Descrizione
Località Sassuolo, Sassuolo, Modena, Emilia-Romagna
Data 17 gennaio 1945
Matrice strage Nazifascista
Numero vittime 2
Numero vittime uomini 2
Numero vittime uomini adulti 2
Descrizione: Nella seconda metà di ottobre del 1944 le prospettive dell’insurrezione generale alimentano le speranze della Resistenza modenese, ma i soldati tedeschi e i fascisti più intransigenti non smettono di alimentare le difese della Linea Gotica e di assestare colpi all’organizzazione partigiana. Le Brigate Nere e i militi della RSI non cessano l’attività di spionaggio e i tentativi di infiltrazione nella rete della Resistenza e trasformano ogni possibilità di accesso alle informazioni sui “ribelli” in un’occasione di vendetta nei confronti dei “traditori” dell’Italia fascista. Nelle tre settimane successive il peggioramento delle condizioni climatiche ostacola l’avanzata delle truppe alleate: intorno alla metà di novembre il Proclama Alexander conferma la stasi del fronte e consente alle forze di occupazione di serrare le file. Le Brigate Nere riprendono le operazioni anti-partigiane e i controlli del territorio per scovare i renitenti alla leva, mentre i tedeschi consolidano l’autorità dei presidi con azioni violente. All’inizio dell’inverno i fascisti che perlustrano le campagne di Gaggio Bolognese trovano armi sotto a un albero del podere della famiglia Consolini: il giovane Ezio viene arrestato e condotto nelle carceri di Sant’Eufemia o – secondo l’ANPI di Modena – all’Accademia Militare, dove conosce Giuseppe Rebottini. Questo sappista di Sassuolo infiltrato nella GNR è finito nel penitenziario poiché una delazione di un doppiogiochista triestino lo ha segnalato alle Brigate Nere. Il 16 gennaio 1945 il milite Vandelli rimane ucciso in un agguato a Sassuolo; i fascisti chiedono ai tedeschi la fucilazione di venti ostaggi, ma ricevono l’autorizzazione a eseguire due sole condanne a morte. Ezio Consolini e Giuseppe Rebottini vengono condotti presso il cimitero di Sassuolo e sono fucilati lungo il muro esterno, mentre altri militi arrestano alcune donne e minacciano aspramente la comunità del paese.
Modalità di uccisione: fucilazione
Trattamento dei cadaveri: Esposizione dei cadaveri
Tipo di massacro: rappresaglia
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Scheda compilata da Daniel Degli Esposti
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2015-12-07 16:40:41
Vittime
Elenco vittime
1. Ezio Consolini: nato a Castelfranco Emilia (MO) l’8 ottobre 1919, figlio di Primo e Maria Pasquinelli, residente a Gaggio di Castelfranco Emilia, agricoltore, partigiano. Dopo un’esperienza bellica in Jugoslavia in qualità di aviere della Regia Aeronautica, ritorna a casa e matura la consapevolezza di non voler prestare servizio per la Repubblica Sociale Italiana. Il 15 settembre 1944 entra nella Brigata “Walter Tabacchi” con il nome di battaglia “Mondo”. Catturato e rinchiuso in carcere, il 17 gennaio 1945 è condotto a Sassuolo insieme a Giuseppe Rebottini poiché un ordine di rappresaglia impone la fucilazione di due detenuti: la condanna a morte viene eseguita nella giornata stessa all’esterno del cimitero.
2. Giuseppe Rebottini: nato a Formigine (MO) il 18 febbraio 1915, figlio di Augusto e Camilla Cavani, residente a Sassuolo, partigiano. Il 15 agosto 1944 entra nella Brigata “Mario” con il nome di battaglia “Giuseppe”. Catturato e rinchiuso in carcere, il 17 gennaio 1945 è condotto a Sassuolo insieme a Giuseppe Rebottini poiché un ordine di rappresaglia impone la fucilazione di due detenuti: la condanna a morte viene eseguita nella giornata stessa all’esterno del cimitero.
Elenco vittime partigiani 2
Ezio Consolini,
Giuseppe Rebottini
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Memorie
Memorie legate a questa strage
lapide a Cimitero di Sassuolo
Tipo di memoria: lapide
Ubicazione: Cimitero di Sassuolo
Descrizione: Una lapide affissa al muro del cimitero ricorda la fucilazione di Ezio Consolini e Giuseppe Rebottini.