Descrizione
Località Moggiona, Poppi, Arezzo, Toscana
Data 7 settembre 1944 - 11 settembre 1944
Matrice strage Nazista
Numero vittime 19
Numero vittime uomini 11
Numero vittime bambini 1
Numero vittime uomini ragazzi 1
Numero vittime uomini adulti 3
Numero vittime uomini anziani 6
Numero vittime donne 8
Numero vittime donne bambine 2
Numero vittime donne ragazze 1
Numero vittime donne adulte 3
Numero vittime donne anziane 2
Descrizione: Il 26 agosto i comandanti delle Divisioni 44. e 305. della Wehrmacht, costretti al ripiegamento sul Monte Corniolino dopo lo sfondamento della Linea di Rimini, costringono gli abitanti del villaggio ad evacuare, spingendoli in direzione di Camaldoli. Alcuni sono trasportati a forza a Santa Sofia e alla Romagna. La fuga verso i boschi di altri sessanta residenti si rivela inutile: stanati dalle truppe tedesche qualche giorno dopo, sono allineati sul margine di una strada e separati. Le donne più giovani sono trasferite in un primo tempo a Moggiona, dove Iole Roselli viene stuprata da un ufficiale, poi sono riportate in paese presso casa Meciani (frattanto, infatti, alle famiglie Meciani e Ceccherini era stato permesso di trattenersi in paese). Lo stesso ufficiale torna a visitare le donne nella casa, arrivando a violentare, oltre a Iole una seconda volta, anche Ardenna Cipriani.
La sera del 7 settembre, le Roselli (Iole e la figlia Luigina di 10 anni) e le Cipriani (Ardenna e la sorellina di 4 anni) sono accompagnate da un soldato in direzione di Poppi. L’11 settembre il tenente e il sergente, dopo aver consumato la loro colazione a casa Mecioni, ne uccidono i 5 abitanti. Emilio Benedetto, fratello una delle vittime, si allontana poco prima del massacro; appena uscito, avverte il suono di alcuni colpi di mitragliatore, quindi di due esplosioni, prima di case, poi del più lontano ponte. Nella cantina della Ceccherini, 11 persone, in modo del tutto imprevedibile, sono mitragliate e fatte saltare in aria con tutto l’abitato. Frattanto alle donne prima allontanate, ignare dell’accaduto, viene permesso di fare ritorno a Moggiona; incontrati i due ufficiali reduci dalla strage, sono tuttavia bloccate. Su di loro si spara a vista: mentre le Roselli sono colpite a morte, le sorelle Cipriani riescono a fuggire nell’oscurità. Una diversa versione, narrata dal Padre superiore di Camaldoli, Don Antonio Buffaldini, parla di truppe in ritirata verso Camaldoli che, poco prima di abbandonare il paese, pensano di vendicarsi sui pochi abitanti di Moggiona rimasti dopo l’evacuazione mitragliandoli nelle loro case.
Modalità di uccisione: uccisione con armi da fuoco
Violenze connesse: incendio di abitazione,minamenti e esplosioni,stupro
Tipo di massacro: ritirata
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Estremi e note penali: Il caso, riaperto dalla procura militare di La Spezia dopo l’archiviazione del 1960, è stato tuttavia nuovamente archiviato nel 1996, con la seguente motivazione: “considerato che sono stati trasmessi a questo ufficio gli atti relativi ai crimini di guerra sopraindicati ad oltre 50 anni dalla data di commissione dei fatti; che tale circostanza impedisce concretamente di effettuare con utilità ogni indagine, tenuto anche conto della scarsezza degli elementi a disposizione e della impossibilità di ascoltare le persone informate sui fatti e quelle che svolsero i primi accertamenti”.
Annotazioni: Una diversa versione, narrata dal Padre superiore di Camaldoli, Don Antonio Buffaldini, parla di truppe in ritirata verso Camaldoli che, poco prima di abbandonare il paese, pensano di vendicarsi sui pochi abitanti di Moggiona rimasti dopo l’evacuazione mitragliandoli nelle loro case.
Se per gli inquirenti inglesi l’eccidio non risponde a nessun criterio ed è eseguito da ufficiali fuori controllo, dediti all’alcool e alle violenze sessuali, la memorialistica locale propende per la motivazione della vendetta e per una responsabilità più ampia, distribuita su un intero reparto.
Scheda compilata da Gianluca Fulvetti
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-02-12 01:13:32
Vittime
Elenco vittime
Alberti Giovanni, 68 anni.
Alinari Pietro, 59 anni.
Benedetti Isolina, 67 anni.
Ceccherini Clara, 14 anni.
Ceccherini Osvaldo, 9 anni.
Fabbri Maria, 64 anni.
Furieri Azelio, 39 anni.
Meciani Alfonso, 60 anni.
Meciani Candido, 68 anni.
Meciani Consilia, 20 anni.
Meciani Francesco, 69 anni.
Meciani Giovanbattista, 36 anni.
Meciani Giovanni, 40 anni.
Meciani Isolina, 10 mesi.
Meciani Laura, 4 anni.
Meciani Vittorio, 14 anni.
Nanni Giuseppe, 60 anni.
Pais Lucia, 10 anni.
Roselli Iole, 35 anni.
Elenco vittime civili 19
Alberti Giovanni.
Alinari Pietro.
Benedetti Isolina.
Ceccherini Clara.
Ceccherini Osvaldo.
Fabbri Maria.
Furieri Azelio.
Meciani Alfonso.
Meciani Candido.
Meciani Consilia.
Meciani Francesco.
Meciani Giovanbattista.
Meciani Giovanni.
Meciani Isolina.
Meciani Laura.
Meciani Vittorio.
Nanni Giuseppe.
Pais Lucia.
Roselli Iole.
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Elenco persone responsabili o presunte responsabili
Sconosciuto Nothalf
Nome Sconosciuto
Cognome Nothalf
Ruolo nella strage Autore
Stato individuato sulla base di inchiesta alleata
Note responsabile Gli inquirenti inglesi propendono per assegnare la responsabilità a due ufficiali, un tenente e un sergente, del secondo Battaglione Replacement della 5. divisione alpina, dediti all’alcool e alle violenze sessuali. Il reparto risulta dalle indagini essere guidato dal tenente Nothalf (o Nothaff).
Tipo di reparto fascista Brigata Nera
Sconosciuto Sconosciuto
Nome Sconosciuto
Cognome Sconosciuto
Ruolo nella strage Autore
Stato individuato sulla base di inchiesta alleata
Note responsabile sergente.
Note procedimento Gli inquirenti inglesi propendono per assegnare la responsabilità a due ufficiali, un tenente e un sergente, del secondo Battaglione Replacement della 5. divisione alpina, dediti all’alcool e alle violenze sessuali. Il reparto risulta dalle indagini essere guidato dal tenente Nothalf (o Nothaff).
Memorie
Memorie legate a questa strage
commemorazione a
Tipo di memoria: commemorazione
Descrizione: Annuale da parte dell’amministrazione.