Descrizione
Località Orta di Atella, Orta di Atella, Caserta, Campania
Data 30 settembre 1943
Matrice strage Nazista
Numero vittime 23
Numero vittime uomini 22
Numero vittime uomini ragazzi 1
Numero vittime uomini adulti 17
Numero vittime uomini anziani 4
Numero vittime donne 1
Numero vittime donne anziane 1
Descrizione: Orta di Atella è ubicata al confine tra la provincia di Napoli e quella di Caserta: dal punto di vista amministrativo rientra nel territorio di quest’ultima. Nel 1943 non costituiva ente autonomo, ma con Succivo e Sant’Arpino formava il Comune di Atella di Napoli. Per evitare soprusi e rastrellamenti, dalla metà di settembre gran parte della popolazione si era rifugiata nelle grotte presenti sul territorio.
La vicenda che avrebbe innescato il vortice di violenza potrebbe essere stato il furto di un autoveicolo tedesco, il 28 settembre, mentre un soldato di origini italiane (di nome Michele) si era appartato con una ragazza italiana. Alcuni uomini di Frattaminore, una località limitrofa, armi in pugno, rubarono l’auto e la portarono ad Orta di Atella. Il soldato tedesco, abituale frequentatore di Frattaminore, riconobbe due degli assalitori. Uno dei due venne subito catturato e, successivamente, fu ritrovato sgozzato. Un manipolo di soldati tedeschi, invece, si mise alla ricerca del secondo che riuscì a fuggire: i militari, allora, si recarono presso la sua abitazione e la incendiarono. Per rappresaglia e, forse, per errore venne fucilato un altro uomo, scambiato per il secondo assalitore. Queste uccisioni avrebbero innescato l’“insurrezione” popolare che si verificò il 30 settembre, incoraggiata pure dalle notizie che giungevano da Napoli (Motti, dattiloscritto).
Quella mattina, un gruppo formato da un numero imprecisato di civili e militari sbandati (per De Santo, poco più di una ventina; per Pezzella, una cinquantina; per De Marco, addirittura, “qualche centinaio”), male armato e male organizzato, si appostò dietro un muro sulla Via Nuova (Caivano-Aversa) su cui stavano transitando numerosi automezzi tedeschi. Fu ingaggiato un conflitto a fuoco contro i soldati che risposero all’attacco uccidendo uno degli insorti. Tuttavia, un paio di camion isolati dall’autocolonna vennero bloccati. Uno di essi, pieno di refurtiva di lusso – nelle testimonianze si parla, tra l’altro, di un carico d’oro, pellicce ecc. –, fu portato all’interno di Orta e depredato dalla popolazione. Inoltre, vennero catturati due soldati: uno fu condotto all’interno della cittadina ed esposto al pubblico ludibrio. Secondo i testimoni, alcune donne gli evitarono il linciaggio. Il soldato, probabilmente afferente ad un reparto corazzato, dapprima rinchiuso in un antico palazzo nobiliare, fu liberato poco dopo; tuttavia, nelle ore successive ritornò nell’abitato con un gruppo di commilitoni, con due autoblindo ed un carro armato per vendicarsi dell’oltraggio subìto e, soprattutto, per ottenere la restituzione dei beni saccheggiati dal camion. I tedeschi mitragliarono e cannoneggiarono all’impazzata, incendiando pure il palazzo dove era stato recluso il loro commilitone. Durante la retata, vennero catturate una trentina di persone, tra cui anche alcune donne. Tre persone, tra cui un frate francescano, furono mitragliate ed uccise nel corso del rastrellamento. Le donne furono fatte rilasciare da un soldato – forse proprio quello che era stato preso prigioniero – memore del fatto che alcune loro concittadine gli avevano evitato il linciaggio, mentre gli uomini, 21 in tutto, furono condotti in un luogo dove vennero disposti contro un muraglione lungo la Via Nuova e fucilati. Uno di essi riuscì miracolosamente a rimanere in vita. In totale, il 30 settembre vennero uccise 23 persone, nessuna delle quali aveva preso parte direttamente alle azioni “offensive” verificatesi nella mattinata.
Nei tre giorni successivi, i tedeschi tornarono più volte nell’abitato alla ricerca dei beni sottratti, minacciando la popolazione di ulteriori ritorsioni. Secondo i testimoni, grazie all’intercessione del parroco don Salvatore Mozzillo una buona parte della refurtiva fu restituita, salvando così la vita di molte altre persone.
Modalità di uccisione: fucilazione
Violenze connesse: incendio di abitazione,minamenti e esplosioni
Tipo di massacro: rappresaglia
--> Per saperne di più sulle tipologie
Note sulla memoria (per maggiori informazioni vedi la sezione apposita): Il primo ricordo pubblico si è avuto solo nel 1991, mentre la prima cerimonia commemorativa “ufficiale” della strage fu organizzata due anni dopo, in occasione del 50° anniversario (30/09/1993). Questa memoria “debole” è legata ad una valutazione negativa dell’evento “insurrezionale”: infatti, nella memoria locale, l’azione dei “patrioti” - imprudente, non concordata con il resto della popolazione e male organizzata - avrebbe causato la ritorsione contro i civili.
