Descrizione
Località Sante Marie, Sante Marie, L'Aquila, Abruzzo
Data 1 giugno 1944
Matrice strage Nazista
Numero vittime 2
Numero vittime uomini 2
Numero vittime uomini adulti 1
Numero vittime uomini anziani 1
Descrizione: La notizia dell’armistizio fu accolta con gioia dai cittadini di Sante Marie, piccolo comune a 850 m s.l.m. della provincia de L’Aquila. Nonostante cinque gerarchi fascisti si erano impossessati del paese durante il ventennio della dittatura, dal settembre ’43 i civili maturarono un forte spirito antifascista. L’euforia fu troncata dall’arrivo dei tedeschi il 10/10/1943. Gli occupanti nazisti istallarono un’officina e occuparono la villa della famiglia Mari, da sempre antifascista. Cominciarono inoltre una serie di delazioni contro l’avvocato Vittorio Mari da parte dei fascisti che lo volevano eliminare. Il Mari fu arrestato e tradotto prima a Rieti e poi ad Avezzano. Condannato a morte riuscì a fuggire a fine gennaio, dato che le carceri di Sante Marie erano state semidistrutte durante il bombardamento alleato del 20/01/1944. Dopo questa dura incursione, probabilmente causata da un errore dei ribelli, la popolazione locale diede vita ad una banda partigiana denominata “Bardo”, con a capo il parroco Beniamino Vitale. La famiglia Mari risultò tra le più attive. Tale movimento spontaneo di autodifesa, scarso di armamenti, riuscì a salvare diversi prigionieri tedeschi in fuga. La brigata ebbe collegamenti con un gruppo di Roma, paracadutisti inglesi e formazioni jugoslave. Durante la primavera ’44 questa zona risultò poco sicura per i tedeschi, i quali riportarono diverse vittime a causa degli attacchi dei “bardini”. Così il 1/06/1944, nove giorni prima dell’arrivo degli alleati a Sante Marie, i tedeschi procedettero con la cruda rappresaglia. Il partigiano avvocato Vittorio Mari già perseguitato dai fascisti, dopo essere stato arrestato, venne fucilato e la sua abitazione fatta saltare in aria. Nello stesso giorno i tedeschi uccisero anche il contadino Francesco Di Berardino che per diversi mesi aveva subito feroci torture, perché accusato di aver sabotato le linee telefoniche tedesche sul vicino Monte Faito. In seguito suo figlio decise di servire la banda “Bardo”.
Modalità di uccisione: fucilazione
Tipo di massacro: rappresaglia
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Scheda compilata da Enrico Cavalli Iasrac e Alessia D’Innocenzo
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-07-27 16:19:46
Vittime
Elenco vittime
1. Di Berardino Francesco figlio di Micante, 50 anni
2. Mari Vittorio detto Vittorino. Figlio di Nicola e di Carolina Tomei. Nato a Sante Marie l’8/2/1887 e residente a Roma. Fu antifascista sin dall’avvento del Regime. Avvocato.
Elenco vittime civili 2
1. Di Berardino Francesco figlio di Micante, 50 anni
2. Mari Vittorio detto Vittorino. Figlio di Nicola e di Carolina Tomei. Nato a Sante Marie l’8/2/1887 e residente a Roma. Fu antifascista sin dall’avvento del Regime. Avvocato.
Responsabili o presunti responsabili
Memorie
Memorie legate a questa strage
lapide a Sante Marie, Corso della Resistenza
Tipo di memoria: lapide
Ubicazione: Sante Marie, Corso della Resistenza
Descrizione: Sante Marie, Corso della Resistenza (in precedenza denominato Vico della Fonte) è stata posta una lapide che commemora gli eccidi del giugno 1944.