Descrizione
Località Castiglione della Pescaia, Castiglione della Pescaia, Grosseto, Toscana
Data 11 giugno 1944 - 12 giugno 1944
Matrice strage Nazista
Numero vittime 5
Numero vittime uomini 5
Numero vittime uomini adulti 4
Numero vittime uomini anziani 1
Descrizione: La formazione partigiana del Gruppo “Tirli” (Raggruppamento “Monte Amiata”, settore C) fu costituita a fini operativi all’inizio del mese di giugno 1944 e raggruppò un insieme di bande, tra cui quella di Tirli-Castiglione della Pescaia, attiva sin dal settembre 1943 al comando di Primitivo Vannucci. La zona d’azione del Gruppo “Tirli” era quella compresa tra le località di Tirli, Castiglione, Ravi, Caldana, Scarlino e Follonica: nelle sue file militavano anche 224 militari sovietici, fuggiti dall’esercito tedesco. Nell’area costiera, l’espansione primaverile del movimento partigiano e l’intensificazione dei bombardamenti alleati allertarono le forze nazifasciste, tanto che, per motivi strategici, l’evacuazione della fascia dall’Argentario a Castiglione fu ordinata già dal mese di aprile. Rinforzato dagli aviolanci alleati dei primi giorni del giugno 1944, il Gruppo “Tirli” passò all’offensiva e occupò i paesi di Tirli (6 giugno) Scarlino (8 giugno) e Gavorrano (11 giugno), impedendo il transito di colonne autotrasportate nemiche in tutta l’area di Follonica, Ravi e Castiglione, grazie alle interruzioni stradali. In previsione della ritirata, l’opera di repressione sulla costa tirrenica, tesa a sgombrare le vie di comunicazione e a ripulire il territorio a tergo del fronte dai partigiani, fu di competenza del 75. Corpo d’armata tedesco. L’11 giugno il Gruppo “Tirli” attaccò il presidio di Pian d’Alma, costringendolo alla fuga. Lo stesso giorno, per far terra bruciata intorno a queste bande, i reparti tedeschi circondarono la frazione di Buriano e concentrarono la popolazione nella piazza del paese. L’intervento del parroco, don Ermanno Carresi, valse a impedire la deportazione o la strage. Nel corso del rastrellamento rimase però ferito un civile, Bernardo Signori, che morì cinque giorni dopo, mentre sempre l’11 giugno i tedeschi fucilarono un partigiano catturato in battaglia, Sirio Viggiani. A Macchia Scandona, sempre nel corso dei rastrellamenti, i tedeschi uccisero in circostanze non note altri due civili: Giuseppe Gasperini e Urbino Gambaccini (11-12 giugno). Infine il 12 giugno, in circostanze non note, presso il Deposito Allevamento Cavalli fu ucciso Giovanni Nocciolini. L’area d’azione del Gruppo “Tirli” fu liberata dagli americani il 20 giugno 1944.
Modalità di uccisione: fucilazione,uccisione con armi da fuoco
Tipo di massacro: rastrellamento
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Estremi e note penali: Non risulta che sia mai stato avviato alcun procedimento giudiziario per tali uccisioni.
Scheda compilata da Marco Grilli
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2015-12-13 14:43:08
Vittime
Elenco vittime
Gambaccini Urbino, nato il 14/07/1901 a Castiglione della Pescaia in località Buriano.
Gasperini Giuseppe, nato il 01/01/1893 a Castiglion del Lago (Perugia), pescatore,
Nocciolini Giovanni, nato il 24/06/1903 a San Paolo (Brasile).
Signori Bernardo, nato il 21/08/1880 a Castiglione della Pescaia, bracciante.
Viggiani Sirio, nato l’11/07/1920 Castiglione della Pescaia nella frazione di Buriano, riconosciuto partigiano combattente del “Gruppo Tirli” (Raggruppamento patrioti “Monte Amiata”, settore C).
Elenco vittime civili 4
Gambaccini Urbino.
Gasperini Giuseppe.
Nocciolini Giovanni.
Signori Bernando.
Elenco vittime partigiani 1
Viggiani Sirio.
Responsabili o presunti responsabili
Memorie
Memorie legate a questa strage
onorificenza alla persona a
Tipo di memoria: onorificenza alla persona
Descrizione: A don Ermanno Carresi è stata concessa la croce di bronzo al Valor Militare.
onorificenza alla persona a
Tipo di memoria: onorificenza alla persona
Descrizione: A Sirio Viggiani è stata concessa la medaglia d’argento al Valor Militare alla memoria (17 gennaio 1966), con la seguente motivazione: «Nel corso di un aspro combattimento contro reparti tedeschi, si portava sulle posizioni ove più cruenta era la lotta dimostrando non comune coraggio. In un sublime impeto d’eroismo, si spingeva oltre le linee nemiche e, dopo aver esaurito tutte le munizioni, veniva catturato. Interrogato, si rifiutava spavaldamente di denunciare i suoi Capi e l’organizzazione partigiana affrontando, da valoroso, la morte nel nome della libertà. Zona di Buriano (Grosseto), 11 giugno 1944».
monumento a Grosseto, Via de’Barberi 61
Tipo di memoria: monumento
Ubicazione: Grosseto, Via de’Barberi 61
Descrizione: Mostra permanente dell’Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’Età contemporanea (Isgrec): “Stragi nazifasciste nella provincia di Grosseto”, visitabile nella Biblioteca Francesco Chioccon dell’Isgrec, in Via de’Barberi 61, Grosseto.
lapide a Castiglione della Pescaiai, caserma dei Carabinieri
Tipo di memoria: lapide
Ubicazione: Castiglione della Pescaiai, caserma dei Carabinieri
Anno di realizzazione: 1950
Descrizione: Il 10 settembre 1950 l’ANPI ha posto una lapide sulla facciata del palazzo della Caserma dei Carabinieri, sito lungo il Corso di Castiglione della Pescaia, in memoria dei caduti in combattimento (Armellini Marino, Ascolesi Vito, Castelli Augusto, Clementi Assunta, Viggiani Sirio) e in seguito a rappresaglia (Gambaccini Urbino, Gasperini Giuseppe, Nocciolini Giovanni, Salvafondi Luigi, Signori Bernardo), durante la guerra di Liberazione.
altro a Castiglione della Pescaiai, Buriano, chiesa
Tipo di memoria: altro
Ubicazione: Castiglione della Pescaiai, Buriano, chiesa
Anno di realizzazione: 1988
Descrizione: A Buriano, in memoria di Sirio Viggiani, il 25 settembre 1988 fu inaugurato dal vescovo di Grosseto, alla presenza delle autorità civili, un bassorilievo in bronzo raffigurante Maria che accoglie Cristo morto e, sullo sfondo, un uomo calato da una croce, simbolo di tutte le violenze. L’iscrizione recita: «Nel luogo dove l’11 giugno 1944 il partigiano Sirio Viggiani veniva fucilato dalla violenza nazista Buriano nel ricordo venera in Maria colei che ha donato al mondo Cristo per pace dell’umanità». L’iniziativa ebbe il patrocinio del Comune di Castiglione e della Provincia e si inserì nell’ambito dell’Anno Mariano. L’opera fu collocata nel muro antistante la chiesa, a pochi metri da dove avvenne la fucilazione.