Descrizione
Località Cà Trenta, Schio, Vicenza, Veneto
Data 22 giugno 1944
Matrice strage Nazifascista
Numero vittime 4
Numero vittime uomini 4
Numero vittime uomini adulti 4
Descrizione: In seguito allo scontro a fuoco tra partigiani e fascisti avvenuto a S. Vito di Leguzzano il 3/6/1944, i giovani renitenti residenti nel comune furono costretti a presentarsi presso la Casa del fascio di Schio. Il federale Passuello, infatti, aveva minacciato di bruciare il paese e di arrestare i padri dei renitenti. Così il 9 giugno si presentarono a Schio circa una ventina di giovani, ma immediatamente furono rimandati a casa per tre giorni di licenza. La notte tra il 10 e l’11 giugno i partigiani affissero un biglietto sulla porta della chiesa parrocchiale di S. Vito nel quale invitavano i renitenti a non presentarsi. Il 12 giugno 1944 il gruppo di giovani sanvitesi s’incamminò, scortato da alcuni militi della GNR, verso Schio, ma in località Cà Trenta due pattuglie partigiane, al comando di Ferruccio Manea “Tar” ed Elio Scortegagna “Luis”, ingaggiarono uno scontro a fuoco. Accorsero alcuni soldati tedeschi (una ventina) da un presidio nelle vicinanze e uno di loro, il caporale della Luftwaffe Bernhard Furtner, venne ucciso da un partigiano. Pochi renitenti seguirono i partigiani, ripiegati in collina, mentre altri si consegnarono ai fascisti di Schio, alcuni invece ritornarono nelle loro case. A Schio i renitenti rimasti, più 2 giovani rastrellati sul posto, furono trasferiti al comando tedesco delle scuole Marconi. Tradotti a Vicenza, dopo 10 giorni di carcere, il 22 giugno furono deportati in Germania. Su venti uomini ne tornarono vivi, a guerra finita, diciotto. Intanto per rappresaglia il comando tedesco di Schio aveva ordinato la fucilazione di quattro partigiani, rastrellati in val Leogra tra il 16 e il 18 giugno, detenuti presso la caserma Cella. Trasferiti a Cà Trenta sul luogo dell’uccisione del caporale Furtner, furono costretti a scavarsi le fosse e poi fucilati il 22 giugno 1944.
Modalità di uccisione: fucilazione
Violenze connesse: deportazione della popolazione
Tipo di massacro: rappresaglia
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Annotazioni: Campesi e Pappalardo, due dei quattro partigiani uccisi, erano siciliani. Potrebbero aver fatto parte del gruppo di militari italiani acquartierati presso la caserma Cella di Schio fino al 10 settembre 1943.
Scheda compilata da Piero Casentini
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-09-05 21:49:01
Vittime
Elenco vittime
1. Besco Luciano “Cucciolo”, nato a Recoaro Terme il 18/08/1923.
2. Campesi Salvatore, siciliano, ignoto luogo e data di nascita.
3. Marchetto Eucaristo “Ruggero”, nato ad Arzignano nel 1922.
4. Pappalardo Salvatore, nato ad Acireale nel 1915.
Elenco vittime partigiani 4
1. Besco Luciano “Cucciolo”, nato a Recoaro Terme il 18/08/1923.
2. Campesi Salvatore, siciliano, ignoto luogo e data di nascita.
3. Marchetto Eucaristo “Ruggero”, nato ad Arzignano nel 1922.
4. Pappalardo Salvatore, nato ad Acireale nel 1915.
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Elenco persone responsabili o presunte responsabili
Innocenzo Passuello
Nome Innocenzo
Cognome Passuello
Note responsabile federale di Vicenza dal giugno 1944