Descrizione
Località Stazione ferroviaria, Avezzano, L'Aquila, Abruzzo
Data 2 gennaio 1944
Matrice strage Nazista
Numero vittime 1
Numero vittime uomini 1
Numero vittime uomini adulti 1
Descrizione: Il mese di Gennaio per Avezzano fu il mese più duro del 1944, infatti l'inverno fu estremamente rigido e i bombardamenti alleati sulla città sempre più frequenti, in preparazione dello sbarco alleato di Anzio-Nettuno che era volto a prendere alle spalle i tedeschi e avanzare sulla linea del fronte.
I bombardamenti avevano costretto la popolazione ad un esodo forzato nelle campagne e nei paesi limitrofi oppure alla ricerca di rifugi di fortuna alle porte della città (come la grotta di Nerone o di Ciccio Felice, o nella galleria ferroviaria del Salviano). Molti altri avezzanesi invece, avevano scelto la via delle montagne, arruolandosi nelle bande partigiane. L'attività partigiana nel fucino si concretizzava in azioni di sabotaggio e nella lotta armata, gli iniziatori del movimento furono Nicola De Feo e Bruno Corbi, e le bande che vi operarono furono la “banda marsicana” guidata da Adriano Salvadori e la “banda Di Vincenzo” guidata da Giovanni Riccottilli.
L'occupazione tedesca diventava sempre più pesante ed erano continui i rastrellamenti volti a deportare la popolazione a lavorare in Germania, o a lavori forzati in città.
Ad Avezzano nel mese di gennaio i tedeschi effettuarono un rastrellamento di uomini da inviare ai lavori forzati in Germania; 60 uomini vennero fatti salire prima sui camion e portati in stazione, sui vagoni ferroviari. Quando il treno era ancora fermo ci fu un violento bombardamento di aerei Alleati che causò un fuggi fuggi generale, i prigionieri scapparono nelle campagne adiacenti e nella caccia all’uomo i tedeschi spararono a Luigi Mignani (un grosso fornitore che lavorava allo zuccherificio di Avezzano) che venne colpito mortalmente da una raffica di mitragliatrice.
Modalità di uccisione: fucilazione
Violenze connesse: deportazione della popolazione
Tipo di massacro: rastrellamento
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Annotazioni: Per Luigi Braccili, Luigi Mignani sarebbe stato sottoposto a sevizie e inchiodato su due tavole traverse in piazza XX Settembre prima della fucilazione, i tedeschi secondo Braccilli avevano lo scopo di fargli rivelare i nomi dei suoi compagni partigiani. Quest'informazione, tuttavia, risulta in contrasto con il resto della letteratura e anche con la testimonianza di Gino Michetti, molto probabilmente Braccilli fa confusione con l'uccisione di Germano Naccarella.
C'è difformità, inoltre, sulla data esatta dell'accaduto, nella presente si fa riferimento alla fonte anagrafica.
Scheda compilata da Claudia Piermarini e Enrico Cavalli Iasrac
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2015-12-07 21:05:03
Vittime
Elenco vittime
Mignani Luigi, nato a Celano il 7 dicembre 1902 da Enrico e Bianchi Innocenza, operaio dello Zuccherificio di Avezzano, deceduto il 2 gennaio 1944 e sepolto il giorno dopo.
Elenco vittime civili 1
Mignani Luigi, nato a Celano il 7 dicembre 1902 da Enrico e Bianchi Innocenza, operaio dello Zuccherificio di Avezzano, deceduto il 2 gennaio 1944 e sepolto il giorno dopo.
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Memorie
Memorie legate a questa strage
onorificenza alla città a
Tipo di memoria: onorificenza alla città
Descrizione: Avezzano è dal 1961, città Medaglia d’argento al valor civile per le perdite materiali e umane nel 1943-44. Il comune di Avezzano ha ricevuto l\'onorificenza il 31-12-1961 con questa motivazione: “Sotto l\'infuriare dei bombardamenti e delle rappresaglie nemiche che causavano gravissime perdite umane e materiali, conservò la sua fede nella libertà e nei destini della Patria”.