Descrizione
Località caserma Cella, Schio, Vicenza, Veneto
Data 10 settembre 1943
Matrice strage Nazista
Numero vittime 4
Numero vittime uomini 4
Numero vittime uomini adulti 4
Descrizione: All’interno della caserma Cella di Schio si trovavano, nella notte tra il 9 e il 10 settembre 1943, un battaglione del 57° reggimento Fanteria, una Compagnia di avieri ed una di alpini. In totale più di 1000 militari italiani. Gli ufficiali alloggiavano presso case private, mentre la truppa era acquartierata nei locali della caserma. Per ordine del comandante, maggiore Ferdinando Jeri, la truppa era stata disarmata il giorno 9 settembre: erano stati accantonati 1430 fucili, 28000 cartucce, 1600 bombe a mano, 25 mitragliatrici pesanti, 30 leggere e un cannone anticarro. Alle 4.30 antimeridiane del 10 settembre 1943, un autocarro che trasportava militari tedeschi in assetto di guerra appartenenti al 1° Reparto semoventi della 1° Divisione corazzata delle SS “Leibstandarte Adolf Hitler” proveniente da Vicenza, assaltò la caserma Cella. L’aviere Giuseppe Moretto, in servizio di sentinella, venne immediatamente ucciso all’interno della garrita. I militari tedeschi iniziarono a sparare in direzione delle finestre della caserma, dopo aver illuminato l’immobile con alcuni fari. Successivamente penetrati all’interno delle camerate, spararono su chi tentava di opporsi alla cattura. I soldati feriti Masiero Marchi, Vincenzo Bernardi e Bruno Zavarise morirono lo stesso giorno in ospedale. Altri sei militari rimasero feriti. Il giorno seguente, l’11 settembre 1943, i militari italiani presenti nella caserma vennero tradotti, con 54 autocorriere, in un campo di smistamento nei pressi di Mantova. Da lì vennero successivamente deportati in Germania.
Modalità di uccisione: uccisione con armi da fuoco
Tipo di massacro: violenze legate all’armistizio e all’occupazione del territorio
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Scheda compilata da Piero Casentini
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-03-21 21:07:32
Vittime
Elenco vittime
1. Bernardi Vincenzo, fu Biagio, nato a Castelnuovo di Napoli nel 1916, aviere. Deceduto alle 22.30 del 10/09/1943 a causa di ferite di arma da fuoco al torace e alla nuca.
2. Marchi Masiero, di Domenico, nato a Rimini nel 1924, residente a San Leo (Pesaro), fante. Deceduto alle 10.40 del 10/09/1943.
3. Moretto Giuseppe, nato a San Pietro di Gorizia s.d., aviere. Ucciso intorno alle 4.30 del 10/09/1943.
4. Zavarise Bruno, di Guglielmo, nato a Cornuda (Treviso) nel 1924, alpino. Deceduto alle 12.25 del 10/09/1943 a causa di ferite al torace.
Elenco vittime militari 4
1. Bernardi Vincenzo, fu Biagio, nato a Castelnuovo di Napoli nel 1916, aviere. Deceduto alle 22.30 del 10/09/1943 a causa di ferite di arma da fuoco al torace e alla nuca.
2. Marchi Masiero, di Domenico, nato a Rimini nel 1924, residente a San Leo (Pesaro), fante. Deceduto alle 10.40 del 10/09/1943.
3. Moretto Giuseppe, nato a San Pietro di Gorizia s.d., aviere. Ucciso intorno alle 4.30 del 10/09/1943.
4. Zavarise Bruno, di Guglielmo, nato a Cornuda (Treviso) nel 1924, alpino. Deceduto alle 12.25 del 10/09/1943 a causa di ferite al torace.
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Memorie
Memorie legate a questa strage
lapide a caserma Cella, Schio
Tipo di memoria: lapide
Ubicazione: caserma Cella, Schio
Descrizione: Lapide marmorea affissa su via Rovereto, alla destra del portone d’entrata alla caserma Cella. Recita: “Qui caduti durante / l’occupazione tedesca di Schio 1943-1945 / Militari / 10 settembre 1943 / Bernardo [sic]Vincenzo n. 1916 / Marchi Masiero n. 1924 / Moretto Giuseppe Aviere / Zavarise Bruno n. 1924 / Partigiani / Manea Ismene 1908 / Penazzato Giovanni 1922 / A ricordo 2 giugno 1979”
onorificenza alla città a
Tipo di memoria: onorificenza alla città
Descrizione: La città di Schio è stata insignita, il 12 maggio 1984, della medaglia d’argento al valor militare con la seguente motivazione: “Per l’immediata e coraggiosa resistenza opposta all’occupazione nazista da larga parte dei suoi cittadini, operanti in aiuto dei perseguitati, a sostegno o partecipi delle formazioni armate dislocate sui monti circonvicini, in opposizione nelle fabbriche contro soprusi e minacce, in una costante e lunga lotta alla quale la Città di Schio ha dato un alto tributo di sofferenze, di Caduti e di deportati nei campi di sterminio, per riaffermare i valori di libertà. Schio, 8 settembre 1943-29 aprile 1945”.
commemorazione a
Tipo di memoria: commemorazione
Descrizione: Nel 70° anniversario dell’assalto tedesco alla caserma Cella si è tenuta una commemorazione ufficiale, con la partecipazione di rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’arma. Ogni anno, in prossimità dell’anniversario della morte dei quattro militari italiani, la lapide viene omaggiata di una corona di alloro da parte del comune della città di Schio.