Descrizione
Località Ortignano Raggiolo, Ortignano Raggiolo, Arezzo, Toscana
Data 8 marzo 1944
Matrice strage Fascista
Numero vittime 1
Numero vittime donne 1
Numero vittime donne adulte 1
Descrizione: In piena occupazione quando gli Alleati erano bloccati sulla Gustav e ad Anzio, Ada Bellucci venne uccisa dai un gruppo di fascisti e tedeschi capitanati probabilmente da Abbatecola Cerasi Umberto e la sua casa bruciata perché moglie del partigiano Giuseppe Vernari che aveva ucciso, in un incontro fortuito, il segretario del PFR di Ortignano, Egidio Mistretta.
Modalità di uccisione: INDEFINITA
Violenze connesse: incendio di abitazione
Tipo di massacro: punitivo
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Estremi e note penali: Abbatecola venne condannato a morte per questo omicidio e per innumerevoli altri oltre a casi di sevizie sia nell’aretino che nel varesotto. La Corte di Cassazione, sezione speciale di Milano, nell’ottobre rigettò il suo ricorso, mentre nel gennaio 1946 il Ministero della Giustizia respinse la domanda di grazia. Abbatecola venne giustiziato l’11 marzo dello stesso anno mediante fucilazione alla schiena.
Annotazioni: In AUSSME si parla di militari tedeschi come responsabili dell’uccisione.
Scheda compilata da Marco Conti
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2015-12-18 19:42:51
Vittime
Elenco vittime
Bellucci Ada, nata il 07/10/1894.
Elenco vittime legate a partigiani 1
Bellucci Ada.
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Elenco persone responsabili o presunte responsabili
Umberto Abbatecola Cerasi
Nome Umberto
Cognome Abbatecola Cerasi
Ruolo nella strage Autore
Stato individuato sulla base di indagine o di procedimento italiano
Note responsabile nato a Firenze il 10/01/1901.
Note procedimento Abbatecola venne condannato a morte per questo omicidio e per innumerevoli altri oltre a casi di sevizie sia nell’aretino che nel varesotto. La Corte di Cassazione, sezione speciale di Milano, nell’ottobre rigettò il suo ricorso, mentre nel gennaio 1946 il Ministero della Giustizia respinse la domanda di grazia. Abbatecola venne giustiziato l’11 marzo dello stesso anno mediante fucilazione alla schiena.
Nome del reparto Reparto fascista non precisato