Descrizione
Località Lova, Campagna Lupia, Venezia, Veneto
Data 7 maggio 1944
Matrice strage Fascista
Numero vittime 2
Numero vittime uomini 2
Numero vittime uomini senza informazioni 2
Descrizione: Il 7 maggio 1944 in Lova di Campagna Lupia un numeroso reparto di militari repubblicani effettuò un rastrellamento durante il quale furono catturati alcuni prigionieri alleati; nel corso dell’operazione vennero uccisi i coloni Valentino e Olindo Gobbo (padre e figlio) e arrestati due familiari. Non disponendo di altre informazioni è verosimile che l’accanimento nei confronti della famiglia Gobbo possa essere determinato dai possibili legami con la Resistenza locale o per aver dato rifugio agli ex prigionieri alleati.
Modalità di uccisione: uccisione con armi da fuoco
Violenze connesse: incendio di abitazione
Tipo di massacro: rastrellamento
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Estremi e note penali: Giovanni Simionato imputato di partecipazione a un rastrellamento effettuato il 7 maggio in Lova di Campagna Lupia da un numeroso reparto di militari repubblicani durante il quale furono catturati prigionieri alleati ed ucciso il colono Gobbo Olindo la cui abitazione venne saccheggiata e due familiari tratti in arresto. (Nella sentenza della Cas Simionato viene indicato come appartenente alle Brigate nere, dato inattendibile al momento dell’episodio poiché le Brigate nere vennero costituite nel giugno 1944).
Agli imputati vennero addebitati anche altri reati [vedi scheda Spinello].
Riccardo Novelli, Eler Dal Zotto, Carlo Botteselle, Goffredo Ricci, Ademaro Benetti, Umberto Consolini e Giorgio Lorenzi imputati di aver partecipato al rastrellamento operato il 7 maggio 1944 in Lova di Campagna Lupia da numerosi reparti di militari repubblicani, BB.NN [dato inattendibile al momento dell’uccisione poiché le Brigate nere vennero costituite nel giugno 1944] e GNR, durante il quale venne ucciso Gobbo Valentino, suo figlio Olindo, e tratti in arresto due familiari.
Agli imputati vennero addebitati anche altri reati.
Con sentenza del 18 aprile 1947 la Corte d’Assise Straordinaria di Venezia condanna Giovanni Simionato ad anni 21, di cui un terzo condonato per amnistia.
Con sentenza del 13 luglio 1948 la Cassazione annulla la sentenza nella sola parte riguardante la condanna per l’omicidio e rinvia alla Corte d’Assise di Verona.
Con sentenza del 22 febbraio 1949 la Corte d’Assise di Verona conferma la pena di anni 14 per l’omicidio, cosicché, rimanendo ferma l’altra pena di anni 7 per collaborazionismo, la pena da espiare è ridiventata quella di anni 21.
Con ordinanza del 27 ottobre 1950 la Corte d’Appello di Venezia riunita in camera di consiglio, oltre al condono di un terzo applicato per amnistia, condona a Giovanni Simionato un altro terzo per Dpr 9.2.1948 n. 32, e un altro anno per Dpr 23.12.1949 n. 930, riducendo la pena in anni 6.
Il 10 maggio 1951 Giovanni Simionato viene scarcerato per fine pena.
Con sentenza del 22 maggio 1947 la Corte d’Assise Straordinaria di Venezia condanna Goffredo Ricci e Ademaro Benetti ad anni 20 e mesi 8 di cui un terzo condonati per amnistia, Carlo Botteselle ad anni 8 di cui 5 condonati per amnistia, Eler Dal Zotto ad anni 6 e mesi 8 di cui anni 5 condonati per amnistia. Dichiara non doversi a procedere nei confronti di Umberto Consolini, Giorgio Lorenzi, per essere estinto il reato per amnistia. Assolve Ademaro Benetti dal reato di omicidio per non aver commesso il fatto.
Con sentenza del 18 marzo 1948 la Cassazione annulla senza rinvio per amnistia nei confronti di rigetta i ricorsi di Botteselle Carlo, Eler Dal Zotto; annulla la sentenza nei confronti di Goffredo Ricci e rinvia alla Corte d’Assise di Viterbo.
Con sentenza del 19 gennaio 1951 la Corte d’Assise di Viterbo condanna Ricci Goffredo ad anni 12.
Tribunale competente:
Corte d’Assise Straordinaria di Venezia
Scheda compilata da MARCO BORGHI
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2015-12-21 13:43:28
Vittime
Elenco vittime
Gobbo Olindo, colono, civile. Molto probabilmente la fascia d’età è compresa nella categoria “Adulti”.
Gobbo Valentino, colono, civile.
