Descrizione
Località Cortile, Carpi, Modena, Emilia-Romagna
Data 20 dicembre 1944
Matrice strage Fascista
Numero vittime 3
Numero vittime uomini 3
Numero vittime uomini adulti 3
Descrizione: Nella seconda metà di ottobre del 1944 le prospettive dell’insurrezione generale alimentano le speranze della Resistenza modenese, ma i soldati tedeschi e i fascisti più intransigenti non smettono di alimentare le difese della Linea Gotica e di assestare colpi all’organizzazione partigiana. Le Brigate Nere e i militi della RSI non cessano l’attività di spionaggio e i tentativi di infiltrazione nella rete della Resistenza e trasformano ogni possibilità di accesso alle informazioni sui “ribelli” in un’occasione di vendetta nei confronti dei “traditori” dell’Italia fascista. Nelle tre settimane successive il peggioramento delle condizioni climatiche ostacola l’avanzata delle truppe alleate: intorno alla metà di novembre il Proclama Alexander conferma la stasi del fronte e consente alle forze di occupazione di serrare le file. Le Brigate Nere riprendono le operazioni anti-partigiane e i controlli del territorio per scovare i renitenti alla leva, mentre i tedeschi consolidano l’autorità dei presidi con azioni violente. Il 20 dicembre 1944 la Brigata Nera di Carpi organizza una piccola spedizione contro i “ribelli” nella zona di Cortile: i fascisti tendono un’imboscata a un gruppo di partigiani e riescono a sorprenderli in un momento in cui non sono pronti ad affrontare un attacco. Questa operazione armata provoca la morte di Antonio Artioli, Bruno Benatti e Remo Ferretti.
Modalità di uccisione: uccisione con armi da fuoco
Tipo di massacro: rastrellamento
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Annotazioni: Queste tre uccisioni avvengono in coincidenza con un’imboscata fascista. È difficile stabilire se i tre giovani siano stati falciati nel corso dello scontro generato dalla loro reazione mentre avevano ancora le armi in pugno o se sono stati fucilati al termine del combattimento. Il materiale dell’ANPI attribuisce al solo Ferretti la caratteristica di “fucilato dai fascisti” e sostiene che Artioli e Benatti siano “caduti”: ciò lascerebbe intendere che abbiano opposto resistenza armata all’imboscata, ma la difficile ricostruzione dei particolari di questa vicenda induce a collocare tutti e tre i partigiani nell’elenco di questa raccolta.
Note sulla memoria (per maggiori informazioni vedi la sezione apposita): La città di Carpi ha sviluppato una forte identità partigiana e ha collegato la prospera libertà della seconda metà del Novecento all’impegno militante dei resistenti. Questo episodio è molto meno noto e celebre rispetto alla “battaglia di Cortile” sia per il relativo ordine di grandezza, sia per la natura dell’attacco fascista: l’imboscata provoca perdite fra i partigiani e genera il bisogno di ricordare i caduti, ma non consente di costruire un discorso capace di sottolineare l’orgoglio di una grande vittoria.
Scheda compilata da Daniel Degli Esposti
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2015-12-09 21:41:58
Vittime
Elenco vittime
1. Antonio Artioli: nato a Cortile di Carpi (MO) il 22 dicembre 1924, figlio di Otello e Giulietta Riccò, residente a Cortile, operaio, partigiano. Il 1 maggio 1944 entra nella Brigata “Grillo” con il nome di battaglia “Angelo” e opera nella Prima Zona del Quarto Settore SAP. Il 20 dicembre 1944 i fascisti gli tendono un’imboscata nella zona di Cortile di Carpi: lo scontro armato che si accende in quell’occasione lo porta alla morte insieme a Bruno Benatti e Remo Ferretti.
2. Bruno Benatti: nato a Modena il 24 giugno 1920, figlio di Armando e Zeffirina [o Zeffira] Torricelli, residente a Modena, tornitore meccanico, partigiano. Sul lavoro conosce le idee clandestine di rifiuto del fascismo e di ribellione che cominciano a diffondersi fra gli operai delle fabbriche modenesi durante la guerra. Dopo l’8 settembre cerca di restare fuori dalle lotte, ma le pressioni fasciste si fanno insopportabili; il 1 agosto 1944 decide di entrare nella Brigata “Diavolo” con il nome di battaglia “Ghirlandeina”. Affronta il duro inverno del 1944 e lotta per liberare il carpigiano, ma trova la morte a Cortile il 20 dicembre 1944, al termine di uno scontro armato con i fascisti.
3. Remo Ferretti: nato a Quartirolo di Carpi (MO) il 31 maggio 1926, figlio di Luigi e Irene Zucchi, residente a Cortile di Carpi, partigiano. Il 1 maggio 1944 entra nella Brigata “Grillo” con il nome di battaglia “Angelo” e opera nella Prima Zona del Quarto Settore SAP. Il 20 dicembre 1944 i fascisti gli tendono un’imboscata nella zona di Cortile di Carpi: lo scontro armato che si accende in quell’occasione lo porta alla morte insieme ad Antonio Artioli e Bruno Benatti.
Elenco vittime partigiani 3
Antonio Artioli,
Bruno Benatti,
Remo Ferretti
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Memorie
Memorie legate a questa strage
cippo a via Chiesa, Cortile (Carpi)
Tipo di memoria: cippo
Ubicazione: via Chiesa, Cortile (Carpi)
Descrizione: I tre partigiani morti in seguito all’imboscata fascista del 20 dicembre 1944 sono ricordati da un cippo eretto a Cortile di Carpi, in via Chiesa.