Descrizione
Località Casal di Pari, Civitella Paganico, Grosseto, Toscana
Data 21 giugno 1944
Matrice strage Nazista
Numero vittime 1
Numero vittime uomini 1
Numero vittime uomini anziani 1
Descrizione: Di Civitella Marittima era il primo vero capo del fascismo maremmano l’avvocato Ferdinando Pierazzi, segretario federale di Grosseto, deputato e sottosegretario di Stato. Nonostante tale figura, il Ventennio a Civitella si contraddistinse per le lotte di fazione, le lunghe vertenze agrarie sugli usi civici e le difficoltà nel processo di fascistizzazione delle masse. Dopo l’otto settembre, i continui bombardamenti alleati su Grosseto convinsero le autorità della RSI a trasferire gli uffici civili e militari verso l’interno: Paganico divenne sede della Prefettura e della Federazione provinciale del PFR. Nell’area di Civitella Paganico agirono i partigiani della 3. Brigata Garibaldi “Antonio Gramsci” di Roccastrada (Distaccamento di Paganico) e quelli della 21. Brigata Garibaldi “Spartaco Lavagnini” operante nel senese (banda autonoma Bracco, collegata al 5. Distaccamento “Giuggioli e Parri”), senza dimenticare alcune incursioni della formazione amiatina “Alta Maremma”. Nella primavera 1944 furono sempre più incessanti i bombardamenti degli Alleati contro gli obiettivi strategici di quest’area, mentre la “Lavagnini” acquisì maggior consistenza numerica e organizzativa, compiendo azioni quali la cattura del segretario e del vice della sezione del PFR di Casal di Pari e il disarmo della locale caserma della GNR. Il 6 giugno gli uomini della “Gramsci” entrarono a Civitella e occuparono la caserma della GNR: il giorno dopo fu circondata Paganico, ma i membri del PFR riuscirono a fuggire con un’autocolonna. I tedeschi, continuamente attaccati durante la ritirata, sfogarono la loro rabbia anche sui civili. Il 21 giugno a Casal di Pari fu ucciso il sessantaduenne Decimo Savoi. Il giorno dopo gli americani della 1. Divisione corrazzata (5. Armata) e i reparti del Corpo di spedizione francese occuparono Civitella e, dopo aver incontrato una forte resistenza tedesca verso Roccastrada, il 24 giugno ruppero la linea difensiva, presero Casal di Pari e raggiunsero il torrente Farma.
Modalità di uccisione: uccisione con armi da fuoco
Tipo di massacro: ritirata
--> Per saperne di più sulle tipologie
Estremi e note penali: Ignoti militari tedeschi, denunciati dalla Legione Territoriale dei CC RR di Livorno. Titolo del reato: violenza con omicidio, art. 185 CPMG.
Il procedimento fu archiviato il 14 gennaio 1960. Il fascicolo su questo episodio si ritrova anche nell’elenco dei criminali nazifascisti in Italia, rinvenuto nell’ “armadio della vergogna” (n. d’ordine 1103). Dopo il suo ritrovamento nel 1994, gli atti su questo episodio furono inviati alla Procura Militare di La Spezia, che il 28 novembre 1994 sancì il non luogo a procedere.
Scheda compilata da Marco Grilli
Scarica la scheda in formato .pdf
Le schede monografiche in formato .pdf sono coperte da diritto d'autore.
Ogni uso improprio o non consentito è punibile ai sensi di legge
Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-02-05 22:32:08
Vittime
Elenco vittime
Savoi Decimo, nato il 25/05/1882 a Civitella Marittima in località Casal di Pari e ivi domiciliato.
Elenco vittime civili 1
Savoi Decimo.
Responsabili o presunti responsabili
Memorie
Memorie legate a questa strage
museo a Grosseto, Via de’Barberi 61,
Tipo di memoria: museo
Ubicazione: Grosseto, Via de’Barberi 61,
Descrizione: Mostra permanente dell’Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’Età contemporanea (Isgrec): “Stragi nazifasciste nella provincia di Grosseto”, visitabile nella Biblioteca Francesco Chioccon dell’Isgrec, in Via de’Barberi 61, Grosseto.