Elenco vittime civili 2
Gobbo Olindo,
Gobbo Valentino
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Elenco persone responsabili o presunte responsabili
Ademaro Benetti
Nome Ademaro
Cognome Benetti
Ruolo nella strage Autore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Ademaro Benetti, nato a Viareggio (Lu) il 10.9.1914.
Note procedimento Ademaro Benetti imputato di aver partecipato al rastrellamento operato il 7 maggio 1944 in Lova di Campagna Lupia da numerosi reparti di militari repubblicani, BB.NN [dato inattendibile al momento dell’uccisione poiché le Brigate nere vennero costituite nel giugno 1944] e GNR, durante il quale venne ucciso Gobbo Valentino, suo figlio Olindo, e tratti in arresto due familiari. All\'imputato vennero addebitati anche altri reati. Con sentenza del 22 maggio 1947 la Corte d’Assise Straordinaria di Venezia assolve Ademaro Benetti dal reato di omicidio per non aver commesso il fatto.Tribunale competente: Corte d’Assise Straordinaria di Venezia
Tipo di reparto fascista Esercito
Nome del reparto Reparto paracadutista non precisato
Carlo Botteselle
Nome Carlo
Cognome Botteselle
Ruolo nella strage Autore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Botteselle Carlo, nato a Perugia il 12.1.1908. Carlo Botteselle imputato di aver partecipato al rastrellamento operato il 7 maggio 1944 in Lova di Campagna Lupia da numerosi reparti di militari repubblicani, BB.NN [dato inattendibile al momento dell’uccisione poiché le Brigate nere vennero costituite nel giugno 1944] e GNR, durante il quale venne ucciso Gobbo Valentino, suo figlio Olindo, e tratti in arresto due familiari. All\'imputato vennero addebitati anche altri reati.
Note procedimento Con sentenza del 22 maggio 1947 la Corte d’Assise Straordinaria di Venezia condanna Carlo Botteselle ad anni 8 di cui 5 condonati per amnistia, Eler Dal Zotto ad anni 6 e mesi 8 di cui anni 5 condonati per amnistia. Con sentenza del 18 marzo 1948 la Cassazione rigetta il ricorso di Botteselle Carlo. Tribunale competente: Corte d’Assise Straordinaria di Venezia
Tipo di reparto fascista Esercito
Nome del reparto Reparto paracadutista non precisato
Eler Dal Zotto
Nome Eler
Cognome Dal Zotto
Ruolo nella strage Autore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Eler Dal Zotto, imputato di aver partecipato al rastrellamento operato il 7 maggio 1944 in Lova di Campagna Lupia da numerosi reparti di militari repubblicani, BB.NN [dato inattendibile al momento dell’uccisione poiché le Brigate nere vennero costituite nel giugno 1944] e GNR, durante il quale venne ucciso Gobbo Valentino, suo figlio Olindo, e tratti in arresto due familiari. All\'imputato vennero addebitati anche altri reati
Note procedimento Con sentenza del 22 maggio 1947 la Corte d’Assise Straordinaria di Venezia condanna Eler Dal Zotto ad anni 6 e mesi 8 di cui anni 5 condonati per amnistia. Con sentenza del 18 marzo 1948 la Cassazione rigetta il ricorso di Eler Dal Zotto. Tribunale competente: Corte d’Assise Straordinaria di Venezia
Tipo di reparto fascista Esercito
Nome del reparto Reparto paracadutista non precisato
Giorgio Lorenzi
Nome Giorgio
Cognome Lorenzi
Ruolo nella strage Autore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Giorgio Lorenzi, nato a Montecatini (Pt) il 11.6.1929.
Note procedimento Giorgio Lorenzi imputato di aver partecipato al rastrellamento operato il 7 maggio 1944 in Lova di Campagna Lupia da numerosi reparti di militari repubblicani, BB.NN [dato inattendibile al momento dell’uccisione poiché le Brigate nere vennero costituite nel giugno 1944] e GNR, durante il quale venne ucciso Gobbo Valentino, suo figlio Olindo, e tratti in arresto due familiari. All\'imputato vennero addebitati anche altri reati. Con sentenza del 22 maggio 1947 la Corte d’Assise Straordinaria di Venezia dichiara non doversi a procedere nei confronti di Giorgio Lorenzi, per essere estinto il reato per amnistia. Tribunale competente: Corte d’Assise Straordinaria di Venezia
Tipo di reparto fascista Esercito
Nome del reparto Reparto paracadutista non precisato
Giovanni Simionato
Nome Giovanni
Cognome Simionato
Ruolo nella strage Autore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Giovanni Simionato, nato a Dolo (Ve) il 6.10.1913 Giovanni Simionato imputato di partecipazione a un rastrellamento effettuato il 7 maggio in Lova di Campagna Lupia da un numeroso reparto di militari repubblicani durante il quale furono catturati prigionieri alleati ed ucciso il colono Gobbo Olindo la cui abitazione venne saccheggiata e due familiari tratti in arresto. (Nella sentenza della Cas Simionato viene indicato come appartenente alle Brigate nere, dato inattendibile al momento dell’episodio poiché le Brigate nere vennero costituite nel giugno 1944).