Scheda compilata da Giuseppe Angelone
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-07-12 12:35:31
Vittime
Elenco vittime
D’Onofrio Gioacchino
Organo Adelaide
Pezzella Salvatore
Cannella Vincenzo ( o Giovanni)
Castellano Michele
Castellano Vincenzo
Chianese Arcangelo
Daniele Antonio
Daniele Salvatore
De Sivo Guido
Di Letto Salvatore
Di Lorenzo Alessandro
Ferrara Michele
Greco Corrado
Greco Mario
Lazzarini Aldo
Pellino Oreste
Ricci Vincenzo
Romano Salvatore
Serra Francesco
Serra Sossio
Sorvillo Massimo
Zarrillo Giovanni
Elenco vittime civili 20
Organo Adelaide
Pezzella Salvatore
Castellano Michele
Castellano Vincenzo
Chianese Arcangelo
Daniele Antonio
Daniele Salvatore
De Sivo Guido
Di Letto Salvatore
Di Lorenzo Alessandro
Ferrara Michele
Greco Corrado
Greco Mario
Pellino Oreste
Ricci Vincenzo
Romano Salvatore
Serra Francesco
Serra Sossio
Sorvillo Massimo
Zarrillo Giovanni
Elenco vittime sbandati 2
Cannella Vincenzo ( o Giovanni)
Lazzarini Aldo
Elenco vittime religiosi 1
D’Onofrio Gioacchino
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Heeres-Pionier-Bataillon (mot.) 60/XIV. Panzerkorps
Tipo di reparto: Wehrmacht
Appartenenza: Heer Wehrmacht
11./Pz.Rgt./Fallschirm-Panzer-Division “Hermann Göring“/Kampfgruppe Haas/XIV. Panzerkorps
Tipo di reparto: Wehrmacht
Appartenenza: Luftwaffe
Elenco persone responsabili o presunte responsabili
Hans Sandrock
Nome Hans
Cognome Sandrock
Ruolo nella strage Autore
Stato sospettato in quanto unico reparto presente nella zona
Note responsabile Capitano comandante III./Pz.Rgt. HG Responsabili delle uccisioni potrebbero essere stati soldati appartenenti alla compagnia 2.Pi./60, in quanto nelle testimonianze si riferisce che il prigioniero tedesco fosse un “guastatore”. Corresponsabili della rappresaglia potrebbero essere anche appartenenti all’11. compagnia del III./Pz.Rgt. HG, in quanto, tra fine settembre e i primi di ottobre, questa unità era dislocata nell’area tra Cardito e Caivano, a 3-5 chilometri dal luogo in cui avviene la strage. Inoltre, i testimoni riferiscono dell’arrivo nell’abitato di autoblindo e di un “carro armato”, probabilmente nella disponibilità di questa unità.
Nome del reparto nazista Wehrmacht
Nome del reparto 11./Pz.Rgt./Fallschirm-Panzer-Division “Hermann Göring“/Kampfgruppe Haas/XIV. Panzerkorps
Wolfgang Maucke
Nome Wolfgang
Cognome Maucke
Ruolo nella strage Autore
Stato sospettato in quanto unico reparto presente nella zona
Note responsabile Colonnello comandante Kampfgruppe Maucke Responsabili delle uccisioni potrebbero essere stati soldati appartenenti alla compagnia 2.Pi./60, in quanto nelle testimonianze si riferisce che il prigioniero tedesco fosse un “guastatore”. Corresponsabili della rappresaglia potrebbero essere anche appartenenti all’11. compagnia del III./Pz.Rgt. HG, in quanto, tra fine settembre e i primi di ottobre, questa unità era dislocata nell’area tra Cardito e Caivano, a 3-5 chilometri dal luogo in cui avviene la strage. Inoltre, i testimoni riferiscono dell’arrivo nell’abitato di autoblindo e di un “carro armato”, probabilmente nella disponibilità di questa unità.
Nome del reparto nazista Wehrmacht
Nome del reparto Heeres-Pionier-Bataillon (mot.) 60/XIV. Panzerkorps
Memorie
Memorie legate a questa strage
commemorazione a Orta di Atella
Tipo di memoria: commemorazione
Ubicazione: Orta di Atella
Descrizione: 30 Settembre
onorificenza alla città a Orta di Atella
Tipo di memoria: onorificenza alla città
Ubicazione: Orta di Atella
Anno di realizzazione: 2003
Descrizione: Comune di Orta di Atella (Caserta), Medaglia d’Argento al Merito Civile (03/02/2003): Piccolo centro, nel corso dell’ultimo conflitto mondiale, fu oggetto della feroce e cieca rappresaglia delle truppe tedesche che trucidarono venticinque suoi cittadini
lapide a Orta di Atella
Tipo di memoria: lapide
Ubicazione: Orta di Atella
Descrizione: Lapide ai Martiri Atellani (anni ‘50). Non vi è riportato il nome di Salvatore Pezzella e Cannella Vincenzo.
luogo della memoria a Orta di Atella, Via dei Martiri Atellani
Tipo di memoria: luogo della memoria
Ubicazione: Orta di Atella, Via dei Martiri Atellani
luogo della memoria a Orta di Atella, Via don Salvatore Mozzillo
Tipo di memoria: luogo della memoria
Ubicazione: Orta di Atella, Via don Salvatore Mozzillo