Descrizione
Località Semproniano, Semproniano, Grosseto, Toscana
Data 15 giugno 1944
Matrice strage Nazista
Numero vittime 1
Numero vittime uomini 1
Numero vittime uomini adulti 1
Descrizione: Dal 1. febbraio 1944 agiva a Roccalbegna il distaccamento della formazione partigiana autonoma “Alta Maremma”. Guidato da Santi Bindi, si limitò inizialmente alla propaganda verso i giovani chiamati alle armi e passò all’azione militare solo alla fine di maggio. Nell’area di Samprugnano operarono anche alcune formazioni (tra cui la banda “Murci” del tenente Luigi Canzanelli) attive nel sud-est della provincia in un’area dall’Aurelia alle pendici dell’Amiata, confluite poco prima del passaggio del fronte nel 7. Gruppo bande (Raggruppamento “Monte Amiata”, settore B), comandato dal tenente Antonio Lucchini. Il 22 marzo 1944 proprio Canzanelli organizzò un’azione clamorosa a Samprugnano: l’attacco in tre punti del paese per la cattura del segretario del fascio locale Gioacchino Brinci e del maresciallo Guglielmo Faenzi. Tra le altre operazioni partigiane più rilevanti a Samprugnano vanno ricordate anche l’occupazione del locale silos (10 maggio 1944), il disarmo della caserma dei carabinieri (10 giugno 1944) e l’attacco alle colonne tedesche in ritirata (11 e 13 giugno 1944), con la cattura di soldati e il recupero di armi. A Roccalbegna, dopo l’occupazione del paese da parte dei partigiani il 10 giugno 1944, quando la liberazione pareva reale, la rappresaglia tedesca fu terribile e comportò la morte di ben sei civili, in quella che fu una tipica strage della ritirata (11 giugno 1944). Tre giorni dopo il paese fu liberato dagli americani della Task Force “Ramney”, mentre il 15 fu la volta di Samprugnano, dove si ripeté l’orrore nazista. Di primo mattino l’agricoltore Azelio Papini venne ucciso da una raffica di mitraglia sparata da un’autoblinda posta oltre il ponte di via Monte Amiata. Più tardi, verso le 13.30 sarebbe toccato a un altro agricoltore, Mario Zannoni, dopo un’iniziale presa di ostaggi.
Modalità di uccisione: uccisione con armi da fuoco
Tipo di massacro: ritirata
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Estremi e note penali: Ignoti militari tedeschi, denunciati dalla Legione Territoriale dei CC RR di Livorno. Titoli del reato: violenza con omicidio, art. 185 CPMG. Gli atti per l’istruttoria furono inviati al Tribunale militare territoriale di La Spezia, con elenco 2C/623 (25 febbraio 1966).
Il Giudice Istruttore del Tribunale Militare Territoriale di La Spezia, con sentenza n. 191 del 16 giugno 1967, deliberò di non dover procedere a carico di ignoti. Il fascicolo su questo episodio si ritrova nel Registro dei crimini nazifascisti in Italia (n. d’ordine 1069 e 1070), che fu occultato nel cosiddetto “armadio della vergogna” presso la sede della Procura generale militare di Roma, fino al suo ritrovamento nel 1994.
Scheda compilata da Marco Grilli
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2015-12-14 20:42:50
Vittime
Elenco vittime
Papini Azelio, nato il 14/12/1895 a Roccalbegna, agricoltore.
Elenco vittime civili 1
Papini Azelio.
Responsabili o presunti responsabili
Memorie
Memorie legate a questa strage
lapide a Semproniano,Oratorio di San Rocco
Tipo di memoria: lapide
Ubicazione: Semproniano,Oratorio di San Rocco
Descrizione: Nel monumento ai caduti di Semproniano, realizzato nel 1930 all’interno dell’Oratorio di San Rocco, si trova una lastra dedicata ai morti della Seconda guerra mondiale, dove tra i caduti civili compaiono anche i nomi di Azelio Papini e Mario Zannoni.
museo a Grosseto, Via de’Barberi 61
Tipo di memoria: museo
Ubicazione: Grosseto, Via de’Barberi 61
Descrizione: Mostra permanente dell’Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’Età contemporanea (Isgrec): “Stragi nazifasciste nella provincia di Grosseto”, visitabile nella Biblioteca Francesco Chioccon dell’Isgrec, in Via de’Barberi 61, Grosseto.