Descrizione
Località Solagne, Ateleta, L'Aquila, Abruzzo
Data imprecisata
Matrice strage Nazista
Numero vittime 1
Numero vittime donne 1
Numero vittime donne adulte 1
Descrizione: Subito dopo l'8 settembre 1943 ampi territori dell'Abruzzo furono occupati dalle truppe tedesche. Con gli alleati che avanzano da sud, la linea del fronte si consolidò lungo la direttrice Cassino-Ortona (nota come Linea Gustav), costeggiando per un lungo tratto il fiume Sangro.
I tedeschi arrivarono ben presto ad occupare i comuni a ridosso del fronte, tra i quali Roccaraso e la frazione Pietransieri, Castel Di Sangro e Ateleta. Ad Ateleta i tedeschi giunsero verso la fine di settembre e dopo qualche giorno impartirono alla popolazione l'ordine di "evacuazione". Le forze tedesche, infatti, attuarono la strategia della "terra bruciata" lungo gran parte del fronte.
Contestualmente all'occupazione si consumarono le prime razzie tedesche presso le abitazioni oramai disabitate. Il paese fu minato e le abitazioni furono abbattute. L'ordine di evacuazione tedesco prevedeva l'allontanamento forzato della popolazione in direzione di Sulmona. Numerosi abitanti di Ateleta tentarono di "resistere" passivamente agli ordini tedeschi rifugiandosi nelle masserie e nei casolari appena fuori il paese; alcuni di loro ripararono in ricoveri improvvisati nei boschi nonostante le rigide temperature invernali. Molti degli sfollati rifiutarono di lasciare il comprensorio di Ateleta. La speranza comune era quella di poter superare la linea del fronte e raggiungere i territori liberati o quanto meno attendere l'arrivo degli alleati. Per molti, una volta intercettati dai tedeschi, questa scelta significò la condanna a morte immediata e la fucilazione sul posto. L'occupazione di Ateleta durò diversi mesi, dalla fine di settembre 1943 ai primi giorni di giugno del 1944. In quei mesi ad Ateleta si contarono numerose vittime del "fuoco amico" alleato e diversi casi di morte per scoppio di mine antiuomo tedesche. Le terribili condizioni climatiche, l'assenza di cibo e gli stenti causati dai continui spostamenti per sfuggire alle pattuglie tedesche, provocarono un numero consistente di vittime.
Rinvenuta l'08/09/1944. Non si conoscono le circostanze che portarono alla morte della donna: il suo corpo riportava ferite di arma da fuoco. Come in molti altri casi nel circondario, la vittima potrebbe essere stata uccisa per essersi trovata in un territorio interdetto ai civili.
Modalità di uccisione: uccisione con armi da fuoco
Tipo di massacro: indefinita
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Scheda compilata da Giulio Mario Salzano
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-03-05 12:14:15
Vittime
Elenco vittime
Rozzi Angelina, anni 30, di Pescocostanzo
Elenco vittime civili 1
Rozzi Angelina, anni 30, di Pescocostanzo