Descrizione
Località Marano Vicentino, Marano Vicentino, Vicenza, Veneto
Data 17 giugno 1944 - 26 giugno 1944
Matrice strage Nazista
Numero vittime 1
Numero vittime uomini 1
Numero vittime uomini adulti 1
Descrizione: La mattina del 17 giugno 1944 si abbatté sulla Val Leogra un violento rastrellamento compiuto da reparti appiedati della Luftwaffe e da soldati ucraini del 263° Battaglione Orientale. In contrada Vallortigara i rastrellanti sorpresero la pattuglia di Valli comandata da “Ciccio” Bruno Brandellero (tale episodio è trattato nell’apposita scheda “Vallortigara” del 17/6/1944). Dopo uno scontro a fuoco, nel quale rimasero uccisi due partigiani e tre soldati ucraini, i rastrellanti si apprestavano ad uccidere tutti i civili della contrada. Onde evitare l’uccisione degli abitanti la contrada, “Ciccio”, che si era nascosto con il mitra inceppato, si consegnò ai tedeschi dichiarando di essere un comandante partigiano e di aver costretto con la forza i civili ad ospitare la pattuglia partigiana. “Ciccio”, legato alle mani, venne tradotto a Valli, quindi a Schio. Nel tragitto, durante una sosta, venne brutalmente picchiato. Portato nelle carceri di S. Biagio a Vicenza, dopo alcune ore giunse nelle celle del 263° Battaglione Orientale site nelle scuole elementari di Marano Vicentino. Qui venne torturato per svariati giorni con l’obbiettivo di estorcergli informazioni sulle altre formazioni partigiane. La notte tra il 25 e il 26 giugno 1944 venne condotto al cimitero del paese: costretto a scavarsi la fossa, venne ucciso e solo parzialmente sepolto.
Modalità di uccisione: uccisione con armi da fuoco
Violenze connesse: incendio di abitazione
Tipo di massacro: rastrellamento
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Scheda compilata da Piero Casentini
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2015-12-19 20:54:02
Vittime
Elenco vittime
1. Brandellero Bruno “Ciccio”, di Emilio e fu Lissa Dal Prà Angela, nato a Valli del Pasubio (VI) il 19/01/1922. Falegname, fino all’8 settembre arruolato come soldato di sanità, poi partigiano combattente con la pattuglia di Valli, confluita poi nella brigata Martiri della Val Leogra, gruppo divisioni Garemi.
Elenco vittime partigiani 1
1. Brandellero Bruno “Ciccio”, di Emilio e fu Lissa Dal Prà Angela, nato a Valli del Pasubio (VI) il 19/01/1922. Falegname, fino all’8 settembre arruolato come soldato di sanità, poi partigiano combattente con la pattuglia di Valli, confluita poi nella brigata Martiri della Val Leogra, gruppo divisioni Garemi.
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Memorie
Memorie legate a questa strage
lapide a contrada Vallortigara
Tipo di memoria: lapide
Ubicazione: contrada Vallortigara
Anno di realizzazione: 1947
Descrizione: Lapide eretta il 17/6/1947 a contrada Vallortigara in memoria di Brandellero, Piazza, Zambon, “partigiani d’Italia”; reca la scritta “Alla vita preferirono la morte / perché la fiaccola della libertà / accesa col sangue del loro sacrificio / segnasse la via della giustizia / al popolo italiano”.
monumento a
Tipo di memoria: monumento
Descrizione: Busto di Bruno Brandellero posto sopra l’ingresso delle scuole elementari di Valli del Pasubio.
lapide a Valli del Pasubio
Tipo di memoria: lapide
Ubicazione: Valli del Pasubio
Descrizione: Tutti i morti del 17 giugno 1944, compreso Brandellero che quel giorno venne catturato, sono nominati sulla lapide posta all’interno del cimitero di Valli del Pasubio.
monumento a contrada Vallortigara
Tipo di memoria: monumento
Ubicazione: contrada Vallortigara
Descrizione: Tutti i caduti partigiani del 17 giugno 1944 (anche Brandellero) sono citati sul monumento ai martiri per la Libertà eretto nel 1965 poco oltre contrada Vallortigara.
onorificenza alla persona a
Tipo di memoria: onorificenza alla persona
Descrizione: Bruno Brandellero venne insignito della medaglia d’oro alla memoria al valor militare il 18/4/1953, con la seguente motivazione: “Nel corso di un duro rastrellamento condotto da ingenti forze tedesche ed ucraine resisteva valorosamente in contrada Vallortigara al comando di tredici partigiani contro alcune centinaia di nemici, infliggendo gravi perdite. Incendiato il borgo, morti cinque dei suoi uomini, con generoso slancio balzava sparando contro il nemico, attirando su di sé l’attenzione e consentendo ai superstiti di disimpegnarsi. Ferito, catturato e duramente seviziato, manteneva contegno fiero ed esemplare ed, al fine di indurre il tedesco a non esercitare ulteriori rappresaglie sulla popolazione, affermava di aver costretto, armi in pugno, i civili a dar ricovero ai partigiani. Portato pressoché morente, davanti al plotone di esecuzione, trovava ancora la forza per inneggiare alla Patria Italiana.”
commemorazione a
Tipo di memoria: commemorazione
Descrizione: Ogni anno, in occasione dell’anniversario della rappresaglia di contrada Vallortigara, si tiene una cerimonia che ricorda Bruno Brandellero e gli altri caduti.