Descrizione
Località Verona, Verona, Verona, Veneto
Data 23 agosto 1944
Matrice strage Fascista
Numero vittime 1
Numero vittime uomini 1
Numero vittime uomini adulti 1
Descrizione: La morte di Lorenzo Fava è strettamente correlata all’episodio dell’assalto alle carceri degli Scalzi – molto noto nella storia della resistenza veronese – avvenuto il 17 luglio 1944. Un gruppo di gappisti di Verona, composto da Emilio Bernardinelli, Aldo Petacchio, Vittorio Ugolini, Berto Zampieri, Danilo Preto e dal Fava, liberano, con la complicità della moglie, il sindacalista, antifascista e comunista Giovanni Roveda, rinchiuso in prigione a Verona dal 6 gennaio 1944. Il prezzo pagato per l’evasione del Roveda è molto alto: Danilo Preto (cui si è riservata una scheda a parte) viene ferito mortalmente mentre Lorenzo Fava è catturato. Egli rimane ferito nella sparatoria scatenata dai fascisti al momento della fuga dei gappisti, viene colpito alla clavicola, al braccio destro e al polmone sinistro. Catturato dalle forze dell’ordine dopo poche ore dall’assalto, Fava viene dapprima condotto in ospedale per le necessarie cure, in seguito consegnato al comandante del 40° battaglione mobile della Gnr e, infine, rinchiuso nelle carceri di Montorio (Verona). Fava è sottoposto ad estenuanti e ripetuti interrogatori in cui non si esclude che possa aver subito torture. In una informativa del 30 marzo 1945, il questore Fachini annuncia al Ministero dell’Interno che il partigiano, in data 15 marzo, nel tentativo di fuggire era stato colpito mortalmente da alcuni proiettili sparati dalle guardie carcerarie. In realtà Fava era già morto: il 23 agosto 1944 era stato fucilato alla schiena presso il poligono di tiro di Forte Procolo. La verità emerse solo un anno dopo, quando – a liberazione avvenuta – in occasione della celebrazione del primo anniversario di quell’assalto, un custode del cimitero rivelò che nell’agosto del ’44 i tedeschi gli avevano consegnato il cadavere di un uomo con il nome di Lorenzo Fava.
Modalità di uccisione: fucilazione
Trattamento dei cadaveri: Occultamento dei cadaveri
Tipo di massacro: punitivo
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Estremi e note penali: Non risulta che siano stati avviati nel dopoguerra procedimenti giudiziari
Annotazioni: Per quanto nella descrizione sintetica non si faccia riferimento ad alcuna documentazione scritta, l’episodio è ben ricostruito da una ampia bibliografia la quale puntualmente rimanda a documenti di matrice fascista che narrano in maniera pressoché univoca i momenti più salienti dell’assalto alle Carceri. Degli interrogatori subiti da Fava vi è ampia documentazione presso l’Archivio centrale di stato nel fondo della direzione generale di pubblica sicurezza della Rsi, questa è ben esaminata e valutata criticamente da Zangarini nella sua ricerca Storia della resistenza veronese.
Diverse fonti, tra cui il volume dell’ANPI dedicato ai partigiani caduti in guerra nel veronese, il sito dell’ANPI stesso, nonché quello della Presidenza della Repubblica riportano, come data di morte, il 17 luglio 1944, confondendo il giorno dell’assalto alle carceri degli Scalzi con quello dell’effettiva fucilazione del Fava che – secondo la testimonianza del padre e del custode del cimitero cittadino – risale al 23 agosto 1944.
Note sulla memoria (per maggiori informazioni vedi la sezione apposita): Si tratta di uno degli episodi più noti e celebrati della storia della resistenza veronese
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2015-12-19 10:28:12
Vittime
Elenco vittime
Fava Lorenzo nato a Nocera Inferiore (Salerno) nel 1919 e morto a Verona il 23 agosto 1944
Elenco vittime partigiani 1
Fava Lorenzo
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Memorie
Memorie legate a questa strage
onorificenza alla persona a
Tipo di memoria: onorificenza alla persona
Descrizione: All’indomani della sua morte, fu concessa a Lorenzo Fava la Medaglio d’oro al valor militare, la Croce di guerra al valor militare e la laurea ad honorem presso l’Università di Padova dove – prima del conflitto mondiale – si era iscritto ai corsi di giurisprudenza.
commemorazione a
Tipo di memoria: commemorazione
Descrizione: L’episodio è ricordato ogni anno dalle autorità comunali di Verona, dall’Anpi e dall’Istituto veronese per la storia della resistenza e dell’età contemporanea.
commemorazione a
Tipo di memoria: commemorazione
Descrizione: Il 29 ottobre 2014 il Comune di Verona ha organizzato il convegno “Lorenzo Fava e Danilo Preto, due giovani vite per la libertà: 70° anniversario della liberazione di Giovanni Roveda dal carcere degli Scalzi”.
lapide a Salerno
Tipo di memoria: lapide
Ubicazione: Salerno
Descrizione: A Salerno è presente il suo nome in una lapide che commemora i caduti della provincia salernitana in occasione della seconda guerra mondiale
lapide a Lendinara
Tipo di memoria: lapide
Ubicazione: Lendinara
Descrizione: A Lendinara (Rovigo), località dove trascorse l’infanzia con la famiglia, vi è una lapide posta nella casa in cui dimorò.
monumento a Verona, carcere degli Scalzi
Tipo di memoria: monumento
Ubicazione: Verona, carcere degli Scalzi
Anno di realizzazione: 1988
Descrizione: Nel 1988 viene installata a Verona la scultura Cipresso, ad opera di Vittore Bocchetta. Questa si trova nel luogo dove sorgeva il carcere degli Scalzi e ricorda i sei giovani che assaltarono il carcere, tra cui Lorenzo Fava.
luogo della memoria a Verona
Tipo di memoria: luogo della memoria
Ubicazione: Verona
Descrizione: Dedicata una via a Lorenzo Fava
luogo della memoria a Nocera Inferiore
Tipo di memoria: luogo della memoria
Ubicazione: Nocera Inferiore
Descrizione: Dedicata una via a Lorenzo Fava