Descrizione
Località Gioacchini, Ateleta, L'Aquila, Abruzzo
Data 2 gennaio 1944
Matrice strage Nazista
Numero vittime 1
Numero vittime donne 1
Numero vittime donne adulte 1
Descrizione: Subito dopo l'8 settembre 1943 ampi territori dell'Abruzzo furono occupati dalle truppe tedesche. Con gli alleati che avanzano da sud, la linea del fronte si consolidò lungo la direttrice Cassino-Ortona (nota come Linea Gustav) costeggiando per un lungo tratto il fiume Sangro.
I tedeschi arrivarono ben presto ad occupare i comuni a ridosso del fronte, tra i quali Roccaraso e la frazione Pietransieri, Castel Di Sangro e Ateleta. Ad Ateleta i tedeschi giunsero verso la fine di settembre e dopo qualche giorno impartirono alla popolazione l'ordine di "evacuazione". Le forze tedesche, infatti, attuarono la strategia della "terra bruciata" lungo gran parte del fronte.
Contestualmente all'occupazione si consumarono le prime razzie tedesche presso le abitazioni oramai disabitate. Il paese fu minato e le abitazioni furono abbattute. L'ordine di evacuazione tedesco prevedeva l'allontanamento forzato della popolazione in direzione di Sulmona. Numerosi abitanti di Ateleta tentarono di "resistere" passivamente agli ordini tedeschi rifugiandosi nelle masserie e nei casolari appena fuori il paese; alcuni di loro ripararono in ricoveri improvvisati nei boschi nonostante le rigide temperature invernali. Molti degli sfollati rifiutarono di lasciare il comprensorio di Ateleta. La speranza comune era quella di poter superare la linea del fronte e raggiungere i territori liberati o quanto meno attendere l'arrivo degli alleati. Per molti, una volta intercettati dai tedeschi, questa scelta significò la condanna a morte immediata e la fucilazione sul posto. L'occupazione di Ateleta durò diversi mesi, dalla fine di settembre 1943 ai primi giorni di giugno del 1944. In quei mesi ad Ateleta si contarono numerose vittime del "fuoco amico" alleato e diversi casi di morte per scoppio di mine antiuomo tedesche. Le terribili condizioni climatiche, l'assenza di cibo e gli stenti causati dai continui spostamenti per sfuggire alle pattuglie tedesche, provocarono un numero consistente di vittime.
Gioacchini è un piccolo nucleo abitato nella frazione di Sant'Elena, collocato vicino a Cotica e Sciullo, a valle dei monti Morzoni, dove i tedeschi avevano eretto le loro fortificazioni. Le Donne Adelina fu vittima di colpi di arma da fuoco sparati presumibilmente da una delle postazioni tedesche collocate nella frazione di Sant'Elena.
Modalità di uccisione: uccisione con armi da fuoco
Tipo di massacro: ripulitura e desertificazione
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Scheda compilata da Giulio Mario Salzano
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-09-06 14:26:24
Vittime
Elenco vittime
Le Donne Adelina, anni 30, di Pietro e Ranallo Angela, coniugata con Ranallo Alessandro
Elenco vittime civili 1
Le Donne Adelina, anni 30, di Pietro e Ranallo Angela, coniugata con Ranallo Alessandro
Responsabili o presunti responsabili
Memorie
Memorie legate a questa strage
cippo a Piazza Carolina, Ateleta
Tipo di memoria: cippo
Ubicazione: Piazza Carolina, Ateleta
Anno di realizzazione: 2008
Descrizione: Piazza Carolina, Ateleta. Cippo in ricordo delle vittime di civile della II Guerra Mondiale. Inaugurato il 26 luglio 2008 in Piazza Carolina ad Ateleta. Il cippo commemorativo, costruito in pietra, sorge sull\'area di una chiesa completamente rasa al suolo dai tedeschi durante l\'occupazione e riporta l\'elenco delle vittime civili nate ad Ateleta.