CERQUETO GUALDO TADINO 22.06.1944

(Perugia - Umbria)

Descrizione

Località Cerqueto, Gualdo Tadino, Perugia, Umbria

Data 22 giugno 1944

Matrice strage Nazista

Numero vittime 1

Numero vittime uomini 1

Numero vittime uomini adulti 1

Descrizione: A Gualdo Tadino, subito dopo l’8 settembre 1943, si costituì un forte nucleo partigiano (Gruppo di Azione Antifascista Gualdese), sorto presso l’Istituto Salesiano (si riunivano in una stanza vicino alla sacrestia della Chiesa dell’oratorio), per iniziativa di Vincenzo Morichini, gruppo che comprendeva Giovanni Pascucci, Arivio Gherardi, Spartaco Casciola, don Felice Pennelli. Poco dopo si ebbero le adesioni di Domenico Tittarelli, Carlo Luzi, Alessandro De Pretis, Luigi Girelli; poi di Francesco Guerra, Manlio Casciola, Mario Fernando Rosi, Vito Tomassini, Brunello Troni e altri. All’inizio si consideravano un “Gruppo di consultazione, d’informazione e d’assistenza”. Dietro la copertura di fare attività filodrammatica, le riunioni presso i Salesiani servivano per coordinare l’attività di diversi gruppi antifascisti sparsi nelle frazioni e sui monti soprastanti. Gli aiuti in denaro (consistenti somme date dalle persone benestanti) e in cibi vari, che arrivavano presso i Salesiani, – con la copertura che tutto serviva per gli studenti interni dell’Istituto – venivano distribuiti di nascosto alle famiglie più povere, e costituivano pure la base di rifornimento per i gruppi partigiani sui monti. Questi gruppi di Gualdo Tadino e delle zone vicine si collegarono con la Brigata Garibaldi di Foligno, aggregandosi a questa. Già dall’ottobre 1943 il movimento partigiano della zona di Gualdo Tadino entrò in possesso di armi, dopo assalti ai depositi dei tedeschi e alla caserma dei carabinieri. Furono queste operazioni militari che indussero i tedeschi a dare una caccia spietata ai partigiani, anche grazie alla fattiva collaborazione dei fascisti repubblicani locali. Complessivamente i partigiani della zona non erano molti, ma con le loro azioni riuscirono a far credere al Comando tedesco di essere tanti. Nel marzo 1944 anche in questa zona i reparti tedeschi attuarono un giro di vite con le proprie forze militari disponibili in loco, accentuando i rastrellamenti. Proprio a marzo in montagna fu catturato il partigiano Giulio Sorgo. Il comando tedesco decise di impiccarlo con un capestro dal balcone del Municipio. Quando tutto era pronto e si stava per dare via all’esecuzione, intervenne il dottor Gaudenzi, che convinse il comando tedesco a non dare seguito alla crudele esecuzione e Sorgo fu liberato. Molta impressione fece presso la popolazione la fucilazione del partigiano Otello Sordi, il 26 marzo 1944, senza alcun processo.
Tra aprile e maggio il movimento partigiano a Gualdo andò rafforzandosi anche per le simpatie e il favore che andava raccogliendo negli stessi ambienti militari della GNR. Poi a fine maggio un duro colpo venne assestato al movimento, poiché due partigiani, a capo del gruppo «La volante», furono uccisi nei pressi di Cerqueto in una imboscata messa in atto dai fascisti locali in collegamento con quelli provinciali. Poi a giugno, mentre era imminente la fase del passaggio del fronte, il comportamento dei militari tedeschi degenerò in una recrudescenza inspiegabile. Il 17 e 18 giugno in due giorni vennero uccisi tre civili, catturati e ritenuti partigiani o strettamente collegati con i partigiani, dopo interrogatori sommari che non potevano aver rivelato alcunché di quanto sospettato. La recrudescenza continuerà fino al 1 luglio.
Intanto il 22 giugno venne rinvenuto il cadavere di Giovanni Troiani, fucilato in seguito a rastrellamento, nei pressi di Cerqueto.
Nello stesso giorno, vicino alla chiesetta del monte Serrasanta, sopra Gualdo Tadino, trovarono la morte anche due partigiani, Giulio Sorgo e Ferdinando Castellani, uccisi da un colpo accidentale di un loro fucile. Si trascrive la testimonianza di Attilio Pasquarelli: «Proprio dietro la chiesetta del monte Serrasanta c’è una buca (una dolina), dove i partigiani erano soliti sedersi, non visti a distanza, per scambiarsi opinioni, per chiacchierare semplicemente o per giocare a carte. / Quel giorno erano in quattro e stavano appunto giocando con le carte. Uno di loro, Giulio Sorgo, aveva con sé una ragazza […] La donna era un po’ la cuoca della compagnia. […] La ragazza, avendo evidentemente terminato le sue incombenze di cucinare, pensò bene di mettersi a pulire quelle armi. Sorgo la richiamò dicendole che quella che stava effettuando era un’operazione pericolosa giacché le armi erano cariche. E di lì a poco, come per una sorta di presentimento annunciato, da un fucile partì un colpo che colpì lo stesso Sorgo oltre ad un altro compagno, Ferdinando Castellani di Palazzo Mancinelli. Erano circa le quattro del pomeriggio. / Il primo morì sul colpo, mentre il secondo rimase ferito. Agli altri due non restò che costruire immediatamente una barella per trasportare il ferito presso l’ospedale di Gualdo. / Cominciarono a scendere lungo la costa del Serrasanta giù per Campitella. Purtroppo il Castellani spirò poco dopo. Allora decisero di tornare indietro, e così seppellirono i due cadaveri in un angolo della macchia, vicino alla chiesetta. Avevano avvolto i corpi in una coperta militare con accanto una bottiglia con dentro i nomi dei due partigiani. Era il 22 giugno del 1944 […]».

Modalità di uccisione: fucilazione

Tipo di massacro: rastrellamento
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Note sulla memoria (per maggiori informazioni vedi la sezione apposita): Questo e gli altri episodi in cui furono uccisi patrioti e civili sono ben vivi nella memoria dei cittadini di Gualdo.

Scheda compilata da Giancarlo Pellegrini
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-01-31 17:21:14

Vittime

Elenco vittime

Troiani Giovanni, nato a Nocera Umbra (Perugia) il 16/09/1905, residente a Boschetto di Gualdo Tadino, bracciante, coniugato con Antonia Tronca.

Elenco vittime partigiani 1

Troiani Giovanni

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


Memorie

Memorie legate a questa strage

  • altro a Gualdo Tadino, Cerqueto

    Tipo di memoria: altro

    Ubicazione: Gualdo Tadino, Cerqueto

    Descrizione: A Cerqueto, sul luogo dove fu giustiziato Giovanni Troiani, è stata posta una stele: «Qui / cadeva / il 22 – 6 - 1944 / vittima della / barbarie tedesca / il patriota / Troiani Giovanni / martire / della / patria / e / della libertà».

Bibliografia


Mario Anderlini, Piazza Martiri della Libertà, Editrice Radio Tadino, Gualdo Tadino, 2004, pp. 21, 38-43, 46-55.
Tommaso Rossi, Tracce di memoria. Guida ai luoghi della Resistenza e degli eccidi nazifascisti in Umbria, Editoriale Umbra/Istituto per la storia dell’Umbria contemporanea, Foligno/Perugia, 2013, p. 425-427.

Sitografia


Fonti archivistiche

Fonti