: Cuneo, frazione San Benigno
Descrizione: Lapide ricorda le vittime dell’eccidio sulla piazza della frazione S. Benigno di Cuneo, promossa da privati.
commemorazione a
Tipo di memoria: commemorazione
Descrizione: Tutti gli anni, il 2 febbraio,si svolge una pubblica cerimonia di commemorazione molto partecipata e con discorsi di autorità.