Descrizione
Località Marrucheti, Campagnatico, Grosseto, Toscana
Data 18 giugno 1944
Matrice strage Nazista
Numero vittime 7
Numero vittime uomini 4
Numero vittime uomini adulti 3
Numero vittime uomini anziani 1
Numero vittime donne 3
Numero vittime donne adulte 3
Descrizione: Da un gruppo di renitenti alla leva di Campagnatico e Cinigiano, datisi alla macchia già dalla fine del settembre 1943, prese origine la formazione partigiana “G. Mameli” di Montecucco, nata ufficialmente il 1. gennaio 1944. Il comandante del distaccamento di Campagnatico fu il capitano dei bersaglieri Plasildo Mecacci, arrestato per un breve periodo nel dicembre 1943. Nell’area di Campagnatico fu organizzata dal SIM la Missione “Flax”, che fu aiutata dai proprietari della zona e agiva in favore degli Alleati, raccogliendo informazioni sui tedeschi e fornendo anche armi alle bande. Nei primi mesi del 1944 il distaccamento di Campagnatico difese i renitenti alla leva, boicottando la consegna delle cartoline precetto e attaccando i rastrellatori. Nel corso di uno scontro ai Marrucheti i partigiani uccisero un carabiniere: per rappresaglia i fascisti perquisirono le case di renitenti e favoreggiatori, commettendo violenze e arrestando nove persone (28 febbraio). Il comando centrale della Montecucco intensificò le sue azioni contro i nazifascisti nella primavera 1944, ma subì un duro colpo il 7 aprile, quando in un rastrellamento cadde il suo comandante Roderick. Dopo la riorganizzazione, i partigiani della “Mameli” risposero alla chiamata all’insurrezione. Il 7 giugno a Campagnatico occuparono la sezione del PFR e la caserma della GNR, mentre l’11 i fascisti concordarono la fuga senza rappresaglie (in cambio della cessione di armi, sedi e fondi) col distaccamento guidato da Mecacci, che poté così liberare il paese e costituire un CLN, chiamato a giudicare i fascisti più compromessi. Intanto nei dintorni infuriava la battaglia. Il 17 giugno i tedeschi rastrellarono e minarono l’area di Roccastrada, Civitella Marittima e Monticiano. Il 18, in località Marrucheti, zona di scontri e di movimenti delle truppe, fucilarono in circostanze non chiare sette civili, tra cui i membri di una nota famiglia antifascista, sospettata di aver aiutato i renitenti.
Modalità di uccisione: fucilazione
Tipo di massacro: ritirata
--> Per saperne di più sulle tipologie
Estremi e note penali: Per questo episodio non fu mai avviato alcun procedimento giudiziario.
Scheda compilata da Marco Grilli
Scarica la scheda in formato .pdf
Le schede monografiche in formato .pdf sono coperte da diritto d'autore.
Ogni uso improprio o non consentito è punibile ai sensi di legge
Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-02-05 23:09:10
Vittime
Elenco vittime
Cosimi Basilio, di anni 76.
Giardini Firma, nata il 20/11/1890 ad Arcidosso (Grosseto), casalinga, moglie di Francesco Vichi.
Scarpelli Loiero, di anni 19.
Vichi Francesco, nato il 09/10/1897 a Campagnatico, colono, appartenente a una nota famiglia antifascista del paese che subito dopo l’armistizio si attivò per coordinare il movimento partigiano.
Vichi Giorgina, nata il 23/07/1927 a Campagnatico. Figlia di Francesco.
Vichi Iva, nata il 26/06/1925 a Campagnatico, casalinga. Figlia di Francesco.
Vichi Vilio, nato il 27/01/1922 a Campagnatico. Figlio di Francesco.
Elenco vittime civili 7
Cosimi Basilio.
Giardini Firma.
Scarpelli Loiero.
Vichi Francesco.
Vichi Giorgina.
Vichi Iva.
Vichi Vilio.
Responsabili o presunti responsabili
Memorie
Memorie legate a questa strage
museo a Grosseto, Via de’Barberi 61
Tipo di memoria: museo
Ubicazione: Grosseto, Via de’Barberi 61
Descrizione: Mostra permanente dell’Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’Età contemporanea (Isgrec): “Stragi nazifasciste nella provincia di Grosseto”, visitabile nella Biblioteca Francesco Chioccon dell’Isgrec, in Via de’Barberi 61, Grosseto