Note procedimento Con sentenza del 18 aprile 1947 la Corte d’Assise Straordinaria di Venezia condanna Giovanni Simionato ad anni 21, di cui un terzo condonato per amnistia. Con sentenza del 13 luglio 1948 la Cassazione annulla la sentenza nella sola parte riguardante la condanna per l’omicidio e rinvia alla Corte d’Assise di Verona. Con sentenza del 22 febbraio 1949 la Corte d’Assise di Verona conferma la pena di anni 14 per l’omicidio, cosicché, rimanendo ferma l’altra pena di anni 7 per collaborazionismo, la pena da espiare è ridiventata quella di anni 21. Con ordinanza del 27 ottobre 1950 la Corte d’Appello di Venezia riunita in camera di consiglio, oltre al condono di un terzo applicato per amnistia, condona a Giovanni Simionato un altro terzo per Dpr 9.2.1948 n. 32, e un altro anno per Dpr 23.12.1949 n. 930, riducendo la pena in anni 6. Il 10 maggio 1951 Giovanni Simionato viene scarcerato per fine pena.
Nome del reparto Reparto fascista non precisato
Goffredo Ricci
Nome Goffredo
Cognome Ricci
Ruolo nella strage Autore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Goffredo Ricci, nato a Roccalvecce (Vt) il 18.1.1919.
Note procedimento Goffredo Ricci imputato di aver partecipato al rastrellamento operato il 7 maggio 1944 in Lova di Campagna Lupia da numerosi reparti di militari repubblicani, BB.NN [dato inattendibile al momento dell’uccisione poiché le Brigate nere vennero costituite nel giugno 1944] e GNR, durante il quale venne ucciso Gobbo Valentino, suo figlio Olindo, e tratti in arresto due familiari. All\'imputato vennero addebitati anche altri reati. Con sentenza del 22 maggio 1947 la Corte d’Assise Straordinaria di Venezia condanna Goffredo Ricci ad anni 20 e mesi 8 di cui un terzo condonati per amnistia. Con sentenza del 18 marzo 1948 la Cassazione annulla la sentenza nei confronti di Goffredo Ricci e rinvia alla Corte d’Assise di Viterbo. Con sentenza del 19 gennaio 1951 la Corte d’Assise di Viterbo condanna Ricci Goffredo ad anni 12.
Tipo di reparto fascista Esercito
Nome del reparto Reparto paracadutista non precisato
Riccardo Novelli
Nome Riccardo
Cognome Novelli
Ruolo nella strage Autore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Riccardo Novelli, nato a Trieste il 6.10.1913. Qualifica: capitano paracadutista.
Note procedimento Riccardo Novelli, imputato di aver partecipato al rastrellamento operato il 7 maggio 1944 in Lova di Campagna Lupia da numerosi reparti di militari repubblicani, BB.NN [dato inattendibile al momento dell’uccisione poiché le Brigate nere vennero costituite nel giugno 1944] e GNR, durante il quale venne ucciso Gobbo Valentino, suo figlio Olindo, e tratti in arresto due familiari. All\'imputato vennero addebitati anche altri reati.
Tipo di reparto fascista Esercito
Nome del reparto Reparto paracadutista non precisato
Umberto Consolini
Nome Umberto
Cognome Consolini
Ruolo nella strage Autore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Umberto Consolini, nato a San Zeno (Vr) il 4.10.1916.
Note procedimento Umberto Consolini imputato di aver partecipato al rastrellamento operato il 7 maggio 1944 in Lova di Campagna Lupia da numerosi reparti di militari repubblicani, BB.NN [dato inattendibile al momento dell’uccisione poiché le Brigate nere vennero costituite nel giugno 1944] e GNR, durante il quale venne ucciso Gobbo Valentino, suo figlio Olindo, e tratti in arresto due familiari. All\'imputato vennero addebitati anche altri reati. Con sentenza del 22 maggio 1947 la Corte d’Assise Straordinaria di Venezia dichiara non doversi a procedere nei confronti di Umberto Consolini per essere estinto il reato per amnistia.
Tipo di reparto fascista Esercito
Nome del reparto Reparto paracadutista non precisato