Descrizione
Località Montecchio Maggiore, Montecchio Maggiore, Vicenza, Veneto
Data 30 marzo 1944
Matrice strage Nazifascista
Numero vittime 4
Numero vittime uomini 4
Numero vittime uomini adulti 4
Descrizione: Il 27 marzo 1944 gli operai della fabbrica “Pellizzari” di Arzignano, che produce pompe e motori idroelettrici, entrano in sciopero. L’adesione è altissima: oltre 1000 lavoratori su 1300 totali incrociano le braccia per protestare contro la richiesta, avanzata dal comando tedesco locale alla Commissione interna di fabbrica, di stilare una lista di operai da destinare al lavoro in Germania (corrispondente al 10% delle maestranze totali). La Commissione interna di fabbrica si rifiuta di collaborare, nonostante le pressioni esercitate dai fascisti locali. Anche il proprietario della fabbrica cerca di prendere tempo chiedendo alle autorità tedesche una proroga. La protesta si placa quando gli occupanti tedeschi assicurano che non scateneranno una rappresaglia. Ma le autorità fasciste locali avvisano dello sciopero le SS distaccate a Verona, le quali, contrariamente a quanto affermato precedentemente dai compatrioti distaccati a Valdagno, vogliono colpire esemplarmente gli operai della “Pellizzari”. Il 29 marzo 1944 vengono arrestati quattro operai della fabbrica, indicati da spie fasciste locali come i promotori dello sciopero. Il 30 marzo, mentre altri 23 operai vengono arrestati e successivamente deportati in Germania, i quattro arrestati il giorno prima vengono condotti in gran segreto presso il castello di Montecchio Maggiore. Fucilati entro la cinta muraria, vengono inumati nel cimitero di Arzignano. La notizia della fucilazione viene resa nota agli operai della “Pellizzari” a sentenza già eseguita.
Modalità di uccisione: fucilazione
Tipo di massacro: punitivo
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Annotazioni: Non è indicata in maniera uniforme l’identità dei due operai deportati in Germania e morti prima della Liberazione. Nella voce compilata da Chiara Saonara per il Dizionario Einaudi sono indicati i nomi riportati in questa scheda; in un documento elaborato dal centro studi storici “Giovanni Anapoli” di Montecchio Precalcino, che cita delle fonti documentarie relative ai danni di guerra, è indicata l’identità di un solo operaio deportato e deceduto: si tratterebbe di Romeo De Marzi, di Francesco, operaio alla “Pellizzari”.
Scheda compilata da Piero Casentini
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2015-12-19 22:16:06
Vittime
Elenco vittime
1. Cocco Luigi, nato a Montorso Vicentino nel 1921, operaio.
2. Carlotto Umberto, nato nel 1913, operaio.
3. Marzotto Aldo, nato nel 1911, operaio.
4. Erminelli Cesare, nato nel 1914, operaio.
Elenco vittime civili 4
1. Cocco Luigi, nato a Montorso Vicentino nel 1921, operaio.
2. Carlotto Umberto, nato nel 1913, operaio.
3. Marzotto Aldo, nato nel 1911, operaio.
4. Erminelli Cesare, nato nel 1914, operaio.
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Elenco persone responsabili o presunte responsabili
Ottorino Caniato
Nome Ottorino
Cognome Caniato
Note responsabile commissario del fascio di Valdagno, in qualità di collaboratore.
Memorie
Memorie legate a questa strage
lapide a Montecchio Maggiore
Tipo di memoria: lapide
Ubicazione: Montecchio Maggiore
Descrizione: Lapide murata sul luogo della fucilazione, recante i nomi dei quattro operai uccisi.
commemorazione a
Tipo di memoria: commemorazione
Descrizione: Ogni anno, in occasione dell’anniversario della fucilazione, si tiene una commemorazione organizzata dal Comune di Montecchio Maggiore alla quale partecipano le associazioni combattentistiche e d’arma.